Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce?

Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce
Pavimento a spina di pesce – Nella maggior parte dei casi si usa iniziare la posa dal centro della stanza, ovvero tracciando la mezzeria tra due pareti contrapposte (o tra due angoli) e posare la prima spina in modo che il vertice generato da ogni coppia di listelli ricada sulla linea tracciata, procedendo poi sui due lati. Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce Pavimento a spina di pesce nella tradizionale modalià toscana. La posa spina di pesce richiede impegno e grande precisione perché avviene solo con colla o chiodi e, quasi sempre, i listoncini sono da rifinire, il che allunga ulteriormente i tempi rispetto alla posa di un parquet prefinito galleggiante (su tappetino e a incastro).

In che direzione posare le piastrelle?

Differenti modalità di posa in opera di pavimenti – Vediamo innanzitutto qual è la differenza tra posa dritta e posa in diagonale :

la posa dritta prevede che le piastrelle o i listoni siano disposti parallelamente alle pareti della stanza la posa in diagonale prevede invece la disposizione a 45 gradi rispetto a tali pareti.

In entrambi i casi, gli elementi del pavimento possono essere posizionati a correre, ovvero la linea delle loro fughe non sarà continua, ma sfalsata rispetto a quella della piastrella affiancata. La posa a correre è la più utilizzata per i listoni a effetto parquet, dove prevale la dimensione in lunghezza, ma si può usare anche per piastrelle rettangolari di dimensioni più compatte con ottimi risultati.

a spina di pesce classica o ungherese a cassettoni a tolda di nave a tappeto con fascia perimetrale,

In altri casi, è possibile giocare con diverse dimensioni e geometrie delle piastrelle per disporle in modo più originale e creativo. Posa a tolda di nave Posa a scala Posa a spina ungherese Posa a scacchiera

Come si posa la spina ungherese?

IDEALE PER IMMOBILI DI PREGIO – L’elevata raffinatezza e pregio della posa a spina ungherese, la rendono adatta anche a edifici di elevato valore storico e architettonico. A differenza della spina italiana, infatti, la posa a spina ungherese prevede il taglio della testa del listello per portarlo a un’inclinazione di 45 gradi.

  1. Questa posa nasce nel periodo dell’impero austro ungarico.
  2. Venne, infatti, chiamata,
  3. In precedenza, una posa simile, detta “spina francese” era stata usata per arredare i palazzi dei re di Francia.
  4. Questo stile prevedeva un’inclinazione di 30 gradi rispetto a quella ungherese, più difficile da realizzare a causa della sua strettissima inclinazione.

All’epoca, la spina ungherese e francese vennero usate per arredare dimore nobiliari e immobili di pregio. La spina francese, ad esempio, si trova anche nella reggia di Versailles. : La Spina Ungherese: 10 Motivi Per Cui La Vorrai Assolutamente Avere | Alma

Quanto costa la posa a lisca di pesce?

Tabella dei prezzi per gres porcellanato effetto parquet

Gres porcellanato effetto parquet – Prezzi al metro quadro Da A
Listone gres porcellanato effetto parquet lisca di pesce 15€ 35€
Messa in posa gres porcellanato effetto parquet – Prezzi al m² Da A
Posa piastrelle standard 15€ 30€
Posa a lisca di pesce 20€ 35€

Cosa si mette sotto alle piastrelle?

Il massetto è il letto di posa per eccellenza di un pavimento in ceramica. Si realizza stendendo e livellando uno strato di malta cementizia, ed attendendo l’indurimento e la maturazione.

Cosa vuol dire posa a correre?

L’unione fa la forza: le geometrie di posa Un elemento da parquet, finché rimane isolato dagli altri, per quanto bello e pregiato possa essere, rimane solamente un pezzo di legno. Vi proponiamo un’interessante disamina delle principali geometrie di posa.

Forse non tutti sanno Cos’è la posa “alla francese”. L’unione fa la forza, lo ripetiamo sempre noi di AIPPL, E vale per noi parchettisti come per tutte le persone accomunate da ideali e da progetti comuni. È un principio universale, una legge di natura che vale per tutto e tutti. Vale anche per il parquet.

Non esiste parquet realizzato da un mono-elemento. Solo con l’unione di più elementi in legno e la loro posa in opera sul supporto o massetto possiamo realizzare un parquet. Un elemento da parquet, finché rimane isolato dagli altri, che sia tradizionale, grezzo o prefinito, per quanto bello e pregiato possa essere, rimane solamente un pezzo di legno.

  • Nella fase di progettazione si fa ricorso alla fantasia, alla creatività, allo stile e alla tradizione per decidere come posare un parquet, poiché la geometria di posa dev’essere espressione del carattere che si vuole trasmettere alla pavimentazione e, di conseguenza, a tutto l’ambiente in cui viene inserita,
  • I riferimenti
  • Nella scelta della geometria di posa, ovvero del disegno che nasce dall’accostamento dei singoli elementi, siamo vincolati a molteplici fattori: le dimensioni degli elementi in legno, l’uso di mosaici o inserti (sia di tipo geometrico che non geometrico), le dimensioni e le proporzioni dei locali da pavimentare, il ” senso estetico ” e la fantasia degli accostamenti.

Davvero innumerevoli sono i possibili schemi di posa per i pavimenti in legno e a volte capita di sentirli chiamare anche con termini impropri o con definizioni più o meno fantasiose, ma per identificare le principali geometrie di posa in maniera univoca è utile fare riferimento alla norma europea UNI EN 13756 ” Pavimentazioni in Legno-Terminologia ” e al prezioso manuale ” Il Parquet: dal progetto alla posa in opera “, realizzato grazie al lavoro congiunto di imprenditori rappresentanti il nostro settore produttivo, di esperti AIPPL e con il contributo di riconosciuti professionisti, che ne riprende le definizioni.

  • Questi importanti documenti, che toccano a 360° tutti gli aspetti relativi al pavimento in legno, affrontano e definiscono una selezione delle principali geometrie di posa.
  • Le principali geometrie di posa 1.
  • La posa a tolda di nave o a correre è comunemente detta anche a cassero irregolare ed è un tipo di posa in cui vi è l’assemblaggio di liste di pari larghezza e di lunghezza, anche differente, in modo che le giunzioni di testa avvengano in posizioni del tutto irregolari e variate l’una rispetto all’altra.

Questo tipo di posa si può effettuare in direzione parallela o diagonale rispetto alle pareti. Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce 2. La posa a cassero regolare è un tipo di posa molto usato in passato in cui il parquet è costituito da elementi di uguale lunghezza e larghezza in cui il giunto di testa è al centro degli elementi delle file adiacenti. Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce 3. La posa a spina di pesce è un classico della posa. Il parquet è costituito da elementi con le stesse dimensioni, aventi le teste tagliate ad angolo retto, posati a file e perpendicolarmente tra loro, con un’angolazione, in relazione alle direzioni delle pareti, di 45° (spina diritta) o di 90° (spina diagonale). Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce 4. La posa all’ungherese, detta anche posa a punto d’Ungheria, è una geometria costituita da elementi aventi tutti le stesse dimensioni e le teste tagliate con un angolo compreso tra 45° e 60°, che sono posati testa contro testa ad angolo retto o con un angolo di 120°, a formare motivi paralleli. Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce 5. La posa a mosaico (o a quadri ) può essere effettuata con quadri di piccole o grandi dimensioni; è un tipo di parquet costituito dall’assemblaggio di lamelle, blocchi o liste posizionate bordo contro bordo e formanti un quadrato il cui lato è uguale alla lunghezza della lamella, blocco o lista. I quadri possono anche essere composti da elementi formanti motivi geometrici. Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce 6. La posa alla francese (da molti confusa con la posa all’ungherese) identifica un parquet costituito da elementi con lunghezza diversa e casuale e una serie di larghezze, disposte in direzione parallela. Si tratta di una tipologia di posa che si rifà alle origini dei primi pavimenti in legno, che venivano realizzati con tavole di diverse dimensioni, Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce Fascia e bindello La fascia e bindello non identifica una tipologia di posa vera e propria del parquet, ma interessa solamente le parti perimetrali della pavimentazione. In pratica è una riquadratura perimetrale consistente in una striscia (fascia) posata generalmente a pettine, ovvero con geometria differente rispetto alla geometria prevalente della pavimentazione (campo).

  1. Per riquadrare il campo come a formarne l’intelaiatura viene utilizzato un listello (bindello) che viene generalmente realizzato con un legno di colore contrastante con quello della restante pavimentazione.
  2. Il bindello può anche essere costituito da un insieme di elementi di diversa specie legnosa accostati o a formare una greca decorativa.
  3. Il bindello viene utilizzato anche per unire due differenti geometrie di posa.
  4. Nei parquet classici, viene spesso abbinata alla posa a spina di pesce, a mosaico o anche a cassero regolare.
  5. La fantasia non ha limiti (se c’è la competenza)
  6. Esistono naturalmente numerose altre tipologie di geometrie di posa: parquet a disegno, intarsiati, a rombi, esagonali, Versailles, Chantilly, con cui si riescono a creare veri e propri parquet artistici,
  7. Il punto è che non basta ” mettere insieme ” dei pezzi per posare un bel parquet, è necessario prima saper vedere il progetto che vogliamo realizzare, capire come meglio lo si possa ottenere e poi mettere assieme sul campo le nostre capacità e le nostre energie per raggiungere il risultato migliore Un po’ come facciamo noi di AIPPL, no?
  8. di Pietro Belloni, consigliere AIPPL
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: L’unione fa la forza: le geometrie di posa

A cosa serve la freccia dietro le piastrelle?

Le piastrelle vengono posate contro le piastrelle esistenti e disposte lateralmente partendo dall’angolo. Posare le piastrelle tutte nella stessa direzione come indicato dalle frecce sulla parte posteriore del pavimento.3.5 – Taglio delle piastrelle (procedura, utensili, ecc.)

Quanto costa il parquet a spina di pesce?

I costi indicativi della posa parquet o pavimento in legno

Prezzi per tipologie di posa da a
Spina di pesce all’italiana 26€ 35€
Spina di pesce francese 26€ 35€
Spina di pesce ungherese 30€ 35€
Fascia e bindello 30€ 35€

Come scegliere la direzione del parquet?

La luce: vera amica del parquet sia con posa orizzontale, sia con posa verticale – Fra i dettagli dei quali tenere conto al momento di scegliere e posare un pavimento in legno, di particolare importanza è poi l’illuminazione. Idealmente le tavole del parquet devono essere sempre posizionate in direzione della luce naturale che entra nelle stanze, in modo da dare il giusto risalto alle venature del legno e alle finiture, mascherando allo stesso tempo le giunzioni e le irregolarità.

Come si mettono le piastrelle in diagonale?

Fase 3 – Tecnica di posa in diagonale – La posa delle piastrelle in diagonale è più impegnativa, ma conferisce allo stesso tempo accenti leggiadri agli ambienti ed è perfetta per superfici quadrate. La posa in diagonale consente inoltre di “mascherare” eventuali irregolarità dei muri perimetrali.

  1. Traccia dapprima le linee guida: l’asse longitudinale quella trasversale e le diagonali con un angolo di 45 gradi rispetto all’asse trasversale (quella più corta).
  2. Inizia la posa in diagonale partendo dal centro della stanza.
  3. Disponi la prima fila di piastrelle con gli angoli che corrono lungo la linea guida longitudinale.

Puoi posare la prima piastrella facendo combaciare il suo centro o un suo angolo al centro della stanza (vedi disegno). Nel dubbio scegli la soluzione con il minor numero di ritagli. Continua la posa della seconda fila di piastrelle partendo dal centro e procedendo verso l’esterno (a seconda della posizione della prima piastrella) dal centro o lungo la linea della diagonale che hai tracciato. Realizza prima una posa di prova sistemando due file di piastrelle a secco. Se il risultato ti soddisfa allora segna il punto di partenza per la posa definitiva. Togli le piastrelle e inizia a stendere la colla.

Come mandare giù una spina di pesce?

Date da bere al bambino acqua tiepida leggermente salata che facilita la discesa nell’esofago delle spine di pesce. Provate con un bicchierino d’olio che aiuta a lubrificare l’esofago e far scendere la spina nello stomaco.

Quanto costa la posa di piastrelle al mq?

Costi medi indicativi per la posa piastrelle

Posa piastrelle prezzi al m² da a
Posa piastrelle in ceramica 20€ 30€
Posa piastrelle in gres porcellanato 25€ 50€

Quanto costa la messa in posa delle mattonelle?

Prezzi indicativi per la posa delle diverse tipologie di pavimenti

Prezzo di posa al mᒾ per tipologia di pavimento da a
Posa piastrelle 18€ 40€
Posa pavimento in resina 40€ 130€
Posa paviemtno in cemento 15€ 40€
Posa pavimento esterno 20€ 40€

Quanto tempo deve passare dopo la posa delle piastrelle?

Step 7 – Riempire le fughe tra le piastrelle – Riempi le fughe con malta per fughe. Se hai utilizzato una colla flessibile, anche la malta per le fughe dovrà essere flessibile. Prima di stuccare le fughe elimina i residui di colla superflua con un cuneo di legno.

È consigliabile iniziare prima che il collante si sia indurito. Inizia a stuccare le piastrelle solo dopo che la colla si è completamente indurita. Pianifica un tempo di asciugatura di almeno 24 ore. Attieniti alle indicazioni riportate sulla confezione dei prodotti. Miscela la malta con l’acqua, nelle proporzioni indicate, fino a ottenere un impasto omogeneo.

Versa la malta su fughe e piastrelle e, aiutandoti con una spatola, consenti al composto di penetrare all’interno delle fughe. Rimuovi accuratamente stucco in eccesso impiegando una spazzola di gomma o un raschietto. È importante indossare sempre dei guanti di gomma durante gli interventi con lo stucco.

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Quanto deve essere lo spessore della piastrella?

Le piastrelle ultrasottili in gres porcellanato: spessori e formati – Iniziamo con il materiale in assoluto più resistente per pavimenti e rivestimenti: il gres porcellanato. Lo spessore delle mattonelle in gres sottili va dai 5 mm ai 6,5 mm. Tieni presente che le piastrelle classiche hanno uno spessore che varia dagli 8 mm ai 10 mm,

formati tradizionali 60×60, 60×120;

grandi formati (comunemente chiamate lastre): 120×120, 120×260, 120×320;

In particolare, le grandi lastre necessitano obbligatoriamente di uno spessore ridotto proprio per la loro dimensione. Esse hanno una superficie particolarmente estesa; se fossero realizzati con uno spessore normale, il peso della mattonella sarebbe talmente elevato da renderne difficile la posa.

  • Di contro però bisogna evidenziare che i grandi formati, proprio per il loro spessore minimo, sono più delicati da maneggiare,
  • Se non si presta attenzione al trasporto, al loro scarico e alla loro posa, potrebbero rompersi con una minima distrazione.
  • E’ fondamentale quindi che i posatori siano super attenti in cantiere, altrimenti una lastra in gres rotta vi costerà parecchi soldini e perdita di tempo per sostituirla.

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Quanti cm di colla sotto le piastrelle?

CONSUMO: dipende dallo stato del sottofondo e dal tipo di spatola usato. Con sottofondo liscio e spessore dello strato di adesivo di 5-6 mm., il consumo e’ di 3-4 Kg./mq. ed aumenta di 0,5-1kg./mq. in caso di sottofondo grezzo.

In che verso posare il gres porcellanato?

Fra le pose più utilizzate quando si parla di gres porcellanato effetto legno troviamo sicuramente la posa dritta e quella in diagonale. La posa dritta, da scegliere parallela al lato corto o parallela al lato lungo a seconda delle dimensioni e della profondità dell’ambiente, è fra le più facili da realizzare.

Come posare le piastrelle a correre?

Posa a correre per pavimento in laminato by Leroy Merlin – Con la posa a correre si riesce quindi a valorizzare anche un semplice locale di passaggio. La posa a correre si ottiene posando gli elementi in parallelo rispetto alle pareti oppure disponendoli in diagonale. Quest’ultima soluzione è particolarmente indicata laddove la stanza ha pareti irregolari ovvero non ad angolo retto, in quanto la posa in diagonale nasconde il fuori squadro.

Come usare i distanziatori a croce per piastrelle?

Distanziatori a “T” e a croce – Come già accennato, le forme dei distanziatori per piastrelle più utilizzate sono quelle a “T” e quelle a croce. I distanziatori a “T” vengono utilizzati per collocare le mattonelle a “spina di pesce”, mentre quelli a croce invece sono quelli impiegati per le disposizioni delle piastrelle più tradizionali.

  • Si possono acquistare presso i rivenditori di materiale edile, nelle ferramenta e nei negozi di bricolage.
  • I distanziatori a croce possiedono due lati: da una parte sono levigati e lisci, mentre nella parte opposta hanno quattro puntini sui margini della croce, i quali vanno inseriti nella colla per pavimenti.

In base allo spessore delle fughe dei pavimenti, questi due tipi di distanziatori possono essere pieni e spessi 2 millimetri, oppure forati e spessi 3,4 o 5 millimetri. Un altro tipo di distanziatori per piastrelle meno comune degli altri due appena citati è quello a “V”, di cui la parte più stretta va posizionata nelle fughe dei pavimenti.

  • Iniziare la messa in opera inserendo i distanziatori per piastrelle tra una mattonella e l’altra, facendo molta attenzione a spingerli fino a toccare il massetto sottostante al pavimento.
  • Utilizzare un cazzuolino per assicurarsi che i distanziatori siano tutti allo stesso livello.
  • In questo modo, si eviterà di rimuoverli quando la colla sarà già asciutta.

A questo punto si potrà passare tranquillamente lo stucco, perché i distanziatori resteranno invisibili al di sotto di esso. In caso contrario, con il pavimento completamente asciutto si possono rimuovere utilizzando un cacciavite a punta piatta o qualche attrezzo appuntito.

  • Completare il lavoro con la posa dello stucco.
  • I cunei sono distanziatori per piastrelle riutilizzabili e necessitano di appositi supporti.
  • I cunei possono essere di misure variabili, da 25 millimetri fino ad 1 metro e hanno bisogno anche di un’apposita chiave di regolazione.
  • La messa in posa delle piastrelle prevede una stesura preliminare della colla, dopodiché viene inserire il supporto sotto la piastrella ad una distanza di 10 centimetri dagli angoli.

Fatto questo si può inserire la mattonella e dare dei piccoli colpetti con un martello per livellarla con le altre. Con una pinza, introdurre il cuneo nella fessura del supporto ed aspettare almeno 24 ore per l’asciugatura perfetta della colla. Trascorso il tempo necessario, rimuovere i cunei con un attrezzo adatto.

Quando devo mettere la freccia?

Costo della multa per frecce che non funzionano – L’articolo 154 del Codice della Strada impone l’utilizzo degli indicatori di direzione quando: si entra nel traffico sulla strada; in caso di sosta, svolta o retromarcia; si occupa un’altra carreggiata.

  1. Inoltre come già è stato detto, le frecce vanno accese con il giusto anticipo.
  2. Non a caso e non senza motivo.
  3. In questo modo gli altri guidatori possono capire i propositi di chi li precede.
  4. Nel caso in cui un veicolo non è dotato di frecce ( come da libretto di circolazione ) il guidatore è tenuto ad alzare il braccio verso la direzione in cui vuole svoltare.

Il discorso cambia per i veicoli dotati di frecce auto che non funzionano, Qui si corre il rischio di una multa. La sanzione è quella prevista dall’articolo 79 del Codice Della strada. Secondo questa norma l’automobilista è sempre responsabile del corretto funzionamento di tutte le componenti meccaniche ed elettroniche della macchina.

E se queste non funzionano è tenuto a pagare la contravvenzione alle forze dell’ordine. La multa da pagare equivale a un minimo di 85 euro. Poi, per il mancato utilizzo degli indicatori di direzione la pena sale e c’è anche la decurtazione di punti dalla patente. La normativa si basa su un preciso principio di etica stradale,

Difatti circolare con le frecce che non funzionano o addirittura fulminate comporta determinati rischi per la guida: sono molto comuni gli scontri con altri veicoli o con pedoni. Ancora più classico è il tamponamento con il veicolo che ti precede e che vuole svoltare a sinistra.

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Come capire se le piastrelle sono di prima scelta?

2. Controllare il materiale prima di effettuare la posa – Nel settore dei pavimenti in ceramica non sono accettate alcune contestazioni una volta che è stata ultimata la posa in opera, Per questo è importantissimo controllare con cura che il prodotto sia del colore, formato e tipologia ordinato e della qualità richiesta.

Quando si mette la freccia?

3.USARE GLI INDICATORI DI DIREZIONE DURANTE UN SORPASSO – Usare gli indicatori di direzione per pochi istanti è sbagliato (es. nel cambio di corsia). Il modo corretto di usare le frecce va da prima della manovra a manovra conclusa, non solo prima del sorpasso. Lo stesso vale nel cambio di corsia, in uscita e nel rientrare. Come Posare Le Piastrelle A Spina Di Pesce

Come si mettono le piastrelle orizzontale o verticale?

La luce: vera amica del parquet sia con posa orizzontale, sia con posa verticale – Fra i dettagli dei quali tenere conto al momento di scegliere e posare un pavimento in legno, di particolare importanza è poi l’illuminazione. Idealmente le tavole del parquet devono essere sempre posizionate in direzione della luce naturale che entra nelle stanze, in modo da dare il giusto risalto alle venature del legno e alle finiture, mascherando allo stesso tempo le giunzioni e le irregolarità.

In che verso posare il gres porcellanato?

Fra le pose più utilizzate quando si parla di gres porcellanato effetto legno troviamo sicuramente la posa dritta e quella in diagonale. La posa dritta, da scegliere parallela al lato corto o parallela al lato lungo a seconda delle dimensioni e della profondità dell’ambiente, è fra le più facili da realizzare.

Come decidere la partenza di un pavimento?

PARTENZA POSA PIASTRELLE – Di base la partenza di un pavimento in piastrelle si effettua dalla porta d’entrata, ma soggettivo e dipende anche dal tipo di piastrelle. Una piastrella quadrata o rettangolare sar sicuramente pi piacevole vederla intera aprendo una porta, a differenza di un pezzo tagliato.

  • Se poi la misura della stanza ha un multiplo di poco superiore ad un numero “X” di piastrelle si pu incorrere con il rischio di avere un pezzetto molto piccolo, in genere poco gradevole alla vista.
  • Questa regola ovviamente va modificata anche in base al tipo di stanza e da quante porte composta.
  • Avere ad esempio una cucina o soggiorno con due porte non in linea, comporter la scelta di una delle due porte come partenza e la seconda andr tagliata la piastrella in base al suo corretto multiplo.

La scelta in questo caso fra quale delle due comporta un taglio pi grande e soprattutto se una delle due porte principale o meno. Nel caso di pavimenti in listoni con una posa in lunghezza, la partenza avverr lungo la parete pi lunga che fa da squadra. Arrivati al momento di posa, effettuare un controllo per verificare che le piastrelle siano sufficienti per completare il lavoro. Può capitare un errore di conteggio, quindi si dovrebbe farlo per capire anche il margine di tolleranza calcolato come scarto.

Controllare che ci sia il collante adatto ed eventuali distanziatori da mettere fra le piastrelle per la fuga. Qui iniziamo con la posa del 50X50. Si inizia con il rilevare le misure di partenza tracciando con il battifilo la linea di riferimento, si posizionerà una staggia abbastanza lunga lungo questa linea e si inizierà la posa.

Per praticità ad esempio per questa stanza, calcolare almeno 2 o 3 piastrelle nel lato destro per lasciare libero il passaggio d’uscita. Procedere con la piastrellatura della stanza calcolando di completarla lasciando un passaggio minimo per la propria comodità di lavoro. Per il corridoio basterà mettere una staggia lungo la linea di riferimento già posata, controllando opportunamente che la linea risulti perfettamente dritta, cosi da poter mettere le piastrelle intere come riferimento e poter misurare i vari pezzi da tagliare e relativi incastri con smerigliatrice.

Nella casa in questione, abbiamo una porta ad apertura interna verso la zona notte, mentre una scorrevole per il bagno. Il taglio delle piastrelle dovrà essere a filo muro interno per il termine della zona giorno mentre si dovrà finire con le piastrelle al centro della porta scorrevole, Questi 2 riferimenti valgono sempre.

Eventuali imperfezioni di taglio si possono correggere anche in seguito segnando con una matita i punti da rifilare con la smerigliatrice. Si proseguirà con il completamento del corridoio e poi uscire dalla stanza tramite lo spazio calcolato all’inizio. Prima di iniziare la posa del pavimento del bagno, controllare eventuali imperfezioni come detto sopra al termine del pavimento posato in precedenza. Nel caso ci siano imperfezioni, correggere con smerigliatrice e successivamente passare alla posa. Il procedimento è simile, solo che la partenza sarà con piastrelle tagliate a metà, si traccia una linea seguendo questa volta le punte delle piastrelle e si passa alla posa.

Proseguimento fino in fondo a parete Congiungimento con le punte in modo da ottenere una linea con il lato delle piastrelle completamento della stanza

Completato il lavoro, assicurarsi che nessuno entri nella stanza prima che la colla faccia presa, solitamente 24 ore. In estate anche poco più di 14 ore ma è bene accertarsi prima di camminare sopra guardando e incidendo la colla sotto al pavimento tramite la fuga.

Pulire eventuali residui di colla o altro, togliere eventuali distanziatori lasciati troppo in superficie e passare alla fugatura finale. Anche qui, a fine lavoro, accertarsi che per almeno un giorno non ci sia nessuno che entra ad eseguire lavori. La pedonabilità è consentita solo con scarpe pulite prive di terra o sassi e solo possibilmente camminando al centro della piastrella.

Mai bagnare il pavimento prima che la fuga abbia fatto presa, solitamente un giorno. Il rischio è che la stessa assorba velocemente l’acqua e si sgretoli. In tal caso si deve ristuccare le parti rovinate. Per la posa di formati misti, ecco una tabella indicativa di alcuni schemi di posa

Come ordinare le piastrelle?

Ti basta applicare questa semplice formula: lunghezza x larghezza delle piastrelle in cm e dividi per 10.000. Per esempio: se la misura di ogni piastrella è di cm 15 x 15, devi fare 225 (15 x 15) : 10.000 = 0,0225 m2.