Pesce Pangasio Da Dove Viene?

Pesce Pangasio Da Dove Viene
Il pangasio Il pangasio ( Pangasius hypophtalmus ) è un pesce di acqua dolce della famiglia dei pesci gatto e proviene da allevamenti situati in VietNam, nel delta del Mekong. Caratterizzato da carni bianche o rosa molto chiaro, con scarso sapore e soprattutto senza il tipico odore di pesce, il pangasio, in questi ultimi anni è diventato una delle specie d’acqua dolce più popolari sui mercati europei, sia per il prezzo molto competitivo rispetto ad altre specie più pregiate, quali il salmone, sia per la facilità di impiego in cucina, poiché è messo in commercio direttamente in filetti e senza spine.

Per tali motivi il settore dove maggiormente si è diffuso questo pesce è la ristorazione collettiva, in particolare nelle mense aziendali e scolastiche. Recentemente il pangasio è stato oggetto di attenzione da parte dei mezzi di comunicazione che hanno riportato notizie allarmistiche circa la salubrità e la qualità di questo prodotto e, inoltre, sono stati frequenti gli episodi di “truffa” in cui il pangasio era venduto come filetto di cernia, di merluzzo o di gallinella.

Il valore nutritivo di questo pesce è stato valutato in uno studio dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) 1, ed è risultato senz’altro inferiore rispetto alle specie ittiche normalmente consumate in Italia. È stato evidenziato un basso tenore in proteine (12.6-15.6 g %) e grassi (1.3-3.0 g%) a fronte di un alto contenuto di acqua (80-85 g%).

La frazione lipidica è caratterizzata da un basso contenuto di colesterolo (21–39 mg %) ma mostra, tra gli acidi grassi, una prevalenza di saturi (41.1–47.8 % sul totale degli acidi grassi) rispetto ai più “utili” acidi grassi poliinsaturi (12.5–18.8 % sul totale degli acidi grassi) rivelando, in particolare, una carenza dei cosiddetti omega-3 riconosciuti come agenti di prevenzione di malattie cardiovascolari.

Sempre più ritirato da supermercati pangasio, pesce con poco scarto e molta carne ma inquinato

È stato evidenziato, infine, un elevato tenore in sodio, dovuto probabilmente all’eccessivo uso di un additivo, il sodio polifosfato (E451), che viene aggiunto per migliorare la ritenzione di acqua da parte del prodotto al momento dello scongelamento e migliorarne la qualità.

  1. Al di là di questi valori, ciò che solleva maggiori preoccupazioni per questi prodotti alimentari è la possibilità che possano contenere elevati livelli di contaminanti ambientali o residui di farmaci.
  2. Infatti il pangasio è allevato soprattutto nel delta del Mekong, un fiume che nasce in Cina e attraversa molti paesi del sud est asiatico (Cambogia, Laos, Thailandia) fino al VietNam dove finisce la sua corsa gettandosi nel mar della Cina.

Questo fiume, che prima attraversava terre destinate unicamente ad attività agricole, attualmente è a rischio inquinamento a causa della crescente urbanizzazione di quelle aree e dell’incremento di attività industriali che negli ultimi anni si sono sviluppate in quei territori.

In tali aree lo scarico di reflui carichi di metalli pesanti (cadmio e piombo), policlorobifenili (PCB), oltre all’uso indiscriminato di pesticidi, ha comportato un accumulo di questi contaminanti ambientali sia nelle acque che nei sedimenti del fiume con la possibilità che le specie ittiche allevate nelle sue acque possano bioaccumulare queste sostanze 2,3,4,

Vi è inoltre il rischio che alcune sostanze farmacologicamente attive, il cui uso è bandito all’interno della Comunità Europea, vengano invece impiegate per i trattamenti veterinari negli impianti di acquacoltura in questi paesi asiatici. Queste sostanze comprendono in primo luogo il verde malachite, un colorante organico dotato di una potente azione antiparassitaria ma anche di un’attività mutagena e probabilmente cancerogena che ne hanno comportato il divieto di uso per i pesci di allevamento destinati all’alimentazione umana.

  • Analogamente, a causa dei potenziali effetti tossici sulla salute umana, è stato vietato l’uso di antibiotici quali il cloramfenicolo e di sostanza antibatteriche quali i nitrofuranici.
  • Purtroppo nei Paesi asiatici, molto attivi nel settore dell’acquacoltura per produzione di pesce e crostacei, la situazione non è ben regolamentata per cui gli allevatori possono utilizzare qualsiasi sostanza farmacologicamente attiva, anche quelle vietate nei paesi comunitari e spesso in maniera incontrollata e indiscriminata.

Tuttavia, pure in presenza di una regolamentazione esistente, l’assenza di un efficace sistema di controllo favorisce l’utilizzo di pratiche di allevamento illecite. In Italia le importazioni di pangasio sono sottoposte a controlli ispettivi presso i Posti di Ispezione Frontalieri (PIF), come avviene per tutti i prodotti provenienti da Paesi terzi.

Quando il pangasio giunge in Italia, oltre alla verifica della certificazione che accompagna il prodotto, i servizi veterinari effettuano il prelievo di campioni dalle partite e le inviano ai laboratori della rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali per la ricerca di residui di farmaci e contaminanti (metalli pesanti, PCB, pesticidi).

In caso di esito sfavorevole in relazione alla non conformità e al rischio accertato, vengono intraprese misure sanitarie specifiche sulla partita interessata che possono andare dal respingimento alla distruzione. Nello stesso tempo viene attivato il sistema di allerta comunitario (RASFF) al fine di estendere le misure di controllo su tutte le partite della stessa tipologia e provenienti dal paese che le ha esportate.

  1. In Campania il controllo dei prodotti della pesca provenienti da Paesi extra CEE è affidato ai due PIF dei porti di Napoli e Salerno.
  2. Nell’anno 2009, nell’ambito delle attività di questi due importanti scali commerciali, sono state controllate anche le partite di pangasio di origine vietnamita.
  3. Il pangasio, inoltre, al pari di altri prodotti ittici, rientra comunque nel gruppo dei prodotti alimentari che sono sottoposti all’attività di vigilanza e ispezione da parte dei Servizi Veterinari i quali presso depositi, grande distribuzione e semplici pescherie, effettuano prelievi di campioni da destinare agli Istituti Zooprofilattici.

In questi laboratori sono eseguite le analisi di controllo chimico e/o microbiologico per stabilire la rispondenza ai requisiti di legge e quindi la salubrità del prodotto. In totale, nel corso del 2009, sono stati inviati 27 campioni di pangasio, sui quali sono stati effettuati 96 esami chimico-tossicologici.

Le determinazioni richieste hanno riguardato principalmente i metalli pesanti, piombo, mercurio, cadmio e cromo. Sono stati inoltre, ricercati residui di contaminanti ambientali (PCB e pesticidi) o di farmaci, sia consentiti (sulfamidici o chinolonici), sia vietati (cloramfenicolo o nitrofuranici). In nessun caso si sono avuti casi di non conformità alla normativa vigente in tema di sicurezza degli alimenti: per quanto riguarda i metalli, i livelli riscontrati sono tutti al di sotto dei limiti imposti dal regolamento CE 1881/2006, mentre le sostanze farmacologicamente attive, sono da considerarsi praticamente assenti.

In conclusione, se da un lato i risultati emersi dalle analisi chimiche offrono una garanzia di sicurezza per il pangasio e in generale, per gli alimenti di provenienza da paesi terzi, dall’altro, la riduzione progressiva delle attività di pesca in Italia e l’incremento delle importazioni di prodotti d’acquacoltura confermano la necessità di proseguire i controlli per l’accertamento della salubrità di questi alimenti.

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Orban E., Nevigato T, Di Lena G, Masci M, Casini I, Gabelli L, Caproni R. New trends in the seafood market. Sutchi catfish (Pangasius hypophthalmus) fillets from Vietnam: Nutritional quality and safety aspects 2008 Food Chemistry 110; 383–389 Ngo Dang Nghia, Bjørn Tore Lunestad, Trang Si Trung, Nguyen Thanh Son, Amund Maage. Heavy Metals in the Farming Environment and in some Selected Aquaculture Species in the Van Phong Bay and Nha Trang Bay of the Khanh Hoa Province in Vietnam Bulletin of Environmental Contamination and Toxicology Sakultantimetha A, Bangkedphol S, Lauhachinda N, Homchan U, Songsasen A. Environmental Fate and Transportation of Cadmium, Lead and Manganese in a River Environment using the EPISUITE Program.2009 Kasetsart J. (Nat. Sci.) 43; 620-627 Nghia ND, Lunestad BT, Trung TS, Son NT, Maage A.2009 Heavy metals in the farming environment and in some selected aquaculture species in the Van Phong Bay and Nha Trang Bay of the Khanh Hoa Province in Vietnam. Bull Environ Contam Toxicol. Jan;82(1):75-9. van Leeuwen SP, van Velzen MJ, Swart CP, van der Veen I, Traag WA, de Boer J.Halogenated Contaminants in Farmed Salmon, Trout, Tilapia, Pangasius, and Shrimp Env. Sci. Tecn. Environ Sci Technol.2009 Jun 1;43(11):4009-15. Simon R. Bush, Nguyen Tri Khiem, Le Xuan Sinh. Governing the environmental and social dimensions of pangasius production in Vietnam: A Review 2009 Aquaculture Economics & Management, 1551-8663, Volume 13, Issue 4: 271-293

: Il pangasio

Perché il pesce pangasio è tossico?

Nel pangasio alti livelli di mercurio, sconsigliato a bambini – Salute & Benessere Il pangasio, originario del Vietnam, è uno dei pesci più consumati al mondo per il suo basso costo, il sapore delicato e la presentazione del filetto senza pelle o spine.

  1. Nonostante il suo basso contenuto proteico e il suo livello ancora più basso di omega-3, non è il profilo nutrizionale a preoccupare, ma piuttosto la sua alta concentrazione di mercurio.
  2. Il consumo continuativo può esporre infatti ad alti livelli proprio di mercurio, con possibili conseguenze a lungo termine sulla salute.

Quindi, soprattutto per i bambini si raccomanda il consumo di altre varietà di pesce. A suggerirlo è uno studio della Universidad de La Laguna, nelle Isole Canarie in Spagna, pubblicato sulla rivista Chemosphere. Per valutare il rischio tossico dovuto al mercurio che potrebbe derivare dal consumo di pangasio, che proviene dal fiume Mekong che è tra i più inquinati del mondo, il team di ricercatori ha analizzato un totale di 80 campioni di filetti congelati disponibili in condizioni naturali o marinate.

  1. I risultati hanno rivelato che alcuni campioni, specialmente nelle loro presentazioni marinate, superano le concentrazioni massime ammissibili stabilite dalla legislazione europea a 0,5 mg / kg.
  2. L’analisi dei campioni, eseguita mediante spettrofotometria di assorbimento atomico a vapore freddo, ha mostrato un ampio intervallo di concentrazioni di mercurio tra 0,10-0,69 mg / kg, con un valore medio di 0,22 mg / kg.

“Una volta ottenuti questi dati e assumendo un consumo settimanale di 350 grammi di pangasio, la percentuale di contributo alla dose settimanale tollerabile di mercurio è del 32% e del 27,5% per le donne e gli uomini, rispettivamente”, evidenzia Ángel J.Gutiérrez Fernández, della Universidad de La Laguna.

Dove si pesca il pesce pangasio?

Tutto sul pangasio, pesce d’acqua dolce proveniente dal Vietnam Anche se in Italia non gode proprio di buona fame, il pangasio continua a far da pietanza padrone nei piatti da portata e ad alimentare discussioni in merito alla sua classificazione all’interno dell’ industria ittica, Rispolveriamo, quindi, alcune basilari informazioni su questa specie sempre più popolare.Il nome scientifico del pangasio è Pangasius bocourti o Pangasius hypophtalmus, è un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia dei pesci gatto e proveniente da allevamenti situati in Vietnam.Una vasta qualità di pesci d’acqua dolce rientra nella definizione di pangasio.

Il settore ittico si è arrovellato parecchio sul caratterizzare come pangasio alcune specie identificabili anche come squali o pesci gatto. Secondo la classifica prodotta dal National Fisheries Institute, il pangasio si è stanziato come la sesta tipologia di pesce consumata in America nel 2013.Dove possiamo trovarlo?La più vasta varietà di pangasio può essere ricercata in Vietnam, da dove proviene originariamente, Cina, Cambogia ed altri paesi asiatici come Laos e Thailandia.Vediamo un po’ di valori nutrizionaliCalorie: 110Grassi: 4gSaturi: 1gColesterolo: 40mgSodio: 150mgProteine: 17gFerro: 2%In che modo dovrebbe essere cucinato? Si potrebbe impanare e friggere in occasione di un buffet, con una formula poco costosa.

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A cosa fa bene il pangasio?

Proprietà e benefici Pangasio Il pangasio è un pesce che ha raggiunto le nostre tavole relativamente di recente, dal momento che si tratta di un prodotto ittico proveniente dall’oriente: è infatti un pesce d’acqua dolce tipico delle regioni asiatiche ed in particolare gli allevamenti di maggior rilevanza si trovano in Vietnam.

  • Come aspetto, è simile al pesce gatto, poiché anche il pangasio possiede una sorta di “baffi”, chiamati barbigli, che utilizza per raccogliere il cibo e informazioni sull’ambiente che lo circonda.
  • Questo pesce è particolarmente economico, dal momento che impiega poco tempo per raggiungere dimensioni elevate e non ha bisogno di particolari tipi di mangimi ricercati, visto che mangia praticamente di tutto.

La carne di questo pesce alla vista è simile a quella di molti, visto che è bianca e senza spine, per questo motivo è stato protagonista di spiacevoli frodi alimentari in cui veniva spacciato per merluzzo o gallinella e quindi venduto ad un prezzo molto più alto rispetto a quello a cui si trova solitamente al mercato. Pesce Pangasio Da Dove Viene APPIP ERROR: amazon-search 1) Ricco di proteine : circa il 17/18% della carne di questo pesce è composta di proteine, si tratta quindi di un buon alimento per chi punta ad aumentare la propria massa muscolare consumando cibi secondo una dieta iperproteica.

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Sebbene le proteine contenute nella carne di questo pesce non siano particolarmente ricche di amminoacidi essenziali, e quindi non facciano parte della famiglia di proteine ad alto valore biologico, sono facilmente digeribili ed assimilabili dal nostro corpo.2) Poche calorie : la carne del pangasio è ricchissima di acqua, per questo motivo, nonostante non sia povero di grassi saturi, il bilancio energetico di questo pesce non è particolarmente carico, tanto da renderlo un buon alimento per chi segue una dieta ipocalorica.3) Carne morbida e saporita: La carne di pangasio è molto morbida ma anche molto saporita rispetto ad altri diversi tipi di pesce.

Il suo punto di forza sta nella fragilità della carne che si adatta a molte ricette essendo molto facile da cucinare.4) Privo di spine : Il pangasio possiamo trovarlo facilmente al supermercato ed esso si presenta assolutamente “privo di spine”. Questo è un buon punto di partenza e ne fa del pangasio un pesce facile da consumare per chi ha problemi con le spine o chi odia particolarmente questa fase quando consuma pesce. Pesce Pangasio Da Dove Viene 1) Povero di nutrienti : il pangasio non è perciò un pesce ricco di vitamine o sali minerali importanti come sono i pesci azzurri del Mediterraneo, nonostante non ci siano particolari controindicazioni per la sua assunzione non è quindi un cibo ricco e di alto valore nutrizionale come altri pesci.

Per esempio un fatto che lo fa scendere di qualità alimentare rispetto all’altro pesce è la scarsissima presenza di grassi polinsaturi del gruppo omega: solo meno del 7% dei grassi contenuti in questo pesce appartiene alla suddetta famiglia, e si evince facilmente che questo quantitativo non è assolutamente sufficiente per apportare i benefici che solitamente questi grassi hanno sulla nostra salute.2) Allevamenti in acque molto inquinate : nonostante l’analisi chimica delle carni di pangasio non presenta livelli di mercurio, pesticidi o organo-clorurati tanto alti da poterlo inserire nella lista degli alimenti a rischio, quando lo consumiamo non dobbiamo mai dimenticarci che questo pesce è allevato nel Mekong, uno dei fiumi più inquinati del nostro pianeta.

Il fiume Mekong presenta tutt’ora gravi problemi di inquinamento dovuto agli scarichi di oltre 210 siti industriali. La presenza di metalli pesanti è stata “tuttora” altamente documentata.3) Ricco di colesterolo e grassi saturi : nonostante la presenza lipidica non sia predominante, la maggior parte dei grassi contenuti nella carne di pangasio è costituita da grassi saturi e da colesterolo.

  • Non si tratta quindi di un pesce che va ad aiutare il sistema cardiocircolatorio a liberare le pareti delle arterie dal grasso in eccesso, come fanno molti dei pesci ricchi di omega 3, ma anzi, introduce nel nostro organismo altri grassi “cattivi”.
  • Non è quindi un pesce adatto all’alimentazione di chi ha problemi di colesterolo alto o di eccesso di trigliceridi nel sangue.4) Ricco di sodio : nonostante sia un pesce d’acqua dolce, la concentrazione di sodio nella carne del pangasio è elevatissima.

Questo probabilmente è dovuto ad un additivo che viene aggiunto al mangime, chiamato sodio tripoli-fosfato (noto anche come E451), che viene aggiunto per conservare l’idratazione delle proteine che compongono la carne dopo il congelamento e il decongelamento.

  1. Si tratta di un additivo notificato, e quindi è legale l’utilizzo, tuttavia porta come principale controindicazione quella appunto di aggiungere un’elevata quantità di sodio alla carne.
  2. Risulta quindi ovvio che il pangasio non è assolutamente un cibo da inserire nella dieta di chi soffre di ipertensione o di chi comunque ha problemi riguardanti la pressione sanguigna.

Ovviamente il pangasio non allevato con mangimi e quindi “naturale” non avrà grandi quantità di sodio e si appresta ad essere facilmente consumato senza problemi. Il Pangasio in Italia : Il pangasio in Italia si trova sempre più difficilmente da quando Esselunga, Coop, Carrefour ne hanno bloccato l’importazione.

La commissione europea ha dichiarato che questo pesce “economico” può essere pericoloso per la salute dei cittadini europei. Conclusioni : Possiamo trovare il pangasio al supermercato o in pescheria molto facile è trovare i filetti di pangasio prontamente surgelati e pronti per essere cucinati in svariate ricette.

Le acque sporche ultimamente stanno diventando un “ricordo lontano” da quando questo pesce viene allevato artificialmente almeno questo è quanto affermano alcune testate giornalistiche asiatiche per far ripartire l’economia a livello internazionale. Nonostante ciò, questo pesce è vulnerabile a moltissime malattie perché non è un pesce molto resistente.

La moria nei centri di allevamento è molto elevata. Ho consumato pangasio in più di un’occasione ed è un pesce che ho sempre apprezzato molto per il sapore delicato e la carne molto morbida ma tutte le volte che l’ho mangiato, ho avuto una forte diarrea, casualità o meno, ho deciso di eliminarlo dalla mia alimentazione.

: Proprietà e benefici Pangasio

Quanto costa il pangasio al Kg?

€7.75 al Kg.

Quanto costa al chilo il pangasio?

Filetto di Pangasio € 2,99 al Kg.

Che sapore ha il filetto di pangasio?

L’impatto dell’allevamento di questa specie sull’ambiente è enorme a fronte di un bassissimo profilo nutrizionale. Dopo il boom degli anni scorsi il suo consumo sta calando, anche in Italia. – A volte ritornano. O forse non se ne sono mai andati. È il caso del pangasio, che in questi giorni sta tornando a far parlare di sé. Pesce Pangasio Da Dove Viene Da quel momento, il pangasio ha iniziato a diffondersi anche sui mercati internazionali. Le sue carni, sfilettate e congelate, sono arrivate nei supermercati, nelle mense scolastiche, sulle tavole. Il pangasio cresce velocemente, costa pochissimo e ha un sapore piuttosto neutro e delicato, enormi vantaggi che gli hanno consentito di avere, alla pari di altri pesci allevati, il più alto incremento di vendite del mondo.

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Ma questi vantaggi non lo hanno reso immune da critiche e sospetti: la carne di pangasio è molto povera sotto il profilo nutrizionale e ha un contenuto molto basso di omega-3 (che è un fattore importante perchè sulla presenza di questi acidi grassi si basa la proposta di consumare più pesce); gli allevamenti si trovano in uno dei fiumi più inquinati al mondo, il che ha destato numerosi sospetti sulla salubrità di questo pesce; infine, non è raro che si verifichino casi di frode, per cui il pangasio è spesso “spacciato” per altre specie più pregiate, come le cernie o le gallinelle A livello europeo, il principale mercato per il pangasio è la Spagna che nel 2015 ha comprato 23.179 tonnellate dal Vietnam per un valore di 47,6 milioni di euro.

Negli ultimi anni c’è stata una lieve flessione nella richiesta e a breve le vendite di pangasio potrebbero subire un’ulteriore contrazione. Infatti, nonostante le molteplici rassicurazioni scientifiche per quanto riguarda la salute dei consumatori – le numerose analisi interne condotte sui campioni del prodotto importato non hanno mai evidenziato contaminazioni di tipo chimico o residui di antibiotici e di altri inquinanti o aspetti microbiologici – Carrefour e El Corte Ingles hanno deciso di ritirare questo pesce dai loro scaffali.

  • Perché? Perché gli allevamenti di pangasio hanno un impatto ambientale particolarmente elevato, ed è su questo aspetto che hanno puntato le Ong negli ultimi tempi.
  • Greenpeace, ad esempio, ha sottolineato come l’aumento della domanda determini, in un fiume che ha già un alto livello di inquinamento, una produzione ancora più intensiva che mette a repentaglio alcune aree protette sul piano ambientale, come le mangrovie.

Come se non bastasse, Greenpeace ha anche denunciato le condizioni lavorative di “sfruttamento” subite dai lavoratori. In questo senso il passo intrapreso da Carrefour e El Corte Ingles è senza dubbio positivo, e non è neppure il primo della serie. Il pangasio infatti è già bandito in Italia da Coop ed Esselunga, mentre in Germania la Lidl è favorevole alla commercializzazione, ma solo quando il prodotto sia munito di un certificato di sostenibilità.

  1. Non solo le grandi catene commerciali hanno detto No al pangasio: recentemente la commissione Politiche economiche della regione Emilia-Romagna ha votato una risoluzione secondo la quale il pangasio presente nelle mense scolastiche deve essere sostituito con pesce azzurro e locale.
  2. «Un sostegno alle economie di territorio – spiega Valentina Tepedino, direttrice dell’agenzia di consulenza Eurofishmarket – e il tentativo di far mangiare ai bambini alimenti più nutrienti.

L’esperimento è stato già tentato, con successo, nella regione Marche dove da quattro anni, con Pappafish, si portano in mensa triglie, alici o gallinelle. Gli scarti sono passati dal 54 all’8 per cento». Ti ricordiamo che dal 18 al 21 maggio al Porto Antico di Genova si svolgerà l’ottava edizione di Slow Fish, dove avremo modo di affrontare molti temi relativi al pesce, la pesca, le acque dolci e salate.

Come riconoscere filetto pangasio?

Pangasio Il filetto ha approssimativamente la stessa altezza alle due estremità e, pertanto, la sua forma può definirsi allungata simil-rettangolare. Il colore può variare dal bianco al rosa all’arancio a seconda del contenuto in carotenoidi del mangime somministrato ai pesci (foto 6 e 7).

Cosa contiene il pesce pangasio?

Una risorsa di omega 3. Ricco in proteine. Quantità di grassi nella media. Basso in grassi saturi.

Qual è il pesce più pericoloso di tutti?

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Come leggere il tassobox Pesce pietra
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Infraclasse Teleostei
Ordine Scorpaeniformes
Sottordine Scorpaenoidei
Famiglia Synanceiidae
Sottofamiglia Synanceiinae
Genere Synanceia
Specie S. verrucosa
Nomenclatura binomiale
Synanceia verrucosa Bloch & Schneider, 1801

Synanceia verrucosa, conosciuto comunemente come Pesce pietra, è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Synanceiidae, È il pesce più velenoso al mondo e può risultare letale per l’uomo.

Quali sono i pesci che hanno il mercurio?

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Fonti di inquinamento antropico quali combustione di carbone e estrazione di ferro possono contaminare sorgenti d’acqua con il metilmercurio, che è facilmente assorbito nell’organismo dei pesci. Attraverso il processo di biomagnificazione, i livelli di mercurio aumentano ad ogni successiva fase predatoria,

Il mercurio nei pesci e in alcuni molluschi tende, nella forma del metilmercurio, altamente tossica, ad accumularsi e magnificare, Per questo, le specie di pesci più longeve e in cima alla catena alimentare come es. marlin, tonni, squali, pesce spada, sgombro reale, tilefish e luccio contengono concentrazioni più elevate di mercurio rispetto ad altre.

Molti prodotti ittici hanno dimostrato di contenere quantità variabili di metalli pesanti, in particolare mercurio e sostanze inquinanti liposolubili da inquinamento delle acque, Il mercurio è noto per la sua facilità di bioaccumulazione anche negli esseri umani, in conseguenza del bioaccumulo nei pesci e frutti di mare di cui si nutrono le popolazioni umane, cagionando avvelenamento da mercurio.

Il mercurio è pericoloso sia per ecosistemi naturali che umani, perché è un metallo noto per essere altamente tossico, in particolare a causa della sua capacità di danneggiare il sistema nervoso centrale, Negli ecosistemi marini controllati dall’uomo, costruiti solitamente per la produzione commerciale delle diverse specie di pesce, il mercurio sale sensibilmente attraverso la catena alimentare attraverso i pesci che consumano piccoli plancton, così come attraverso fonti non alimentari come i sedimenti dei fondali marini.

La concentrazione di questo mercurio aumenta nei corpi dei pesci più grandi, e può essere misurata nei tessuti delle specie selezionate. La presenza di mercurio nel pesce può essere una particolare preoccupazione per la salute per le donne che sono o saranno incinte o che allattano, oltre che per i bambini,

Cosa mangia il pesce pangasio?

Il pangasio, come il pesce-gatto, non ha un’alimentazione selettiva. Predilige vermi, crostacei e molluschi ma non disdegna piccoli pesci e prodotti vegetali (semi ecc).