Come prendersi cura – Rispetto ai classici pesci rossi, il pesce combattente vive molto meno. Va tenuto isolato o con altre femmine della sua specie ma solo se l’acquario è di dimensioni adeguate, Eventuali piante (preferibilmente vere), ghiaino scuro sul fondo, e rocce, possono essere usate dal pesce combattente come rifugio per nascondersi in caso di bisogno.
Quanta acqua serve per un pesce combattente?
L’acquario – Il pesce combattente è, in linea di massima, piuttosto facile da allevare e per questo motivo molto amato dai neofiti. È un pesce abbastanza piccolo e per questo motivo non necessita di un acquario grande. L’acquario deve avere un volume d’acqua di almeno 54 litri e una lunghezza di circa 60 centimetri.
- I pesci combattenti più piccoli, come il cosiddetto pesce combattente nano, possono vivere anche in acquari da 30 litri.
- A causa delle loro grandi pinne, i pesci combattenti hanno però solitamente bisogno di molto spazio ed energia per muoversi nell’acqua.
- Rimane il fatto che un acquario di dimensioni ridotte offre anch’esso i suoi vantaggi: il Betta dovrà difendere un territorio molto più piccolo e la temperatura dell’acqua rimarrà facilmente sui 26°C.
Temperature più basse, al di sotto dei 20°C, sfiniranno invece il pesce, che non si muoverà quasi più. In un acquario da 30 litri si potrà riscaldare l’acqua con un riscaldatore da 25 Watt. Il pH ottimale per l’acqua in cui abita un pesce combattente dovrebbe avere un valore tra 5 e 7, e può quindi essere relativamente acido.
Non bisogna mai andare oltre questi valori. La durezza ottimale dell’acqua ha un valore che si aggira in genere tra 5 e 15. Non va assolutamente installata alcuna corrente artificiale. Nel suo paese d’origine il pesce combattente vive in acque calme, e queste condizioni devono essere riprodotte al meglio anche nell’acquario.
Assolutamente necessario è inoltre l’utilizzo di piante, che possono essere aggiunte sul fondale dell’acquario. Le piante d’acquario di origine asiatica sono da preferirsi sempre alle varianti europee. I pesci combattenti amano una flora acquatica molto fitta e delle piccole piante galleggianti.
- Sulla superficie dell’acqua deve tuttavia esserci spazio per permettere ai pesci combattenti di costruire il loro nido di schiuma.
- Con le piante galleggianti l’ambiente dell’acquario si farà più buio, ma si tratta di condizioni ideali per il pesce.
- Le piante palustri di colore verde-rosso o verde-bianco offrono l’ombra ottimale per il pesce combattente.
Per decorare l’acquario si possono utilizzare pietre e legno. Il fondale può essere rivestito a proprio piacimento e sono vietate soltanto le pietre colorate. A parte questa accortezza, è possibile decorare il fondale con ghiaia, pietre tonde o sabbia.
In teoria è possibile evitare l’utilizzo di un filtro, ma in tal caso è importante cambiare buona parte dell’acqua una volta a settimana. A tal riguardo sono molto utili dei piccoli filtri interni. Sono silenziosi e di norma regolabili. Si può inoltre far uso di un filtro, che con degli additivi chimici elimina i metalli pesanti che possono essere presenti nell’acqua.
Il filtro elimina tuttavia anche importanti batteri, che di tanto in tanto possono essere utili anche a un pesce. Questi batteri si formano dopo circa quattro settimane. In questo lasso di tempo è importante lasciare in funzione l’acquario prima di introdurvi i pesci.
Cosa serve per il pesce combattente?
Il pesce combattente è davvero poco esigente in fatto di volume d’acqua dell’acquario: 15 litri sono sufficienti, dal momento che respira in superficie. Per la riproduzione o la cura in acquario con altri pesci, meglio contare su una vasca di almeno 80 litri, con sabbia e riccamente piantumato.
Come cambiare l’acqua al pesce combattente?
Come Cambiare l’Acqua ai Pesci Betta: 13 Passaggi Una delle cose più importanti da sapere quando ci si è il modo corretto di cambiare l’acqua dell’acquario o della boccia. Una vasca sporca è malsana e può nuocere al tuo piccolo amico, ma anche una tecnica scorretta di cambio d’acqua può essere dannosa.
- : provvedi almeno una volta a settimana; gli acquari piccoli o quelli che non sono dotati di filtro hanno bisogno di una pulizia più frequente.
- : è necessario solo quando l’acquario è molto sporco o quando i livelli di ammoniaca sono elevati anche dopo diversi cambi parziali giornalieri.
- 1 Prepara la nuova acqua. Riempi un grande recipiente pulito con acqua fresca; per il momento lascia il pesce nel suo acquario. Usa un prodotto per trattare l’acqua (che puoi trovare nei negozi per animali) per eliminare il cloro e altre sostanze nocive.
- Segui tutte le indicazioni riportate sulla confezione del declorante e usane la dose esatta prevista per le dimensioni della tua vasca o boccia.
- 2 Lascia che l’acqua si scaldi. Se metti immediatamente il pesce nell’acqua nuova, la differenza di temperatura potrebbe creargli danni. Aspetta circa un’ora che l’acqua nuova e trattata raggiunga la temperatura ambiente, in modo che sia sicura e confortevole per il piccolo Betta.
- In alternativa, puoi mescolare dell’acqua calda e fredda del rubinetto finché la miscela non raggiunge la stessa temperatura di quella presente. Se segui questo metodo, usa un termometro specifico per acquari per assicurarti che l’acqua di entrambi i contenitori abbia la medesima temperatura e aggiungi il prodotto declorante in quello con la nuova acqua, attenendoti alle istruzioni d’uso.
- 3 Togli un po’ d’acqua dall’acquario in cui si trova al momento il pesce. Per fare un cambio parziale, devi prelevarne un po’ e sostituirla con quella nuova che hai trattato. Usa un mestolo o qualche altro strumento simile e rimuovi il 25-50% dell’acqua della vasca; il pesce deve restare sempre nello stesso contenitore.
- Se vuoi essere particolarmente preciso, puoi misurare l’acqua che prelevi. Per esempio, se hai un acquario da 80 litri, togline 40 usando una brocca o qualche altro recipiente graduato.
- Puoi anche dall’acquario al secchio o al lavandino; quando l’acqua inizia a scorrere, muovi il tubo in modo che possa “aspirare” la ghiaia che si trova sul fondo della vasca, eliminando così feci, avanzi di cibo e altra sporcizia.
- 4 Riempi l’acquario con l’acqua nuova. Versala lentamente dal contenitore che avevi preparato alla vasca in cui c’è il pesce, finché non ripristini il livello precedente. Se il recipiente è troppo pesante da sollevare per versare l’acqua, usa un mestolo pulito (o un attrezzo simile) o un sifone. Va bene lasciare l’animale nel suo contenitore originale mentre aggiungi l’acqua nuova, ma assicurati di procedere lentamente per non disturbarlo.
- 5 Ripeti spesso il cambio dell’acqua. La maggior parte degli esperti raccomanda di provvedere almeno una volta a settimana; tuttavia, se per qualche motivo l’acqua della vasca inizia a diventare particolarmente sporca, devi procedere con maggiore frequenza. Pubblicità
- 1 Prepara la nuova acqua. Riempi un grande contenitore pulito con acqua fresca; per il momento lascia il pesce Betta nella sua vasca. Usa un prodotto per trattare l’acqua (disponibile nei negozi per animali) per eliminare il cloro e altre sostanze dannose.
- Attieniti alle indicazioni riportate sulla confezione e usane la dose esatta prevista per la capienza del tuo acquario o boccia.
- 2 Lascia che l’acqua si scaldi un po’. Mettere immediatamente il pesce nella nuova acqua che ha una temperatura differente può essere nocivo per la sua salute. Aspetta circa un’ora che l’acqua nuova e trattata raggiunga la temperatura ambiente, in modo che sia sicura e confortevole per il tuo piccolo amico.
- In alternativa, miscela dell’acqua calda e fredda del rubinetto finché non raggiunge la stessa temperatura di quella presente nell’acquario originale. Se opti per questo metodo, usa un termometro per acquari per assicurarti che l’acqua di entrambi i recipienti abbia la stessa temperatura e aggiungi il prodotto declorante in quella nuova rispettando le istruzioni d’uso.
- 3 Trasferisci il pesce dalla sua vasca. Usa un retino e toglilo dal contenitore attuale per metterlo in quello riempito con la nuova acqua. Procedi con molta cautela in questa fase, perché le pinne sono particolarmente delicate e possono lesionarsi facilmente.
- 4 Pulisci l’acquario. Getta via la vecchia acqua e pulisci con cautela l’acquario usando solo acqua e un panno morbido e pulito o una spugna; non usare saponi o altri prodotti chimici perché potrebbero nuocere al pesce. Assicurati di setacciare la ghiaia per rimuovere sporcizia, avanzi di cibo e altri residui.
- 5 Inizia a riempire nuovamente la vasca. Prendi un po’ d’acqua fresca dal contenitore in cui si trova ora l’animale e travasala nel suo acquario originale; versane una quantità sufficiente affinché il Betta sia in grado di muoversi comodamente.
- 6 Trasferisci il tuo piccolo amico nell’acquario. Usa un retino e sposta il pesce Betta dal contenitore provvisorio alla sua vasca originale, ora riempita parzialmente con la nuova acqua; come già descritto in precedenza, sii molto delicato quando sposti la creatura.
- 7 Versa l’acqua rimanente. Prendi quella restante e aggiungila molto lentamente al recipiente originale. Se il contenitore è troppo pesante da sollevare per travasare l’acqua, usa un mestolo pulito (o uno strumento analogo) oppure un sifone; la cosa importante è procedere in maniera molto lenta per non disturbare il pesce.
- 8 Ripeti la sostituzione completa dell’acqua in base alla necessità. Nella maggioranza dei casi è più che sufficiente il cambio parziale; tuttavia, se la vasca si sporca parecchio, devi procedere con il cambio completo. Pubblicità
Se hai difficoltà a cambiare correttamente l’acqua, pensi che il pesce sia ammalato o non si adatti bene alla nuova acqua, contatta il veterinario o qualche commesso esperto del negozio per animali.
Pubblicità
Procedi con molta cautela quando trasferisci il pesce, perché le sue pinne sono delicate, sensibili e si danneggiano facilmente.
Pubblicità Questo articolo è stato co-redatto da, Craig Morton è l’amministratore delegato di Aquarium Doctor Inc., un’attività che si trova ad Huntington Beach, in California, e che offre i propri servizi alle zone di Orange County, Los Angeles County e Inland Empire.
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore degli acquari, Craig è specializzato nella creazione di progetti su misura, offrendo anche installazione e assistenza. Aquarium Doctor lavora con fabbricanti e prodotti come Clear for Life, Sea Clear, Bubble Magus, Tropic Marine Centre, Salifert, ReeFlo, Little Giant, Coralife e Kent Marine.
Questo articolo è stato visualizzato 8 351 volte Categorie: Questa pagina è stata letta 8 351 volte. : Come Cambiare l’Acqua ai Pesci Betta: 13 Passaggi
Quanto dura il pesce combattente?
Qual è l’aspettativa di vita di un pesce combattente – I Betta vivono all’incirca tre anni, ma potrebbero anche vivere più a lungo con delle cure adeguate. I betta maschi possono avere all’incirca sull’anno di vita quando vengono venduti nei negozi, un’età idonea al loro sviluppo di colori e pinne. Le Betta femmine invece hanno in genere circa sei mesi di vita quando vengono vendute.
Come capire se il pesce combattente sta male?
Come Sapere se il tuo Pesce Betta è Malato I betta possono manifestare diversi sintomi di malattia, come letargia o macchie bianche sulle squame. Se sospetti che il tuo betta sia malato, allontanalo immediatamente dagli altri pesci, in modo che questi non vengano contagiati.
- 1 Nota se le squame si scoloriscono. Quando i betta si ammalano, il colore potrebbe sembrare più sbiadito; Il pesce potrebbe persino scolorirsi del tutto.
- 2 Osserva le pinne. Le pinne di un betta in salute sono perfettamente integre, mentre quelle di un esemplare malato possono squarciarsi o bucarsi.
- A causa della malattia, le pinne potrebbero anche ritirarsi, non aprendosi a ventaglio come dovrebbero.
- 3 Nota se il pesce presenta segni di letargia. Quando un betta è malato, può diventare meno attivo e i suoi movimenti possono sembrare più lenti del normale.
- Se il pesce è malato, potrebbe nascondersi più spesso sul fondo dell’acquario.
- La letargia può essere causata inoltre da una temperatura troppo bassa o troppo alta, quindi assicurati che il livello di temperatura dell’acqua sia buono.
- 4 Controlla le abitudini alimentari del tuo betta. Per via della malattia, il tuo betta potrebbe smettere di mangiare. Se si disinteressa al cibo, potrebbe avere un problema di salute.
- 5 Controlla se ci sono delle macchie sulle squame. Guarda se il pesce ha delle macchioline bianche sul corpo, soprattutto vicino agli occhi e la bocca: potrebbe avere la malattia dei puntini bianchi (patologia provocata da un parassita chiamato Ichthyophthirius multifiliis).
- 6 Controlla se il pesce ha dei problemi di respirazione. Controllare la respirazione di un pesce può sembrare strano, ma se il tuo betta passa la maggior parte del tempo vicino alla superficie dell’acqua in cerca di ossigeno, potrebbe soffrire di problemi respiratori.
- I Betta vanno naturalmente in cima alla superficie dell’acqua a volte per respirare, ma non va bene se lo fanno troppo frequentemente.
- 7 Controlla se il tuo betta si strofina da qualche parte. Se si sfrega contro le pareti dell’acquario, o contro le piante e gli oggetti presenti al suo interno, potrebbe avere dei problemi di salute.
- 8 Presta attenzione ad altri problemi fisici. Gli occhi sporgenti potrebbero essere un segnale di malattia, quindi controlla spesso gli occhi del tuo betta.
- Se le scaglie restano sollevate dal corpo, il pesce potrebbe essere malato.
- Osserva le branchie. Se le branchie non si chiudono come dovrebbero, potrebbero essere tumefatte (un altro segnale di malattia).
Pubblicità
- 1 Presta attenzione a eventuali gonfiori. Se il tuo betta appare gonfio, potrebbe soffrire di costipazione; si tratta di un problema grave, che va curato immediatamente.
- 2 Smetti di dargli da mangiare per qualche giorno. La prima cosa da fare in questi casi è smettere per qualche giorno di nutrire l’animale, in modo che possa digerire quello che ha mangiato in precedenza.
- 3 Nutrilo con del cibo vivo. Dopo un paio di giorni ricomincia a nutrirlo e per un po’ di tempo dagli da mangiare degli animaletti vivi.
- Dagli del pesce in salamoia o dei vermi della farina. Per regolarti sulla quantità, dagli una porzione di cibo che possa ingerire in un paio minuti; fallo due volte al giorno.
- 4 Evita di nutrirlo troppo. Se il tuo betta è costipato, probabilmente gli dai troppo da mangiare; quando il pesce ricomincia ad alimentarsi normalmente, dagli quantità minori di cibo rispetto a quanto facevi in precedenza. Pubblicità
- 1 Controlla se la coda e le pinne sono a brandelli. Questa patologia colpisce esclusivamente la coda o le pinne, facendole apparire logorate.
- Tieni a mente che alcune varietà dalla coda più lunga, come i Betta Halfmoon (Mezza luna), cercano di mordersi la coda perché troppo pesante. In questo caso, tra i sintomi, controlla che la loro coda non sia rovinata.
- Controlla inoltre se l’estremità della coda è di colore scuro.
- 2 Controlla se sulle squame ci sono delle macchie dovute a un’infezione micotica. Questa malattia si manifesta con macchie di colore bianco; rende il pesce più lento e porta le pinne a chiudersi. Nonostante le infezioni micotiche e la corrosione delle pinne siano due cose diverse, vanno curate nello stesso modo.
- 3 Cambia l’acqua. La prima cosa da fare in questi casi è cambiare l’acqua all’interno della vasca (ovviamente dovrai mettere il pesce in un altro recipiente prima di farlo). Spesso la malattia si diffonde nell’acqua sporca, perciò è importante offrire ai tuoi pesci un ambiente pulito in cui vivere. Ricorda di lavare la vasca prima di riempirla nuovamente d’acqua.
- Per pulire la vasca in maniera ottimale, usa una soluzione a base di candeggina e acqua (con un rapporto di 1 a 20). Lascia la soluzione all’interno della vasca per circa un’ora, in modo che faccia effetto. Puoi lasciare all’interno della vasca le piante finte e la paletta, ma non le rocce o la ghiaia, che possono assorbire la candeggina.
- Assicurati di risciacqua la vasca più volte dopo la pulizia.
- Per quanto riguarda le rocce, mettile in forno per circa un’ora a una temperatura di 230 °C prima di riposizionarle nella vasca.
- 4 Usa una medicina. Puoi aggiungere all’acqua della tetraciclina o dell’ampicillina. La quantità del farmaco dipende dalle dimensioni della vasca (leggi le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto e regolati di conseguenza).
- Ti servirà anche un farmaco antimicotico, per arrestare la proliferazione dei funghi nell’acqua.
- Se il tuo betta ha un’infezione micotica, non avrà bisogno della tetracillina o dell’ampicillina; gli servirà semplicemente un farmaco contro i funghi.
- 5 Ripeti il procedimento. Cambia l’acqua ogni 3 giorni e ogni volta che lo fai aggiungi il farmaco; quando le pinne ricominciano a crescere (possono impiegarci anche un mese) interrompi la cura.
- Per quanto riguarda le infezioni micotiche, controlla che le macchie bianche scompaiano assieme agli altri sintomi, poi pulisci la vasca con il Bettazing o il Bettamax per debellare il fungo.
Pubblicità
- 1 Illumina il pesce con una torcia elettrica. Un metodo utile per capire se il tuo betta ha contratto la malattia del velluto è puntargli contro una luce, che ti aiuterà a individuare i riflessi dorati o ramati che la patologia conferisce alle scaglie. Il pesce potrebbe anche soffrire di letargia e perdita di appetito o strofinarsi contro le pareti e gli oggetti dell’acquario; inoltre, potrebbe avere le pinne chiuse.
- Questa malattia è causata da un parassita e può essere prevenuta aggiungendo regolarmente all’acqua del sale e un po’ di biocondizionatore. Aggiungi un cucchiaino di sale per acquari per ogni 9,4 litri d’acqua e una goccia di biocondizionatore per ogni 3,5 litri d’acqua (leggi comunque le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto).
- 2 Usa il Bettazing. Questo farmaco è il più efficace contro la malattia del velluto, perché contiene due agenti che la combattono; aggiungi 12 gocce di Bettazing per ogni 3,7 litri d’acqua.
- Puoi anche usare un farmaco chiamato Maracide.
- Continua a curare il pesce finché i sintomi non scompaiono.
- 3 Tratta tutta la vasca. La malattia è altamente contagiosa, quindi è necessario pulire la vasca in cui il problema si è manifestato dopo avere isolato il pesce malato.
- Per isolare il pesce, spostalo in un’altra vasca riempita di acqua pulita. Applica il trattamento su entrambe le vasche.
Pubblicità
- 1 Esamina il corpo del pesce alla ricerca di macchie bianche. La malattia delle macchie bianche produce dei puntini sul corpo, rende il pesce inappetente e lo porta in uno stato di letargia; inoltre, provoca la chiusura delle pinne.
- Esattamente come per la malattia del velluto, questa patologia può essere prevenuta se l’acqua viene sottoposta a trattamento. Aggiungi un cucchiaino di sale per acquari per ogni 9,4 litri d’acqua; per quanto riguarda il biocondizionatore, versane una goccia per ogni 3,7 litri d’acqua (leggi comunque le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto).
- 2 Prova ad alzare la temperatura dell’acqua per liberarti della malattia dei puntini bianchi. Se hai un acquario di grosse dimensioni, alza la temperatura dell’acqua fino a 29,5 °C, in modo da uccidere i parassiti; se l’acquario è piccolo, non farlo, perché l’acqua potrebbe diventare troppo calda e uccidere i pesci.
- 3 Cambia l’acqua e ripulisci la vasca. Se il tuo betta soffre della malattia dei puntini bianchi, dovresti svuotare e ripulire il contenitore in cui vive (come indicato nei passaggi riguardanti la corrosione delle pinne e della coda e le infezioni da fungo). Per le vasche più piccole, puoi prelevare il pesce e poi scaldare l’acqua a 29,5 °C prima di rimettere l’animale al suo posto.
- 4 Sottoponi l’acqua a trattamento. Prima di rimettere il pesce nella vasca, aggiungi all’acqua del sale per acquari e del biocondizionatore; in questo modo, non correrai il rischio che il parassita attacchi nuovamente il tuo betta.
- 5 Aggiungi dell’Aquarisol. Versa una goccia di farmaco per ogni 3,7 litri d’acqua; continua a farlo ogni giorno per uccidere i parassiti, finché la salute del pesce non migliora.
- In mancanza dell’Aquarisol, puoi usare il Bettazing.
Pubblicità
- 1 Controlla se il pesce ha gli occhi sporgenti. Il sintomo principale di questa malattia consiste nel rigonfiamento degli occhi, che sporgono dalla testa; talvolta però il fenomeno può essere provocato da altre malattie.
- Potrebbe per esempio essere un sintomo della tubercolosi. In tal caso, ci sono poche possibilità che il pesce sopravviva.
- 2 Cambia e ripulisci la vasca. Per curare la malattia, dovrai mettere il pesce in una vasca pulita (come descritto nei passaggi precedenti); inoltre, l’acqua va cambiata.
- 3 Aggiungi l’ampicillina. Se il problema non è causato da qualcosa di più grave, l’ampicillina dovrebbe risolverlo. Aggiungi il farmaco ogni tre giorni, ogni volta che cambi l’acqua e ripulisci la vasca. Quando il pesce ti sembra guarito prosegui il trattamento per un’altra settimana. Pubblicità
Il tuo betta potrebbe contrarre malattie incurabili, come l’idropisia. Una volta contratta questa malattia, lo stomaco del pesce si gonfia e, guardando il betta dall’alto, si può notare come le scaglie non siano aderenti al corpo, ma rimangano sollevate. Se il tuo betta è affetto da una malattia del genere, isolalo dagli altri esemplari.
Pubblicità Questo articolo è stato co-redatto da, Craig Morton è l’amministratore delegato di Aquarium Doctor Inc., un’attività che si trova ad Huntington Beach, in California, e che offre i propri servizi alle zone di Orange County, Los Angeles County e Inland Empire.
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore degli acquari, Craig è specializzato nella creazione di progetti su misura, offrendo anche installazione e assistenza. Aquarium Doctor lavora con fabbricanti e prodotti come Clear for Life, Sea Clear, Bubble Magus, Tropic Marine Centre, Salifert, ReeFlo, Little Giant, Coralife e Kent Marine.
Questo articolo è stato visualizzato 105 515 volte Categorie: Questa pagina è stata letta 105 515 volte. : Come Sapere se il tuo Pesce Betta è Malato
Quante volte al giorno deve mangiare un pesce combattente?
Come Nutrire un Pesce Betta: 11 Passaggi (con Immagini) I pesci Betta sono degli esemplari perfetti per l’acquario di casa o dell’ufficio. Non è difficile prendersene cura, sono più attivi della maggior parte delle altre specie e sono belli. Si tratta di animali carnivori che devono essere nutriti con prodotti a base di carne e non con i mangimi secchi, in granuli e vegetali che vengono dati generalmente ai pesci.
- 1 Prendi una quantità grande come l’occhio del pesce. Le dimensioni del suo stomaco sono simili a quelle del suo bulbo oculare e non dovresti offrirgli porzioni maggiori in una volta sola. Questo significa che puoi dargli 3 vermi Glycera o artemie a ogni pasto; se hai optato per il cibo in granuli, la porzione equivale a 2-3 pellet ammorbiditi. Il pesce Betta deve mangiare questa razione una o due volte al giorno.
- Se usi il cibo secco (come il pellet), si consiglia di metterlo a bagno prima di nutrire il pesce. Alcuni di questi prodotti, se lasciati secchi, potrebbero espandersi nello stomaco del pesce.
- 2 Riduci le dosi se non mangia affatto. Se il pesce non consuma tutto il suo cibo, offrigliene di meno. Se in genere metti nella vasca 4 pellet per ogni esemplare, prova a passare a 3 per un po’; se ti accorgi che riprende a mangiare molto velocemente, torna alla vecchia razione.
- 3 Raccogli gli avanzi. Il cibo che non è stato mangiato favorisce lo sviluppo di batteri nocivi per gli animali; se il tuo piccolo amico consuma dei residui contaminati, potrebbero sorgere gravi problemi.
- Utilizza il retino che usi in genere per raccogliere gli escrementi e per trasferire i pesci in un altro recipiente.
- 4 Nutrilo regolarmente. Un pesce Betta dovrebbe mangiare ogni giorno o quasi. Se lo tieni in ufficio e non puoi occuparti di lui durante i fine settimana, non dovrebbero esserci problemi fintanto che gli dai da mangiare negli altri cinque giorni.
- Questi animali impiegano due settimane a morire di fame; se ti accorgi quindi che il tuo non mangia per un paio di giorni a causa di una malattia o mentre si adatta a un nuovo acquario, non farti prendere dal panico.
- 5 Garantiscigli un po’ di varietà. In natura questo pesce preda diversi animali più piccoli; offrirgli sempre lo stesso tipo di alimento per parecchio tempo nuoce al suo sistema immunitario e riduce il suo appetito.
- Puoi variare la dieta con la frequenza che desideri; prova a dargli un prodotto diverso dal solito almeno una volta a settimana.
Pubblicità
- 1 Dagli dei vermi. Le diverse specie di piccoli vermi acquatici rappresentano il cardine dell’alimentazione di un pesce Betta che vive in natura. La più comune è quella dei Glycera che puoi acquistare vivi, liofilizzati, congelati o sotto forma di gel nei negozi di animali.
- Puoi anche offrirgli dei che vengono venduti congelati; quelli vivi sono spesso contaminati da parassiti o batteri e dovresti evitarli.
- I migliori da offrire vivi al pesce Betta sono: Enchytraeus buchholzi, Enchytraeus albidus e Lumbriculus variegatus.
- Puoi trovarli in quasi tutti i negozi di animali meglio forniti.
- 2 Nutrilo con insetti. Puoi utilizzare quelli vivi o congelati, considera le pulci d’acqua (daphnia) e i moscerini della frutta.
- Vengono venduti in quasi tutti i negozi di animali.
- 3 Prova altri prodotti. Esistono diversi tipi di carne che il pesce Betta può mangiare, come le artemie, le Mysidae o il cuore congelato di manzo; anche in questo caso, sono alimenti in vendita nei negozi per animali.
- Cibi come il cuore di manzo possono sporcare l’acqua con oli e proteine, quindi dovrebbero essere dati raramente.
Pubblicità
- 1 Non esagerare con il mangime secco. Questo significa non dare al pesce troppi pellet, fiocchi o cibi liofilizzati. Alcuni prodotti riportano sulla confezione che sono adatti ai pesci Betta, ma in realtà possono causare problemi gastrointestinali, perché contengono riempitivi indigesti e sono poveri di umidità.
- Questi pellet assorbono l’acqua e si dilatano nello stomaco del pesce, raddoppiando o triplicando il proprio volume; alcuni esemplari manifestano reazioni avverse arrivando a soffrire di problemi, quali stitichezza e disturbi vescicali.
- 2 Metti i pellet secchi in ammollo. Se hai a disposizione solo dei mangimi secchi, lasciali in un bicchiere d’acqua per alcuni minuti prima di darli al pesce; in questo modo, si dilatano completamente prima che l’animale li mangi.
- Non offrirgli razioni eccessive e riduci le dosi se noti gonfiore addominale; se il pesce soffre costantemente di gas intestinale, dovresti passare a prede vive.
- 3 Non seguire sempre le indicazioni presenti sulle confezioni dei mangimi. Potresti trovare a volte dei prodotti sulla cui etichetta puoi leggere: “dai al pesce tutto il cibo che può mangiare in cinque minuti oppure finché non smette di mangiare”. Questa regola non è valida per i Betta; il loro istinto naturale li spinge a mangiare quanto più possibile perché non sanno quando potranno farlo di nuovo.
- Troppo cibo danneggia anche la qualità dell’acqua e può portare all’obesità.
Pubblicità
Co-redatto da: Esperto di Pesci e Acquari Questo articolo è stato co-redatto da, Craig Morton è l’amministratore delegato di Aquarium Doctor Inc., un’attività che si trova ad Huntington Beach, in California, e che offre i propri servizi nelle zone di Orange County, Los Angeles County e Inland Empire.
- Con oltre 30 anni di esperienza nel settore degli acquari, Craig è specializzato nella creazione di progetti su misura, offrendo anche installazione e assistenza.
- Aquarium Doctor lavora con fabbricanti e prodotti come Clear for Life, Sea Clear, Bubble Magus, Tropic Marine Centre, Salifert, ReeFlo, Little Giant, Coralife e Kent Marine.
Questo articolo è stato visualizzato 16 455 volte Categorie: Questa pagina è stata letta 16 455 volte. : Come Nutrire un Pesce Betta: 11 Passaggi (con Immagini)
Che pesci possono stare con il Betta?
Pangio kuhlii – Pangio kuhlii, un piccolo pesce asiatico che vive in gruppi nei fondali melmosi o sabbiosi, con acque molto tenere, può raggiungere le dimensioni di 10/12cm. Deve vivere in gruppi più o meno numerosi ed in vasche adeguate, non bisognerebbe mai scendere sotto i 60cm per un gruppo di circa 10 esemplari.
Cosa succede se non cambio l’acqua al pesce?
Come rimuovere i composti tossici e altri elementi accumulati – Un metodo, come già visto, è il cambio d’acqua. Per rimuovere i composti dell’azoto, del fosforo e altri elementi (potassio, magnesio, ferro e altri micro elementi) si può optare per la fitodepurazione.
- Anche se questo termine è poco usato in acquariofilia, la fitodepurazione consiste nell’utilizzo di piante performanti che consumino velocemente i nutrienti (o inquinanti, a seconda dei punti di vista).
- Un qualunque acquario ben piantumato con specie a crescita medio rapida è un acquario in cui si svolge fitodepurazione.
Infine è possibile usare resine, substrati speciali, e altri prodotti poco comuni che aiutano ad abbattere la concentrazione di determinati elementi. Ora vediamo dei casi pratici, partendo dalle situazioni più comuni. Acquario con arredi di plastica, tipico dei neofiti: cambi d’acqua frequenti L’acquario tipico dei neofiti è arredato con plastica, senza piante vere e densamente popolato. In questa situazione il filtro è fondamentale per tenere controllate le concentrazioni di ammonio e nitrito.
Crescita incontrollata di alghe filamentose, altre alghe verdi e cianobatteri. Sono la conseguenza della ricchezza in nutrienti dell’acqua (azoto, fosforo e altri elementi derivanti dai mangimi)Superamento dei livelli critici dei composti azotati con conseguente moria generale degli organismi superiori (pesci, gamberetti)
In questi acquari può essere necessario cambiare l’acqua anche più volte a settimana.
Perché il pesce combattente cambia colore?
Betta cambia colore – AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino Visualizza la versione completa : Marco&Andrea 06-05-2006, 15:23 Salve.da un paio di settimane ho nel mio acquario un bel betta di colore azzurro molto intenso.l’unico problema è ke da un paio di giorni sta leggermente cambiando colore.la coda sta prendendo colorazioni rosse.e in alcuni punti appare più sbiadito.è normale o è segno ke qcsa nn va??? cosa mi consigliate? Poison Heart 06-05-2006, 15:41 posta valori e temp Marco&Andrea 06-05-2006, 15:49 i valori sono ph 7.anke se varia leggermente a seconda della co2.di sera scende anke a di meno.durezza attorno ai 13.valori di nitriti e nitrati bassi.(nn ricordo adesso i valori precisi) Poison Heart 06-05-2006, 18:48 misurali,sn essenziali,da quanto è avvita la vasca? Perchè con nitriti o nitrati alti i betta cambiano colore??? AxlPerchè con nitriti o nitrati alti i betta cambiano colore??? potrebbe essere un malessere oppure una patologia che è dovuta ad un eccesso di inquinanti in vasca.
Ma il betta mangia regolarmente (in senso rifiuta il cibo)?? E’ per caso meno attivo del solito?? Marco&Andrea 09-05-2006, 21:49 allora.i nitriti e nitrati sono azzerati completamente.i valori sono ottimi.il betta è forse l’unico vivace tra i pesci.mangia molto, sembra in salute.solo ke mi insospettisce questo cambio di colore.
discus10 10-05-2006, 16:14 Non saprei. #07 Poison Heart 10-05-2006, 16:46 è giovane il betta? mi dici il colore originale e il colore che sta diventando? i betta hanno capacità cromatiche molto particolari, nel senso che di norma hanno un colore ma spesso riescono a cambiarlo.Naturalmente non sul corpo che puo diventare di colore piu intenso o piu chiaro a causa di stress o in caso di parate territoriali con altri pesci, ma soltanto sulle pinne!! mi è spesso capitato infatti che il pesce a causa di lacerazioni delle pinne, nella loro ricrescita mostrasse colori differenti dagli originali, diventando cosi policromatico.
- Questo e possibile anche grazie ad un’almentazione che fa variare il livello di cromatidi nel pesce.
- Un alimentazione con un alto valore di caroteonoidi o di suoi derivati favorirà una colorazione rossa cosi come la somministrazione di gamberi di mare.una a base di spirulina e alghe una di colore blu.
e cosi via. naturalmente questo è valido sempre se il pesce è in buone condizioni e non è malato!!!! Ciao e spero di esserti stao di aiuto. Marco&Andrea 24-05-2006, 19:08 il betta originariamente è di colore blu scuro.anke se ultimamente sta virando verso il rosso.adesso però sono comparse a livello della terminazione della coda delle zone bianche, come se si scolorisse a livello delle punte.
Quando il Betta fa le bolle?
Perché il maschio di Betta splendens costruisce il nido di bolle? – Il maschio di Betta splendens in natura costruisce dei nidi di bolle tra le foglie di giunco. Il maschio costruisce il proprio nido per creare il proprio territorio, che difenderà da altri maschi o da eventuali intrusi.
Quando cambiare l’acqua ai pesci?
Come cambiare l’acqua al pesce rosso
La generica denominazione ” pesce rosso ” viene comunemente usata per indicare il Carassio un pesce ornamentale creato dall’uomo con un paziente allevamento selettivo.
Per fare in modo che i pesci rossi si mantengano in buona salute è importante cambiare periodicamente l’acqua della vasca in cui vivono.
o’ dell’acqua in cui sono stati sino in quel momento lasciandoveli sino a quando l’acqua pulita nella vaschetta non abbia r aggiunto la stessa temperatura,
L’acquario va lavato accuratamente senza l’uso di nessun tipo di sapone e stando attenti a non usare materiali che possano rigarne le pareti.
Terminata la pulizia, la vasca si deve riempire nuovamente d’acqua e solo quando questa avrà raggiunto la giusta temperatura vi si potranno trasferire nuovamente i pesci rossi. Questa operazione è piuttosto scomoda da eseguire ogni giorno, perciò quando non si ha la necessità di pulire la vaschetta stessa, ma si deve solo rinnovare l’acqua basterà collocarla sotto un rubinetto da cui si lascerà cadere un sottile filo d’acqua che lentamente ricambierà quella del contenitore variandone con gradualità la temperatura. Si dovrà procedere molto lentamente per evitare bruschi sbalzi di calore, a seconda delle dimensioni del contenitore saranno necessari dai trenta ai sessanta minuti. Eventuali sedimenti rimasti sul fondo si potranno eliminare con un apposito sifone in vendita nei negozi di acquari.
: Come cambiare l’acqua al pesce rosso
Quanti litri d’acqua ha bisogno un pesce?
Ci sono pesci rossi che vivono anni o decenni e ce ne sono altri che purtroppo muoiono pochi giorni dopo essere stati messi nell’acquario di casa. Cosa fare per farli vivere a lungo? – Il pesce rosso, conosciuto anche come Carassius auratus, è uno tra gli animali più longevi esistenti in natura.
- Può vivere fino a 30 anni, raggiungendo i 30 cm di lunghezza! Tuttavia, accade alle volte che possono morire in tenera età, dopo alcuni giorni.
- Per evitare ai nostri piccoli amici una morte prematura, è opportuno seguire questi semplici consigli.
- E’ importante garantire al pesce rosso un habitat adeguato, per consentire all’esemplare di vivere a lungo ed in modo sano.
Per questo motivo è da evitare la classica boccia tonda, scegliendo un acquario che garantisca almeno 20 litri d’acqua a ciascun esemplare: per due pesci rossi servono dunque 40 litri d’acqua, per tre 60 litri, e così via.
Quanta acqua per pesce?
Un acquario con pesci rossi – I pesci rossi sono i pesci d’acqua dolce più famosi e tra i più robusti e facili da gestire. Sono animali che amano vivere in gruppo, per cui è da evitare di inserire un solo esemplare in acquario. I pesci rossi sono infatti animali sociali che amano muoversi e stare in compagnia.
- La predisposizione dell’acquario In ragione della loro natura e del fatto che possono raggiungere e talvolta superare i 30 cm di lunghezza, è consigliabile farli vivere in un acquario abbastanza grande.
- Calcolate circa 60/70 litri d’acqua per ogni pesce, anche se è bene sapere che tipologia di pesce rosso si va ad acquistare, perché ogni tipologia ha caratteristiche proprie ed alcuni tipi, una volta cresciuti richiedono acquari molto grandi o, meglio, di essere trasferiti in un laghetto.
In linea di massima partite da acquari con almeno 60 litri ed evita di sovraffollare la vasca, concedendo il giusto spazio a ogni pesce. Se hanno il giusto spazio e ben curati i pesci rossi possono vivere anche 25-30 anni. Non usare mai una boccia di vetro come vasca in quanto la forma sferica tende a farlo urtare e soprattutto non farlo vivere in un ambiente privo di filtro in grado di ossigenare l’acqua e filtrarla.
Che pesci possono stare con il Betta?
Pangio kuhlii – Pangio kuhlii, un piccolo pesce asiatico che vive in gruppi nei fondali melmosi o sabbiosi, con acque molto tenere, può raggiungere le dimensioni di 10/12cm. Deve vivere in gruppi più o meno numerosi ed in vasche adeguate, non bisognerebbe mai scendere sotto i 60cm per un gruppo di circa 10 esemplari.