Come Salvare un Pesce Rosso: 15 Passaggi (con Immagini) A volte un pesce rosso può saltare fuori dall’acquario e non ricadere nell’acqua. Questo accade quando l’acqua è troppo calda (superiore a 24 °C) oppure nel caso in cui l’animale soffre di un’infezione parassitaria che lo porta a nuotare troppo in fretta e, di conseguenza, a fare il salto.
- 1 Controlla il pesce alla ricerca di segni vitali. Prima di tentare di rianimarlo, devi essere sicuro che sia ancora vivo e possa essere salvato. I segni che indicano la morte del pesce sono:
- La cute è secca e screpolata;
- Gli occhi sono infossati e non convessi (sporgenti);
- Le pupille sono grigie;
- Mancano parti del corpo, come una pinna o la coda.
- Se il pesce rosso mostra uno qualunque di questi sintomi, dovrai procedere all’eutanasia con un trattamento poco crudele, come l’utilizzo dell’olio di chiodi di garofano. Tuttavia, se l’animale ha la pelle secca, ma il corpo è integro e gli occhi sono sporgenti, ci sono alcune possibilità di rianimarlo.
- 2 Riponi il pesce in un contenitore di acqua fredda che hai prelevato dallo stesso acquario. L’acqua contiene ossigeno e lo aiuterà a riprendersi.
- Alcuni esperti consigliano di rimettere subito l’animale nell’acquario, anche se appare molto disidratato.
- 3 Elimina ogni residuo dal suo corpo. Sostieni il pesce con una mano, all’interno dell’acqua dell’acquario, mentre con l’altra elimini ogni traccia di terriccio. Puoi anche limitarti a muovere il pesce molto lentamente nell’acqua per pulirlo.
- 4 Usa le dita per aprirgli le branchie. Questa operazione richiede mano ferma e pazienza. Devi aprire i lembi cutanei che ricoprono le branchie su entrambi i lati della testa del pesce per controllarne il colore: se sono rossi, significa che ci sono buone probabilità di salvare l’animale.
- Puoi anche massaggiargli l’addome per stimolare il passaggio dell’aria.
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- 1 Sposta l’animale vicino alla pompa dell’aria oppure alla pietra porosa. La maggior parte degli acquari è dotata di una pietra speciale che permette di regolare la temperatura e il livello di ossigeno dell’acqua. Se possiedi questa pietra o la pompa dell’aria, porta il pesce vicino ad essa. In questo modo, gli fornisci una quantità maggiore di ossigeno e si spera che possa riprendersi.
- Se non hai la pietra porosa, continua a massaggiare l’addome del pesciolino all’interno dell’acqua, finché non comincia a dare segni di vita. In alternativa, precipitati a comprare una pietra.
- 2 Usa un tubo dell’aria. Alcuni esperti appassionati di acquari eseguono delle manovre di rianimazione più intense sfruttando dell’acqua declorata, bombole di ossigeno puro e tubi d’aria. In genere, si procede in questo modo quando il pesce è ancora vivo, ma appare letargico e si muove poco. Per eseguire una rianimazione cardiopolmonare seria, vai in ferramenta e acquista:
- Una pietra porosa;
- Un tubo dell’aria;
- Una bombola di ossigeno puro;
- Un grande contenitore di plastica, abbastanza capiente per contenere il pesce;
- Un rotolo di pellicola trasparente;
- Nastro adesivo;
- Inoltre, ti serve acqua pulita e senza cloro.
- 3 Metti l’acqua declorata nel contenitore. Si tratta di acqua che non contiene né cloro né clorammine ed evita la formazione di ammoniaca, che potrebbe nuocere e uccidere il pesce. Versa sufficiente acqua per riempire metà del contenitore.
- Per eliminare il cloro dall’acqua, devi aggiungere a quella di rubinetto un additivo liquido, che puoi acquistare per meno di 10 euro nei negozi di acquari. Segui le istruzioni riportate sulla confezione, per capire il giusto dosaggio in base alla quantità di acqua da trattare.
- 4 Metti il pesce nel contenitore. In seguito, dovrai collegare la pietra porosa alla bombola di ossigeno, in modo da pompare il gas direttamente nell’acqua. Una volta eseguita la connessione, metti la pietra in acqua accertandoti che si appoggi sul fondo.
- 5 Apri la valvola della bombola e lascia che l’ossigeno si disciolga in acqua. Evita di pompare troppo gas nella pietra porosa ossigenando esageratamente l’acqua. Dovresti vedere solo un sottile flusso di bollicine che esce dalla pietra stessa.
- Durante i primi cinque minuti, l’aria dovrebbe fuoriuscire in maniera costante ed energica.
- Trascorsa questa prima fase, gira la valvola della bombola per ridurre l’apporto di ossigeno, pur garantendo un flusso continuo.
- 6 Usa la pellicola trasparente per sigillare il contenitore. Prendi un pezzo ampio di pellicola trasparente e avvolgilo attorno alla ciotola, avendo cura di ripiegarlo sulle pareti esterne, in modo da creare un buon sigillo e tenere il pesce sotto l’acqua ricca di ossigeno.
- Puoi fissare meglio la pellicola con del nastro adesivo.
- 7 Tieni il pesce nel contenitore per almeno due ore. Monitora le sue condizioni di tanto in tanto, per accertarti che riceva continuamente ossigeno dalla pietra porosa.
- Trascorse due ore, il pesce dovrebbe essere in grado di respirare e nuotare normalmente.
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- 1 Fagli un bagno salato. Sebbene si tratti di un pesce di acqua dolce, un trattamento con acqua salata ne migliora la salute generale e lo aiuta a riprendersi dalla momentanea ipossia. Tuttavia, se gli stai già somministrando dei farmaci oppure stai eseguendo altri trattamenti per rianimarlo, dovresti sottoporre il pesce al bagno salato solo prima di dargli altri medicinali o dopo avere terminato le procedure salvavita.
- Puoi usare del sale marino, quello integrale, quello per acquari oppure salgemma puro. Se possibile, usa quello marino senza additivi, perché è ricco di minerali.
- Usa un contenitore pulito e senza contaminanti. Preleva un po’ d’acqua dall’acquario e versala nel contenitore (se è sicura da usare) oppure utilizza dell’acqua pulita e declorata. Verifica che la temperatura sia la stessa di quella dell’acquario o con una variazione massima di tre gradi.
- Aggiungi 5 grammi di sale per ogni 4 litri di acqua. Mescola accuratamente per sciogliere tutto il sale e poi metti il pesce rosso in acqua.
- Tienilo nel bagno salato per uno o tre minuti al massimo e continua a monitorarlo. Se mostra segnali di stress, come movimenti sconnessi o nuota molto rapidamente, riportalo immediatamente nell’acquario principale.
- 2 Prova un bagno all’aglio. Questa pianta ha proprietà disintossicanti naturali che possono aiutare il pesce a purificarsi. Prepara dell’acqua all’aglio sbucciando una testa di medie dimensioni e tritandola. In seguito, trasferisci l’aglio in acqua bollente e lascialo in infusione per 12 ore a temperatura ambiente. Al termine, puoi schiacciare gli spicchi e filtrare il liquido. Puoi conservare l’acqua in frigorifero per un massimo di due settimane.
- Usa l’acqua all’aglio proprio come il bagno salato. Versa circa 5 ml di acqua aromatizzata in 40 litri di acqua dell’acquario; quindi, sottoponi il pesce a un bagno d’aglio purificante per 1-3 minuti.
- Puoi anche fargli bere dell’acqua all’aglio fresca per prevenire le infezioni. Iniettala nella sua bocca con una siringa o un contagocce. La dose è di due gocce al giorno per 7-10 giorni.
- 3 Versa della clorofilla nell’acquario. Questa sostanza viene considerata una medicina per i pesci rossi, perché ne rafforza il sistema immunitario e la salute. Cerca della clorofilla liquida pura nei negozi di animali; in genere, viene venduta in confezioni dotate di contagocce.
- Sottoponi il pesce a un bagno di clorofilla direttamente nell’acquario seguendo le istruzioni che puoi leggere sulla confezione. Puoi anche integrare il suo cibo gelatinoso con clorofilla.
- 4 Usa un prodotto per trattare l’acqua, come, Puoi acquistarlo in molti negozi di animali e anche online. Questo genere di addolcente contiene aloe vera, che aiuta i pesci stressati a riprendersi e a guarire dai danni tissutali. Grazie a questo additivo, contribuisci alla salute del tuo pesce in convalescenza, una volta concluso il trattamento di rianimazione. Pubblicità
- Impedisci al pesce rosso di saltare fuori dall’acqua mettendo un coperchio adeguato sopra l’acquario. Inoltre, lascia un po’ di margine evitando di riempire il laghetto o la vasca fino all’orlo.
- Cambia parzialmente l’acqua e controllala regolarmente, per garantirne la buona qualità.
Pubblicità Questo articolo è stato co-redatto da, La Dottoressa Elliott è una veterinaria con oltre trenta anni di esperienza. Si è laureata all’Università di Glasgow nel 1987 e ha lavorato come specialista in chirurgia veterinaria per sette anni. In seguito, ha lavorato per più di dieci anni come veterinaria in una clinica per animali.
Cosa fare quando muore un pesce?
3 Modi per Capire se il Pesciolino è Morto Forse il tuo pesce sta galleggiando sul fianco oppure ti sei accorto che è saltato fuori dall’acquario. Sebbene la tua prima reazione possa essere quella di piangere per la sua morte e pensare di smaltirne il corpo, in realtà il pesce potrebbe essere ancora vivo.
- 1 Cerca di raccoglierlo con un retino da acquario. Verifica se si divincola dalla rete che lo circonda; se sta semplicemente dormendo, potrebbe svegliarsi e cercare di scappare, ma se non reagisce, potrebbe essere morto o molto malato.
- 2 Controlla la respirazione. In quasi tutte le specie devi controllare le branchie; se non si muovono, significa che l’animale non sta respirando. Il pesce Betta e altri labirintici respirano attraverso la bocca; se il tuo esemplare appartiene a queste famiglie, controlla se il suo corpo si muove in su e in giù.
- 3 Guarda gli occhi. Osservali nel loro insieme; se sono infossati, il pesce è morto o sta per morire. Verifica se le pupille sono opache, perché sono un altro segno di decesso nella maggior parte dei pesci d’acquario.
- Se il tuo amico è un pesce palla, un Sander vitreus, un pesce coniglio o un pesce scorpione, è del tutto normale che ogni tanto gli occhi diventino torbidi; tuttavia, contatta il veterinario se questo sintomo persiste per diversi giorni.
- 4 Osserva le scaglie. Questo controllo è opportuno quando il pesce salta fuori dall’acquario; presta attenzione alle screpolature della pelle quando lo prendi in mano e tasta il corpo per capire se è asciutto. Sono tutti segni che si manifestano solo su un pesce morto. Pubblicità
- 1 Trascorri del tempo con il pesce morente. Controlla i sintomi, per esempio se non è in grado di mangiare o affonda subito dopo aver nuotato sulla superficie dell’acqua. Non è certamente un bello spettacolo, ma dovresti trattare il pesce come qualsiasi altro animale da compagnia; mettiti vicino all’acquario e parlagli, se sei abituato a farlo.
- 2 Procedi con l’eutanasia, se sta soffrendo. L’olio di garofano è un sedativo e rappresenta uno dei metodi meno crudeli per porre fine alle sofferenze di un pesce in fin di vita; puoi acquistarlo presso le principali farmacie. Metti l’animale in un contenitore con un solo litro d’acqua e aggiungi 400 mg di olio di garofano; entro 10 minuti il pesce termina l’ossigeno e muore senza dolore.
- 3 Togli qualsiasi esemplare morto dall’acquario, se possibile. Usa un retino per raccogliere tutti i cadaveri; tuttavia, se non riesci a trovare il corpo, non preoccuparti, dato che non danneggia gli altri pesci e si decompone naturalmente.
- I parassiti e le malattie hanno bisogno di esseri vivi; se pensi che il pesciolino sia morto a causa di una malattia, i suoi compagni sono probabilmente già infetti. In questo caso, controlla i sintomi; se non vedi segni di patologie e non si sviluppano disturbi insoliti entro qualche giorno, significa che sono abbastanza forti da riuscire a combattere e superare il problema di salute.
- 4 Non buttare il pesce nello scarico del water. Se un esemplare morto entra in un habitat diverso da quello a cui appartiene, può danneggiare le specie marine autoctone. Gettalo invece nel secchio della spazzatura o sotterralo; se è grande, la cosa migliore da fare è seppellirlo. Controlla comunque le normative locali per assicurarti di poterlo fare. Pubblicità
- 1 Tratta la costipazione con piselli sbucciati. Questo disturbo porta i pesci a galleggiare su un fianco. I piselli sbucciati (di qualsiasi varietà) contengono abbastanza fibre da ripristinare la regolarità intestinale dell’animale. Se il tuo piccolo amico non ha defecato negli ultimi giorni, dagli quotidianamente due o tre piselli freschi o scongelati; puoi schiacciarli per farne una purea oppure lasciare che galleggino fino a raggiungere il fondo dell’acquario.
- Non dargli i piselli in scatola perché contengono sodio e spezie potenzialmente nocivi.
- Ammorbidisci i legumi; puoi farli bollire per un minuto in acqua filtrata, ma aspetta che si raffreddino dopo averli tolti dalla pentola. Non usare il forno a microonde, perché può distruggere le sostanze nutrienti vitali.
- Togli la buccia con le dita; assicurati però di lavarti prima le mani!
- Taglia i piselli in pezzetti. Per prima cosa tagliali a metà, se non si sono rotti naturalmente quando li hai sbucciati, poi dividili ancora in due; se il pesce è piccolo, riducili in pezzetti ancora più esigui.
- 2 Raziona il cibo, se necessario. Se il pesce non è costipato, potrebbe aver mangiato troppo; la sovralimentazione può provocargli gonfiore di stomaco e portarlo a galleggiare su un fianco. Se è riuscito a defecare di recente, non dargli da mangiare per tre o quattro giorni.
- 3 Fai delle ricerche in merito alle sue abitudini del sonno. Un pesce che dorme non si muove. Per esempio, il pesce rosso dorme “sdraiato” sul fondo dell’acquario; a volte i suoi colori sbiadiscono, soprattutto quando spegni le luci della vasca. Fai delle ricerche online e leggi dei libri che spiegano come prendersi cura dei pesci e per conoscere le abitudini del tuo esemplare.
- Cerca queste informazioni sui siti dedicati agli acquari o rivolgiti al veterinario; vai in biblioteca o presso il negozio per animali per trovare testi che trattano questo tema. Se hai la possibilità di accedere a dei database universitari, puoi cercare questi articoli nelle riviste specializzate di veterinaria.
- 4 Purifica l’acqua della vasca. Il cloro, le clorammine e i metalli pesanti presenti nell’acqua del rubinetto possono essere nocivi per i pesci e ucciderli. Aggiungi un prodotto specifico per trattare l’acqua, che puoi acquistare presso i negozi per animali, e attieniti alle indicazioni riportate sulla confezione per quanto riguarda la modalità di applicazione e il dosaggio.
- Controlla la qualità dell’acqua testando i livelli di queste sostanze prima di aggiungere il prodotto per purificarla. Puoi acquistare un kit presso i negozi per animali; segui le istruzioni riportate sulla confezione per evitare risultati falsi positivi o negativi.
- 5 Misura la temperatura all’interno della vasca. Se hai cambiato l’acqua recentemente, qualsiasi improvvisa variazione di temperatura può provocare uno shock al pesce; controllala con un termometro. Se è inferiore a 24-27 °C, aumenta il livello del termostato del riscaldatore; riducilo invece se la temperatura supera questo limite. Non appena l’acqua torna alla temperatura normale, i sintomi dello shock dovrebbero scomparire. Pubblicità
Non togliere il pesce dall’acquario se non sei assolutamente sicuro che sia morto; la maggior parte delle specie non è in grado di sopravvivere per molto tempo fuori dall’acqua.
Pubblicità Co-redatto da: Staff di wikiHow – Redazione Questo articolo è stato scritto in collaborazione con il nostro team di editor e ricercatori esperti che ne hanno approvato accuratezza ed esaustività. Il di wikiHow controlla con cura il lavoro dello staff di redattori per assicurarsi che ogni articolo incontri i nostri standard di qualità.
Come Eutanizzare un pesce?
Grossomodo bastano 10 gocce in un litro, il pesce in pochi secondi ‘sviene’, cioè si sdraia sul lato col respiro calmo e poco dopo muore.
Perché muoiono i pesci rossi?
Errore n°3 con i pesci rossi: Quando e come pulire la vasca –
- Molti proprietari di pesci rossi fanno un cambio del 25% dell’acqua una volta alla settimana o addirittura una volta al mese.
- Pensano che il filtro risolverà comunque la situazione.
- Questo è un buon modo per ottenere un disastro.
- E allora perché lo fanno?
- Troppi proprietari di pesci hanno questa folle idea che i cambi d’acqua non siano poi così importanti.
- O che cambiare acqua troppo di frequente o cambiarne troppa possa in qualche modo essere dannoso.
- Niente potrebbe però essere più lontano dalla verità!
Quando i padroni di pesci rossi hanno problemi con i loro pesci, nel 99.9% dei casi la causa è la frequenza dei cambi acqua.
- L’acqua cattiva è la prima causa di morte dei pesci rossi nel mondo.
- Non le malattie
- L’ACQUA SPORCA!
- I pesci rossi secernono costantemente una e la liberano nell’acqua attorno a loro.
- Si accumulerà fino ad uccidere i pesci a meno che l’acqua non sia pulita.
- Filtrare l’acqua non risolverà ogni problema!
- Alla fine dei conti, solo togliere e rimpiazzare l’acqua assicurerà la sopravvivenza del vostro pesce.
- Ascoltate:
- Non potrete mai dare al vostro pesce troppa acqua fresca e pulita.
- Se potete o volete cambiare il 90% dell’acqua ogni giorno, ho una parola per voi:
- FATELO!
- Ma se non potete, almeno cercate di cambiare la stessa quantità d’acqua ogni settimana (o ogni due settimane).
- Questo è quello di cui i pesci hanno bisogno per evitare che le cose sfuggano al controllo nell’acquario.
- E’ una novità per voi?
- Come dovreste fare?
- Soluzione veloce:
Comprate un sifone. Se la vostra vasca è di 60 litri o più grande, non vorrete usare dei secchi per cambiare l’acqua. Investite in una speciale pompa d’acquario chiamata “Python” che può collegare la vasca allo scarico. Svuotate e riempite la vasca. Usate il sifone per aspirare tutte le pocherie in fondo alla vasca.
Come attirare pesce?
10 Modi per Catturare un Pesce Senza Usare una Canna da Pesca Ci vuole pratica, ma puoi catturare un pesce senza usare costose canne e mulinelli. Ci sono molti modi ingegnosi che le persone hanno escogitato nel corso di migliaia di anni, qui ci sono solo alcuni dei modi di catturare un pesce senza una canna da pesca.
- 1 Procurati della lenza, annoda un amo (e un piombino, se necessario) a essa.
- 2 Metti un’esca all’amo.
- 3 Stai vicino al bordo dell’acqua, o di un ponte o della barca, e lascia penzolare la lenza nell’acqua.
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- Strattona la lenza per fissare l’amo quando viene morso, poi tira su il pesce.
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- 1 Taglia la parte superiore di una bottiglia per bibite da 2 litri, o di un’altra bottiglia con la cima a forma di imbuto.
- 2 Reinserisci la parte superiore con il beccuccio della bottiglia dentro il cilindro della parte inferiore della bottiglia e fissalo con della colla a caldo.
- 3 Colloca delle esche e delle piccole pietre (per affondarla) nella bottiglia.
- 4 Annoda una lenza alla bottiglia, abbastanza lunga da raggiungere il fondo dell’acqua quando stai pescando.
- 5 Getta la bottiglia nell’acqua, provando a “guidarla” in modo che si adagi sul fondo.
- 6 Tira su la bottiglia “trappola per pesci” dopo una o due ore e vedi se qualche pesce ha nuotato attraverso l’apertura ed è rimasto intrappolato all’interno. Dovresti usare lo stesso principio per creare una trappola più grande, utilizzando delle assi di legno o della rete metallica, per catturare pesci più grandi. Pubblicità
- 1 Acquista una trappola per sanguinerole in un negozio all’aperto locale. Vengono fornite in differenti forme e stili, quindi chiedi a un impiegato il tipo migliore per te.
- 2 Procurati l’esca. Mettere l’esca in questo tipo di trappole è davvero semplice. Puoi usare qualsiasi cosa, da una manciata di patatine fritte al cibo scaduto del tuo frigo. Hai solo bisogno di qualcosa che sprigioni un forte odore e attragga il pesce nella trappola. Pubblicità
- 1 Acquista o costruisci un arpione (o un arco con frecce per la pesca).
- 2 Annoda una lenza all’arpione, così potrai recuperarlo dopo averlo gettato.
- 3 Trova un luogo sulla spiaggia dove poter nascondere la tua figura dai pesci che passano.
- 4 Getta l’arpione ai pesci mentre nuotano. Ci vorrà della pratica, dal momento che la luce nell’acqua si piega, rendendo necessario regolare la mira per compensare. Pubblicità
- 1 Porta con te un lungo bastone (un bastone spesso frutterà migliori risultati, ma sarebbe meno agevole da portare).
- 2 Quando il pesce si avvicina, bastonalo per paralizzarlo. Ripeti questo passaggio ripetutamente se lo manchi alla prima prova.
- 3 Questo richiede della pratica, in quanto la luce si piega in acqua, rendendo necessario regolare la mira per compensare.
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- Non usare questo metodo a meno che tu davvero non abbia altra scelta.
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- 1 Usa una lattina o un bastone spesso come bobina per tenere la lenza.
- 2 Avvolgi la lenza sulla bobina. Avvolgila attentamente, per non creare grovigli.
- 3 Annoda un peso all’estremità della lenza e un amo a circa 30 cm dal peso.
- 4 Afferra la lenza a circa mezzo metro dall’estremità e falla volteggiare sulla testa (come una fionda antica), rilasciandola verso il tuo obiettivo.
- 5 Punta l’estremità della bobina, mentre porti in su la lenza, verso l’obiettivo, così che la lenza possa facilmente sgusciare fuori dall’estremità della bobina.
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- Mantieni la lenza e, quando un pesce morde, tirala su, riavvolgendola alla bobina per evitare che si aggrovigli.
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- 1 Acquista o cattura vermi, grilli, mosche o altri insetti.
- 2 I pesci amano alcuni tipi di verdure (mais, sedano, carote, lattuga, piselli).
- 3 Accontentati di una foglia, o di qualche altra pianta che trovi; le tife funzionano bene.
- 4 I gamberetti attraggono i pesci grandi.
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- Anche i piccoli pesci di cui non hai bisogno o che muoiono possono essere usati come esca.
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- 1 Procurati una bottiglia di acqua pulita.
- 2 Riempila a metà con esche di tua scelta.
- 3 Aggiungi un amo all’interno e perfora la parte superiore della bottiglia d’acqua per tenere anche la bottiglia con un altro gancio.
- 4 Annoda la lenza ai ganci.
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- Quando senti uno strappo, strattona la lenza e tira su il pesce, la bottiglia e tutto il resto.
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Questo è un metodo usato da Bear Grylls durante una permanenza senza attrezzatura nelle Highlands scozzesi.
- 1 Cerca un’area ristretta tra due laghi o due masse d’acqua, o un restringimento in un torrente, ecc.
- 2 Cerca delle grandi rocce e crea una piccola strada rialzata attraverso l’area ristretta. Lascia una piccola apertura nel mezzo di questa strada rialzata. Adesso questo piccolo foro è l’unica via attraverso la strada rialzata.
- 3 Colloca una rete, una busta di plastica o un altro oggetto che faccia da trappola su un lato del foro. Fissala giù con una roccia all’interno. Mantienila aperta con un bastone o un altro oggetto (un pesce dev’essere in grado di nuotarci dentro). Questo crea la trappola per farci nuotare dentro il pesce. Adesso tutto quello che hai bisogno di fare è incoraggiare il pesce a nuotare in questa direzione.
- 4 Lancia delle rocce o colpisci l’acqua sotto la trappola. Se è un lago, lancia rocce quanto più riesci verso il centro. Se è un ruscello, colpisci l’acqua con un ramo o lancia delle rocce. Questo incoraggerà i pesci a nuotare via dal trambusto, giù verso la trappola.
- 5 Smetti di fare trambusto. Vai a controllare la trappola. Se dentro c’è un pesce, recuperala rapidamente e con attenzione ponila sulla riva. Se no, torna a fare trambusto fino a che un pesce non nuota nella trappola. Pubblicità
- 1 Trova qualcosa che sia colorato in modo brillante. Potrebbe essere qualsiasi oggetto, dai pezzi e i pesi di plastica, ai chiodi smaltati o ai bastoni verniciati.
- 2 Se vuoi che il pesce resti vivo, annoda l’oggetto che brilla a un lungo ramo. Se non lo vuoi vivo, annoda un amo al ramo e attacca l’oggetto all’amo.
- 3 Procurati una bobina senza fili o cavi. Premi la bobina contro il ramo.
- 4 Stendi due fasci di gomma sulla punta del ramo fino a che non tengono la superficie e il fondo della bobina stretti al ramo.
- 5 Riannoda l’estremità libera della corda alla bobina.
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- Falla penzolare in acqua e frusciare dolcemente.
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Adescare il pesce con del mangime (mangime per polli o conigli, o farina di mais) qualche volta aiuta ad attirarlo.
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- Non inclinarti sull’acqua e non starci sopra se non sei un nuotatore capace.
- Non avvolgerti mai la lenza attorno alle mani, ai polsi o ad altre parti del corpo. Un pesce molto grande potrebbe causare dei tagli seri con uno scatto improvviso.
- Indossa un giubbotto di salvataggio quando provi questi metodi.
- Anche un nuotatore capace può soffrire di ipotermia se cade in acqua fredda.
Pubblicità wikiHow è una “wiki”; questo significa che molti dei nostri articoli sono il risultato della collaborazione di più autori. Per creare questo articolo, 25 persone, alcune in forma anonima, hanno collaborato apportando nel tempo delle modifiche per migliorarlo.
Cosa fare se un pesce non mangia?
Un nuovo pesce in acquario – A volte, acquistando un nuovo pesce ed inserendolo in acquario, potrebbe succedere che quest’ultimo si rifiuti di mangiare, Tutto ciò potrebbe accadere perché il tuo nuovo ” amico ” ha subito un forte stress, anche a causa del grande e brusco cambiamento del loro ambiente.
Questa reazione da parte loro è una cosa normalissima, e solitamente si risolve da sola entro un paio di giorni, tempo che servirà al nuovo pesce per abituarsi al suo nuovo habitat. Osservalo costantemente, e se continuano a rifiutare il cibo, potrebbero anche soffrire di una carenza dell’acqua dell’acquario.
Mi spiego meglio, potresti aver commesso l’errore di scegliere una specie inadatta al tuo microclima presente in vasca.