Riproduzione dei pesci articolo su: Riproduzione dei pesci Lo scopo ultimo dei pesci o di tutti pesci è la riproduzione per far sopravvivere la specie a cui appartengono. I pesci si distinguono in ovipari ovovivipari. Ovipari, cioè le femmine depongono le uova, animali che nascono da uova, che in genere sono fecondate all’esterno, ed Ovovivipari, dove la fecondazione avviene entro il corpo della femmina, in cui gli embrioni, indipendenti dal corpo materno si sviluppano per nascere, cioè uscire già come piccoli pesci capaci di vita autonoma.
Alimento per i piccoli avannotti è in proporzione alla taglia, e che richiedono cibo quasi microscopico, come cibo in polvere, o aggiunta di acque verdi che contiene minuscole alghe.
Pesci ovipari Il sistema più comune, consiste nel diffondere le uova nell’acqua.
La femmina matura viene stimolata dal maschio, spesso inseguita e urtata finché non emette le uova; in questo momento il maschio emette lo sperma e nell’acqua le uova vengono fecondate.
I rischi che corrono le uova sono, di venire mangiati da altri pesci di essere esposte a improvvisi cambiamenti di temperatura etc. Espongo un esempio della famiglia dei Ciclidi d’acqua dolce, essi sono dei genitori premurosi e depongono le uova in cavità delle rocce o in spazi aperti ma ben vigilati.
In alcune specie i Ciclidi africani per maggiore sicurezza, la femmina cova le uova nella propria bocca e vi trattiene ancora gli avannotti dopo la schiusa. Pesci ovovivipari Questi pesci hanno un periodo di gestazione di circa 30 giorni, le uova riparate nel corpo della madre e gli embrioni si sviluppano indipendentemente da questo, traendo alimento solo dalle sostanze dell’uovo.
Alla fine nascono da 10 a 200 avannotti che nuotano subito liberamente. Nella specie in cui la femmina è piccola, nasce un solo avannotto per volta, a distanza di giorni. Infatti certe femmine della famiglia dei Poecilidi possono far nascere figliate senza doversi accoppiare col maschio, perchè in grado di immagazzinare lo sperma entro il corpo.
Come si chiama la riproduzione dei pesci?
Termoregolazione – La maggior parte dei pesci sono organismi ectotermi, non sono, cioè, in grado di regolare la loro temperatura corporea, che quindi è simile a quella dell’ambiente che li circonda. Alcuni pesci, invece, sono omeotermi e quindi riescono a mantenere costante la loro temperatura corporea, che è indipendente da quella esterna.
I teleostei omeotermici appartengono tutti alla famiglia Scombridae e includono pesci spada, marlin e tonni. Tra i condroitti, sono in grado di mantenere costante la temperatura corporea tutti gli appartenenti alle famiglie Lamnidae e Alopiidae, Pesci spada e marlin sono in grado di riscaldare solo gli occhi e il cervello, mentre tonni e grandi squali riescono a mantenere la temperatura corporea fino a circa 20 °C più elevata rispetto a quella dell’acqua.
L’endotermia viene mantenuta mediante il trattenimento dal calore generato dai muscoli durante il nuoto e permette a questi pesci di accrescere la forza contrattile dei muscoli, di aumentare la velocità di elaborazione del sistema centrale e di aumentare la velocità della digestione.
Come nascono i figli dei pesci?
Riproduzione nei diversi tipi di pesci – La caratteristica principale nella riproduzione del pesce è capire se la fecondazione avviene all’interno o all’esterno del corpo della femmina. Inoltre, la riproduzione del pesce è soggetta a determinati intervalli di tempo che vengono chiamati stagioni di riproduzione,
Queste possono verificarsi una o più volte al mese, una volta all’anno, ecc., a seconda della specie. PESCE OVIPARO La maggior parte dei pesci è ovipara e, come tale, ha una fecondazione esterna, La femmina depone le uova e queste vengono fecondate dal maschio che libera i suoi spermatozoi nell’acqua.
Le uova possono essere depositate sul fondo del mare, attaccate alle rocce o galleggianti nell’oceano. In alcuni casi, vengono protette con parti del proprio corpo, come le camere branchiali o persino in bocca. Inoltre, alcuni pesci si prendono cura delle uova e possono sviluppare un comportamento territoriale per proteggerle.
PESCE VIVIPARO Esistono anche pesci vivipari che hanno una fecondazione interna molto simile a quella dei mammiferi.
I maschi fecondano la femmina e, una volta che gli avannotti (piccoli pesci) si sono formati, la femmina partorisce giovani vivi.
A questo gruppo appartengono alcuni squali, come il Palombo liscio (Mustelus mustelus) lo Squalo grigio,
PESCE OVOVIPARO I pesci ovovivipari possono essere considerati una sorta di mix tra animali ovipari e vivipari, dove si ha anche una fecondazione interna. Dopo il rapporto sessuale, la femmina depone le uova che rimangono all’interno del suo corpo. Invece di espellerle, i giovani maturano all’interno della madre e una volta che le uova si schiudono, escono.
Come nasce il pesciolino rosso?
Quando un pesce rosso depone le uova Il corteggiamento è molto lungo; può durare da poche ore a circa 3 giorni, alla fine del quale la femmina depone le uova (fino a circa 30.000 per ogni kg del suo peso). Le uova vengono così fecondate e schiudono dopo circa 1 settimana.
Come si riproducono i pesci vivipari?
Riproduzione in acquario dei pesci vivipari – I pesci vivipari corrispondono alle specie che si riproducono per fecondazione interna. Le uova vengono fecondate dai maschi all’interno del corpo delle femmine, dove si sviluppano durante il periodo della gestazione, che varia da specie a specie. Quando termina la gestazione, la femmina dà alla luce dei piccoli cuccioli, chiamati “avannotti”. Questo fenomeno viene considerato un’evoluzione riproduttiva, perché è in grado di aumentare significativamente le possibilità di sopravvivenza della specie. Sono molto poche le specie di pesci che possiedono un sistema riproduttivo realmente viviparo, come è il caso, per esempio, degli squali,
Come si fa la riproduzione?
Come avviene la riproduzione umana Come avviene la riproduzione umana — Fonte: getty-images Gli esseri si riproducono sessualmente producendo i gameti. Nel maschio ci sono gli spermatozoi nella femmina invece le cellule uovo o ovuli. Questi gameti unendosi nella fecondazione formano lo zigote: la prima cellula di un nuovo organismo.
Qual è la riproduzione?
Biologia – Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al raggiungimento della forma definitiva propria di quelli da cui sono derivati. La r. può essere asessuata o sessuata.
Perché i pesci mangiano i loro figli?
Pesci cannibali per “gelosia” È noto da tempo che alcune specie di pesci talvolta divorano la loro prole, ma mai si erano studiate le cause di questo comportamento. Ora, uno studio pubblicato da American Naturalist – il primo di questo tipo – mette in luce uno dei fenomeni più misteriosi del mondo animale.
Studiando infatti la Telmatherina Sarasinorum, un piccolo pesce d’acqua dolce che popola l’Indonesia e il sud est asiatico, i ricercatori hanno dimostrato che i “cannibali” sono sempre gli esemplari maschi. Questi decidono di mangiare i propri figli quando dubitano della fedeltà della compagna. Infatti, si è visto che il cannibalismo aumenta se sono presenti molti maschi al momento della fecondazione delle uova, cosa che costituisce un’evidente minaccia alla paternità.
«I risultati – hanno dichiarato i biologi – indicano questa certezza come un fattore chiave nel determinare il comportamento dei maschi verso la prole». La conferma viene dal diverso comportamento delle femmine, che, ovviamente sicure della loro parentela con le uova, non cadono preda di questa cruenta forma di gelosia.
Quanto rimangono incinta i pesci?
Guppy incinta: quando partorisce – Il periodo di gestazione per i Guppy può variare in base alle condizioni di salute della femmina, al suo livello di stress e alle condizioni della vasca. La gestazione può durare dai 21 ai 30 giorni, anche se dai 22 ai 26 giorni sembra essere la media per la maggior parte delle gravidanze di questi fantastici pesci.
Qualora si sentisse stressata o in pericolo, una femmina di Guppy potrebbe anche posticipare la data del parto o abbreviare il periodo di gestazione, o nella peggiore delle ipotesi avere un aborto. Per proteggere la femmina durante la gravidanza, l’acquario dovrebbe essere mantenuto ad una temperatura costante, e pulito regolarmente per evitare malattie che potrebbero influenzare lo sviluppo degli avannotti o il successo della gravidanza.
Inoltre un abbondanza di cibo non dovrebbe mai mancare.
I pesci rossi sono animali ovipari a fecondazione esterna. Ciò vuol dire che la femmina non partorisce i propri piccoli ma rilascia le uova nell’ambiente e solo successivamente sono fecondate dal maschio.
Come si riproducono i pesci ossei?
I pesci ossei e i pesci cartilaginei: quali differenze? Spesso si sente parlare di ” pesci cartilaginei “, ma non tutti sanno esattamente cosa significhino queste due parole, e soprattutto chi siano mai questi “pesci cartilaginei”in effetti, se guardiamo attentamente alla sistematica (cioè la scienza che classifica i viventi secondo le loro caratteristiche), i pesci appartengono in realtà a ben due classi distinte di vertebrati: i pesci cartilaginei, o Condroitti, ed i pesci ossei, o Osteitti,
<< Condroitti: Squalo grigio. Condroitti: Squalo martello. >> Cliccare sulle immagini per ingrandire
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<< Osteitti: Cernia del corallo. Osteitti: Pesce soldato. >> Cliccare sulle immagini per ingrandire
I Condroitti comprendono le razze, le torpedini, i trigoni, le aquile di mare, le mante, le chimere e gli squali. Tutti gli altri pesci dei nostri mari e delle acque dolci, che non sono compresi in questi gruppi appena elencati, sono invece pesci ossei.
La principale caratteristica dei Condroitti è la presenza di uno scheletro cartilagineo, mai ossificato e in parte calcificato; la natura cartilaginea dello scheletro non è indice di primitività, ma un adattamento secondario.
Praticamente questi pesci hanno mantenuto questo tipo di scheletro in quanto il sostegno del corpo è possibile, in acqua, anche senza la presenza di uno scheletro più robusto in osso.
Naturalmente da questi animali non si sono evoluti gli altri vertebrati terrestri, dato che sulla terraferma uno scheletro cartilagineo non è sufficiente a sopportare il peso del corpo di un vertebrato. Quindi, tutti gli altri vertebrati (anfibi, rettili, uccelli e mammiferi) derivano da antichi pesci ossei: quindi anche noi uomini, se guardiamo indietro al nostro passato più remoto, ritroviamo un antenato pesce.
La maggior parte dei Condroitti primitivi si estinse 245 milioni di anni fa e gli attuali pesci cartilaginei compaiono tra il Giurassico e il Cretacico, tra 245 e 65 milioni di anni fa. Le caratteristiche fondamentali di questi pesci non sono variate molto: sono infatti stati portati alla luce alcuni resti fossili di individui molto simili agli attuali, che testimoniano il perfetto adattamento all’ambiente che rende gli squali unici e “intramontabili”, ma tutt’altro che primitivi! Ma quali sono dunque queste differenze tra Condroitti e Osteitti? Come si fa a riconoscerli? Le differenze sono molte e anche complesse, le principali posso essere riassunte in: numero di specie, forma e dimensioni, posizione della bocca, forma della coda, pelle, colore, forma delle pinne, denti, organi di senso, organi interni (vescica natatoria, stomaco), riproduzione, branchie con o senza opercolo.
Andiamo a vedere nel dettaglio tali differenze:
Numero di specie: in questo caso i pesci Ossei la fanno da padrone, con circa 20.000 specie contro le poco più di 600 dei pesci Cartilaginei! In assoluto i pesci Ossei sono il gruppo di vertebrati più numeroso, ad es. i mammiferi sono poco più di 4.000 specie! Dimensioni: il pesce più grosso che esista è lo squalo balena, che può raggiungere i 18 metri, ma esiste anche uno squalo di profondità che arriva al massimo a 10-15 cm.ma in generale le dimensioni dei pesci cartilaginei sono maggiori, le specie piccole sono meno numerose rispetto ai pesci ossei, che hanno sì specie grandi (tonni, pesci spada, pesci Luna) ma che contano molte più specie di dimensioni medio-piccole. Posizione della bozza: la maggior parte dei pesci Ossei ha la bocca terminale, cioè il muso termina in una bocca, che a volte può anche avere forme stranei pesci cartilaginei hanno quasi sempre la bocca ventrale, cioè sotto il muso e non “in punta” di muso Forma della coda: i pesci ossei hanno la coda “omocerca”, cioè con due lobi di lunghezza uguale oppure uniti; i pesci cartilaginei hanno una coda “eterocerca”, con il lobo superiore più lungo: tale forma è stata evoluta per controbilanciare la spinta verso l’alto delle pinne pettorali, che nei pesci cartilaginei sono grandi e abbastanza rigide. Pelle: se accarezzate uno squalo (!) attenti a non farlo dalla coda alla testa, vi graffierestela pelle dei pesci cartilaginei è ricoperta di dentelli ricurvi, fatti di polpa, dentina e smalto, proprio come i denti che hanno in bocca.i pesci Ossei hanno invece scaglie ossee ricoperte di pelle, più o meno sviluppate e ruvide a secondo delle specie. Colore: pochi altri vertebrati possono competere con i colori scargianti dei pesci Ossei, soprattutto di quelli tropicalii pesci cartilaginei, invece, sono per lo più scuri, qualcuno (soprattutto di fondo) ha macchie e disegni, ma i colori vanno quasi sempre dal marrone al beige, al bluniente a che vedere con le magnifiche livree dei pesci Ossei. Denti: i pesci cartilaginei hanno denti non infissi nelle arcate mandibolari, ma attaccati alle gengive, e per questo possono essere persi e sostituiti per tutta la vita (squali), oppure hanno placche dentali (batoidei, cioè Condroitti di fondo). I pesci ossei hanno denti di varia foggia e attaccati alle arcate mandibolari. Organi di senso: tutti i pesci possiedono la “linea laterale”, un organo che si estende sui fianchi e sulla testa, composto da tanti buchini che collegano l’esterno con un nervo interno, che “legge” le informazioni portate dall’acqua: salinità, temperatura, sostanze disciolte, etcma i pesci Cartilaginei possiedono anche le Ampolle del Lorenzini, un organo in grado di leggere i campo elettrici, e quindi di permettere a questi animali di accorgersi della presenza della preda anche al buio, sotto la sabbia o in acque con scarsa visibilità, oltre a poter leggere le correnti marine. Inoltre gli squali hanno udito, olfatto e vista molto più sviluppati rispetto ai pesci Ossei. Vescica natatoria: è un organo che possiedono quasi tutti i pesci Ossei, tranne quelli legati al fondo; è un organo che si riempie di gas e che permette al pesce di galleggiare facilmente mantenendo un assetto neutro (altro che Gav.!!!), cioè di stare fermi alla profondità voluta senza il minimo sforzoquesto organo manca completamente nei pesci Cartilaginei, anche nei grossi squali pelagici e forti nuotatori, ed è per questo che i pesci cartilaginei devono continuare a nuotare se vogliono restare staccati dal fondosenza vescica natatoria, se non si muovono “affondano”. Riproduzione: i pesci ossei hanno una fecondazione esterna, e depongono migliaia o milioni di uova da cui schiudono larve che vengono quasi sempre abbandonate al loro destino. I pesci cartilaginei hanno una fecondazione interna ( i maschi sono dotati di pinne modificate che trasportano lo sperma nel corpo della femmina), e quindi hanno un accoppiamento vero e proprio. Grazie a queste pinne anali modificate, più allungate, è possibile distinguere il maschio dalla femmina, cosa impossibile nei pesci ossei dove le pinne sono identiche nei due sessi ( solo in alcune specie, a volte, si ha colorazione diversa nei due sessi). I pesci cartilaginei depongono uova grandi di cheratina, attaccate alle gorgonie, da cui schiudono dei piccoli completamente formati; ma la stragrande maggioranza dei Condroitti partorisce i piccoli, cioè la madre tiene i figli nel suo corpo e li partorisce quando ormai sono completamente formati ed autonomi. Branchie: i pesci ossei hanno un opercolo, cioè un osso ai lati del capo che copre la camera branchiale; i pesci cartilaginei hanno invece 5 fessure branchiali ai lati della testa, e nessuna traccia di opercolo.
Per cui ci si rende ben conto di trovarsi davanti a due classi ben distinte di vertebrati, possiamo dire che la differenza che passa tra uno squalo (pesce cartilagineo, classe Condroitti) e una cernia (pesce osseo, classe Osteitti) è pari a quella che passa tra una gallina (classe Uccelli) e un gatto (classe Mammiferi). A voi subacquei la ricerca di tali differenze sott’acqua.!!! Marcella Ricci PER QUALSIASI ALTRA INFORMAZIONE SU UNIVERSO ACQUA: www.universoacqua.com dove troverete anche il sito del diving di Universo Acqua all’Elba.
Quali sono i due tipi di riproduzione?
La riproduzione è il fenomeno attraverso cui un organismo dà origine a uno o più discendenti, permettendo così la conservazione e la diffusione della specie. È possibile distinguere due tipi di riproduzione: vegetativa (o agamica) e sessuale (o gamica).
Qual è lo scopo della riproduzione?
La riproduzione: fenomeno essenziale per portare avanti una specie – La riproduzione è il meccanismo fondamentale attraverso il quale gli organismi viventi generano altri organismi della stessa specie, È un processo necessario al fine di garantire la sopravvivenza della specie. È doveroso distinguere due tipologie principali di riproduzione:
Riproduzione asessuata Riproduzione sessuata
Entreremo più nel dettaglio di ciascuna delle due tipologie nei paragrafi seguenti. Per ulteriori approfondimenti sulla riproduzione vedi qui
A cosa serve la riproduzione?
La riproduzione serve per far nascere nuovi esseri umani. La prima cellula del bambino si forma quando una cellula sessuale maschile (spermatozoo) e una cellula sessuale femminile (ovulo) si uniscono (fecondazione).
Quali animali si riproducono Asessualmente?
Creature piccole e grandi – Gli animali si riproducono per partenogenesi da milioni di anni, un metodo che dapprima si è verificato in alcuni degli organismi più piccoli e più semplici. Per gli animali più avanzati come i vertebrati, gli scienziati ritengono che la riproduzione asessuata rappresenti l’ultimo tentativo di riproduzione per specie che vivono in condizioni avverse.
Questo potrebbe spiegare perché la partenogenesi sia possibile in così tante specie desertiche e insulari. La maggior parte degli animali che procreano mediante partenogenesi sono piccoli invertebrati come api, vespe, formiche e afidi, che possono alternare la riproduzione sessuata a quella asessuata.
La partenogenesi è stata osservata in oltre 80 specie di vertebrati, metà circa dei quali sono pesci o lucertole, È raro che vertebrati complessi come squali, serpenti e grandi lucertole si affidino alla riproduzione asessuata, motivo per cui Leonie e gli altri hanno inizialmente sbalordito gli scienziati.
Essendo molto difficile rilevare con che frequenza la partenogenesi si verifichi in natura, molti “primi casi” di riproduzione asessuata vengono osservati negli animali in cattività. Per i vertebrati, sia in natura che in cattività, questi casi di “riproduzione virginale” sono eventi rari indotti da condizioni inusuali.
Non si conoscono mammiferi che si riproducono in questo modo perché, a differenza di organismi più semplici, i mammiferi si affidano a un processo chiamato imprinting genomico. Come una sorta di “timbro molecolare”, l’imprinting etichetta quali geni provengono dalla madre e quali dal padre.
Chi fa la riproduzione asessuata?
riproduzione asessuata in “Enciclopedia della Scienza e della Tecnica” riproduzione asessuata Saverio Forestiero Tipica dei Procarioti, della maggior parte degli Eucarioti unicellulari e di molti invertebrati, tipo di riproduzione in cui un singolo individuo genera (se non intervengono mutazioni) prole formata da individui geneticamente identici.
La riproduzione asessuata può avvenire attraverso diversi meccanismi, quali la scissione binaria o multipla, la gemmazione, la frammentazione e, esclusivamente nelle piante, la margotta e la talea. Negli Eucarioti il meccanismo che è alla base della riproduzione asessuata è la mitosi. Nella scissione binaria, generalmente, un organismo eucariotico unicellulare si divide in due lungo il suo asse longitudinale o trasversale.
Come si riproducono i pesci? Impariamolo con uno schema studiato da Filos Aquarium
La scissione multipla consiste, invece in ripetute divisioni nucleari in seguito alle quali, intorno a ogni nucleo, una membrana delimiterà una piccola porzione di citoplasma; le numerose cellule così formatesi si separeranno successivamente. Sia nella scissione binaria sia in quella multipla, l’organismo progenitore perde la sua identità.
Nella gemmazione, sull’organismo progenitore si formano delle gemme che staccandosi danno origine a nuovi individui (per es., nel celenterato Hydra ); talora le gemme possono restare unite a formare colonie. Nella frammentazione, un organismo si divide spontaneamente in più parti e da ognuna di esse si genererà un organismo completo (per es., in alcune planarie).
La margotta e la talea sono tecniche frequentemente utilizzate in agricoltura. Curvare un tralcio di vite ancora attaccato alla pianta e interrarlo, farà sì che si formino le radici: in seguito alla separazione dalla pianta madre si otterrà un nuovo individuo (margotta).
Quali animali si riproducono sessualmente?
Esempi di riproduzione sessuata degli animali – Ci sono tanti esempi di diversi tipi di riproduzione sessuale quante sono le specie animali.
I mammiferi come i cani, gli scimpanzé, le balene o gli esseri umani hanno una riproduzione sessuale con fecondazione interna e oogamia, son inoltre animali vivipari, cioè che nascono completi ed il cui sviluppo embrionale avviene perciò nel grembo materno. Gli uccelli si riproducono per fecondazione interna e oogamia, ma sono animali ovipari, cioè nascono all’interno di un uovo. I rettili, gli anfibi ed i pesci si riproducono sessualmente, anche se certe specie seguono una strategia asessuata in certi momenti della vita. Alcuni di loro sono ovipari ed altri ovovivipari, Si possono riscontrare, a seconda della specie, fecondazione interna od esterna. Gli artropodi sono un gruppo ampio e diversificato di animali, per cui in questo gruppo troveremo sia fecondazione interna che esterna, casi di oogamia e di anisogamia. Alcuni seguono la riproduzione asessuata.
Non va dimenticato che esistono animali ermafroditi, con organi riproduttori sia maschili che femminili all’unisono, ma si comportano come maschio o come femmina prima dell’accoppiamento. Non avviene autofecondazione. Se desideri leggere altri articoli simili a Riproduzione sessuata negli animali, ti consigliamo di visitare la nostra categoria Curiosità sul mondo animale, Bibliografia
Crow, J.F. (1994). Advantages of sexual reproduction. Developmental genetics, 15(3), 205-213.Panawala, L. (2017). Difference Between Anisogamy Isogamy and Oogamy. ResearchGate. Disponibile in: https://www.researchgate.net/publication/316921070_Difference_Between_Anisogamy_Isogamy_and_OogamySawada, H., Inoue, N., & Iwano, M. (2014). Sexual reproduction in animals and plants. Springer-Verlag GmbH.
Come si chiama la riproduzione?
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Lombrichi in accoppiamento La riproduzione (o procreazione ), in biologia, è il processo attraverso il quale organismi viventi (chiamati genitori) generano altri individui della stessa specie (chiamati discendenti). È il punto cruciale dell’esistenza di un individuo perché permette la trasmissione delle informazioni genetiche da una generazione a quella successiva.
Come si chiamano i figli dei pesci?
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Avannotti di salmone Gli avannotti sono i piccoli dei pesci, dal momento in cui assumono le sembianze dell’adulto, quindi appena finita la fase larvale, Il termine è usato principalmente per i pesci di acqua dolce, ma è corretto anche per i piccoli dei pesci d’acqua salata.
Come si riproducono i pesci ossei?
I pesci ossei e i pesci cartilaginei: quali differenze? Spesso si sente parlare di ” pesci cartilaginei “, ma non tutti sanno esattamente cosa significhino queste due parole, e soprattutto chi siano mai questi “pesci cartilaginei”in effetti, se guardiamo attentamente alla sistematica (cioè la scienza che classifica i viventi secondo le loro caratteristiche), i pesci appartengono in realtà a ben due classi distinte di vertebrati: i pesci cartilaginei, o Condroitti, ed i pesci ossei, o Osteitti,
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I Condroitti comprendono le razze, le torpedini, i trigoni, le aquile di mare, le mante, le chimere e gli squali. Tutti gli altri pesci dei nostri mari e delle acque dolci, che non sono compresi in questi gruppi appena elencati, sono invece pesci ossei.
La principale caratteristica dei Condroitti è la presenza di uno scheletro cartilagineo, mai ossificato e in parte calcificato; la natura cartilaginea dello scheletro non è indice di primitività, ma un adattamento secondario.
Praticamente questi pesci hanno mantenuto questo tipo di scheletro in quanto il sostegno del corpo è possibile, in acqua, anche senza la presenza di uno scheletro più robusto in osso.
Naturalmente da questi animali non si sono evoluti gli altri vertebrati terrestri, dato che sulla terraferma uno scheletro cartilagineo non è sufficiente a sopportare il peso del corpo di un vertebrato. Quindi, tutti gli altri vertebrati (anfibi, rettili, uccelli e mammiferi) derivano da antichi pesci ossei: quindi anche noi uomini, se guardiamo indietro al nostro passato più remoto, ritroviamo un antenato pesce.
La maggior parte dei Condroitti primitivi si estinse 245 milioni di anni fa e gli attuali pesci cartilaginei compaiono tra il Giurassico e il Cretacico, tra 245 e 65 milioni di anni fa. Le caratteristiche fondamentali di questi pesci non sono variate molto: sono infatti stati portati alla luce alcuni resti fossili di individui molto simili agli attuali, che testimoniano il perfetto adattamento all’ambiente che rende gli squali unici e “intramontabili”, ma tutt’altro che primitivi! Ma quali sono dunque queste differenze tra Condroitti e Osteitti? Come si fa a riconoscerli? Le differenze sono molte e anche complesse, le principali posso essere riassunte in: numero di specie, forma e dimensioni, posizione della bocca, forma della coda, pelle, colore, forma delle pinne, denti, organi di senso, organi interni (vescica natatoria, stomaco), riproduzione, branchie con o senza opercolo.
Andiamo a vedere nel dettaglio tali differenze:
Numero di specie: in questo caso i pesci Ossei la fanno da padrone, con circa 20.000 specie contro le poco più di 600 dei pesci Cartilaginei! In assoluto i pesci Ossei sono il gruppo di vertebrati più numeroso, ad es. i mammiferi sono poco più di 4.000 specie! Dimensioni: il pesce più grosso che esista è lo squalo balena, che può raggiungere i 18 metri, ma esiste anche uno squalo di profondità che arriva al massimo a 10-15 cm.ma in generale le dimensioni dei pesci cartilaginei sono maggiori, le specie piccole sono meno numerose rispetto ai pesci ossei, che hanno sì specie grandi (tonni, pesci spada, pesci Luna) ma che contano molte più specie di dimensioni medio-piccole. Posizione della bozza: la maggior parte dei pesci Ossei ha la bocca terminale, cioè il muso termina in una bocca, che a volte può anche avere forme stranei pesci cartilaginei hanno quasi sempre la bocca ventrale, cioè sotto il muso e non “in punta” di muso Forma della coda: i pesci ossei hanno la coda “omocerca”, cioè con due lobi di lunghezza uguale oppure uniti; i pesci cartilaginei hanno una coda “eterocerca”, con il lobo superiore più lungo: tale forma è stata evoluta per controbilanciare la spinta verso l’alto delle pinne pettorali, che nei pesci cartilaginei sono grandi e abbastanza rigide. Pelle: se accarezzate uno squalo (!) attenti a non farlo dalla coda alla testa, vi graffierestela pelle dei pesci cartilaginei è ricoperta di dentelli ricurvi, fatti di polpa, dentina e smalto, proprio come i denti che hanno in bocca.i pesci Ossei hanno invece scaglie ossee ricoperte di pelle, più o meno sviluppate e ruvide a secondo delle specie. Colore: pochi altri vertebrati possono competere con i colori scargianti dei pesci Ossei, soprattutto di quelli tropicalii pesci cartilaginei, invece, sono per lo più scuri, qualcuno (soprattutto di fondo) ha macchie e disegni, ma i colori vanno quasi sempre dal marrone al beige, al bluniente a che vedere con le magnifiche livree dei pesci Ossei. Denti: i pesci cartilaginei hanno denti non infissi nelle arcate mandibolari, ma attaccati alle gengive, e per questo possono essere persi e sostituiti per tutta la vita (squali), oppure hanno placche dentali (batoidei, cioè Condroitti di fondo). I pesci ossei hanno denti di varia foggia e attaccati alle arcate mandibolari. Organi di senso: tutti i pesci possiedono la “linea laterale”, un organo che si estende sui fianchi e sulla testa, composto da tanti buchini che collegano l’esterno con un nervo interno, che “legge” le informazioni portate dall’acqua: salinità, temperatura, sostanze disciolte, etcma i pesci Cartilaginei possiedono anche le Ampolle del Lorenzini, un organo in grado di leggere i campo elettrici, e quindi di permettere a questi animali di accorgersi della presenza della preda anche al buio, sotto la sabbia o in acque con scarsa visibilità, oltre a poter leggere le correnti marine. Inoltre gli squali hanno udito, olfatto e vista molto più sviluppati rispetto ai pesci Ossei. Vescica natatoria: è un organo che possiedono quasi tutti i pesci Ossei, tranne quelli legati al fondo; è un organo che si riempie di gas e che permette al pesce di galleggiare facilmente mantenendo un assetto neutro (altro che Gav.!!!), cioè di stare fermi alla profondità voluta senza il minimo sforzoquesto organo manca completamente nei pesci Cartilaginei, anche nei grossi squali pelagici e forti nuotatori, ed è per questo che i pesci cartilaginei devono continuare a nuotare se vogliono restare staccati dal fondosenza vescica natatoria, se non si muovono “affondano”. Riproduzione: i pesci ossei hanno una fecondazione esterna, e depongono migliaia o milioni di uova da cui schiudono larve che vengono quasi sempre abbandonate al loro destino. I pesci cartilaginei hanno una fecondazione interna ( i maschi sono dotati di pinne modificate che trasportano lo sperma nel corpo della femmina), e quindi hanno un accoppiamento vero e proprio. Grazie a queste pinne anali modificate, più allungate, è possibile distinguere il maschio dalla femmina, cosa impossibile nei pesci ossei dove le pinne sono identiche nei due sessi ( solo in alcune specie, a volte, si ha colorazione diversa nei due sessi). I pesci cartilaginei depongono uova grandi di cheratina, attaccate alle gorgonie, da cui schiudono dei piccoli completamente formati; ma la stragrande maggioranza dei Condroitti partorisce i piccoli, cioè la madre tiene i figli nel suo corpo e li partorisce quando ormai sono completamente formati ed autonomi. Branchie: i pesci ossei hanno un opercolo, cioè un osso ai lati del capo che copre la camera branchiale; i pesci cartilaginei hanno invece 5 fessure branchiali ai lati della testa, e nessuna traccia di opercolo.
Per cui ci si rende ben conto di trovarsi davanti a due classi ben distinte di vertebrati, possiamo dire che la differenza che passa tra uno squalo (pesce cartilagineo, classe Condroitti) e una cernia (pesce osseo, classe Osteitti) è pari a quella che passa tra una gallina (classe Uccelli) e un gatto (classe Mammiferi). A voi subacquei la ricerca di tali differenze sott’acqua.!!! Marcella Ricci PER QUALSIASI ALTRA INFORMAZIONE SU UNIVERSO ACQUA: www.universoacqua.com dove troverete anche il sito del diving di Universo Acqua all’Elba.