Non hai bisogno di scongelare il pesce in anticipo; in forno, puoi cuocere il prodotto ancora surgelato ; preriscalda il forno alla temperatura indicata sulla confezione; posiziona il pesce surgelato al centro di una teglia, inforna e lascia cuocere fino a raggiungere la croccantezza e la doratura desiderate.
Come rendere saporito il pesce surgelato?
Scarica PDF Scarica PDF Quando viene congelato correttamente, il pesce conserva tutto il suo sapore senza perdere la consistenza, tanto che molti cuochi lo considerano al pari di quello fresco. Puoi addirittura cucinarlo senza scongelarlo preventivamente, anche se si consigliano specifiche tecniche nel caso tu voglia usare il barbecue o caramellarne la superficie esterna.
- 1 Risciacqua il pesce in acqua fredda. In questo modo elimini i cristalli di ghiaccio che si sono formati sulla superficie. Non usare acqua calda perché promuove la proliferazione dei batteri e il ristagno di acqua.
- Lavati sempre la mani con acqua calda e sapone dopo avere maneggiato il pesce crudo.
- Se il pesce non è stato eviscerato, usa uno dei metodi descritti nella sezione successiva per decongelarlo e rimuovere successivamente le parti che non sono commestibili,
- 2 Asciuga il pesce. Tamponalo con carta da cucina per eliminare altri cristalli di ghiaccio e assorbire l’eccesso di umidità rimasta intrappolata fra le scaglie.
- 3 Se il pesce è piuttosto spesso, usa delle tecniche speciali o cucinalo ad alte temperature. I filetti molto grossi hanno bisogno di parecchio tempo per cuocere completamente, ma puoi accelerare il processo avvolgendoli in carta da forno o di alluminio.
- Griglia il pesce dopo averlo chiuso in cartocci di alluminio ben aderenti, così eviti che l’esterno si bruci mentre l’interno cuoce.
- Se vuoi caramellare il pesce, non avvolgerlo in nessun involucro. Copri il tegame non appena le carni iniziano a rilasciare i succhi per intrappolare il vapore, che a sua volta cuoce in modo uniforme il pesce.
- 4 Durante la cottura, aromatizza parzialmente il pesce. È consigliabile cucinarlo per un paio di minuti prima di condirlo, per permettere al ghiaccio esterno di fondersi. In questo modo è più facile ungerlo con olio di oliva, burro o far penetrare le spezie o la marinatura. Se vuoi impanare il filetto, mettilo ancora completamente congelato in padella e ricoprilo con uno strato spesso di pangrattato e spezie.
- 5 Cuocilo per un tempo doppio rispetto a quello consigliato dalla ricetta che stai seguendo. Puoi cucinarlo esattamente come faresti con il pesce fresco oppure leggere la terza sezione di questo articolo per qualche nuova idea. Il pesce congelato ha bisogno di tempi di cottura doppi rispetto al normale, ma ti permette di saltare le fasi dello scongelamento.
- Pratica un’incisione con un coltello affilato. Se è ben cotto, il pesce è completamente opaco in superficie e inizia a diventare opaco al centro.
- Se hai un termometro per carni, sappi che un pesce cotto raggiunge una temperatura interna di 63°C.
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- 1 Scongela il pesce per otto ore riponendolo in frigorifero. Più è bassa la temperatura e meno probabilità ci sono che i batteri proliferino sul pesce. Il metodo maggiormente consigliato è quello di aspettare per tutta la notte, se hai tempo a disposizione. Imposta la temperatura del frigorifero sotto gli 8°C per garantire la sicurezza alimentare e cuoci il pesce entro 48 ore.
- Gli alimenti surgelati rilasciano dell’acqua mentre si scongelano, quindi riponi il pesce in un contenitore per evitare di bagnare tutto il frigorifero. Se non desideri che il pesce rimanga in ammollo nella sua stesa acqua, pratica dei fori alla base dell’imballo che lo contiene e appoggialo sopra un secondo piatto per raccogliere l’acqua di fusione.
- La maggior parte dei pesci si scongela in 8 ore, ma se si tratta di grosse quantità, possono essere necessarie anche 24 ore.
- 2 Scongelalo sotto l’acqua fredda. Se non puoi aspettare otto ore, metti il pesce in un sacchetto con chiusura ermetica e immergi il tutto in acqua fredda. Questo metodo richiede 1-2 ore di attesa per ogni mezzo chilo di alimento. Si tratta della tecnica più rapida che garantisce allo stesso tempo la qualità delle carni.
- Non utilizzare mai acqua tiepida o a temperatura ambiente perché favorisce la crescita batterica.
- 3 Usa il microonde. Questa tecnica non è consigliata nella maggior parte dei casi perché si ottiene una cottura non uniforme, con delle parti già scongelate che diventano gommose mentre altre restano ancora gelide. Si tratta però di un metodo molto rapido (6-12 minuti per ogni chilogrammo); controlla e gira il pesce a metà procedimento.
- 4 Prepara il pesce come al solito. Quando non è più duro e rigido, il pesce è scongelato; puoi cucinarlo come se fosse fresco oppure leggi la sezione successiva per qualche suggerimento.
- Ricorda che sarà ancora molto freddo nonostante sia scongelato.
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- 1 Apprendi le tecniche di base per la cottura del pesce. Se non sei abituato a preparare piatti di mare a casa o vuoi provare un nuovo metodo, rileggi le istruzioni di base in merito alla temperatura e ai tempi di cottura. Il pesce viene spesso cotto alla griglia, al forno, lessato oppure rosolato in padella.
- 2 Trova qualche idea in base allo specifico tipo di pesce. Ogni specie ha sapore e consistenza differenti, quindi le ricette sono spesso personalizzate. Impara a cucinare l’halibut, il dentice, la cernia, la tilapia, la platessa o il salmone,
- Ricorda che cucinare il pesce senza scongelarlo fa raddoppiare i tempi di cottura rispetto a quanto indicato dalla ricetta.
- 3 Prova nuove soluzioni per le marinature e nuovi condimenti. Diversamente dalla carne rossa, il pesce assorbe i sapori e gli aromi in 5-15 minuti di marinatura. Questo la rende un’ottima tecnica per insaporire anche il pesce congelato. Prepara del pesce in agrodolce, in salsa di formaggio, in stile Cajun oppure cucina dei gustosi tacos di pesce messicani.
- 4 Impara delle ricette particolari. Alcune indicano delle tecniche di preparazione e di cottura poco comuni, ma non sono sempre difficili da mettere in pratica con le giuste istruzioni. Il più delle volte è necessario cuocere il pesce con altri ingredienti. Prova a preparare la zuppa e la quiche di pesce, il classico fish & chips inglese con pastella alla birra oppure il kedgeree (un piatto indiano a base di pesce affumicato, riso e uova). Pubblicità
Come scongelare il pesce prima di cuocerlo?
Consigli su come scongelare il pesce surgelato –
- in modo lento: in frigorifero a temperatura non superiore ai 4° C perchè garantisce sicurezza igienica e conservazione dei principi nutritivi
- in modo rapido: con forno a microonde
- sotto l’acqua fredda: non utilizzare mai acqua tiepida o a temperatura ambiente perché favorisce la crescita batterica.
In modo lento: in frigorifero Scongelare il pesce per 8 ore riponendolo in frigorifero. Il metodo maggiormente consigliato è quello di aspettare per tutta la notte. La temperatura del frigorifero dovrebbe essere non superiore ai 4°C, per garantire la sicurezza alimentare.
Gli alimenti surgelati rilasciano dell’acqua mentre si scongelano, quindi è necessario riporre il pesce in un contenitore per evitare di bagnare il frigorifero. La maggior parte dei pesci si scongela in 8 ore, ma se si tratta di grosse quantità, possono essere necessarie anche 24 ore. In modo rapido: con forno a microonde Innanzitutto mettere il microonde in modalità scongelamento per evitare che il prodotto si cuocia in modo non uniforme; per sicurezza controllate sempre sul manuale di istruzioni del vostro microonde per assicurarvi di attivare questa modalità.
Il tempo di scongelamento dipende principalmente dalla quantità di alimenti congelati che inserirete nel forno, comunque controllate periodicamente lo stato dei cibi, perché una volta terminato lo scongelamento, le microonde comincieranno a cuocerli,Nel caso il vostro microonde non fosse dotato della funzione per scongelare gli alimenti, potete semplicemente azionare il microonde a bassa potenza ed ottenere i medesimi risultati.
- Solitamente 300/350 watt dovrebbero essere sufficienti per scongelare abbastanza rapidamente.
- Prestate attenzione allo stato degli alimenti perché con questo sistema è più facile che i prodotti scongelati comincino a cuocere.
- Sotto l’acqua fredda Chiudere il pesce in un sacchetto o avvolgerlo in una pellicola integra per avere la certezza di non esporlo a batteri nocivi.
Cambiare l’acqua ogni 30 minuti, fino al completo scongelamento. In circa un’ora si potrà scongelare mezzo chilo di pesce. Non utilizzare mai acqua tiepida o a temperatura ambiente perché favorisce la crescita batterica.
Come scongelare velocemente il pesce surgelato?
Scongelamento veloce – Se si ha la necessità di scongelare il pesce velocemente, si può farlo mettendolo sotto un getto di acqua corrente fredda, ancora confezionato. Il pesce non deve bagnarsi e deve rimanere sotto l’acqua corrente, fino al momento in cui alla pressione delle dita i tessuti del pesce risultino scongelati,
I tempi di decongelamento dipendono dal volume del pesce. Mai scongelare il pesce surgelato con l’acqua calda, che ne altera il sapore e lo fa scongelare in maniera non uniforme. Piuttosto, meglio scegliere il microonde e la funzionalità “defrost”, In questo caso, il pesce dovrà essere consumato immediatamente, facendo attenzione a non cuocerlo.
: Ecco come scongelare perfettamente il pesce surgelato
Come cucinare i cibi surgelati?
Differenza fra forno ventilato e forno normale – Fra i tanti piatti che si possono fare al forno, i cibi congelati sono sicuramente fra i più veloci e che richiedono meno dispendio di energia. Quando si parla di cucinare alimenti congelati o surgelati in forno, potrebbe però sorgere spontanea una domanda: è meglio utilizzare un forno statico o uno ventilato ? Diventa dunque importante stabilire qual è la differenza fra queste due tipologie di forno.
- Il forno statico, come i forni con funzione scongelamento di Candy, utilizza un tipo di cottura più delicato,
- È particolarmente adatto per i dolci, che necessitano di una cottura uniforme sia all’interno che all’esterno.
- La modalità di cottura ventilata, invece, è più veloce e viene principalmente impiegata per far dorare le pietanze.
Il forno ventilato è quindi l’ideale per cuocere cibi congelati salati, come carni e verdure. C’è poi anche una differenza di temperatura fra forno statico e forno ventilato, che è di circa 20°C, Se hai quindi un forno statico ma sulla confezione del cibo surgelato è indicata la temperatura per forno ventilato, ricordati di aumentare di 20°C circa la temperatura del tuo forno.
- In generale, la cottura in forno dei cibi congelati o surgelati avviene a una temperatura compresa fra i 150-250 °C a seconda del tipo di alimento da preparare.
- Utilizzare il forno per cuocere questi cibi permette di creare una crosticina croccante all’esterno, mantenendo l’interno della pietanza umido e morbido.
Oltre al forno statico o ventilato, i cibi congelati possono essere cotti anche nel microonde, Questo tipo di cottura, un po’ come per lo scongelamento, è sicuramente la più rapida. Permette inoltre di non far perdere sostanze nutritive al piatto. Fai attenzione però che la cottura in microonde non si presta a tutti i tipi di prodotti e soprattutto di imballaggi. Soluzioni Smart Frigorifero smart: come funziona e perché sceglierlo Articolo Precedente Come fare Come disinfettare le lenzuola in lavatrice? Articolo Successivo
Quali sono gli additivi nel pesce congelato?
Pesce surgelato: consumi in crescita ma attenzione agli additivi e alla provenienza Il pesce surgelato è al secondo posto nelle vendite della categoria dopo le verdure Gli italiani nel 2015 hanno consumato 13,5 kg di surgelati a testa. Il 60% dei prodotti è stato acquistato per un uso casalingo.
- Nell’elenco delle preferenze, dopo i vegetali (3,7 kg) troviamo i prodotti ittici (1,47 kg) che rappresentano il 17% circa del totale del pesce consumato in Italia,
- Nel periodo gennaio-settembre 2016 il consumo di prodotti ittici freschi è calato del 2% circa, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il pesce congelato e surgelato, invece, è un po’ aumentato. Secondo una recente per l’Istituto italiano alimenti surgelati, chi acquista questi alimenti lo fa perché permettono di fare una scorta e di risolvere velocemente un pasto, risparmiando tempo e lavoro in cucina.
La maggior parte dei clienti li considera analoghi ai prodotti freschi perché mantengono inalterate le proprietà organolettiche, mentre una buona fetta di italiani ha ancora un atteggiamento diffidente. L’incremento delle vendite del pesce surgelato potrebbe essere legato ai timori per l’Anisakis “L’incremento del consumo di pesce surgelato, – dice Valentina Tepedino di – non deriva solo dai ritmi di vita che lasciano meno tempo per cucinare, ma anche dal fatto che si è parlato molto dell’obbligo di congelare il pesce da mangiare crudo, per, un parassita che potrebbe essere in numerose specie.
Il congelamento fatto a livello industriale o a casa, rispettando le norme indicate dal Ministero della salute, uccide l’Anisakis ed evita inconvenienti quando si mangia il pesce crudo. Questa campagna, mirata a preservare la salute agli appassionati di sushi e altri pesci semi crudi, ha migliorato l’immagine del prodotto ittico congelato non più visto da molti come seconda scelta ma come alimento addirittura più sicuro del fresco” La differenza fra surgelato e congelato è legata alle modalità di confezionamento e vendita.
Entrambi sono portati a –18 gradi al cuore del prodotto e mantenuti sempre a questa temperatura, la differenza è che i surgelati vengono prima confezionati nella scatola che poi troviamo sugli scaffali dei supermercati e poi sono portati a basse temperatura nei tunnel di raffreddamento. Il processo è veloce perché in questo modo i cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule hanno dimensioni ridotte e il processo risulta meno traumatico per le cellule, per cui nella fase di scongelamento il liquido che si perde risulta inferiore.
Il congelato invece viene commercializzato in pacchi di diversi chili e venduto per lo più all’ingrosso. In questo caso il processo di raffreddamento è più lento e i cristalli di ghiaccio che si formano sono di dimensioni maggiori. Questo provoca la rottura di un numero maggiore di pareti cellulari e il liquido che si forma in fase di rinvenimento è maggiore.
- Il secondo passaggio è il confezionamento in porzioni più piccole in un secondo momento per la vendita al dettaglio.
- Da alcuni anni ci sono punti vendita specializzati che propongono il prodotto congelato sfuso a libero servizio per cui il cliente riempie il sacchettino, lo pesa e poi si dirige alla cassa per il pagamento.
Il pesce surgelato è un buon alimento soprattutto quando non è impanato o già condito con altri ingredienti “Dal punto di vista nutrizionale – continua Tepedino – sono assolutamente validi e mantengono caratteristiche simili al prodotto fresco. Soprattutto quando sono surgelati direttamente sulle barche.
- Sono più “freschi” del fresco per chi non è esperto nel riconoscere la freschezza e magari vive in città lontane dal mare, dove è frequente trovare pesci che sono stati catturati anche diversi giorni prima”.
- Per mantenere intatte le proprietà bisogna acquistarli al termine della spesa, utilizzare le borse per surgelati, portarli nel freezer il più rapidamente possibile e, al momento dell’uso, decongelare seguendo i consigli indicati sulla confezione.
Il pesce surgelato e congelato è un buon alimento soprattutto quando viene venduto tal quale. Stiamo parlando di filetti di merluzzo nordico, di nasello, di orata o branzino che nella maggior parte dei casi non contengono additivi come si vede leggendo le etichette.
- Poi ci sono i pesci trasformati come anelli di totano, code di gambero e preparati misti per antipasti, risotto o zuppa di pesce che invece necessitano di antiossidanti e conservanti,
- Diverso è il discorso quando si acquistano i bastoncini di pesce impanati (dove il pesce rappresenta circa il 60%), o primi piatti come le linguine allo scoglio preparate con numerosi ingredienti (fra cui sale, aromi e grassi).
Sono preparazioni con un elevato grado di servizio che fa risparmiare tempo ma non hanno molto in comune con il pesce fresco. Il pesce surgelato e congelato come il pangasio contiene spesso polifosfati come stabilizzanti Gli anelli di totano, i crostacei e i filetti di pangasio contengono in genere stabilizzanti, siglati con E450, E451 ed E452 (fosfati e polifosfati) dichiarati in etichetta.
Si tratta di additivi autorizzati che aiutano a mantenere un aspetto fresco grazie alla capacità di “catturare” l’acqua. Questo vuol dire che il consumatore paga l’acqua aggiunta in modo artificiale al prezzo del pesce. Altre sostanze utilizzate sono gli antiossidanti: ascorbato di sodio (E301), acido citrico (E330) e citrati (E331).
Si tratta di additivi privi di effetti negativi per la salute da dichiarare in etichetta. Diverso è il discorso per i conservanti come il bisolfito di sodio (E222) e il metabisolfito di sodio (E223). Questi additivi devono essere evidenziati con caratteri in grassetto perché possono provocare reazioni allergiche.
Trattandosi di additivi piuttosto diffusi è opportuno considerare la loro presenza in altri alimenti della dieta, per non rischiare di superare la dose giornaliera ammissibile, indicata in 0,7 mg/kg peso corporeo. Conservanti di questo tipo si trovano spesso nei crostacei e nei preparati misti per risotti o antipasti.
Trovare crostacei surgelati non trattati con solfiti, è difficile perché questi additivi evitano i fenomeni di ossidazione enzimatica che favoriscono la formazione di sgradevoli macchie scure. A riprova di ciò i due additivi li abbiamo visti nei gamberi argentini Grand Krust (25 €/kg!), nelle code di gamberi Panapesca, negli scampi interi Blu Mares, nelle mazzancolle tropicali Oggi Pesce e nelle code di gamberoni Coop.
Spesso gamberi e altri crostacei congelati e surgelati contengo solfiti come antiossidanti per preservarne l’aspetto Nel caso delle confezioni che contengono pesci o crostacei misti pronti per la zuppa, per il risotto o per condire la pasta la questione è più complicata perché ogni componente (cozze, gamberi, calamari, eventualmente vino, cipolle ecc.) subisce una lavorazione specifica.
In una seconda fase i diversi ingredienti sono assemblati e possono anche essere cotti prima del confezionamento. In questo caso la presenza di diversi ingredienti e di molteplici lavorazioni rende quasi sempre necessario l’impiego di conservanti e additivi coem si può rilevare nel “Misto scoglio per primi piatti” della Mares e nei “Frutti di mare” della Arbi.
- Tutti gli additivi utilizzati in questi prodotti sono ammessi dalla legge – spiega Tepedino – però al supermercato si trovano anche diverse linee di prive di queste sostanze.
- Alcune catene per i prodotti con il loro marchio per offrire una linea naturale ai consumatori richiedono sempre più spesso ai fornitori prodotti senza additivi.
Nei mix pronti di pesce surgelato per zuppe, risotti e sughi, sono spesso presenti additivi di vario genere I prodotti assemblati, fra l’altro, di solito sono confezionati mettendo assieme pesci e molluschi già congelati, provenienti da tutte le parti del mondo.
La zuppa di pesce Nettuno alimentari, per esempio, in vendita da Esselunga, ha un’etichetta completa dove troviamo oltre alla denominazione della specie di otto tipi di pesce e crostacei, il luogo di pesca (India, Cina, Cile, Perù, Grecia, Argentina e Indonesia), la data di congelamento e il metodo di cattura oltre ai sei additivi.
È un esempio, un po’ sconcertante, di come sia globalizzato il cibo che mangiamo. “Anche il pescato nostrano potrebbe essere congelato o surgelato, permettendo fra l’altro di sfruttare al meglio le pescate “eccezionali” – dice Tepedino – purtroppo le aziende che producono confezioni di pesce surgelato pescato sulle nostre coste sono pochissime.
Che pesce surgelato comprare?
Ottimi sono i filetti di merluzzo nordico, di nasello, di orata o branzino : in genere non contengono additivi. Sar l’etichetta, da leggere sempre con molta attenzione, a stabilirlo. Occhio ai trasformati — anelli di totano, code di gambero e preparati misti per antipasti, risotto o zuppa di pesce —: sono ricchi di conservanti,
Come insaporire il pesce congelato?
Cucinare il pesce in padella è veloce e semplice, basta rispettare alcune “regole” fondamentali: la temperatura della padella deve essere molto calda; il tempo di cottura più breve rispetto ad altri metodi e, infine, il pesce va salato solo a metà cottura per evitare che si attacchi alla padella.
- I pesci più indicati per questa cottura sono il branzino, il merluzzo, l’orata, il pesce spada, la rana pescatrice, il rombo, il tonno, il salmone, il sampietro, la sogliola, la triglia e lo sgombro.
- La cottura in padella, anche detta “al salto”, è molto simile a quella sulla piastra, ma si differenzia per l’utilizzo di grassi.
Si realizza a fuoco vivo in padelle di alluminio, di rame, antiaderenti o di ferro. L’uso di questi recipienti consente, a fine cottura, di addensarci una salsa di accompagnamento che si ottiene deglassando i succhi di cottura del pesce con un liquido (brodo, vino, succo di limone), che si fa restringere fino al raggiungimento di una consistenza più densa e sciropposa.
La padella deve essere leggermente unta di olio extravergine e una volta raggiunta l’alta temperatura necessaria, si adagiano i tranci o i filetti dalla parte della pelle, in modo da ottenere una crosticina; si prosegue poi la cottura a fiamma leggermente più bassa. Il pesce si può cuocere da entrambi i lati o solo dal lato della pelle, per terminare poi la cottura con coperchio.
Se preferite utilizzare il burro al posto dell’olio extravergine, meglio usare il burro chiarificato, più adatto alle alte temperature. I tempi di cottura variano in base alle dimensioni e tipologia di pesce. Per cucinare il pesce in padella impanato, va passato nella farina, nelle uova sbattute e infine nel pangrattato, poi si rosola a fiamma media con olio extravergine di oliva o con burro.
- Per una variante ancora più gustosa si possono spennellare i filetti di pesce (per esempio quello di salmone) con la senape, prima di passarli nel pangrattato, o aromatizzare il pangrattato con erbe e spezie a piacere.
- Si può cucinare il pesce in padella anche con una gustosa crosta croccante utilizzando mandorle o pistacchi; questa cottura può essere realizzata passando il pesce sopra un letto di scaglie di mandorle o granella di pistacchi e rosolandolo in padella con olio o burro chiarificato.
Per cucinare il pesce in padella infarinato, o alla “mugnaia”, metodo solitamente utilizzato per pesci a carni bianche come sogliola, branzino e nasello, si infarina il pesce, si rosola nel burro (o olio ma la ricetta tradizionale prevede il burro), si sfuma con il vino bianco e si continua la cottura con il brodo di pesce; prima di toglierlo dal fuoco si condisce con limone e prezzemolo.
- Esistono tantissimi modi con cui cucinare il pesce in maniera mai banale.
- Dalle ricette più classiche che lo prevedono infarinato o “alla mugnaia”, il pesce in padella si presta bene anche ad altre preparazioni più elaborate.
- Durante l’estate, ad esempio, i bocconcini di salmone al pomodoro sono una ricetta estremamente fresca e saporita.
Il salmone è un pesce dal gusto deciso, ideale per essere cucinato velocemente e per creare uno spezzatino di mare con pomodorini freschi al profumo di origano. Il primo passaggio è di mettere una padella sul fuoco e di aggiungere un cipollotto tritato con abbondante olio.
- Se si utilizza un filetto surgelato, è bene ricordarsi di toglierlo dal congelatore circa una mezz’ora prima di unirlo al soffritto, in modo che la temperatura dell’olio non si abbassi troppo e il pesce si cuocia correttamente.
- Una volta che il salmone verrà fatto saltare in padella, basterà poi aggiungere qualche pomodorino e il piatto sarà pronto per essere servito.
Ma come cucinare il pesce utilizzando solo un ingrediente? La risposta è presto detta: la platessa al marsala è una preparazione super veloce che richiede solo un calice di questo delizioso liquore. Per preparare il piatto, si dovrà pulire la platessa o prendere un filetto già pulito; dopodiché basterà scaldare un filo d’olio in padella, aggiungere il pesce e irrorarlo con il marsala.
- Passato un quarto d’ora si possono salare le carni prima di portarle in tavola con il fondo di cottura.
- Infine, anche le polpette di merluzzo in umido sono una ricetta facile e gustosa per uno sfizioso secondo piatto di pesce.
- Il sugo aromatico, i pistacchi saltati e la scorza di limone renderanno questa preparazione particolarmente indicata per una serata estiva.
Per la realizzazione andrà prima preparato il sugo in una padella, aggiungendo olio, aglio e pomodoro. Nel frattempo si dovrà tagliare il merluzzo a dadini per miscelarlo nel mixer con del pane bagnato, un uovo sbattuto, sale, pepe, qualche foglia di prezzemolo e una scorza di limone.
Che verdura va bene con il pesce?
Purè di patate – Di patate, certo.ma non solo. Carote, broccoli, sedano rapa, zucca o zucchine sono tutti ingredienti adatti per questa ricetta. Fatti in casa o, per risparmiare tempo, tolti già pronti dal freezer, saranno gustosi per accompagnare i tuoi secondi di pesce al forno.
Come insaporire il pesce congelato?
Cucinare il pesce in padella è veloce e semplice, basta rispettare alcune “regole” fondamentali: la temperatura della padella deve essere molto calda; il tempo di cottura più breve rispetto ad altri metodi e, infine, il pesce va salato solo a metà cottura per evitare che si attacchi alla padella.
- I pesci più indicati per questa cottura sono il branzino, il merluzzo, l’orata, il pesce spada, la rana pescatrice, il rombo, il tonno, il salmone, il sampietro, la sogliola, la triglia e lo sgombro.
- La cottura in padella, anche detta “al salto”, è molto simile a quella sulla piastra, ma si differenzia per l’utilizzo di grassi.
Si realizza a fuoco vivo in padelle di alluminio, di rame, antiaderenti o di ferro. L’uso di questi recipienti consente, a fine cottura, di addensarci una salsa di accompagnamento che si ottiene deglassando i succhi di cottura del pesce con un liquido (brodo, vino, succo di limone), che si fa restringere fino al raggiungimento di una consistenza più densa e sciropposa.
- La padella deve essere leggermente unta di olio extravergine e una volta raggiunta l’alta temperatura necessaria, si adagiano i tranci o i filetti dalla parte della pelle, in modo da ottenere una crosticina; si prosegue poi la cottura a fiamma leggermente più bassa.
- Il pesce si può cuocere da entrambi i lati o solo dal lato della pelle, per terminare poi la cottura con coperchio.
Se preferite utilizzare il burro al posto dell’olio extravergine, meglio usare il burro chiarificato, più adatto alle alte temperature. I tempi di cottura variano in base alle dimensioni e tipologia di pesce. Per cucinare il pesce in padella impanato, va passato nella farina, nelle uova sbattute e infine nel pangrattato, poi si rosola a fiamma media con olio extravergine di oliva o con burro.
- Per una variante ancora più gustosa si possono spennellare i filetti di pesce (per esempio quello di salmone) con la senape, prima di passarli nel pangrattato, o aromatizzare il pangrattato con erbe e spezie a piacere.
- Si può cucinare il pesce in padella anche con una gustosa crosta croccante utilizzando mandorle o pistacchi; questa cottura può essere realizzata passando il pesce sopra un letto di scaglie di mandorle o granella di pistacchi e rosolandolo in padella con olio o burro chiarificato.
Per cucinare il pesce in padella infarinato, o alla “mugnaia”, metodo solitamente utilizzato per pesci a carni bianche come sogliola, branzino e nasello, si infarina il pesce, si rosola nel burro (o olio ma la ricetta tradizionale prevede il burro), si sfuma con il vino bianco e si continua la cottura con il brodo di pesce; prima di toglierlo dal fuoco si condisce con limone e prezzemolo.
- Esistono tantissimi modi con cui cucinare il pesce in maniera mai banale.
- Dalle ricette più classiche che lo prevedono infarinato o “alla mugnaia”, il pesce in padella si presta bene anche ad altre preparazioni più elaborate.
- Durante l’estate, ad esempio, i bocconcini di salmone al pomodoro sono una ricetta estremamente fresca e saporita.
Il salmone è un pesce dal gusto deciso, ideale per essere cucinato velocemente e per creare uno spezzatino di mare con pomodorini freschi al profumo di origano. Il primo passaggio è di mettere una padella sul fuoco e di aggiungere un cipollotto tritato con abbondante olio.
- Se si utilizza un filetto surgelato, è bene ricordarsi di toglierlo dal congelatore circa una mezz’ora prima di unirlo al soffritto, in modo che la temperatura dell’olio non si abbassi troppo e il pesce si cuocia correttamente.
- Una volta che il salmone verrà fatto saltare in padella, basterà poi aggiungere qualche pomodorino e il piatto sarà pronto per essere servito.
Ma come cucinare il pesce utilizzando solo un ingrediente? La risposta è presto detta: la platessa al marsala è una preparazione super veloce che richiede solo un calice di questo delizioso liquore. Per preparare il piatto, si dovrà pulire la platessa o prendere un filetto già pulito; dopodiché basterà scaldare un filo d’olio in padella, aggiungere il pesce e irrorarlo con il marsala.
Passato un quarto d’ora si possono salare le carni prima di portarle in tavola con il fondo di cottura. Infine, anche le polpette di merluzzo in umido sono una ricetta facile e gustosa per uno sfizioso secondo piatto di pesce. Il sugo aromatico, i pistacchi saltati e la scorza di limone renderanno questa preparazione particolarmente indicata per una serata estiva.
Per la realizzazione andrà prima preparato il sugo in una padella, aggiungendo olio, aglio e pomodoro. Nel frattempo si dovrà tagliare il merluzzo a dadini per miscelarlo nel mixer con del pane bagnato, un uovo sbattuto, sale, pepe, qualche foglia di prezzemolo e una scorza di limone.
Come condire il pesce congelato?
Pesce spada surgelato con aglio e rosmarino – Ingredienti: – 250-300 g di pesce spada surgelato; – 30 g di olive; – un rametto di rosmarino; – 1 spicchio d’aglio; – olio extravergine d’oliva; – sale q.b. Preparazione Prendere il pesce spada surgelato, lasciarlo scongelare per qualche ora in frigorifero o in microonde.
In questo secondo caso, girarlo ogni 5 minuti, facendo attenzione che si scongelino al meglio entrambi i lati. Quindi prendere il pesce, quasi completamente congelato, e tagliarlo a dadini. Prendere l’olio extravergine d’oliva, e farlo soffriggere con lo spicchio d’aglio in una padella dai bordi alti.
Quando l’aglio sarà cotto, ma non ancora bruciato, toglierlo dalla padella, e aggiungere il rosmarino e il pesce spada a dadini. Aggiungere sale q.b e le olive, dopo averle denocciolate. Lasciare soffriggere per qualche minuto, finché il pesce spada non sarà cotto.Un altro tipo di pesce che molto spesso viene consumato surgelato è il tonno, solitamente in tranci.
Come esaltare il sapore del pesce?
Ogni pesce, la sua salsa! scopriamo come esaltare il sapore del pesce Salsa per pesce? Il pesce è una delle pietanze più prelibate e dedicate da servire in tavola, ma non è facile da cucinare. Oltre a sapere scegliere pesce fresco di ottima qualità è importante conoscere i sapori.
- Proporre salse innovative che esaltino il gusto del pesce consente di sorprendere i clienti e creare nuovi abbinamenti di gusti e odori.
- Vediamone alcune, sempre in tono con il pesce!
- Salsa al guacamole, salsa alle olive, salsa tartara, salsa alioli, salsa al rosmarino e molte altre!
- Ma vediamo insieme come preparare alcune di queste salse, ma sopratutto impariamo come abbianarle ai giusti sapori e al giusto pesce.
- Guacamole
- Oramai molto conosciuta, ecco una salsa fresca e insolita: il guacamole, a base di avocado che si sposa molto bene con crostacei e pesce.
- Molto semplice da preparare!
Pestare un avogado molto maturo, sminuzzare cipolla, aglio e peperoncino e aggiungerli al composto di avocando assieme ad alcuni pomodori tagliati a dadini. Basterà aggiungere un po’ di scorza di lime, sale, pepe, olio.
- Quando utilizzarla?
- Il guacamole è perfetto per accompagnare portate a base di crostacei, tonno e salmone, ma anche per insaporire gamberi al vapore o alla griglia.
- Salsa tartara
Molto semplice da preparare, a base di uova, occorrerà bollire delle uova e mettere i tuorli dentro una terrina, montare il composto con l’ausilio di una frusta aggiungendo aceto e olio di semi. Aggiungere un trito di prezzemolo con capperi, cetriolini e senape e aggiungerlo al composto precedentemente ottenuto mescolando con attenzione.
- Questa salsa si sposa con qualsiasi piatto di pesce cotto al forno, al vapore, al cartoccio, alla griglia o bollito.
- Ma sopratutto è ottima per piatti di pesce sia fritti che panato.
- Salsa Alioli Semplice, piccante e gustosa per accompagnare pesce alla griglia.
- Sarà sufficiente far bollire in un pentolino aceto di mele, scalogno tritato, diversi grani di pepe pestati e una punta di peperoncino, aggiungere del vino secco e un goccio di pepe.
Filtrare e aromatizzare.
- Una salsa naturale per accompagnare tutti i tipi di pesci più gustosi.
- Salsa al rosmarino
- Come esaltare il sapore del pesce al forno?
Scopriamo la salsa al rosmarino! Ottima e gustosa per accompagnare e insaporire il pesce. : Ogni pesce, la sua salsa! scopriamo come esaltare il sapore del pesce
Come infarinare il pesce surgelato?
È questo il metodo geniale per friggere il pesce congelato ed avere una frittura gustosa e croccante come quando è appena comprato La frittura è uno dei metodi più gustosi per consumare il pesce. Un argomento quello della frittura di pesce trattato e approfondito più volte nella nostra rubrica di cucina, dove è possibile trovare degli inestimabili consigli per una frittura eccellete, basterà cliccare,
- Cucinare il pesce fresco fritto è davvero una pratica semplice.
- Basta rispettare poche e semplici regole e il successo del piatto è assicurato.
- Tuttavia quando parliamo di pesce surgelato la situazione diventa un po’ più complicata.
- È facile commettere degli errori quando si utilizza questa tipologia di pesce, infatti non è raro che la frittura risulti morbida, o che il pesce all’interno della panatura quasi bruciata sia crudo.
Ma allora come fare ad ottenere una frittura di pesce buona da leccarsi i baffi anche se utilizziamo del pesce surgelato? Anche in questo caso gli accorgimenti da fare sono davvero pochi. Ma indispensabili. Innanzitutto il pesce deve essere lasciato scongelare con i suoi tempi in frigo, dal quale va tolto almeno un’ora prima della frittura.
Successivamente deve essere infarinato e lasciato riposare per almeno 20 minuti. Va poi setacciato per evitare che la farina in eccesso si depositi sul fondo della pentola. E quindi bruci l’olio di frittura. Il passo successivo è la scelta della padella che deve essere alta e stretta. Un altro passo fondamentale è scaldare l’olio che deve arrivare ad una temperatura di almeno 160° C.
Ma il passaggio più importante di tutti è che nell’ dovranno essere immersi pochi pesci per volta. Questo perché altrimenti si rischia di abbassare troppo la temperatura dell’olio che brucerebbe la farina rendendo il pesce crudo all’interno e bruciato all’esterno.
Un consiglio è quello di non cuocere mai diverse tipologie di pesce insieme, perché hanno tempi di cottura differenti.Inoltre, non c’è un tempo giusto di cottura ma il pesce sarà ben cotto quando le bolle di cottura che si formano quando immergiamo il pesce nell’olio spariscono.Dunque, è questo il metodo geniale per friggere il pesce congelato, ed avere una frittura gustosa e croccante come quando è appena comprato.
: È questo il metodo geniale per friggere il pesce congelato ed avere una frittura gustosa e croccante come quando è appena comprato