Pesci Rossi nella Boccia, Attenzione alla Legge Cleo, il pesce rosso dalle lunghe ciglia che nella celebre fiaba di Collodi, Pinocchio, guarda il mondo dalla sua boccia rotonda, è forse l’emblema della condizione in cui i pesci rossi sono stati – e purtroppo spesso sono ancora tutt’oggi – condannati a vivere.
- Piccoli animali vittime di una gestione sbagliata, di un’abitudine scorretta quanto – purtroppo – ancora consolidata e diffusa nonostante sia vietata dalla legge.
- Anche se manca ancora un corpus organico di norme specifiche per il settore dell’acquariologia, sia la comunità europea che le singole Regioni così come le amministrazioni comunali, hanno emanato norme di tutela che riguardano anche la detenzione di pesci.
Tra queste, spicca la legge regionale 17 febbraio 2005 n.5 dell’Emilia Romagna che detta norme a tutela del benessere animale trattando specificatamente anche i pesci d’acquario. Ecco quanto dispone, in particolare, l’articolo 10: “gli animali ornamentali e da acquario devono essere mantenuti, da chiunque li detenga a vario titolo, in acqua sufficiente, con ossigeno e temperatura adeguati alle esigenze della specie”,
- Ma quali sono, dunque, i requisiti minimi che deve possedere un acquario per i pesci rossi? ” La vasca – spiega Luca Ceredi, dottore in scienze ambientali, indirizzo marino biotico nonché consulente in acquariologia ed allevatore di carpe koi – deve essere di almeno 45-50 litri per due pesci “.
- La dimensione dell’acquario è fondamentale per il suo benessere ed influisce direttamente sulle dimensione dell’animale.
“Spazio permettendo – spiega – i pesci rossi raggiungono 25-30 centimetri di lunghezza. Si tratta di pesci ornamentali con una storia di allevamento lunghissima. In questo lungo periodo, sono state selezionate numerose forme, colori e dimensioni che possono dunque variare da pesce a pesce.
Diciamo che più la varietà si discosta dalla specie selvatica più la dimensione rimarrà piccola”. Attenzione però: “In un acquario da 10 lt – chiarisce – il pesce muore non rimane “nano”. Al bando, dunque, non solo le famigerate bocce ma anche vasche troppo piccole e senza filtri che non garantiscono una corretta ossigenazione dell’acqua,
“Ciò che conta – spiega Ceredi – è scegliere acquari che abbiano proporzioni mirate a rispettare il corretto rapporto tra il volume dell’acquario e la superficie libera di contatto dell’acqua con l’aria”. Tale spazio di contatto, infatti, consente non solo l’assorbimento dell’ossigeno ma anche l’allontanamento dell’anidride carbonica emessa dai pesci.
- Se correttamente gestiti, queste creature d’acqua hanno una vita lunghissima.
- Possono infatti “vivere 25-30 anni “.
- Traguardi, questi, tutt’altro che impossibili da raggiungere se però si assicurano loro le condizioni di vita più consone alla loro natura.Il primo passo, dunque, è garantirgli una “casa” che rispetti quelle che sono le loro caratteristiche ed esigenze.
Anche se non li sentiamo lamentarsi, i pesci non sono esenti da stress e sofferenza e proprio per questo motivo – al pari degli altri membri a quattro zampe della famiglia – se si decide di accoglierli nella propria casa è necessario farlo consci delle loro caratteristiche etologiche.
Anche se non sono di facile decodifica, anche i pesci mostrano tale disagio. “In caso di stress cronico – spiega Ceredi – l’animale va incontro a immunodepressione, malattia e deperimento”. Viceversa, assicurando loro un acquario pulito, ben ossigenato, adeguato rispetto alla sua dimensione ed al numero dei suoi “abitanti”, il pesce avrà una buona condizione di vita.
Del resto, è bene tenere sempre presente che l’acquario per questi esseri viventi è davvero tutto il loro mondo. “Vivono in un fluido, l’acqua appunto – in cui fanno tutto: bevono e al tempo stesso emettono tutti i loro rifiuti fisiologici”. Da ciò si desume facilmente perché un luogo sporco e angusto riduce le aspettative di vita di questi animali.
Quante volte si da da mangiare ai pesci rossi?
Colazione e merenda per il pesce rosso Una delle vostre domande più frequenti è «Quante volte deve mangiare il pesce rosso»? Considerato che l’appuntamento del pranzo è forse il momento di maggior contatto con il nostro amico con la coda, si è tentati di offrirgli un pizzico di cibo, ogni volta che lo vediamo agitarsi.
- Ma è un errore: l’ideale è nutrire i propri pesci non più di 2-3 volte al giorno, con una quantità di mangime che possa essere consumata dai pesci nel giro di 2 minuti circa, senza che si depositi sul fondo, inquinando inesorabilmente l’acqua.
- Per evitare sprechi, usate sempre un dosatore, che permette di distribuire il mangime in modo uniforme e nella stessa quantità o più semplicemente un cucchiaino, che oltre a non alterare la qualità e gli aromi del cibo, vi aiuterà a calibrare la giusta dose.
Dategli da mangiare al mattino e nelle ore pomeridiane, perché solitamente sonnecchia durante la sera e il metabolismo è un po’ più rallentato. E’ poi importante, una volta scelto il momento in cui somministriamo il cibo, non cambiare orario, perché il pesce rosso è molto abitudinario; non per nulla lo vedrete pronto all’ora esatta in cui solitamente gli date a mangiare, nuotare nervosamente vicino al pelo dell’acqua.
Un’acquariofilo doc (se non vi sentite così, non preoccupatevi, c’è sempre tempo per diventarlo) non deve poi dimenticare che i pesci non sono in grado di auto regolarsi e quindi hanno sempre fame: ciò significa che non rifiuteranno mai del mangime quando sono in buona salute. Ma il loro grande appetito inganna i neofiti, che, vedendoli affamati, continuano ad inserire mangime nella vasca, accompagnandoli inconsapevolmente alla morte.
Per il benessere del vostro pesce rosso,vi suggerisco inoltre di fargli praticare il digiuno, cioè di rispettare un giorno di riposo e non nutrirlo; questo permette di rilassare gli organi interni, spesso sollecitati da una sovrabbondanza di cibo o peggio da alimenti sbagliati.
- E’ una pratica utile che evita all’intestino di gonfiarsi; quando infatti capita, preme sulla vescica natatoria e il nostro amico perde l’equilibrio, nuotando a pancia all’aria sulla superficie dell’acqua.
- E se per motivi personali o di lavoro siete fuori casa e fate saltare al pesce rosso uno o due pasti, non dovete abbondare nel pasto seguente; le dosi devono sempre essere le stesse, consumate per intero in non più di 2 minuti.
Lo stesso discorso vale per le assenza più lunghe, fino a quattro – cinque giorni: non cadete nell’errore comune di sovra-alimentarlo nei giorni precedenti la partenza, pensando di dargli un po’ di riserva di cibo, ma continuate a nutrirlo normalmente.
Quante ore dormono i pesci rossi?
Quante ore al giorno dorme un pesce? – Questo animale dorme durante il giorno giacendo sul fondale per periodi di 20 minuti. In generale, i pesci non dormono durante lunghi periodi di tempo, i casi che sono stati studiati sono durati pochi minuti.
Perché il mio pesce rosso è morto?
Ci possono essere vari motivi, ma quasi sempre è legato ad un problema alla vescica natatoria, l’organo che permette ai pesci di galleggiare. Le cause possono essere diverse, stipsi, organi ingrossati o un ‘infezione.
Cosa mangiano i pesci rossi in casa?
Consigli e ricetta per realizzare un mangime per pesci rossi fatto in casa I pesci rossi sono diventati gli animali domestici più diffusi al mondo e con l’avvento dell’acquaponica questo trend è destinato a continuare. Essi vengono nutriti spesso con il mangime secco, ma visto che, esattamente come noi, hanno bisogno di un’alimentazione varia e bilanciata, è possibile offrirgli cibi diversi.
Come capire se il pesce rosso ha fame?
Perché i pesci rossi hanno sempre fame? – Quando vediamo i pesci rossi boccheggiare sulla superficie pensiamo sempre che abbiano fame. In realtà quando i pesci rossi arrivano fin sulla superficie dell’acqua per boccheggiare lo fanno perché manca loro dell’ossigeno.
Cosa succede se non cambio acqua ai pesci?
Serve cambiare l’acqua dell’acquario? Si perchè. Skip to content Un intero mondo dedicato alla natura, al giardino, alla casa e agli animali, che cambia al mutare delle stagioni e si tinge dei colori più diversi. Serve cambiare l’acqua dell’acquario? Si perché la qualità dell’acqua è vitale per la salute e la sopravvivenza di pesci e piante. In presenza di cattive condizioni dell’acqua i pesci cominciano a comportarsi in modo innaturale, mostrano una colorazione opaca e si ammalano facilmente.
- Le piante cessano di crescere e perdono colore.
- Per l’acquario d’acqua dolce si utilizza l’acqua potabile e per conoscere la sua qualità, cioè i suoi valori chimici (pH, durezza totale e carbonatica, ammoniaca, nitriti e nitrati, ferro e anidride carbonica), si ricorre a cartine tornasole e appositi kit di facile utilizzo.
Qualora essa non abbia composizione ottimale sarà possibile aggiungere tutta una serie di prodotti correttivi. Il cambio d’acqua Generalmente, tale operazione viene effettuata 1-2 volte al mese, con la sostituzione di una quantità d’acqua pari a circa il 30%.
- Qualora non si effettui per lunghi periodi il cambio dell’acqua, le condizioni all’interno dell’acquario possono diventare sfavorevoli, dannose o perfino letali per pesci, piante e microrganismi.
- La frequenza del cambio d’acqua varia comunque a seconda delle caratteristiche della vasca (numero di pesci e di piante, tipo di filtraggio ecc.): occorre infatti intervenire ogni volta che i valori dei principali parametri chimici non corrispondano a quelli adatti alle specie ospitate nell’acquario.
Un modo per rendere semplicissima e rapida l’operazione del cambio parziale dell’acqua e, al tempo stesso, pulire il fondo e gli elementi decorativi, è l’utilizzo di un aspiratore del fondo, attrezzo composto da un sifone e da un lungo tubo di gomma con cui si eliminano agevolmente i sedimenti di varia natura che si accumulano sul fondo dell’acquario.
Per limitare lo stress dei pesci, ad ogni cambio addizionate sempre all’acqua prodotti biocondizionanti, che neutralizzino le sostanze nocive in essa presenti (metalli pesanti, cloro) e che reinseriscano la flora batterica (indispensabile per ridurre la presenza di nitriti e ammoniaca dannose per i pesci).
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Quando dare da mangiare ai pesci rossi?
Mangime per pesce rosso: l’alimentazione corretta – Cosa dare da mangiare al tuo pesce rosso? In natura, i pesci rossi sono onnivori. Se hai un pesciolino rosso, è bene nutrirlo ogni giorno con scaglie essiccate o cibo in pellet. Una dieta varia migliorerà la salute del tuo piccolo amico.
Una miscela di fiocchi e granuli specifici per pesce rosso è l’ideale per l’alimentazione corretta del tuo pet acquatico. Nutri il tuo pesce rosso 2-3 volte al giorno, È importante evitare la sovralimentazione, in quanto può causare indigestione o contaminare l’acquario. È buona regola somministrare una quantità che il pesce rosso possa consumare in meno di 2 minuti,
In termini di dimensione del mangime, un fiocco dovrebbe non essere superiore alla grandezza dell’occhio del tuo pesce rosso. I pesci rossi si nutrono a tutti i livelli dell’acquario e accetteranno la maggior parte degli alimenti. I piccoli pellet galleggianti sono i migliori per mantenere pulito l’acquario, poiché il cibo in eccesso può essere facilmente rimosso.
Come giocare con i pesci rossi?
Scarica PDF Scarica PDF Sapevi che il pesce rosso può essere addestrato a fare degli esercizi? È possibile interagire veramente con questo pesce insegnandogli a nuotare attraverso un cerchio e a spingere dei palloncini; può anche arrivare a prendere il cibo dalle tue mani. Giocare con lui è divertente e rappresenta una maniera interattiva di tenere questo pesce.
- 1 Dagli da mangiare dalle mani. Una volta che si è abituato a stare nell’acquario per alcune settimane, il pesce rosso è in grado di mangiare dalle tue mani; questo comportamento ti permette di insegnargli dei giochi, offrendogli il cibo come ricompensa.
- Dagli diversi tipi di alimenti.
- Questo pesce gradisce il mangime liofilizzato, in pellet, in fiocchi e le verdure fresche o congelate.
- Fai attenzione a non sovralimentarlo, altrimenti potresti provocargli il disturbo conosciuto come affezione della vescica natatoria; il pesce inizia a gonfiarsi e galleggiare sulla superficie dell’acqua. La soluzione in questo caso consiste nel lasciarlo a digiuno per un paio di giorni o dargli solo fagioli o piselli cotti.
- 2 Usa il cibo per incoraggiarlo a comportarsi in una determinata maniera. Puoi addestrarlo a fare delle cose specifiche, come attraversare un cerchio. Infatti, proprio come faresti con un cucciolo, puoi insegnargli dei trucchi utilizzando un sistema di ricompense gustose; a tale scopo, puoi usare un bastoncino cavo in cui inserire il cibo per darglielo più rapidamente.
- Mostragli cosa vuoi che faccia guidandolo nell’esecuzione del gioco con il cibo tenuto con il bastoncino o le dita.
- Per esempio, se hai installato un cerchio nell’acqua, tieni sospeso un bocconcino sul lato opposto rispetto a dove si trova il pesce e faglielo mangiare solo dopo che ha nuotato attraverso il cerchio.
- Ripeti questa routine di addestramento con qualsiasi tipo di esercizio che desideri che compia.
- 3 Usa un bastoncino per dargli il cibo. Questa tecnica può stimolarlo meglio di qualunque altra cosa a eseguire movimenti particolari, perché il bastoncino permette al cibo di rimanere nell’acqua e non ostacola i movimenti del pesce; puoi creare tu stesso un bastoncino d’addestramento, infilando qualche bocconcino all’estremità di uno spiedino.
- Se non hai questo tipo di bastoncini, metti semplicemente i pellet sulla superficie dell’acqua; se il pesce mangia dalle tue mani, puoi dargli la ricompensa in questo modo.
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- 1 Procurati un kit di addestramento. È possibile insegnare al pesce rosso a fare alcuni giochi, ma devi essere costante con lui come lo saresti con il cane. Una maniera per procedere è acquistare un kit specifico, generalmente dotato di giochi, un manuale e un bastoncino per premiarlo con il cibo in maniera più rapida.
- Guarda il DVD e leggi il manuale presente nel kit, in modo da imparare la tecnica corretta di addestramento.
- Alcuni modelli sono dotati di un cerchio, un campo da pallacanestro, un tunnel, una porta da calcio, l’asta del limbo e via dicendo.
- 2 Programma una routine di addestramento. Se non hai intenzione di comprare un video con le varie istruzioni, puoi comunque insegnare dei giochi al pesce. Inizia a inserire gli esercizi nella sua programmazione quotidiana; scegli un momento della giornata che puoi dedicare in maniera costante a tale impegno (bastano pochi minuti).
- Ricorda che il pesce rosso deve essere lungo almeno 5 cm, in quanto gli esemplari che rispettano queste dimensioni minime rispondono meglio all’addestramento.
- 3 Inserisci un esercizio alla volta. Non aspettarti che il pesce sia in grado di svolgere immediatamente tutti i giochi che hai in mente; procedi in maniera graduale, un trucco alla volta, e passa a quello successivo solo dopo che è diventato bravo con il primo.
- Alla fine, potresti anche aggiungere più di un gioco in ciascuna sessione di allenamento.
- 4 Inventa dei passatempi personalizzati. Se non hai un kit specifico, rifletti su quali trucchi puoi insegnare al tuo piccolo amico. Per esempio, colloca un elastico sul fondo della boccia in modo che resti appoggiato su un lato; trascina del cibo attraverso l’anello per invogliare il pesce a fare lo stesso e dagli un premio alimentare ogni volta che nuota attraverso il cerchio.
- Puoi anche valutare di mettere nell’acqua una pallina accuratamente lavata e incoraggiare l’animale a spingerla nella vasca.
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- 1 Usa della ghiaia liscia e a grana grossa. I pesci rossi amano nuotare in prossimità del fondale e per questa ragione devi accertarti che il pietrisco sia abbastanza grande da non poter essere ingerito; assicurati inoltre che i sassolini non siano taglienti o pungenti per evitare che l’animale si ferisca la bocca.
- Verifica che la ghiaia sia trattata affinché non alteri la chimica dell’acquario.
- La cosa migliore da fare è comprare il pietrisco in un negozio per animali.
- Se devi raccogliere le pietre dalla tua proprietà, falle bollire prima di metterle nell’acquario; controlla che siano grandi e lisce.
- 2 Disponi delle piante artificiali. I pesci rossi adorano nuotarvi attorno, ma amano anche rosicchiarle. Se stai installando un acquario per questa specie, dovresti comprare le piante di plastica presso un negozio per animali; evita quelle economiche per le decorazioni da esterni, perché possono rilasciare sostanze chimiche nell’acqua.
- 3 Aggiungi del legno. Questo materiale rende più interessante e realistico l’ambiente dell’acquario; poiché deve essere trattato per non inquinare l’acqua, non prendere i ramoscelli o i bastoncini che trovi all’aperto, ma acquista quelli specifici per acquari o quelli artificiali presso un negozio per animali.
- Puoi aggiungere dei rametti e dei piccoli tronchi cavi.
- Questi oggetti diventano delle strutture attorno alle quali il pesce può nuotare durante il giorno.
- 4 Fai attenzione quando inserisci delle novità. Il mercato di accessori per acquari è ricco di elementi che puoi aggiungere nella vasca del tuo piccolo amico; tuttavia, questi giocattoli di plastica economica possono essere pericolosi per la qualità dell’acqua. Fai tutti i tuoi acquisti in un negozio affidabile di acquariofilia.
- Questi accessori possono essere relitti di navi dei pirati, coralli colorati, sommozzatori e così via.
- 5 Evita le cavità e le grotte piccole. La presenza di nascondigli e fori attraverso i quali nuotare è sempre apprezzata dai pesci rossi, ma devi assicurarti che le aperture non siano troppo piccole, altrimenti l’animale può graffiarsi la pancia o i fianchi, con possibili ripercussioni sulla salute della pelle.
- Valuta invece la larghezza che l’animale può raggiungere man mano che cresce, discutendone con il commesso del negozio; le dimensioni del pesce rosso dipendono dalla varietà a cui appartiene.
- La lunghezza varia da 15 fino a 40 cm.
- Acquista grotte e anfratti che siano più grandi del diametro del tuo amico completamente cresciuto.
- 6 Concedi al pesce parecchio spazio. Questo esemplare cresce in fretta e produce un sacco di escrementi, assicurati quindi che abbia a disposizione 4 litri di spazio per ogni 5 cm della propria lunghezza; dovresti pertanto allestire un acquario da 40 litri per un pesce, anche se all’apparenza può sembrare molto vuoto.
- Il pesce raggiunge la dimensione massima nell’arco di due anni; tieni in considerazione tale dettaglio quando acquisti la vasca.
- Un acquario grande è anche più adatto per gli esercizi, dato che fornisce parecchio spazio per nuotare.
- I pesci rossi possono raggiungere una lunghezza variabile compresa tra i 15 e i 40 cm, in base alla varietà a cui appartengono.
- 7 Inserisci un altro esemplare. I pesci rossi amano giocare con i propri simili; tuttavia, dato che sono anche molto sensibili all’acqua in cui vivono, non mettere nello stesso ambiente esemplari che hanno bisogno di acqua più calda o più salata. Ad esempio, i pesci rossi non dovrebbero vivere in un acquario per pesci tropicali.
- Gli animali tropicali sono pessimi compagni di giochi per questo tipo di pesce, perché hanno bisogno di acque più calde e di mangiare una dose maggiore di proteine.
- Ricorda che non è necessario inserire delle specie che mantengono pulito l’acquario, in quanto il pesce rosso ama mangiare le alghe.
- 8 Impara a capire quello che il tuo amico non ama fare. Ci sono diverse cose che questo animale non può o non vuole fare; conoscendo i suoi limiti e le sue capacità, eviti di fargli del male o di rimanere deluso dal fatto che non esegue certi trucchi. Ad esempio, non ama vivere in una boccia piccola e ha bisogno di spazio per stare bene.
- Non gradisce essere toccato, le luci brillanti e i rumori forti.
- Non picchiettare l’acquario per attirare la sua attenzione; è in grado di percepire le vibrazioni attraverso l’acqua e quelle che si generano dal tuo gesto possono essere molto fastidiose.
- 9 Osserva quello che gli piace fare. Questo animale ama esplorare il proprio ambiente; forniscigli quindi tanto spazio, una dieta varia e un suo simile con cui condividere l’esistenza; quando entrambi i pesci si sono abituati alla tua presenza, puoi usare del cibo per farli interagire con te. Tieni il cibo sopra un lato dell’acquario e poi muovilo verso l’altro lato prima di offrirlo a loro; in questo modo li incoraggi a seguirti. Pubblicità
Come sentono i pesci?
Udito e linea laterale – Sebbene i pesci non abbiano l’orecchio esterno, sono tuttavia in grado di udire: gli organi dell’udito sono localizzati nella parte posteriore del cranio. Attraverso esperimenti si è appurato che i pesci percepiscono i suoni che hanno una frequenza compresa tra i 16 e i 7.000 hertz.
Come beve un pesce?
Ma i pesci bevono? L’idratazione nei pesci – I pesci, quindi, bevono acqua? La risposta è sì, I pesci sono creature affascinanti e adottano soluzioni particolari per riuscire a vivere in acqua. Durante il processo di osmosi, l’acqua passa dal corpo del pesce verso l’esterno per via della differente densità,
Il pesce, quindi, per compensare la perdita, continua ad ingerire acqua che poi viene filtrata e desalinizzata attraverso i reni. Il sale in eccesso viene espulso con l’urina e tramite le branchie. Naturalmente, ad ogni diversa specie equivalgono tecniche di idratazione differenti. Ad esempio, quelli dotati di sistema scheletrico che vivono in mare – come tonni e merluzzi – accumulano e rilasciano l’acqua al loro interno in diversi modi.
Proprio come gli umani, essi infatti deglutiscono ed espletano bisogni fisiologici, ma attraverso la pelle e le branchie. Se vuoi saperne di più sull’idratazione, leggi anche come riconoscere i sintomi della disidratazione,
Cosa fare per non far morire i pesci in acquario?
4. Cattive condizioni dell’acqua – Si consiglia di cambiare il 15% dell’acqua dell’acquario ogni settimana (o il 30% ogni 2 settimane) e sifonare la torba con appositi dispositivi ad ogni pulizia. È necessario rimuovere regolarmente la materia organica in decomposizione dall’acquario, altrimenti possono verificarsi squilibri chimici nell’acqua che uccideranno il pesce.
Quando il pesce rosso sta sul fondo?
Perché il pesce rosso sta a pancia in su o sta fermo sul fondo – Ci possono essere vari motivi, ma quasi sempre è legato ad un problema alla vescica natatoria, l’organo che permette ai pesci di galleggiare. Le cause possono essere diverse, stipsi, organi ingrossati o un’infezione,