Forchette da pesce di Villeroy & Boch – La posata adatta per ogni occasione Classico filetto di salmone su letto di spinaci servito come terza portata dopo la zuppa o insalata di pomodori e avocado con halibut in apertura di menu: per consumare le pietanze aromatiche a base di pesce, i buongustai afferrano intuitivamente la forchetta con l’aspetto singolare che di norma viene posta a sinistra in seconda posizione vicino alla forchetta da tavola.
- Facilmente riconoscibile dall’incavo centrale, la forchetta da pesce relativamente corta e dalla forma piatta è d’aiuto quando si deve sollevare la carne del pesce dalle possibili lische.
- Le forchette e i coltelli da pesce sono stati menzionati come posate per la prima volta nel 19° secolo.
- Probabilmente, l’introduzione di particolari utensili per mangiare era una sorta di status simbol che serviva a distinguersi dal ceto inferiore in cui i pasti venivano altresì consumati con coltello e forchetta.
Begli aiutanti nella pratica Che una forchetta da pesce di Villeroy & Boch sia una posata particolare non lo si vede solo dal suo design marcato ma anche dal fatto che a tavola può essere afferrata dalle restanti forchette grazie alla sua posizione leggermente sfalsata verso l’alto.
- Il suo carattere individuale gli deriva dalla colonna allungata che si trova tra i denti centrali.
- Grazie a questa piccola apertura porterete alla bocca solo la carne solida e delicata del pesce, in quanto la parte inutile sciolta può facilmente scorrere via.
- Grazie alla superficie più grande e più ampia, il pesce sta a suo agio nella forchetta e può essere assaporato nella sua interezza.
Le forchette da pesce di Villeroy & Boch sono eleganti nell’aspetto e si integrano perfettamente tra le restanti posate regalando tocchi di eleganza vicino ai piatti in porcellana e ai bicchieri. L’esperienza insegna ad affidarsi alla qualità Le eleganti posate da pesce di Villeroy & Boch convincono da un lato per la loro estetica di stile sicuro e dall’altro per la lavorazione di materie prime di qualità.
- Per secoli le posate sono state realizzate in ferro stagnato, oggi invece vengono prodotte in acciaio inox che gli dona splendore e caratteristiche pratiche.
- Grazie a questo materiale, le forchette e i coltelli da pesce sono resistenti agli acidi dei cibi, inossidabili e robusti.
- Pensando all’uso quotidiano ai giorni nostri, Villeroy & Boch ha riservato molta importanza al fatto che nemmeno il lavaggio in lavastoviglie rappresenti un problema.
Le eleganti forchette delle diverse collezioni sottolineano grazie ai decori individuali ogni set di posate. Eleganza classica o moderna semplicità: l’ampia scelta di forchette da pesce di Villeroy & Boch si adatta sapientemente ad ogni stile. Unicità anche nell’insieme Le posate speciali come le forchette e i coltelli da pesce sono di rado contenute nei set di posate completi ma vale la pena ampliare il classico set di posate da tavola con le eleganti posate da pesce di Villeroy & Boch.
In questo modo potete completare con stile la tavola da pranzo anche durante le feste e gustarvi l’orata sul letto di verdure con la posata giusta. In passato le posate si sono rivelate sempre una valida idea regalo per un matrimonio o un trasloco. Quando due famiglie si uniscono, viene a mancare per lo più l’ordine e una sensazione di uniformità.
Regalate pertanto deliziose posate come le forchette da pesce di Villeroy & Boch insieme ad un set di posate, portando così splendore e gusto tra le quattro mura dei vostri amici e familiari. Per saperne di più Leggi meno : Forchette da pesce
Come si usa la forchetta da pesce?
Oltre ai fini piatti di porcellana, le posate da forma perfetta completano l’ambiente raffinato a tavola. Che sia una cena per un’occasione di festa o una colazione abbondante, la disposizione delle posate segue regole ben precise. Un passo falso nella disposizione delle posate rovina l’armonioso quadro di insieme di una tavola allestita con cura.
- Ci possono essere difficoltà se il menù consiste di diverse portate, perché con una quantità del genere si perde di vista facilmente l’ordine in cui vanno disposti piatti e posate in tavola.
- Di seguito scoprirete come si mettono le posate in base alla successione delle portate del menù nel modo corretto e con stile.
La disposizione delle posate segue uno schema chiaro: per cene di più portate disponete le posate, seguendo il menù, dall’esterno verso l’interno. Le posate che vengono afferrate con la mano destra vanno a destra, gli utensili per mangiare per la mano sinistra vanno a sinistra del piatto segnaposto, che costituisce il centro del coperto. Quando si serve un delicato trancio di salmone non deve mancare la forchetta da pesce. Si trova a sinistra all’esterno, perché si usa per prima come forchetta per gli antipasti. Direttamente accanto c’è la forchetta per i piatti principali, immediatamente accanto al piatto.
Perché la mannaia ha il buco?
Essa è lunga 50–60 cm, con lama stretta in prossimità dell’impugnatura, ma larga in punta e con un foro con il codolo ripeghevole per servire da guardamano.
Perché il coltello si chiama coltello?
Il coltello ( dal latino cultellus, diminutivo di culter cioè ‘coltello’ dell’aratro ) è un utensile di uso manuale utilizzato per il taglio.
Come si chiama il coltello per tagliare il pesce?
Vi presentiamo una panoramica degli utensili utilizzabili per pulire il pesce prima della cottura o nella preparazione del pesce crudo. Le aziende di produzione di strumentazione da cucina hanno realizzato un’attrezzatura specifica per la pulizia del pesce, che rende ciascuna operazione sia di pesci che di crostacei, più semplice. La lama è snella e flessibile per il buon lavoro richiesto. Rende il taglio veloce e facile, senza strappare o rovinare il pesce o la carne. Non solo per il cuoco o l’appassionato di cucina, ma anche per il pescatore, che desidera pulire il pesce subito dopo averlo pescato, il coltello da filettare è indispensabile per chi vuole pulire il pesce prima della cottura. 2 ) La lunghezza della lama. Maggiore è la lunghezza della lama, minore è la flessibilità. I coltelli più piccoli hanno maggiore flessione in entrambe le direzioni, mentre un coltello largo avrà meno flessibilità, Alcune case di produzione identificano specificatamente nel coltello se è con Flessibile (FLEX) o Semi-Flessibile. (1/2 FLEX) 3 ) L’acciaio con cui è stato realizzato il coltello, La maggior parte dei coltelli per filettare sono realizzati in acciaio inossidabile ad alto tenore di carbonio. Le lame in damasco con possono essere realizzate in acciaio flessibile. Alcune case di produzione come Kai produttrice di coltelli damasco, hanno scelto di realizzare coltelli con alto contenuto di carbonio e lama flessibile, per soddisfare le esigenze degli utilizzatori che desiderano lama flessibile per filettare.4 ) Il tagliente o filo del coltello Le lame sono sottili con una punta affilata e un bordo liscio. 5) Il manico del coltello, Un buon design del manico può aumentare le prestazioni di un coltello. A tale scopo occorre valutare le seguenti considerazioni sul manico del coltello.
Il manico deve essere spesso. Deve essere fatto di un polimero resistente Non deve essere scivoloso. Deve rispettare la normativa HACCP e non essere in materiale poroso o in legno.
Eccellente grip è stato realizzato dal manico brevettato di Victorinox nella sua linea Fibrox. Ottima presa per questa serie di coltelli, eccellente anche con mani bagnate o l’utilizzo con guanto. Abbinare materiali di alta qualità della lama a manici costruiti con buona ergonomia e non scivolosità, è la chiave per lavorare con coltelli eccellenti. Si ricorda che non tutto l’acciaio inossidabile ad alto tenore di carbonio è stato creato uguale.
- I migliori coltelli europei da filettare presenti sul mercato, ottimi come tenuta di taglio, vengono realizzati dalle case di produzione Wusthof, Dick, Victorinox, Zwilling e dalle case di produzione italiane Sanelli Ambrogio, Due Cigni Coltellerie.
- Pochi produttori giapponesi creano lame flessibili, in modo particolare perché la tecnica di pulizia del pesce in Giappone viene eseguita in modo diverso rispetto al metodo europeo.
Alcune case di produzione giapponesi quali Global o Kai hanno prodotto coltelli con lame flessibili. Sono un esempio nella Serie G di Global il modello G21 e G20 e nella serie Shun Classic di Kai il modello DM761 COLTELLO SASHIMI O YANAGIBA E COLTELLO DEBA Il coltello Sashimi o Yanagiba e il coltello Deba sono utilizzati nella cucina giapponese per la pulizia e per affettare il pesce, in particolare il sushi. Il taglio è asimmetrico e o tranci di zucca, avocado, ananas è preferibile avere una lunghezza della lama superiore a 11 cm. Il coltello sashimi è un ottimo utensile per affettare il pesce crudo, lama lunga da 18 cm fino anche a 33 cm. con il taglio asimmetrico, molto affilato, è il tradizionale coltello giapponese per eccellenza per il taglio del sushi. Disponibile anche nell’acciaio damasco. Potete affettare fette sottilissimi di tonno, salmone senza strappare la carne e con tagli puliti. Il coltello Deba con taglio asimmetrico e lama spessa e pesante, viene utilizzato nella pulizia del pesce per tagliare la cartilagine, la spina dorsale, grossi tranci o eliminare la testa. PINZETTA LEVA LISCHE O SPINE DEL PESCE Uno degli strumenti indispensabili per la pulizia del pesce. Le pinzette sono utili per liberare la polpa da eventuali lische o i molluschi da schegge di guscio. Ne esistono di diverse lunghezze e diverse larghezze, con taglio retto oppure obliquo e ogni casa di produzione ha scelto di produrre pinze con differenti ergonomie. Viene scelta una forma più ergonomica da parte di molti produttori, quali Dick, Wusthof e Sanelli, una lunghezza totale della pinza superiore a 12 cm. e larghezza del taglio da 1 cm. in su. La pinza spina pesce deve avere una buona inclinazione del taglio, ma NON un’affilatura molto tagliente, la pinza deve estrarre le lische e non tagliarle. Eccellente design, acciaio inossidabile armonico, taglio inclinato per le pinze giapponesi di Kai e Global. Le pinze sono costruite con un taglio quasi triangolare, molto maneggevole e utile per estratte le pinze più insidiose e dure dei pesci grandi. Vengono prodotte pinze professionali con manici e molla a scomparsa, per levare le lische più grosse, di pesci grandi; hanno impugnatura e molla armonica per una facile presa della lisca. SQUAMA PESCI E’ un attrezzo da cucina costruito per rimuovere facilmente le squame attaccate alla pelle di un pesce, che verrà preparato e cotto intero. Se filettate un pesce e rimuovete la pelle, squamare il pesce non sarà necessario. Per i pesci cucinati interi, con la pelle, si richiede l’uso dello squamapesci, per una facile rimozione delle squame, che non sono una parte commestibile del pesce. Alcuni squamapesci hanno protezione in plastica, per evitare che le squame si distribuiscono nella cucina o nel lavandino. L’azienda tedesca Triangle ha prodotto uno squama pesci con doppia lama per squame piccole e squame grandi. E’ sufficiente capovolgere la lama ed inseria nello stesso supporto, per utilizzare il grip giusto a seconda del pesce che si deve squamare. FORBICI DA PESCE Nella pulitura del pesce, in particolare quelli con pinne e coda, pesci sia tondi che piatti, è importante avere una buona forbice da pesce. La forbice vi permette di eliminare le pinne, sventrare ed evischerare il pesce; diventano utili anche nella pulizia dei gamberi, mazzancolle, scampi, della cannocchia e nella preparazione della seppia o del polpo.
Le forbici devo essere di costruzione robusta ed in acciaio inossidabile. L’impugnatura ergonomica è utile per avere una buona presa anche con mani bagnate. Si prediligono lame più corte per garantire un taglio più preciso su pinne o tagli robusti. Le lame possono essere microdentate per permettere un buon grip durante il taglio.
Alcune forbici sono costruite con punta molto pronuciata e ben affilata, ottima per lavorare sui crostacei quali gamberi o cannocchie ed eseguire tagli precisi. APRIOSTRICHE – APRICOZZE Per l’apertura a crudo dei frutti di mare, ostriche, tartufi, fave viene utilizzato un coltello robusto, ben affilato con ghiera di protezione, che permette l’inserimento tra le valve e di separare il legamento che le tiene unite. Il coltello adatto all’apertura delle ostriche permette di aprire il guscio senza rovinare il mollusco. Per proteggere la mano durante l’apertura dei frutti di mare è bene avere un guanto di protezione in acciaio inossidabile. Per l’apertura dei gusci robusti delle ostriche è possibile utilizzare un apriostriche da tavolo, progettato per lavorare velocemente sulle conchiglie e separate il legamento che le tiene unite. L’apriostriche da tavolo ha base in legno massiccio e struttura in acciaio inox. Per la preparazione dei frutti di mare più piccoli, quali cozze o vongole, per l’apertura delle conchiglie più sottili, si utilizza un apricozze con punta sottile. Molti altri utensili specifici sono stati costruiti dalle diverse case di produzione europee e giapponesi per facilitare la preparazione dei diversi pesci e molluschi e garantire un perfetta operazione di pulizia. PINZA ARAGOSTA E FORCHETTINE Per rompere le chele del prezioso crostaceo ed estrarre la polpa si utilizza una pinza per aragoste e una forchettina con cucchiaino da un lato e forchetta dall’altro lato, per estrarre la polpa. TAGLIA RICCI DI MARE Viene prodotta una pinza ideale per aprire i ricci di mare, estratte le sue uova di colore arancione, senza difficoltà e senza correre il rischio di pungersi. FORBICE PER GAMBERI Una forbice studiata appositamente per pelare i gamberi, realizzata per velocizzare l’operazione di pelatura dei gamberi, gamberoni, mazzancolle ecc. Si tratta di un utensile con caratteristiche e funzionamento simili ad una forbice, con lame a forma curva per facilitare l’inserimento nel gambero e un arpione posto parallelamente sotto la lama inferiore, infilza e trattiene la polpa del crostaceo dopo l’operazione di taglio. ARCHETTO PER FILETTARE LE SARDINE Un archetto in acciaio inox, abilmente realizzato dall’azienda produttrice tedesca Triangle, per preparare velocemente i filetti di sardine. Innovativo e comodo, il filo in acciaio inox scorre sulla spina dorsale del pesce e permette la pulizia del filetto. PRESSA POLPO Per la preparazione del polpo, dopo la sua pulizia e la cottura, nel caso si desidera realizzare il carpaccio di polpo, si utilizza un pressapolpo, che permette di ottenere un composto uniforme e compatto del polpo da affettare poi nell’affettatrice. Cristina Passarotto
Come si mangia il pollo con le mani o con la forchetta?
10 cibi che andrebbero mangiati rigorosamente con le mani Almeno una volta nella vita vi sarete certamente chiesti se fosse appropriato mangiare la pizza con le mani, o se ad avere ragione fossero coloro che preferiscono un approccio più elegante con forchetta e coltello.
A prescindere da quello che suggerisce il galateo, la pizza può essere inclusa tra i cibi che andrebbero mangiati con le mani, in quanto l’utilizzo delle posate ne rovinerebbe l’esperienza sensoriale. Mettendo da parte eventuali regole prestabilite, la scienza e talvolta anche il bon ton, andiamo allora a scoprire dieci alimenti, italiani e non, da gustare senza timore con le mani, partendo proprio dal piatto della tradizione italiana più famoso del mondo.
La pizza Sebbene richieda una certa abilità, bisogna riconoscere che mangiare la pizza tonda classica con le mani è un vero piacere, Pur non essendoci di fatto un metodo migliore di un altro, la tradizione partenopea sostiene l’importanza della manualità tanto della preparazione quanto della degustazione.
Gli estimatori della pizza napoletana suggeriscono inoltre che il metodo migliore consiste nel tagliarla a spicchi e nel mangiare poi ciascuna fetta piegata a libretto ; in questo modo infatti si evita che la mozzarella e il pomodoro cadano nel piatto e si può godere appieno di tutti i suoi ingredienti.
Il galateo italiano dichiara che solo la pizza al taglio vada mangiata con le mani, a voi la scelta su quale tecnica adottare. Il pollo Secondo il galateo il pollo andrebbe tenuto nel piatto e tagliato pazientemente con coltello e forchetta, “senza accanirsi con le ossa”, e lo stesso vale per qualsiasi taglio e tipo di carne.
In realtà mangiare pezzi di pollo, magari fritto e accompagnato dall’immancabile contorno di patatine fritte, con le mani è una pratica diffusissima nel mondo. Le costolette di agnello o di maiale Sia nella versione tipicamente italiana delle costolette d’agnello, sia in quella americana delle costolette di maiale, questo piatto sembra proprio fatto apposta per essere mangiato con le dita,
Qualsiasi sia il tipo di cottura scelta o l’eventuale marinatura con salsa, sporcarsi le mani e magari leccarle a fine pasto è un rituale irrinunciabile. Gli hamburger Sebbene qualcuno abbia addirittura inventato il reggi-hamburger, gli amanti di questo panino sanno che non solo mangiarlo con le mani è necessario ma è addirittura un’arte,
- Questa abitudine storicamente consolidata richiede esperienza e la giusta abilità, che consiste nella presa perfetta per evitare che i condimenti si rovescino.
- Non stupisce che siano stati addirittura creati dei tutorial per illustrare passo dopo passo come mangiare l’hamburger nel modo giusto.
- I molluschi Tutti i molluschi con guscio, tra cui vongole, cozze e ostriche, vanno serviti sempre con di fianco un piattino e possono essere consumati senza ricorrere alle posate, questa volta lo dice anche il galateo italiano.
Un po’ meno formalmente, in caso di ricette che includano un sughetto, si può concludere il pasto con una italianissima scarpetta. I curry indiani Non solo è una pratica comune mangiare il curry indiano con le mani, ma è anche il modo migliore, che consente di godere al meglio della combinazione dei tanti sapori e delle spezie contenute in queste speciali preparazioni.
- Ricordatevi di lavarvi accuratamente le mani ma soprattutto di raccogliere il cibo solo usando la mano destra (usando il pollice e le prime due dita per raccogliere e spingere il cibo in bocca), poiché mangiare con la mano sinistra è considerato irrispettoso nella cultura indiana.
- Il piatto etiope injera con wat L’ enjera con wat, piatto tipico eritreo, non è altro che un pane soffice e spugnoso a lievitazione naturale a cui vengono aggiunti legumi, carne speziata e verdure.
Se siete stati almeno una volta in un ristorante eritreo o avete avuto la fortuna di assaggiare questa ricetta in Africa, saprete già che va mangiato staccando di volta in volta dei pezzi di pane così da avvolgere il condimento. Al contrario del curry indiano in questo caso va usata rigorosamente la mano sinistra, poiché la mano sinistra è considerata impura nella cultura etiopica.
- Il sushi Dall’Africa ci spostiamo in Giappone, per parlare di uno dei piatti tradizionali più diffusi nel mondo.
- Ebbene, perfino in madrepatria, dove prevale l’utilizzo delle bacchette, è accettato l’uso delle mani per mangiare il sushi,
- Se decidete di assaporarlo così ricordate però che è buona norma intingerlo nella salsa di soia e mangiarlo in un solo boccone.
Wrap e piadina, tacos, kebab, falafel e pita greca Che cosa hanno in comune tutte queste preparazioni? Pur provenendo da paesi diversi sono tutti street food, composti da un involucro esterno arrotolato a base di pane, più o meno rigido, e un goloso ripieno.
Come fanno l’amore le cozze?
Come si riproducono le cozze? Le cozze sono a sessi separati, ci sono quindi animali maschi e femmine. Per la riproduzione, in primavera e in estate, le femmine distribuiscono milioni di uova nell’acqua e i molluschi maschi il loro sperma.
Cosa non dobbiamo evitare di fare a tavola secondo il galateo?
Galateo regole a tavola, tutto il bon ton da non dimenticare – Lifestyle Quali sono le regole del galateo a tavola? Per quanto tutto questo possa sembrare un po’ fuori tempo massimo, le buone maniere esistono ancora. Possono aiutarci a stare tra le persone in modo civile, per quello esistono. Ci aiutano a stare in società, a dare una buona impressione di noi, in una cena di gala, all’estero, in ogni occasione con altri, specie se formale, ma, non dimentichiamolo mai, anche nella routine di tutti i giorni.
- E’ meglio allora fare un ripasso, un inciampo può cambiare spesso il corso degli eventi.
- Anche se va detto la mise en place con il tempo, è diventata un po’ meno complessa: tavolate sovraccariche di oggetti non vanno più di moda, si apprezza molto di più una tavola preparata con cura ma minimale.
- Ecco, in quelle occasioni un adeguato comportamento a tavola non è solo una questione di buona educazione, il Galateo ci viene in aiuto.
Il bon ton prevede infatti precise regole da rispettare. Possono esser applicate con minor rigore in base al tipo di commensali presenti – ad esempio se ci sono bambini – ma in ogni caso ci sono alcuni dettami più elementari che non è possibile non seguire.
- Gli errori più comuni: quante volte vi sarà capitato sentir dire ‘ Buon appetito’ pensando sia una regola di cortesia.
- Nulla di più sbagliato.
- Per gli aristocratici, che di bon ton se ne intendono, la tavola era un’occasione di conversazione, il cibo unicamente un modo per renderla più piacevole.
- Quindi un macroscopico errore.
Basta un sorriso. Come si sta seduti a tavola? Postura: bisogna stare sempre con la schiena dritta senza mai appoggiare i gomiti sul tavolo. Le braccia vanno lungo i fianchi e solo le mani sul tovagliato. Non allungarle sotto al tavolo, si potrebbe incorrere nel rischio inoltre di urtare quelle di chi vi siede di fronte o affianco, anche con spiacevoli equivoci.
- Tovagliolo, dovrebbero saperlo oggi anche i bambini dagli 8 anni in su: va tenuto sulle ginocchia e portato alla bocca quando se ne avverte il bisogno.
- Mai legarlo intorno al collo neanche dei più piccini, per i bebè esistono i bavaglini.
- A ltra regola ferrea : prima di cominciare a mangiare è obbligatorio attendere che tutti gli ospiti siano serviti e che i padroni di casa comincino il proprio pasto.
Mai toccare gli alimenti con le mani, tranne per il pane e i grissini, che vanno comunque prima spezzati e poi portati alla bocca. Dopo aver spezzato il pane, bisogna poggiarlo sul piccolo piattino avanti a voi, sulla sinistra. Non parlare al telefono o inviare messaggi mentre si sta a tavola con altre persone.
- E questa a molti sembrerà ormai la regola più difficile da rispettare.
- Cose vietate!!!! Non fare mai la scarpetta, non soffiare nel piatto per raffreddare il cibo a costo di beccarsi un’ustione di terzo grado.
- Non far sentire il rumore del masticamento ! Nel caso in cui si sta per terminare una minestra, sollevare il piatto verso il centro tavola per raccogliere il brodo con le ultime cucchiaiate.
Il coltello non va mai portato alla bocca ma usato solo per tagliare. La forchetta si tiene con la mano destra, tra il pollice e l’indice, mentre quando si effettua il taglio va tenuta con quella sinistra. Se non si desidera mangiare altro, al termine di ogni portata, forchetta e coltello vanno posati parallelamente sul piatto.
Se si sta ancora mangiando, posizionarli con le punte a contatto e manici leggermente divaricati. Se la distanza per raggiungere una pietanza sulla tavola è eccessiva, non allungarsi troppo o alzarsi, ma chiedere a un vicino la cortesia di passare quel piatto. Si sta mangiando un cibo che deve esser tagliato? Bisogna farlo a mano a mano che lo si mangia e non tutto in una volta per poi mangiarlo comodamente (non siete bambini cui la mamma ha tagliato tutta la bistecchina per intederci).
Se si ha il bicchiere vuoto per il vino o per l’acqua, prima di servirsi da soli è opportuno versarlo anche agli altri vicini. Brindisi: Il brindisi va fatto sollevando il bicchiere all’altezza del proprio viso e stendendo il braccio nella direzione del festeggiato.
Mai dire cin cin o, peggio, salute. Per rifiutare una bevanda basta fare un leggero cenno con la mano alla persona che ve la sta offrendo, senza troppe scuse o gesti plateali. Come apparecchiare la tavola, ecco le regole Secondo il galateo le posate vanno posizionate a lato del piatto: sulla sinistra le forchette, disposte in ordine di utilizzo, dall’esterno verso l’interno; alla destra i coltelli con lama rivolta verso l’interno e, a concludere, più esterno il cucchiaio.
Durante i banchetti formali, inoltre, dovrebbe essere previsto un piattino da pane da posizionare sul lato sinistro del piatto di portata, su cui adagiare i bocconi di pane spezzato. Tovaglia e tovaglioli. Sceglili dello stesso colore. Posate. Se avete un servizio d’argento, usatelo non si rovina.
- Calcolare una forchetta per ogni portata.
- Se l’antipasto è di pesce, mettette l’apposita forchettina nella prima posizione a sinistra; la palettina da pesce è sempre esterna al coltello normale.
- Aggiungi il cucchiaio da minestra se nel menu c’è la zuppa.
- Le posate per il dolce o l’eventuale sorbetto vanno disposte sopra al piatto.
Piatti. Sistemate già il piattino per l’antipasto sul piatto piano e poi porta in tavola la fondina già riempita con la minestra. Per servire la pastasciutta e il risotto, si dovrebbero usare i piatti piani, ma se non ne hai abbastanza dello stesso servizio utilizza pure le fondine.
Bicchieri. Quelli a calice i più eleganti. Uno grande per l’acqua e 2 per il vino, medio per il rosso e piccolo per il bianco. Piattino per il pane. In alto a sinistra. Si sa, noi italiani siamo dei ritardatari cronici. Ma la puntualità è una regola importante se si è invitati ad un evento ufficiale: quindi se non volete essere scortesi, partite per tempo e presentatevi in orario.
Far aspettare gli altri è segnale di grande maleducazione. : Galateo regole a tavola, tutto il bon ton da non dimenticare – Lifestyle
Dove vanno i bicchieri a destra oa sinistra?
Bicchieri. I bicchieri vanno in alto a destra rispetto al piatto, a formare una diagonale tra la punta del coltello e il centro del tavolo. Prima quello per l’acqua, poi quello per il vino e infine la coppa per lo spumante. Se hai in programma un brindisi, il flute va portato in tavola al momento, insieme allo spumante
Dove si mette la forchetta se abbiamo solo un primo piatto da servire?
Come si mettono le posate a tavola – Le forchette Vanno posizionate alla sinistra del piatto, mettendo quella dell’antipasto ( nel caso fosse previsto) più esterna, poi quella per il pesce e infine quella normale. I rebbi vanno posti all’insù, e non all’ingiù come fanno i francesi.
- Il coltello Va messo alla destra del piatto, con la lama rivolta verso l’interno,
- Subito dopo metterete quello del pesce e poi, per finire, il cucchiaio (che si usa soltanto se servirete una o un consommè).
- Nel caso in cui l’antipasto preveda l’uso del coltello, lo posizionerete alla destra del cucchiaio.
In un solo caso la forchetta può essere messa a destra: se nel menù fossero presenti le ostriche. Se prevedete di servire due secondi è d’obbligo il cambio di coltello. Se il commensale è mancino? Se qualcuno dei vostri ospiti fosse mancino, potreste fare cosa gradita scambiando la posizione delle posate.
- Soltanto il coltello del pesce sarebbe davvero inutilizzabile in questo caso: in qualunque modo lo si giri non si potrebbe adoperare.
- Le posate del dolce o della frutta Se a fine pasto fosse previsto un o della, le posate le metterete sopra il piatto, in posizione perpendicolare rispetto alle altre.
Il coltello e il cucchiaino avranno l’impugnatura verso destra, mentre la forchetta verso sinistra. Alcuni frutti fanno eccezione: banane e ciliegie si possono mangiare senza posate come le fragole, se sono servite intere. Stesso discorso per una fetta di salame o per un pezzo di Parmigiano, soprattutto se si tratta di una cena informale.