Come Pulire Il Pesce Molo?

Come Pulire Il Pesce Molo
Frittura di moli Molte volte mi capita di trovare sul banco del pesce delle varietà che non ho mai visto o sentito nominare, e così mi “butto” spinta un po’ dalla curiosità di scoprire nuovi sapori e un po’ per il prezzo veramente economico di queste specie ittiche poco conosciute.

  • È stato il caso di questi pesciolini chiamati “moli”,
  • Ho cercato nel web qualche notizia in merito, ma devo dire che ho trovato veramente pochissimo.
  • Potrei paragonarli, per il loro sapore così delicato e la carne tenera e bianca, a dei piccoli merluzzetti.
  • Qualcuno di voi ne sa più di me? Con questi pesci ho deciso di fare una semplicissima ma sfiziosa frittura.

ecco quindi qualche indicazione su come prepararli e cucinarli. Prima di tutto bisognerà procedere alla pulizia, per pulire pesci di piccola taglia è sufficiente schiacciare leggermente il ventre ed estrarre le interiora, dopodichè vanno sciacquati velocemente in acqua fresca e ben scolati ed asciugati prima di essere infarinati.

Per infarinare il pesce io trovo ottimo mescolare in parti uguali farina 00 e farina di semola rimacinata di grano duro, quest’ultima farina darà al vostro fritto una nota più croccante e dorata. Dopo aver passato i pesci nella farina, bisognerà scrollarli bene in modo da togliere la farina in eccesso.

Molte persone per friggere preferiscono utilizzare olio di semi perché ritengono sia più neutro e faccia risaltare maggiormente il sapore del pesce. Personalmente utilizzo olio d’oliva, soprattutto per non “sprecare” l’ottimo olio extravergine che uso normalmente per tutte le altre preparazioni in cucina.

  • Come ben sappiamo l’olio d’oliva o l’olio extravergine hanno un punto di fumo (*) molto più alto (intorno ai 180° C) e quindi sono ideali per le fritture, basterà scegliere un olio non troppo saporito in modo che non venga coperto il profumo del pesce.
  • Il punto di fumo è la temperatura a cui un grasso alimentare riscaldato comincia a decomporsi, formando acroleina, una sostanza tossica irritante per la mucosa gastrica e nociva per il fegato,

La formazione di acroleina è tanto maggiore quanto più l’olio è ricco di acidi insaturi (più sensibili al calore). • Un’ottima frittura in 5 mosse 1] INFARINARE o impanare il pesce: meglio pesciolini piccoli o filetti.2] SCALDARE abbondante olio in una padella profonda (ideale la padella di ferro e non l’antiaderente) o in una friggitrice.3] CUOCERE il pesce, poco alla volta, in olio ben caldo fino a doratura uniforme (più grande è il pesce, più bassa deve essere la temperatura dell’olio in modo che possa cuocere bene anche all’interno; pesci piccoli necessitano invece di temperature più alte poiché hanno tempi di cottura inferiori).4] SCOLARE i pesciolini su carta assorbente da cucina o carta paglia per far assorbire l’olio in eccesso.5] SALARE il pesce quando è ben scolato dall’olio e non è più proprio bollente, in modo che il fritto mantenga la sua croccantezza.

Che tipo di pesce e il molo?

Il molo, o merlano, è un pesce di mare molto simile nell’aspetto e nella consistenza al più noto nasello. Le sue carni sono morbide e delicate, povere di grassi e ricche di proteine nobili. I moli sono pesci molto digeribili per questo sono adatti anche per lo svezzamento dei più piccoli e degli anziani.

Come togliere le squame?

Se siete abituati a farvi pulire gli acquisti in pescheria, questo articolo probabilmente non fa per voi. Ma se amate pescare, pulire il pesce da soli o se semplicemente non volete più rischiare una forchettata di orata e squame, allora è importante saper eseguire una squamatura corretta.

Si tratta di una delle prime e fondamentali operazioni per la pulizia del pesce, ma è spesso sottovalutata, forse perché non tutti i pesci hanno le squame, o perché non tutte le cotture la richiedono : la squamatura in effetti è controindicata per la cottura alla griglia, e inutile per quella al sale.

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Per molte altre preparazioni è però un passaggio essenziale: non farla a dovere comporta disagi a tavola o in cucina, dove potreste passare le settimane successive a staccare squame dai pensili e dalle pareti. Ecco alcuni accorgimenti fondamentali, passo dopo passo,

  1. Come Pulire Il Pesce Molo Partite dagli utensili adatti : l’ideale è uno squamapesce, Ne esistono di diverse forme e materiali, ma l’essenziale è che abbia una lama poco affilata (spesso è seghettata), per far presa sulle squame ma non danneggiare la pelle, e un serbatoio che raccolga le squame evitando che si disperdano, leggere, coriacee e trasparenti, per tutta la stanza.
  2. Come Pulire Il Pesce Molo Alcuni ritengono però lo squamapesce un attrezzo superfluo, e preferiscono l’uso di un normale cucchiaio da tavola, Questo eviterà sicuramente di incidere la pelle e raccoglierà parte delle squame rimosse. L’assenza di seghettatura e di qualsiasi lama rende però il compito un po’ più complicato.
  3. Come Pulire Il Pesce Molo La costa del coltello è infine uno strumento rustico, ma senza dubbio alla portata di chiunque. Tenete la parte affilata della lama verso l’alto e usate quindi la costa per rimuovere le squame, che si poseranno sul pesce, sul tagliere, su di voi e sulla cucina, richiedendo un’accurata pulizia.
  4. Come Pulire Il Pesce Molo Limitate i danni squamando il pesce direttamente dentro il lavello, o avvolgendo pesce e mani in un ampio sacchetto di plastica trasparente.
  5. Come Pulire Il Pesce Molo Una volta scelto il vostro utensile, prendete il pesce appena acquistato o pescato e preparatelo per una squamatura a regola d’arte. È utile che il pesce sia ancora intero : il volume delle viscere all’interno vi aiuterà a non incidere la pelle per errore.
  6. Come Pulire Il Pesce Molo Sciacquate il pesce sotto l’acqua corrente e tagliate le pinne con le forbici, per non rischiare di pungervi o tagliarvi.
  7. Come Pulire Il Pesce Molo Tenetelo quindi ben fermo su un tagliere e fate scorrere lo squamapesce, il cucchiaio o il coltello dalla coda verso la testa, facendo una leggera pressione e ripetendo più volte il movimento. Fate attenzione a non tralasciare le zone verso la coda, le pinne e la testa.
  8. Come Pulire Il Pesce Molo Quando ritenete di aver staccato tutte le squame, sciacquate di nuovo il pesce sotto l’acqua corrente e fate un’ulteriore verifica. Se trovate ancora squame ben salde al loro posto, ripetete la squamatura.
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  • HowToBasics
  • The Field
  • Bluemoon Fish

Cosa si fa al molo?

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Molo (disambigua),

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Molo in Polonia, I Chelsea Piers a New York Il molo è una costruzione situata su un oceano, mare, lago o fiume, che si protende dalla terraferma verso lo specchio acqueo, la cui funzione principale è quella di fungere da ormeggio alle imbarcazioni per consentire la discesa sulla terraferma dei passeggeri e/o lo scarico delle merci al riparo del moto ondoso,

  1. Può essere costruito con materiali diversi: i più frequenti sono pietre o cemento ; in particolare, per i lati esposti al moto ondoso è molto frequente l’utilizzo di tetrapodi in cemento armato,
  2. I moli costruiti su palafitte o galleggianti si chiamano invece pontili,
  3. Spesso nel punto più estremo di un molo sorge un fanale di segnalazione ai naviganti.

Di particolare importanza sono i moli situati all’interno dei porti, che dispongono di tutte le attrezzature a corredo della loro funzione, quali le stazioni marittime per lo sbarco ed imbarco dei passeggeri, le gru per lo scarico ed il carico delle merci ed ampi spazi per lo stoccaggio dei container,

Cosa succede se non si squama il pesce?

1. Non squamarlo (ma anche sì) – Io procedo per prima cosa alla pulizia esterna del pesce, per poi addentrarmi nel magico modo che racchiude la sua pancia. Ecco allora come agire appena estratto il vostro bell’esemplare dalla busta del pescivendolo (sempre che non abbiate fatto fare tutto a lui).

  1. Tocca poi alle squame, da raschiare con la lama liscia di un coltello non troppo affilato (per esempio, un coltello da tavola) o con l’apposito squamapesce, passati dalla coda verso la testa.
  2. Posto che nessun utensile, per quanto si bulli di essere performante, vi eviterà di veder schizzare squame in ogni dove, se lavorate sul fondo del lavello, rivestito da carta di giornale, dovreste riuscire a limitare, per lo meno, l’intasamento dello scarico a opera delle odiose scagliette.
  3. Durante questa operazione, siate efficaci ma gentili, usando l’attrezzo scelto con mano leggera, per non stracciare la pelle.
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Forse non sarebbe necessario ricordarlo, ma lo faccio lo stesso: non squamate mai il pesce che volete cucinare al sale. In questo caso, infatti, le scaglie fanno da barriera ed evitano che la polpa assorba troppa sapidità. Per inciso, sapete che la regola vale anche per la griglia, dove le squame proteggono dal calore eccessivo.

Come evitare la desquamazione?

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  2. Come trattare la pelle secca | Contrasta la desquamazione, la sensazione di pelle che tira e gli arrossamenti della pelle secca

7 minuti di lettura Fattori interni ed esterni possono far perdere acqua alla tua pelle, la quale può così disidratarsi e tirare o presentare altri disturbi. Per mantenere il livello ottimale di idratazione della tua pelle: • idratala regolarmente con creme che contengono preferibilmente Acqua Termale; • mantieni la pelle coperta in inverno e usa una protezione solare in estate; evita le immersioni prolungate in acqua; • adotta un’alimentazione sana; • bevi molta acqua.

Come eliminare i batteri dal pesce?

Sapete che cos’è l’abbattimento del pesce crudo? Abbattere il pesce è un processo fondamentale per eliminare la presenza eventuale di parassiti oppure di batteri. Nel pesce, infatti, si potrebbero annidare diversi tipi di batteri che soltanto con questo procedura di abbattimento potranno essere eliminati.

  • Nella cucina italiana esistono diverse specialità che contemplano il consumo di pesce crudo.
  • Negli ultimi anni si è aggiunto, proveniente dal Giappone, anche il consumo di sushi che ha fatto partire uan vera e propria moda poi trasformata in passione del consumo di pesce crudo che in molti vogliono ripetere a casa.

Se vuoi qualche idea e consiglio per creare ottimi antipasti di pesce crudo ti consiglio una visita sul sito www.gustissimo.it dove, come dice anche il nome, ci sono ricette davvero gustose. E’ importante, prima di consumare pesce crudo, eliminare i parassiti che potrebbero annidarsi al suo interno perché non fanno bene all’uomo.

  • Per eliminare parassiti e batteri è necessario congelare il pesce.
  • La normativa CE 853/2004 obbliga a portare il pesce a -20° per 23 ore.
  • L’abbattitura dei prodotti ittici è fondamentale e garantisce il rispetto delle normative europee ed italiane in vigore.
  • Esistono alcune tipologie di pesce che vanno abbattute, mentre per altre non è necessario utilizzare in questo modo.

L’abbattitura del pesce può essere eseguita in diversi metodi ed ha delle funzioni molto importanti.

Come eviscerare il pesce dalla bocca?

Una volta pulito all’esterno il pesce va eviscerato introducendo le dita in un taglio praticato lungo la parte inferiore del corpo ed eliminando ogni residuo che trasmetterebbe un sapore amaro alla carne.

Quanto costa il molo?

Molo

Informazioni
Prezzo : 14 000 Monete
Livello Di Sblocco: 17
Tempo Di Riparazione: 1 giorno e 7 ore
Punti Esperienza: 27 (dopo la riparazione)

Cosa è il molo foraneo?

Nel linguaggio di marina e dei geografi, di opera o struttura che sia esterna a un porto o a una rada: diga, difesa f.; promontorio f., che sporge molto nel mare.3.

Come si chiama il molo di Napoli?

MOLO BEVERELLO ( Napoli ): 2022 – tutto quello che c’è da sapere.

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Dove trovare il pesce molo?

14.02.2020 Conosciuto anche con il nome di Merlano, è simile al Nasello e in Italia si trova soprattutto nelle acque del Nord Adriatico Vai nella sezione “Un mare di salute” e leggi gli speciali a cura di Coldiretti Impresa Pesca Appartenente alla famiglia Gadidae, il Molo è una specie bentopelagica che predilige acqua fredde e salate, fondali sabbiosi e fangosi e non sosta mai al di sopra dei 100mt di profondità.

  1. Si può trovare nelle acque del Mar Nero e dell’Oceano Atlantico tra il Portogallo e la Norvegia.
  2. In Italia invece è presente soprattutto nel Nord Adriatico.
  3. Si nutre di piccoli pesci e crostacei soprattutto di gamberetti di sabbia.
  4. Questa specie, simile al nasello, può raggiungere fino ai 50 cm di lunghezza.

Ha piccole squame lungo tutto il corpo e una testa schiacciata ai lati con un occhio di grandezza media al centro della testa. La mascella inferiore è più piccola di quella superiore e possiede denti aguzzi. Ha 3 pinne dorsali, 2 pinne anali e 1 caudale.

  1. La livrea è di colore marrone sul dorso, mentre sul ventre e fianchi è argentea con la presenza di macchie nere.
  2. La stagione riproduttiva del merlano avviene durante quasi tutto l’anno (tranne nei mesi invernali) mediante la deposizione delle uova da parte degli esemplari femmina.
  3. Le uova sono dotate di una speciale membrana che gli permette di galleggiare sulla superficie.

I piccoli di merlano, una volta schiuse le uova, per proteggersi nei primi mesi di vita, e in inverno soprattutto, si nascondono sotto l’ombrella delle meduse rimanendo immuni dall’effetto orticante dei filamenti. La pesca del molo si può effettuare in tutte le stagioni, ma è più produttiva dal mese di gennaio alla primavera.

  1. Vengono utilizzate prevalentemente reti a strascico che, trainate dalla barca, una volta raggiunto il fondo del mare vengono tirate su portando con esse tutto il pescato.
  2. Qualche volta vengono utilizzate anche lenze e palamiti.
  3. Come per tante altre specie anche quando si vogliono acquistare i moli, per riconoscerne la freschezza, occorre prestare attenzione alle sue carni che devono essere sode e compatte e dal colore vivo e cangiante.

Le branchie rosse e senza macchie e l’occhio sporgente e convesso. Bisogna sincerarsi poi che emani un odore gradevole. Il molo ha un ricco profilo nutrizionale, i suoi valori sono molto simili a quelli del nasello. Le sue carni sono morbide e delicate, povere di grassi e ricche di proteine ad alto valore biologico.

  • Sono molto digeribili e di conseguenza preferite per l’alimentazione in tutte le fasce di età: adulti, anziani e bambini.
  • Il merlano contiene altresì Vitamine, sali minerali e Omega-3.
  • In cucina generalmente si preferisce cucinare il molo al forno accompagnato da altri condimenti come ad esempio patate, carote e verdure varie.

Però può essere anche bollito o rosolato per aggiungerlo a delle zuppe, o ancora frullato assieme ad altre verdure per condire primi o secondi piatti. Ricetta dell’Agrichef Diego Scaramuzza, cuoco contadino dell’Agriturismo La Cascina da Diego Filetti di Moli al pomodoro Ingredienti per 4 persone : 400 gr di filetti di Molo 250 gr di pomodori maturi 1 spicchio di aglio 15 gr di capperi q.b farina q.b timo buccia di 1 limone q.b.

sale q.b. pepe Procedimento Incidere a croce la pelle dei pomodori e immergerli in acqua bollente per qualche minuto e spellarli. A parte tritare finemente aglio, timo e buccia di limone. Sistemarne la metà in un tegame con olio evo e unire capperi, pomodori pelati a pezzi, sale e pepe e cuocerla per qualche minuto.

Impanare i filetti di moli con il trito messo da parte, salarli e passarli nella farina in modo da fissare il tutto, farli rosolare in padella con olio evo caldo. Disporre la salsa con i pomodori nel piatto e appoggiare sopra i moli ben rosolati. Come Pulire Il Pesce Molo Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l’utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci