Cos’è la colla di pesce – Colla di pesce o “ittiocolla” – in inglese: isinglass – è il nome volgare di un ingrediente / additivo (E441) a base di collagene ( proteine ), con funzione addensante e gelificante, molto diffuso sia nella cucina casalinga che nell’industria – alimentare, cosmetica, farmacologica ecc.
Leggi anche la valutazione nutrizionale della colla di pesce e l’articolo sulle gelatine, “Per definizione”, la colla di pesce sarebbe ricavata dall’essiccazione e dallo sminuzzamento della vescica natatoria dei pesci, ma anche delle loro cartilagini – tipiche della classe biologica Chondrichthyes, alla quale appartengono per esempio squali, razze e storioni.
Oggi invece, il prodotto maggiormente commercializzato in Italia, nonostante venga chiamato con lo stesso nome, è prevalentemente ottenuto dal quinto quarto dei grossi mammiferi terrestri da macello (prevalentemente suini, ma anche bovini), in particolare dalla pelle (volgarmente nota come cotenna o cotica) e dalle cartilagini.
In Italia, la parola “colla di pesce” è impropriamente utilizzata come sinonimo di “gelatina alimentare”; si tratta in verità di un errore semantico piuttosto grossolano, oppure di una imprecisione. Infatti, come abbiamo detto, sebbene venga tutt’oggi prodotto e commercializzato, il collagene di pesce è stato in gran parte sostituito da quello ricavato da suini e bovini, meglio identificato come “gelatina in fogli”.
In secondo luogo, attualmente, la maggior parte delle “gelatine alimentari” è di derivazione vegetale o algale; ne sono un esempio tipico le gomme, le mucillagini ed altri polimeri simili. I più diffusi sono: gomma di guar, gomma di xanthan, gomma di tara, gomma di konjac, farina di cuticola di psillio, agar agar, pectina ecc.
- Oltre alla spiccata capacità addensante e gelificante, la caratteristica principale che accomuna tutti questi prodotti è la solubilità in acqua o comunque in composti idrofili; per il resto, trattasi di molecole con proprietà chimico-fisiche talvolta piuttosto differenti tra loro.
- Esistono quindi molte diversità che rendono idonea una gelatina piuttosto che un’altra.
Nel pratico, la scelta e l’applicazione delle gelatine alimentari può cambiare in base al risultato che si vuole ottenere – consistenza, tolleranza a pH acido o basico, colore, traslucenza, sensazione tattile ecc – alle esigenze nutrizionali o filosofiche dei consumatori – vedi allergie alimentari, patologie intestinali, dieta vegetariana o vegana, religione musulmana, ebraica, induista, buddhista – ecc.
Cosa contiene la colla di pesce?
Ingredienti della colla di pesce – Il termine colla di pesce deriva da un antico ingrediente di origine russa che si ricavava dalle vesciche dello storione e di altro pesce. Queste vesciche venivano essiccate e avevano la funzione di addensare. L’attuale produzione della colla di pesce non ha nulla a che vedere con i prodotti ittici, si ricava infatti dalla cotenna del maiale, dalle ossa e dalle cartilagini bovine.
Cosa sono i fogli di gelatina?
Creata da La Redazione il 12 agosto 2016 – Sapete qual è l’uso corretto della gelatina in fogli ? Innanzitutto chiariamo che cos’è. La gelatina in fogli è un addensante che si usa sia per ricette dolci che per ricette salate, è un materiale gelificato cioè allo strato di gel e conservata in fogli.
- È un prodotto essiccato che ha bisogno di essere reidratato.
- A cosa serve la gelatina in fogli La gelatina in fogli ha la capacità di addensare e dare la corretta consistenza a budini, bavaresi, panna cotta, cheesecake, aspic e caramelle gommose.
- Da dove viene la gelatina in fogli La gelatina in fogli o colla di pesce non ha niente a che vedere con il pesce.
Il suo nome deriva dall’antica usanza di ricavarla dalla lavorazione ed essiccazione della vescica natatoria dello storione o di altri pesci. Oggi è un prodotto naturale perché ricavato dalla lavorazione di parti di maiale o bovino. La gelatina in fogli Paneangeli viene venduta in buste singole da 12 g, all’interno di ogni busta ci sono 6 fogli di gelatina.
- Come si usa la gelatina in fogli La gelatina in fogli si presenta rigida, per farla rinvenire è necessario metterla a bagno in acqua fredda per 10 minuti, 250 ml di acqua per ogni foglio, ma vi consigliamo di controllare sempre quanto indicato sulla confezione del prodotto.
- Una volta ammorbiditi potete toglierli dall’acqua e strizzarli per levare quella in accesso.
Ora i fogli di gelatina sono pronti per essere usati. Il passaggio in acqua per ammorbidirli è fondamentale, perché se li sciogliete direttamente nell’impasto caldo rischiate che si formino dei grumi fastidiosi sotto i denti. I fogli devono poi essere aggiunti a un composto caldo che ne permetta il perfetto scioglimento.
- Se il composto della vostra ricetta è già freddo allora il provvedimento dovrà essere inverso, cioè sciogliete la gelatina in fogli in latte o acqua bollente, fatti freddare e successivamente inseriteli nel composto.
- Ora che sapete come si usa al meglio le gelatina in fogli, ricordatevi che prima di portare a tavola il vostro dolce dovrete riporlo in frigorifero fino a che non raggiunge la consistenza ideale.
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Che tipo di gelatina hanno le Haribo?
Qual è l’origine della gelatina impiegata da HARIBO? I nostri articoli HARIBO sono prodotti principalmente con gelatina animale.
Quali caramelle hanno la gelatina animale?
Le cCaramelle gommose vi sembrano innocue (zuccheri a parte)? Sappiate che l’80% della gelatina alimentare prodotta in Europa è fatta con cotenna e scarti di maiale. Cosa c’è nelle caramelle gommose che i nostri bambini hanno trovato nelle calze della Befana? Nell’80% dei casi, cotenna di maiale, Almeno, i suoi derivati, con cui viene prodotta all’80% la gelatina alimentare in Europa. Il 15 % proviene dal sottile strato di derma contenente collagene che si trova tra l’epidermide e lo strato subcutaneo.
- Il restante 5% di gelatina si ottiene dalle ossa di bovini, suini e pesci.
- Si tratta delle basi con cui si produce la E441, una componente che è molto probabile che troviate se leggete fra i componenti delle vostre caramelle gommose.
- In generale, il materiale gelificato con cui viene prodotta la gelatina è costituito da prodotti di scarto, provenienti per lo più da animali da macellazione come bovini e suini.
Attenzione dunque se siete vegani: non vi conviene mangiare con troppa leggerezza le caramelle trovate nella calza dell’Epifania. E in generale, anche se non avete una dieta priva di carne, forse dovreste porvi due domande su cosa state dando ai vostri figli.
Quali caramelle contengono la gelatina animale?
Oggi le caramelle Sperlari, Galatine, Dietorelle e Saila – che Sperlari da sempre produce in Italia con largo impiego di ingredienti italiani (ad esempio il latte delle Galatine, la liquirizia e la menta di Saila, i nettari di frutta di Sperlari) – sono ancora più buone e più ricche di gusto, libere dall’impiego di