Dove Mangiare Pesce A Cesenatico?

Dove Mangiare Pesce A Cesenatico
Ristoranti di pesce : Cesenatico

  • Ristorante Giorgio.3.556 recensioniOra chiuso.
  • Locanda Remare.158 recensioniOggi chiuso.
  • La Buca Ristorante.771 recensioniOra chiuso.
  • Torrice Bistrot.387 recensioniOggi chiuso.
  • Ristorante Riviera 69.2.482 recensioniOra chiuso.
  • Ristorante Mediterraneo da Berto.
  • Butterfly King.
  • La Baia.

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Quanto costa mangiare a Cesenatico?

Prezzi nei ristoranti in Cesenatico.

Pasto in un ristorante poco costoso 12 EUR (10.00-22)
Pasto per 2 persone, ristorante di classe media, tre piatti 44 EUR (30-50)
McMeal al McDonalds (o in un equivalente fastfood) 8.30 EUR (8.00-8.50)
Birra da botta locale (0,5 litro) 4.00 EUR (3.50-5.00)

Cosa si mangia a Cesena?

Fra i piatti caratteristici, il brodetto, la seppia coi piselli, il brodo di paganelli (ghiozzi), i boratelli (anguille) in umido, i mofrigoli in brodo di seppia, i pescini del gatto (bianchetti), la saraghina (spratto) grigliata, i sardoni (acciughe), le canocchie (cicale di mare).

Chi è il proprietario del mare di Cesenatico?

Luca Zaccheroni ha rivoluzionato l’offerta della ristorazione e della spiaggia di Cesenatico con il Maré: dieci anni dopo, fra nuove aperture e tanti progetti, si conferma imprenditore di successo. – Volto dell’imprenditoria sulla spiaggia di Cesenatico, Luca Zaccheroni è proiettato nel futuro e non vuole saperne di fermarsi.

Classe 1979, nato a Forlì – suo padre è il famoso allenatore di calcio Alberto “Zac” Zaccheroni – il piccolo Luca è stato subito portato a Cesenatico, dove i suoi genitori avevano un’attività alberghiera, e ha vissuto sin da subito a contatto con i turisti, assorbendo l’atmosfera vacanziera e di accoglienza che si respirava nelle estati di spiaggia e bagnanti, ma anche di divertimento, non appena l’età glielo ha consentito.

“Mi sono diplomato a ragioneria, e non ho mai studiato all’università: a dire il vero, non avevo tanta voglia di studiare”, confessa ridendo. “Oggi invece mi rendo conto di quanto mi piaccia approfondire gli argomenti che mi interessano.” E ne ha moltissimi, perché è sempre alla ricerca di nuovi stimoli ed esperienze.

  • Per me ogni nuova apertura è un mezzo per imparare qualcosa di nuovo”, rivela con entusiasmo.
  • Dopo il diploma inizia subito a lavorare, attraverso quella che definisce una “fase di passaggio” in alcuni locali anche notturni della Riviera, finché non arriva la prima grande avventura in cui inizia a coniugare all’amore per la spiaggia e il divertimento la sua personale sensibilità imprenditoriale: classico stabilimento balneare di giorno, il Batija di notte si trasformava in un locale notturno sulla spiaggia, con le piste da ballo allestite direttamente sulla sabbia.

“Considerando che era solo il 2003 si trattava di qualcosa di davvero innovativo, non solo per la location, ma anche perché era a ingresso libero”, nota Zaccheroni con orgoglio. “Non si trattava di una vera e propria discoteca, e forse era anche per questo che piaceva tanto.

È stata grazie all’esperienza del Batija, durata fino al 2006, che ho capito che sulla spiaggia tutto può funzionare meglio, e di più,” Trascorre poi del tempo, che viene dedicato alla ricerca del posto giusto per il suo nuovo progetto: “Non uno stabilimento balneare che fa ristorazione, ma un ristorante con gli ombrelloni”, specifica Zaccheroni, con il piglio deciso che sembra contraddistinguerlo.

È il 2008 quando rileva la concessione per i due bagni proprio accanto al molo. “Avevamo già in mente cosa fare, quindi siamo partiti e abbiamo proceduto con la demolizione e ricostruzione del locale, che è stato inaugurato nel 2010. E proprio quest’anno, in pieno lockdown, il Maré ha compiuto 10 anni.

Quando c’è la sagra del pesce a Cesenatico?

Il pesce fa festa

Aggiungi ai preferiti Rimuovi dai preferiti Da venerdì 28 ottobre (cena) a martedì 1 novembre 2022 (pranzo) a torna “Il Pesce fa Festa”, il grande appuntamento gastronomico autunnale, dedicato al protagonista assoluto delle tavole locali: il pesce dell’Adriatico. Il pittoresco centro storico della cittadina romagnola per quattro giorni si trasforma in un grande ristorante a cielo aperto, ma non solo, perché, ad accompagnare il profumo delle squisite grigliate, delle croccanti fritture e degli altri piatti tipici della tradizione, sono previste diverse iniziative che andranno ad integrare e completare il programma della manifestazione, con il fine di promuovere e valorizzare la cultura e l’identità marinara. Il cuore della sagra gastronomica come sempre sarà il porto canale disegnato da Leonardo Da Vinci e il centro cittadino.

Il pesce utilizzato da tutti gli stand è rigorosamente nostrano e pescato nel Mare Adriatico, Triglie, mazzole, acciughe, sgombri, canocchie, moletti e sardoncini si potranno vedere, prima di essere consumati a tavola, direttamente sui banchi della Pescheria Comunale che resterà aperta per tutto il weekend.

Cosa si mangia a Cesenatico?

Oltre alla classica piadina, che qui è più spessa rispetto a Rimini, Cesenatico a tavola offre infatti tra i suoi piatti tipici lo gnocco fritto, la mousse di mortadella e per finire una bella fetta di bustrengo.

Per cosa è famosa Cesenatico?

È famosa per lo splendido Porto Canale Leonardesco, che ogni giorno si tinge dei tanti colori delle vele che vi transitano. La spiaggia è facilmente accessibile percorrendo vie e piazze incantevoli, mentre le strade dello shopping e del divertimento vengono letteralmente invase dai pedoni alla ricerca di occasioni.

Com’è il mare a Cesenatico 2022?

Cesenatico conferma la Bandiera Blu anche per il 2022 Cesenatico può festeggiare ancora perché anche nel 2022 la Bandiera Blu potrà sventolare sulle sue spiagge e siamo così al trentunesimo anno di questo prestigioso riconoscimento. Il vessillo viene assegnato alle località turistiche balneari che rispettano i criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, allo scopo di indirizzare la gestione delle località partecipanti verso un processo di sostenibilità ambientale.

  • Quest’anno le spiagge premiate sono state 427 (210 località balneari) con Cesenatico che vede dunque il riconoscimento esteso a Zadina, Ponente, Levante, Valverde e Villamarina.
  • I criteri
  • Numerosi sono i parametri per l’assegnazione di questo riconoscimento; si parte dalla qualità delle acque di balneazione e dai regolari campionamenti effettuati nel corso della stagione estiva.
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Se questi criteri sono stati rispettati si passa alle verifiche sull’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, la raccolta differenziata e la corretta gestione dei rifiuti pericolosi, la presenza di vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi, i servizi delle spiagge compreso personale addetto al salvamento e l’accessibilità per tutti.

  1. Solo le località le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente possono presentare la candidatura.
  2. Vengono valutati anche l’ottenimento da parte dei Comuni di finanziamenti Europei ottenuti e volti alla mobilità sostenibile e con finalità ambientali come l’istituzione di aree ciclabili, bicibus e piedibus, e nuovi servizi per i trasporti pubblici.
  3. Nel corso della stagione estiva tutte le località insignite della Bandiera Blu sono soggette a visite di controllo, al fine di verificare la conformità ai criteri stabiliti dal Programma.
  4. La Bandiera Blu
  5. La Bandiera Blu, importante riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, viene assegnata ogni anno in 49 paesi, con il supporto del UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale ed è riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile.
  6. Le parole del Sindaco Matteo Gozzoli, del Vicesindaco Lorena Fantozzi e dell’Assessore Gaia Morara

«La Bandiera Blu è diventato un riconoscimento abituale per Cesenatico ma non per questo scontato ed è giusto celebrarlo ogni volta: averlo certifica la nostra località sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista turistico. Lo vedo come un risultato raggiunto dal gruppo, frutto del lavoro dei tecnici comunali che ringrazio, dell’Amministrazione ma anche dei cittadini e degli imprenditori del nostro tessuto economico », le parole del Sindaco Matteo Gozzoli.

  • «Siamo onorati di questo riconoscimento e felici di avere una certificazione dal punto di vista ambientale di quella che è la nostra offerta turistica.
  • Cesenatico è confortevole, accogliente e anche green e la bandiera blu che sventola sulle nostre spiagge ne è la conferma più bella», il commento del Vicesindaco Lorena Fantozzi.

«La Bandiera Blu è anche un riconoscimento importante dal punto di vista turistico e del marketing perché permette a Cesenatico di contare su un riconoscimento prestigioso e di attrattiva ma anche ricco di contenuti e significati. Il turista sa cosa significa ricevere queste certificazioni e poterci contare ogni anno ancora ci rende orgogliosi», il commento dell’Assessore Gaia Morara.

Come si chiamano quelli che abitano a Cesenatico?

Cesenatico

Cesenatico comune
Nome abitanti cesenaticensi
Patrono san Giacomo
Giorno festivo 25 luglio
Cartografia

Quando è il periodo delle sogliole?

Il calendario del pesce fresco di stagione – Per distinguere quello che può essere pesce d’allevamento da quello fresco appena pescato vediamo cosa si prende mese per mese, da gennaio a dicembre, soffermandoci in particolare sulle specie più consumate, con questo calendario del pesce fresco di stagione.

  1. Gennaio : è il mese di spigole, triglie, alici, sardine, ricciole, sogliole, calamaretti, naselli, pannocchie, seppie, dentici, ma anche di pesci da zuppa o da “insalata” come cefali e cernie, pesce San Pietro, scorfano e ancora polipi, sgombri e pesce rombo.
  2. Febbraio : si continuano a pescare tutti i pesci che si prendono in gennaio e in più mazzancolle, ombrine, vongole veraci fino al pregiato tonno rosso (a pinna blu).

Marzo : si prendono il gamberetto rosa, il granchio, la rana pescatrice e ancora naselli, acciughe, pannocchie, sogliole, triglie, dentici, cernie, mazzancolle, saraghi, pesce rombo e pesce di San Pietro, ricciole, seppie, tonno rosso, sgombri, scorfani e vongole veraci.

  1. Aprile : è il mese di aragoste e scampi, totani e naselli, acciughe, sardine, spigole, dentici, pesce spada, sgombro, tonno, cernie, saraghi, ricciole, sogliole, mazzancolle, gamberetti rosa, granchi, rana pescatrice, pesce San Pietro, seppia e scorfano.
  2. Maggio : si pescano sardine, acciughe, sogliole, triglie, spigole, naselli, dentici, cefali, tonno, pesce spada, cernie, ricciole, saraghi, rana pescatrice e ancora gamberetti rosa e aragoste, granchi, totani e sgombri.

Giugno : ancora pesce spada, tonno, dentice, nasello, sardine, spigole, orate, ricciole, sogliole, triglie, saraghi, totani, rana pescatrice, granchi e gamberetto rosa, scampi e sgombri. Nei fiumi inizia la stagione del salmone, che durerà fino a settembre.

  • Luglio : orate, alici, sardine, sogliole, spigole, triglie, pesce sugarello, ricciole, saraghi, gallinella, leccia, mormora, occhiate, cefali, dentici, gamberetti rosa, granchi, lanzardi, totano, nasello, pesce spada, scampi, vongole veraci e tonno.
  • Agosto : nel mese estivo per eccellenza i mari sono popolati da alici, sardine, sogliole, triglie, orate, saraghi, occhiate, naselli, ricciole, pesce spada, dentice, cefalo, tonno rosso e sgombro.

Settembre : si continuano a pescare alici, sardine, saraghi, spigole, ricciole, cefali e dentici, ma è il mese anche di calamari e pesce gattuccio, pannocchie, mazzancolle, gallinelle, ombrine, moscardini, pesce rombo chiodato, seppie, saraghi, tonno rosso, pesce spada, vongole veraci, triglie e sogliole.

Ottobre : naselli, calamari, acciughe, sardine, seppie, sogliole, triglie, dentici, ricciole, gattucci e gallinelle e ancora cefali, cernie, ombrine, mazzancolle, moscardini, pannocchie, orate, pesce rombo chiodato, pesce spada e tonno. Novembre : si pescano calamaretti, acciughe, sardine, seppie, triglie, sogliole, dentici, cefali, cernie, orate, pannocchie, gattucci, naselli, mazzancolle, moscardini, ombrine e vongole veraci.

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Dicembre : è il mese di calamari, calamaretti e moscardini, polipi e mazzancolle, sardine, triglie, sogliole, vongole veraci e ancora dentici, cefali, naselli, spigole, pannocchie, saraghi, gattuccio, pesce pagro e pesce rombo, seppie e sgombri, spinarolo e tonno rosso.

Che pesce si trova in questo periodo?

Pesce di stagione ad aprile – Acciuga, cefalo, dentice, nasello, pesce spada, sardina, sogliola, sgombro, tonno, triglia, alice, aragosta, cernia, gamberetto rosa, granchio, mazzancolla, pesce di San Pietro, rana pescatrice, razza, ricciola, sarago, scampo, scorfano, seppia, spigola, totano I dettagli – non per essere ripetitivi eh? – li trovate nel nostro approfondimento sul Pesce di stagione ad Aprile,

Dove si trova il pesce più buono?

Mercati del pesce: quali e dove sono i migliori in Italia Trieste, Chioggia, Cesenatico, Ancona, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Manfredonia, e poi Corigliano Calabro, Terracina, Civitavecchia e Livorno, senza dimenticare le isole, con Aci Trezza, Catania e Cagliari, solo per citarne alcuni tra i principali: i mercati del pesce in Italia sono una realtà importante, per chi pesca e per chi commercia, ma anche e soprattutto per il consumatore finale, che pretende che il pesce sia fresco e di qualità,

  • Del resto 7456 chilometri di coste si snodano a disegnare il profilo della nostra penisola, delineandone le caratteristiche geografiche e definendo quel rapporto profondo con il mare che tanto ha influenzato la nostra storia e la nostra cultura.
  • Ma i mercati ittici non si trovano necessariamente “in riva al mare”.

Pesce fresco anche lontano dal mare «L’efficiente organizzazione dei trasporti ha reso oggi possibile la rapida consegna di tutti i prodotti della pesca da ogni parte del mondo, siano essi freschi (ossia refrigerati a temperature vicine a quelle di fusione del ghiaccio) o congelati, mantenuti cioè a temperatura di -18°C, ma molto spesso anche a temperature più basse» spiega la professoressa Maria Luisa Cortesi, Presidente di Assoittica Italia, che continua «è oggi possibile anche il trasporto di prodotti della pesca vivi, immersi in acqua e non, in conformità alle norme vigenti e nel rispetto del benessere animale ».

Così la vicinanza al mare perde il suo storico ruolo di requisito fondamentale, anche in considerazione del fatto che i mercati propongono un’ampia fetta di prodotti provenienti dagli allevamenti, e questi ultimi non devono necessariamente trovarsi in prossimità del mare. Il “paradosso” di Milano Così quello di Milano è da tempo considerato uno tra i migliori mercati ittici italiani, anzi, forse il migliore.

Sicuramente è il più importante per la quantità e la varietà dei prodotti trattati, ma anche per qualità e freschezza il mercato di Milano rappresenta un’eccellenza. Modernissime le strutture, amplissima la gamma delle merci: pesce fresco, pescato o di allevamento, surgelato, conservato sotto sale o affumicato, lavorato o trasformato.

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È ancora la professoressa Cortesi a spiegare come, accanto alle grandi realtà come Milano e Roma, ci siano altri mercati, più piccoli ma non per questo meno validi: «Anche se di dimensioni e di fatturato decisamente inferiori, ubicati vicino alla costa, questi sono tuttora fondamentali per il pescato locale e rappresentano una peculiarità caratteristica del nostro Paese, che ci auguriamo di non perdere a seguito della diminuzione della pesca, intesa come diminuzione di pescatori e di resa del pescato.

Si tratta di mercati medio-piccoli dove un astatore, con tecnica al rialzo o al ribasso, sulla base della quantità e delle caratteristiche dei prodotti pescati, definisce il prezzo della giornata. Sono questi i luoghi dove si possono vedere i colori brillanti e vivaci di pesci, crostacei e molluschi freschissimi, se non addirittura ancora vivi.

Sono questi altresì i luoghi dove si può trovare una certa specificità ed eccellenza di prodotti dei nostri mari, durante tutto l’anno o in determinati periodi di pesca». Due perle su due mari Un esempio da ricordare è il mercato ittico di San Benedetto del Tronto,

  1. Qui, in uno dei più importanti porti pescherecci d’Italia, il commercio del pesce ha da sempre un valore fondamentale, tanto che il primo mercato del pesce fu costruito nel 1886: prima il pescato veniva semplicemente venduto in spiaggia.
  2. Visitare un mercato come questo significa andare alle radici della qualità, immergendosi nel mondo della pesca e nella sua cultura.

Un viaggio che si ripete specularmente sulle sponde di un altro mare, il Tirreno. Chi cerca i migliori mercati del pesce non può non ricordare quello di Terracina : il Centro ittico Cooperativa dei Pescatori propone la vendita diretta del pescato, la possibilità di partecipare all’asta del pesce o di acquistarlo nella pescheria, ma anche di gustarlo già cucinato.

  • La proposta porta il consumatore a incontrare direttamente il produttore.
  • Le caratteristiche di un buon mercato Un mercato ben organizzato è comunque valido, a prescindere dalle dimensioni e dalla collocazione.
  • Fondamentali sono la gestione e la regolarità e l’efficacia dei controlli svolti dalle autorità competenti, a verificare la rispondenza alle tante normative vigenti, da quelle di carattere igienico sanitario a quelle riferite alla qualità.

A maggior ragione perché la commercializzazione dei prodotti della pesca non riguarda più oggi solo esemplari “interi”, Sempre più richiesti sono i pesci eviscerati, decapitati, puliti, ridotti in trance o a filetti, ma anche anelli di calamaro, spiedini, polpa macinata, crostacei sgusciati, freschi o congelati, crudi o cotti e poi confezionati.

Le operazioni necessarie a preparare questi prodotti, evidenzia la professoressa Cortesi, «possono anche essere svolte in locali adiacenti o comunicanti con il mercato, ad uso di operatori che possono così sfruttare appieno la freschezza dei prodotti e creare una filiera continua, ma per lo più vengono effettuate in stabilimenti specializzati.

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Alla commercializzazione di tutti questi prodotti variamente preparati e conservati provvedono oggi brokers, anche attraverso importanti piattaforme che servono catene commerciali di rivenditori, all’ingrosso e al dettaglio, e di ristoratori. Le modalità di commercializzazione, il mercato, e quindi anche i mercati ittici, insomma, evolvono in relazione alla provenienza dei prodotti, alle richieste dei consumatori, alle conoscenze scientifiche ed alle innovazioni tecnologiche».

Dov’è il mare più bello della Riviera romagnola?

Page 16 – Il mare più bello della Romagna? Facile, basta consultare l’edizione 2019 di “Il mare più bello”, la guida alla vacanze di qualità sulle coste dei mari e laghi italiani realizzata da Legambiente e Touring Club Italiano. In questa edizione le cinque vele – assegnate ai luoghi che hanno puntato sulla buona gestione del territorio, su servizi d’eccellenza, sulla manutenzione dei centri storici – sventolano in 16 comprensori marini (per saperne di più, oppure ) “Il mare più bello” infatti non assegna più le vele ai singoli Comuni, ma all’intero comprensorio turistico, ovvero a un territorio più ampio che coinvolge più amministrazioni comunali.

Una scelta dettata dal fatto che chi va in vacanza difficilmente si ferma davanti ai confini amministrativi ma visita spesso un territorio più ampio. La guida descrive 44 comprensori su un totale di 97: è quindi una selezione del meglio delle nostre coste, da nord a sud. Senza dimenticare i laghi, anche quest’anno presenti in una sezione speciale della guida.

Di ogni comprensorio la guida indica le spiagge più belle e le iniziative per l’estate, i consigli di un esperto del territorio per scoprire alcune chicche, una selezione di strutture dove dormire e mangiare. In molti casi, poi, propone anche itinerari di visita nell’entroterra.

  • SUL DELTA DEL PO Prima che ce lo facciate notare lo scriviamo da soli: il mare in Romagna non è paragonabile a quello della Puglia, della Sardegna, della Sicilia.
  • Lo sappiamo bene.
  • Così come sappiamo altrettanto bene che migliaia di persone scelgono la Riviera romagnola come destinazione estiva, per l’eccellente offerta ricettiva, i prezzi contenuti, la quantità di servizi offerti soprattutto ai giovani in cerca di svago e divertimento.

In questo tratto di mare ci sono località in cui la qualità delle acque è migliore, soprattutto grazie a un’ecosistema molto particolare: quello del Delta del Po, un grande comprensorio che va dalla provincia veneta di Rovigo ai Lidi Ravennati. Un comprensorio che ha ottenuto 3 vele su 5 : un punteggio che lo posiziona nei 44 comprensori selezionati nella guida.

Il primo dato che emerge, dunque, è che per il paesaggio, la pulizia delle acque, la presenza di luoghi di interesse storico culturale e soprattutto di aree marine protette bisogna orientarsi a Nord, nell’arco di litorale compreso fra Chioggia (Ve) e Comacchio (Fe). La guida Touring “Il mare più bello” segnala cinque località del comprensorio, due venete (Rosolina e Porto Tolle, in provincia di Rovigo) e tre romagnole.

E sono queste tre piccole eccellenze a costituire il podio del mare più bello della Romagna. ​ LE MIGLIORI LOCALITA’ DI MARE DELLA ROMAGNA secondo la guida Il mare più bello 2019 Tci-Legambiente 1. Lidi di Ravenna (Ravenna) 2. Lidi di Comacchio (Ferrara) 3.

Cosa mangiare di Tipico a Cesenatico?

Oltre alla classica piadina, che qui è più spessa rispetto a Rimini, Cesenatico a tavola offre infatti tra i suoi piatti tipici lo gnocco fritto, la mousse di mortadella e per finire una bella fetta di bustrengo.

Quanto si spende per mangiare a Lampedusa?

Quanto costa una cena a Lampedusa – Solitamente per una buona cena a Lampedusa si potranno spendere tra i 25 ed i 30€ a persona, in particolar modo se si sceglie di mangiare piatti a base di pesce fresco locale e di qualità eccellente, Magari, dopo una giornata passata in spiaggia e un veloce pranzo al sacco, la sera si è più propensi a trascorrere una cena tranquilli, seduti al tavolo, gustando piatti prelibati accompagnati da un buon vino.

Non vedete l’ora di gustare i piatti del Ristorante del Resort Costa House ? Siete curiosi di conoscere le prelibatezze preparate con cura e dedizione dalla nostra Chef Rosaria Di Maggio? Allora non perdete tempo e prenotate il vostro soggiorno al Resort Costa House per la vostra vacanza! Per qualsiasi informazione vi invitiamo a contattarci, vi forniremo tutte le informazioni necessarie per prenotare il vostro soggiorno.

Potete contattarci compilando il form online qui, ai numeri di telefono 338-2865656 e 335-6133335 o inviando una mail a [email protected],

Quanto costa la spiaggia a Cesenatico?

Sulla grande spiaggia privata di sabbia dorata, gli ombrelloni sono disposti su 15 file a grande distanza gli uni dagli altri così da garantire riservatezza a ciascuno. Ogni ombrellone è dotato di un comodo portaoggetti che può essere chiuso con un lucchetto.

  1. Il beach service include: ombrellone, lettini e teli mare.
  2. Servizio bar e piccola carta fin sotto l’ombrellone.
  3. Sono disponibili abbonamenti settimanali, mensili e stagionali.
  4. Per chi desidera diventare ospite fisso dell’esclusiva spiaggia, le tariffe per ombrellone, lettini e servizio teli mare sono a partire da € 25,00 al giorno con abbonamento stagionale (dalla 4a fila) oppure € 50,00 giornaliero dalla 7a fila.

Per saperne di più cliccate su tariffe spiaggia. Gli ospiti dell’hotel godono di tariffe preferenziali. Tariffe Spiaggia Dove Mangiare Pesce A Cesenatico La spiaggia di sabbia dorata è caratterizzata dagli ampi spazi tra un ombrellone e l’altro a garanzia della privacy e del totale relax.

Dove mangiano i camionisti a Cesenatico?

LA TRATTORIA DEI CAMIONISTI – trattoria al mulino.