Salmone, alici e vongole sono povere di colesterolo. Tutto il pesce azzurro è rinomato per la ricchezza in omega 3, ottimi per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e la riduzione dell’assorbimento di colesterolo. Le sarde sono ricche di potassio, ben più delle banane; il tonno è ricco di vitamina A e di selenio; i latterini sono fra quelli che contengono più calcio.
Il pesce è anche un’ottima fonte di ferro, zinco, fosforo, iodio, vitamine del gruppo B e ancor prima di vitamina D che, oltre a favorire l’assorbimento del calcio e i processi di mineralizzazione ossea, è molto studiata per i suoi effetti protettivi nei confronti di molte malattie quali Parkinson, Alzheimer, depressione, declino cognitivo.
E il pesce, soprattutto quello grasso, è la nostra principale fonte alimentare di questa vitamina. Non dimentichiamo che questo alimento è ricco di proteine (costituiscono in media circa il 15% del suo peso) di ottima qualità che saziano maggiormente rispetto ad altre fonti proteiche, come la carne bovina e il pollo.
Qual è, allora, la ‘dose” di pesce ideale? Le linee guida italiane per una sana alimentazione suggeriscono porzioni di 100 g tre o quattro volte a settimana. E quali accorgimenti adottare, durante la cottura, per preservare i nutrienti del pesce? Per quanto riguarda gli omega 3 è stato verificato che hanno una buona resistenza alle alte temperature.
Va però fatto notare che più della temperatura è importante la modalità di cottura. Diversi studi hanno dimostrato che il pesce riduce il rischio di aritmia cardiaca solo se viene cotto al forno o alla griglia e non fritto. La frittura, infatti, può aumentare i prodotti di ossidazione dei grassi, soprattutto quando lo stesso olio viene usato più volte.
- La cottura al forno sembra però la più consigliabile in assoluto perché, a differenza di quanto accade con la bollitura o la cottura a vapore, preserva meglio anche il contenuto di sali minerali e non intacca, se non marginalmente, l’apporto di vitamina D.
- Consigliabile è anche la cottura al microonde, che permette in pochi minuti di portare in tavola un ‘piatto leggero” preservandone le caratteristiche nutrizionali.
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Cosa contiene il pesce che fa bene?
Fosforo e minerali preziosi – Tra i benefici del pesce vi è la presenza di sali minerali quali:
il fosforo, un potente alleato della nostra memoria; il calcio che aiuta a prevenire le malattie delle ossa come l’osteoporosi; lo iodio, importantissimo per la nostra salute della ghiandola tiroide. La tirossina (ormone tiroideo) prodotta a partire dallo iodio presente nei pesci, favorisce la trasformazione di grassi in energia con conseguente stabilizzazione del peso corporeo, mantenendo sotto controllo i livelli di colesterolo. Mentre la carenza di iodio porterebbe ad avere la pelle più secca e screpolata, i capelli meno lucidi e forti, con continuo senso di affaticamento.
Perché il pesce è meglio della carne?
Differenze nella nutrizione – Secondo la suddivisione degli alimenti nei 7 gruppi fondamentali istituita da INRAN e SINU, carne e pesce fanno entrambi parte del primo gruppo alimentare, insieme alle uova. Il primo gruppo alimentare è caratterizzato da alimenti plastici, ovvero alimenti contenenti proteine ad alto valore biologico, ricche di aminoacidi essenziali.
Inoltre, questi alimenti sono generalmente ricchi di ferro bio-disponibile (cioè di facile assimilazione) e di vitamine del gruppo B e B 12, Mettendo a confronto carne e pesce: pur facendo entrambi parte del primo gruppo, la carne contiene un maggior numero di proteine rispetto al pesce (mediamente 16-22g di proteine ogni 100g di carne cruda e 15-20g nel caso del pesce).
Ma non correte a conclusioni affrettate. Nonostante le proteine del pesce siano in minore quantità, hanno anche meno tessuto connettivo. Questo è il motivo per cui mangiare pesce non crea nessun problema di digestione. La carne è anche più ricca di lipidi, tuttavia quelli del pesce hanno una qualità superiore.
Il pesce, infatti, contiene principalmente ” grassi buoni ” come gli acidi grassi insaturi e polinsaturi (per esempio i grassi omega-3 ). Questi grassi aiutano l’organismo a prevenire le malattie cardiovascolari, Fatta eccezione per i crostacei, il pesce presenta anche un livello minore di colesterolo,
Se vogliamo classificare i pesci in base alla loro concentrazione di grassi, questi si dividono in:
magrissimi (fino a 0,1%), come il gambero o l’orata; magri (dall’1 al 5%), come la sogliola, la spigola o il merluzzo; semi-grassi (dal 5 al 10%), come la triglia, la sardina o la carpa; grassi (sopra il 10%), come il salmone, lo sgombro o l’anguilla.
Per quanto riguarda le vitamine del gruppo B, queste sono presenti maggiormente nella carne. Il pesce, invece, ha un contenuto maggiore di sali minerali come lo zinco, il calcio, il selenio e lo iodio, importantissimo per la tiroide. Il contenuto di fluoro è invece quasi equivalente fra carne e pesce.
Infine, un’ultima importante differenza fra carne e pesce sta nella facilità di conservazione. Il pesce è molto più difficile da conservare rispetto alla carne, per cui è importante che il pesce sia fresco per evitare intossicazioni alimentari o altre brutte sorprese. Niedditas assicura ottima qualità e freschezza per tutti i suoi prodotti di mare, allevati in Sardegna nel Golfo di Oristano.
Ma quindi
Che tipo di alimento e il pesce?
CONSIGLIO – Il pesce è amico della salute, va mangiato 3 volte a settimana. Prepara tre secondi piatti con 3 tipi differenti di pesce: magro, semigrasso, grasso. Impara a realizzare condimenti per pasta e riso a base di pesce. Il pesce è un alimento con ottime proprietà nutrizionali: apporta proteine ad alto valore biologico (rappresentano il 15-20% della sua composizione e sono più digeribili rispetto alle proteine della carne), acidi grassi polinsaturi omega-3, vitamine (soprattutto D, B e A) e sali minerali come potassio, fosforo, calcio e ferro.
prevenire le malattie cardiovascolari proteggere le cellule e prevenire l’invecchiamento precoce migliorare le funzioni cognitive
Chi ha più proteine la carne o il pesce?
GRASSI (OLTRE IL 10%) – Luccio Spigola Triglia Sgombro Cernia Sogliola Cefalo Salmone Scampo Tinca Carpa Anguilla Gambero Merluzzo Sardina Capitone Orata Acciuga Triglia Aringa Trota Tonno Pesce spada Vongola
I pesci magri grazie al loro basso contenuto purinico e pirimidinico sono particolarmente indicati per gli urinemici. Tra i pesci la razza risulta l’alimento meno proteico, il merluzzo quello più magro, il tonno quello più proteico, il salmone e l’anguilla i più grassi, l’aringa quello con il più alto contenuto di creatina,
Crostacei e molluschi, pur contenendo discrete quantità di colesterolo, sono praticamente privi di grassi saturi e ricchi di grassi insaturi. In ogni caso il loro contenuto lipidico è modesto (1-3%). Le cozze e le ostriche sono altresì ricche di ferro e di vitamina C, La discreta presenza di glucidi (6-10%) è responsabile del loro caratteristico sapore dolciastro.
Le proteine del pesce, pur essendo inferiori rispetto alla carne, sono meno ricche di tessuto connettivo. Per questo motivo la carne del pesce è più digeribile. Si è calcolato che occorrono circa 2-3 ore per la digestione dei pesci molto magri, 3 o 4 per la digestione dei pesi semigrassi e grassi; in genere i pesci d’acqua dolce sono più digeribili mentre i molluschi risultano spesso di difficile digestione.
- Il ridotto contenuto in tessuto connettivo se da un lato rende il pesce particolarmente digeribile, provoca dall’altro, lo sfaldamento e la disgregazione delle fibre muscolari in seguito a cottura prolungata.
- Tra gli amminoacidi del pesce si riscontra un’abbondante presenza di lisina, amminoacido limitante dei cereali e di alcuni vegetali.
Via libera dunque all’abbinamento cereali e pesce, verdure e pesce, sconsigliato quello tra pesce ed altre fonti proteiche (legumi, carne, formaggi o uova ). La carne è più ricca di ferro e vitamine del gruppo B, Il pesce è però più ricco di alcuni sali minerali come iodio, zinco, calcio, selenio e fluoro,
Le quantità di fosforo, checchè se ne dica, sono praticamente equivalenti. Oltre che in base al loro contenuto di grasso i pesci vengono classificati anche in relazione alla provenienza (di mare e di acqua dolce), Dal punto di vista nutrizionale il miglior pesce è quello azzurro, chiamato così dal colore del dorso.
Questo pesce, che vive nelle acque del mediterraneo, è generalmente più saporito e ricco di acidi grassi polinsaturi, E’ possibile distinguere anche tra pesci di cattura e pesci d’allevamento, Dal punto di vista nutrizionale non vi sono particolari differenze ed in alcuni casi il pesce d’allevamento è superiore per igiene e genuinità.
Tutto, ovviamente, dipende dalle metodiche di itticoltura adottate. Il pesce selvatico è potenzialmente più esposto a scorie chimiche e metalli pesanti. I pesci più sensibili all’inquinamento sono quelli in grado di filtrare grosse quantità d’acqua e di trattenere di conseguenza microrganismi patogeni,
I pesci di grande taglia (tonno, sgombro e pesce spada ) sono invece più sensibili ai metalli tossici come mercurio, rame, piombo e cadmio. Naselli, trote e merluzzi, tendono ad accumulare meno metalli, così come il salmone. In generale, il pesce pescato nell’oceano Atlantico è meno inquinato di quello proveniente dal mar Mediterraneo.
CARATTERISTICA | PESCE FRESCHISSIMO | PESCE FRESCO | PESCE ALTERATO |
ODORE | salso o di alga | fresco | ammoniaca |
RIGIDITÀ CADAVERICA | presente | assente | assente |
ASPETTO | superficie lucida e brillante | superficie viva | smorto e cinereo |
CONSISTENZA | sodo e carnoso | elastico e morbido | molle e flaccido |
OCCHIO | vivo e sporgente | vitreo | piatto e appannato |
COLORE BRANCHIE | rosso bordeaux e lucide | rosso pallido e porpora | carnicino-marrone |
Quando si acquista del pesce surgelato è bene fare attenzione ai seguenti particolari:
data di scadenza integrità della confezione
Qual è il pesce povero?
Esempi di pesce povero – Alcuni esempi di pesce povero sono:
- Pesce povero propriamente detto di mare: lattarino, paganello, go, triglia, cefalo, mormora o marmora, salpa, occhiata, boga, tordi – varie specie – sparaglione, suro o sugarello, pagello fragolino, sciarrano, alici o acciughe, sarde o sardine, alaccia, aguglia, sgombro (popolazione in diminuzione), lanzardo, tombarello, pesce serra, barracuda del mediterraneo, gallinella, tracina, molo, merlano, razze, grongo, murena ecc. Nota : in passato era considerata tale anche l’ anguilla ; oggi invece è una specie a rischio.
- Crostacei di mare: granchio di rena
- Molluschi di mare: cozze, ostriche, vongole veraci, cannolicchi, telline, lumache di mare come tombolini, rapari, murici – patelle, Nota : in passato, anche moscardino, polpo, seppia, calamaro e totano (attualmente hanno tutti una densità di popolazione in diminuzione).
- Pesce povero propriamente detto di acqua dolce: carassio, carpa, pesce gatto “nostrano” (popolazione in diminuzione), pesce gatto del danubio o pesce siluro, scardola, brema, pesce gatto americano (recentemente diffuso), coregone, agone, pesce persico, persico sole, alborella (popolazione in diminuzione) ecc. Trote, luccio e tinca erano un tempo considerati pesce povero ma attualmente sono in drastica diminuzione quasi in tutta la penisola. Nota : in passato, soprattutto nella pianura padana, rientravano tra i prodotti della pesca di tipo povero anche le rane – leggi anche Rana – Alimento,
Crostacei di acqua dolce: gamberi di fiume, ma solo i piccoli gamberetti e le specie aliene importate comunemente definite “gambero killer”
In merito al livello di inquinamento / contaminazione, è comunque doveroso entrare un po’ più nel dettaglio.
Qual è il pesce più grasso al mondo?
Non esiste un pesce più grasso in assoluto. È più opportuno parlare di classificazione dei pesci in base all’apporto percentuale di grassi: in base a questo, pesci grassi possono essere considerati il salmone, lo sgombro, l’aringa e l’anguilla.
Quante volte Mangiare pesce?
Le porzioni e le frequenze di alimenti: come variarle durante la giornata e la settimana Una delle semplici ma indispensabili regole che ci permettono di stare in forma e in salute è racchiusa nel numero 5: mangiare 5 volte al giorno, tre pasti principali e due spuntini.
Pasti della giornata | % Kcal giornaliere |
COLAZIONE | 25% |
PRANZO | 40% |
CENA | 35% |
Se si considerano lo spuntino di metà mattina e la merenda di metà pomeriggio, ognuno deve corrispondere circa al 10% delle kcal giornaliere, quindi va ridotto l’introito di kcal durante i pasti principali, es.: colazione 20%, pranzo 35%, cena 25%, L’apporto (quantità) di calorie di una corretta alimentazione deve essere equilibrata e provenienti in % dai diversi macronutrienti come mostra il grafico seguente. Riguardo ai vari gruppi di alimenti da assumere si consiglia di alternare il più possibile i cibi, rispettando le frequenze settimanali di consumo di cui parleremo fra poco. Tutto questo serve a garantire varietà alla dieta e a soddisfare i fabbisogni nutrizionali, non solo di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) ma anche di micronutrienti (vitamine e minerali).
Si consigliano almeno 3 porzioni di verdura al giorno e 2-3 frutti di stagione. È bene scegliere frutta e verdura di tutti i colori, variando spesso: bianco, verde, rosso, giallo/arancio, viola/blu. Questo permette di assumere una maggior quantità e varietà di vitamine e minerali, tra i quali molti antiossidanti, che proteggono le cellule dell’organismo e riducono il rischio di contrarre malattie.
Le porzioni consigliate sono 4-5 al giorno, da consumare in tutti i pasti perché contengono carboidrati complessi, fonte primaria di energia. I condimenti come olio e altri grassi devono essere presenti in 2-3 porzioni al giorno. Si consiglia di utilizzare prevalentemente olio extravergine di oliva (almeno 5 cucchiaini al giorno) e di moderare l’uso del burro e di altri grassi vegetali o animali.
Contengono proteine ad alto valore biologico, vitamine del gruppo B, vitamina A e tante altre, oltre a molti minerali: fosforo, zinco, rame e calcio in grande quantità. Di questi alimenti vanno assunte 2-3 porzioni al giorno, di cui 1-2 di latte o yogurt preferibilmente parzialmente scremati, mentre i formaggi vanno mangiati 2-3 volte a settimana come secondo al posto di uova o carne, un cucchiaio raso di Grana Padano DOP grattugiato si può assumere per condire i primi al posto del sale.
Sono fonti di proteine ad alto valore biologico. Si consigliano 1-2 porzioni al giorno con particolare riguardo ai differenti alimenti. Ad esempio è preferibile scegliere carni magre (pollo, tacchino, vitello) con un consumo settimanale di 3-4 volte ed eventualmente sostituire una volta con affettati o insaccati.
- Si consiglia di consumare il pesce 3 volte a settimana, scegliendo preferibilmente quello azzurro ricco di Omega 3.
- Le uova vanno limitate a 1-2 a settimana perché hanno un elevato contenuto di colesterolo.
- Gli affettati, Gli insaccati di solito molto grassi e ricchi di sale, vanno consumati solo occasionalmente mentre gli affettati, come prosciutto cotto o crudo e bresaola, essendo più magri, sono consentiti 2 volte a settimana.
I legumi è consigliato mangiarli almeno 2 volte a settimana, se consumati con i cereali, forniscono proteine simili a quelle animali. IN SINTESI
FRUTTA | 3 frutti al giorno grandi come il pugno di ciascuno |
VERDURA | 2 porzioni di verdura al giorno, più frequentemente cruda |
CEREALI | ogni giorno ed a ogni pasto, pasta o riso o mais, ecc. meglio se integrali |
PESCE | 3 volte a settimana |
CARNE ROSSA O BIANCA | 3 volte a settimana |
1-2 UOVA | 1 volta a settimana al posto della carne |
AFFETTATI | prosciutto crudo o cotto e bresaola 2 volte a settimana con moderazione |
INSACCATI | Salame, mortadella, salsiccia, wurstel e similari 1 volta a settimana con moderazione |
LEGUMI | 2-3 volte a settimana |
LATTE O YOGURT | 1-2 volte al giorno |
FORMAGGI COME SECONDO | Stagionati come il Grana Padano DOP 2 volte a settimana 50/60g oppure freschi 100g al posto di carne o uova |
Le porzioni e le frequenze di alimenti: come variarle durante la giornata e la settimana
Perché è importante mangiare il pesce?
Il pesce è sinonimo di salute: è uno tra gli alimenti maggiormente consigliati nella nostra dieta per le sue notevoli proprietà nutrizionali e i molti benefici che apporta al nostro organismo. è un ottimo alimento e andrebbe consumato almeno 2 o 3 volte a settimana in una dieta varia È un cibo ottimo per l’alimentazione di bambini, ragazzi, adulti e anziani e andrebbe consumato almeno 2 o 3 volte a settimana, all’interno di una dieta varia ed equilibrata. Da un punto di vista nutrizionale il pesce è composto per il 60-80% da acqua e contiene tra il 15 e il 25% di proteine ad alto valore biologico, di ottima qualità e facilmente digeribili. La concentrazione di grassi è molto variabile e per tale ragione i pesci sono suddivisi in magri, semigrassi e grassi.
In particolare però nel pesce abbiamo un’abbondanza di acidi grassi insaturi e polinsaturi (fra cui gli omega-3), che rappresentano i cosiddetti grassi buoni, utili nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Gli zuccheri, invece, sono presenti solo in tracce. Ma non basta: il pesce è anche una buona fonte di sali minerali e di vitamine; infatti contiene fosforo, calcio e iodio, mentre tra le vitamine sono presenti la vitamina A, la vitamina D e alcune vitamine del gruppo B.
Vediamo allora di saperne di più su questo alimento dalle mille proprietà attraverso 10 buoni motivi per cui il pesce fresco non dovrebbe mai mancare sulla nostra tavola,
- Contiene grassi di elevata qualità: gli omega 3,
- Il pesce è ricco di omega 3, cioè acidi grassi polinsaturi molto importanti per garantire il benessere del nostro organismo.
- Infatti questi grassi buoni permettono di combattere e prevenire le malattie cardiovascolari, come infarto e ictus, e riducono il colesterolo ematico portandolo verso i livelli ottimali.




Inoltre gli omega 3 migliorano il ritmo cardiaco, favorendo la circolazione del sangue; riducono la formazione di trombi e placche, responsabili dell’ostruzione delle arterie; e hanno una benefica azione antinfiammatoria. Sardine, salmone e sgombro sono tra i pesci più ricchi di omega 3. Rappresenta una buona fonte di fosforo, I prodotti ittici sono una buona fonte di fosforo, un minerale molto utile per la formazione delle ossa e dei denti, indispensabile nei vari processi di produzione di energia. Inoltre il fosforo partecipa alla formazione delle molecole di DNA e RNA, fondamentali per la vita.
Spigola, orata e merluzzo sono in cima alla classifica per il loro contenuto in fosforo. È un ottimo alleato per il buon funzionamento della tiroide, La tiroide è una ghiandola situata alla base del collo, che produce gli ormoni tiroidei, fondamentali per una buona crescita, per lo sviluppo del sistema nervoso e per il metabolismo.
Per produrre quantità sufficienti di ormoni tiroidei necessita dell’assunzione di iodio ed il pesce è uno degli alimenti presenti in natura che ne contiene la maggior quantità, poiché lo iodio presente nel mare si accumula nei pesci e nei crostacei, il cui consumo ci assicura così il raggiungimento del fabbisogno di iodio raccomandato dalle linee guida. È una fonte di calcio alternativa per chi è intollerante al lattosio, I lattarini, l’alice, il polpo e il calamaro fresco sono tra i pesci con maggior contenuto di calcio. Infatti, soprattutto per chi è intollerante al lattosio, il pesce è uno tra gli alimenti alternativi al consumo di latte e latticini che offre una buona quantità di calcio.
È un ottimo alimento durante la gravidanza, Con le dovute attenzioni il pesce rappresenta un alimento di riferimento durante il periodo gestazionale. Infatti nel periodo fetale e nei primi anni di vita il giusto consumo di pesce favorisce un adeguato sviluppo del cervello e del sistema nervoso del bambino grazie all’apporto di acidi grassi omega 3, favorendo le connessioni tra le cellule cerebrali che sono incaricate del trasporto degli impulsi nervosi. Inoltre lo iodio contenuto nel pesce di mare favorisce la buona strutturazione della tiroide, ghiandola che produce ormoni indispensabili per il metabolismo e l’accrescimento dell’organismo. E non è finita, anche il fosforo contenuto nel pesce è un minerale indispensabile per lo sviluppo cognitivo e intellettuale del feto. Infine le proteine nobili di cui il pesce è ricchissimo non devono mai mancare nell’alimentazione della mamma, in quanto preziose per la formazione dei nuovi tessuti e la crescita del feto.
Cosa contiene l’occhio del pesce?
occhi Gli occhi dei pesci sono generalmente localizzati in posizione laterale, sprovvisti di palpebre, solitamente trasparenti, anche se in alcune specie possono essere rossi come nel triotto o riflettere tinte gialle o verdi come nella tinca.In essi sono presenti cellule nervose (cellule della retina) che ricevono gli stimoli luminosi e li trasmettono attraverso il nervo ottico al cervello, che li elabora.Le cellule fotorecettrici della retina vengono distinte, in base alla loro forma, in due categorie: i coni ed i bastoncelli.Entrambe queste cellule dispongono di speciali pigmenti capaci di catturare la luce; in particolare i bastoncelli contengono un pigmento chiamato rodopsina in grado di recepire gli stimoli luminosi deboli, consentendo la visione in bianco e nero.I coni invece sono di tre tipi in base al tipo di pigmento che contengono e possono percepire diverse lunghezze d’onda, consentendo la visione a colori.
La luce che arriva alla retina deve prima passare però attraverso la pupilla ed il cristallino; quest’ultimo nei pesci è sferico e a differenza dell’occhio umano non modifica mai la sua curvatura per mettere a fuoco gli oggetti. Come fa allora un pesce a vedere nitidamente sia da lontano che da vicino? Il cristallino dei pesci nella posizione di riposo è accomodato per la visione da vicino, per mettere a fuoco gli oggetti lontani l’occhio dispone di muscoli particolari, detti retrattori, che spostano il cristallino in relazione alle distanze delle cose da localizzare.Non tutte le specie di pesci però vedono allo stesso modo: in genere nei pesci predatori diurni come le trote, che cacciano utilizzando la vista, gli occhi sono grandi e ben sviluppati, in grado di distinguere perfettamente forme e colori (sfumature e tonalità comprese) mentre nei pesci predatori notturni come il pesce gatto e l’anguilla e nei pesci di fondo ad alimentazione onnivora non specializzata come la carpa ed il barbo gli occhi sono piccoli poiché intervengono anche altri sensi nella ricerca del cibo come i barbigli provvisti di terminazioni sensoriali ed il sistema della linea laterale.
: occhi
Qual è la carne che contiene più proteine?
La carne più proteica: ecco qual è – Com’è noto, le carni più proteiche sono, tra cui in particolare il petto di pollo e il petto di tacchino. Con il loro scarso contenuto di grassi e il grande apporto di questo macronutriente, esse si collocano in cima alla lista dei cibi più desiderabili da tutti coloro che desiderano integrare una dieta ricca di proteine.
- In più, la carne bianca ha il grande vantaggio di essere economica, soprattutto rispetto alla sua controparte rossa.
- Anche la carne rossa ha proteine in grande misura.
- Per esempio, un buon taglio di manzo contiene quasi le stesse proteine del petto di pollo, ma risulta decisamente più calorico della sua controparte bianca.
Tra, invece, è opportuno menzionare bresaola e fesa di tacchino, entrambi molto ricchi di proteine oltre che davvero gustosi e poveri di grassi. Facciamo un elenco di tutte le carni con più proteine disponibili al supermercato, tenendo presente che i valori fanno riferimento a 100 grammi di prodotto e rappresentano una stima:
Bresaola: 32 gr Prosciutto crudo: 28 gr Petto di pollo: 23,3 gr Tonno fresco: 21 gr Bovino adulto (filetto): 20 gr Petto di tacchino: 25 gr
Per quanto riguarda il pesce, le diete ricche di proteine consigliano il polipo e il tonno, meglio se pinna gialla. Queste carni sono facili da digerire e particolarmente proteiche, oltre che ricche di vitamina B, selenio e antiossidanti naturali, Il salmone è leggermente più grasso, ma particolarmente consigliato nelle diete per il suo alto valore proteico.
Che vitamina C è nel pesce?
I sali minerali presenti nei prodotti della pesca sono il calcio, il fosforo e lo iodio. Troviamo, inoltre, buone quantità di vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina D.
Perché il salmone fa bene?
Il salmone è un pesce dalle carni gustose, ricco di vitamine, acidi grassi omega-3 e sali minerali. Rientra tra i pesci grassi. Il fosforo è importante per la salute di ossa e denti, mentre il selenio permette il buon funzionamento degli antiossidanti cellulari.
Perché non mangiare pesce?
2. Perché il pesce contiene grassi saturi e colesterolo come la carne – Tutti i prodotti animali contengono grassi saturi (i grassi “cattivi”), anche il pesce. Queste sostanze contribuiscono ad elevare i livelli di colesterolo nel sangue, aumentando notevolmente il rischio di ictus e attacchi cardiaci.
Quali pesci non contengono mercurio?
I più sicuri, al contrario, sono i pesci di piccola taglia (ad eccezione dei molluschi) e quelli di allevamento, come il salmone, l’orata, la spigola, il pesce gatto e la trota.
Quali sono i pesci più ricchi di omega-3?
Pesce ricco di Omega-3 – Se i vegetali sono ricchi di acido Alfa-linolenico, sono i prodotti della pesca ad essere un concentrato di EPA e di DHA, il pesce, ma soprattutto l’olio di pesce e l’olio estratto dal suo fegato, sono perfetti per fare il pieno di Omega-3.
Il pesce più ricco di Omega-3 è sicuramente quello che vive in mari freddi ed è vissuto allo stato brado, che si è alimentato naturalmente e per questo ha carni più grasse e nutrienti. Vi ricorda qualcosa? Certamente parliamo del salmone, soprattutto quello selvaggio, ma sono fonti non preferibili anche lo sgombro, il tonno e la palamita, le aringhe, il merluzzo, il pesce spada, le sardine, ma anche la trota, la carpa o il cefalo e tutto il pesce azzurro.
Sono ricche di Omega-3 le loro uova e in parte anche bottarga che se ne ricava. Non dimentichiamo poi i molluschi, i crostacei, e il krill di cui questi pesci si cibano in maniera primaria. Per chi invece voglia sperimentare, molte alghe e oli da esse derivati sono fonti di Omega-3.
- Preferiamo quindi consumare il pesce secondo le razioni quotidiane indicate accertandoci della sua provenienza.
- Possiamo consumarlo appena scottato o anche crudo a patto che sia stato abbattuto secondo norma di legge.
- Poi non vi resta che sperimentare in cucina.
- Aggiungete il salmone o il tonno a un poke, oppure lanciatevi su un tataki di pesce in crosta di semi, oppure preferite la classica tagliata.
Non ponete limite alla vostra fantasia!
Perché si dice sono sano come un pesce?
‘Essere sano come un pesce ‘ è un modo di dire molto comune nella lingua italiana e indica un individuo in perfetta salute. L’espressione ha origine nell’antichità, in cui si credeva che i pesci fossero immuni da qualsiasi malattia.
Come si chiama la vitamina del pesce?
Il pesce è anche un’importante fonte di vitamine del gruppo B, vitamina A e vitamina D e di sali minerali come calcio, fosforo e iodio.