Pesce Tracina Dove Si Trova?

Pesce Tracina Dove Si Trova
Puntura di tracina: cosa sapere, cosa fare e cosa evitare Dettagli Pubblicato: 17 Giugno 2019 – Ultimo aggiornamento: 03 Gennaio 2022 Le tracine, conosciute anche come pesci ragno, appartengono alla famiglia Trachinidae, specie diffuse soprattutto nei mari europei. Si trovano nel Mediterraneo, nel Mar Nero, nell’Oceano Atlantico orientale, nel Mare del Nord e nelle aree costiere europee.

  1. Le tracine vivono esclusivamente in mare, in particolare su fondali sabbiosi e/o fangosi, abitualmente entro i 30 metri di profondità, anche se sono state segnalate a profondità maggiori, sino a 150 metri.
  2. Sul fondo del mare le tracine si mimetizzano perfettamente ed è molto difficile individuarle dalla superficie, anche in acque poco profonde.

Il pericolo si nasconde nelle spine dorsali (da 5 a 7) del pesce che sono robuste e velenose; in condizioni di riposo sono abbassate, ma vengono erette appena la tracina si sente disturbata (ad esempio dall’avvicinarsi di bagnanti) o quando caccia le prede.

Le spine dorsali sono collegate ad un tessuto spugnoso che produce veleno. ll veleno è ancora poco noto, ma contiene una miscela di più sostanze tossiche di natura proteica e, tra queste, la più nota è la dracotossina, una molecola molto instabile che avrebbe una azione emolitica (distrugge le cellule del sangue) ed è sensibile alla temperatura.

Sono presenti anche altre sostanze come la serotonina e l’istamina, che contribuiscono alla reazione alla puntura ma provocano anche reazioni generali come il senso di panico che subentra nelle persone immediatamente dopo essere state punte. Nella maggior parte dei casi, le persone sono punte dalle tracine alle mani e ai piedi.

Il dolore è istantaneo, può durare parecchie ore ed estendersi a tutto l’arto. Nel punto di inoculazione del veleno, si evidenzia arrossamento e gonfiore ma possono comparire anche disturbi (sintomi) più generali come nausea, e, Un buon rimedio da poter utilizzare immediatamente, se si è punti mentre ci si trova in spiaggia, è mettere il piede nella sabbia calda.

Da evitare ghiaccio o acqua fredda che peggiorano le cose (non va bene neanche l’ammoniaca). Se possibile, bisogna immergere immediatamente la parte ferita in acqua molto calda (37-max 40 °C) perché la temperatura inattiva le tossine di natura proteica, che sono termolabili; se il trattamento con il calore viene effettuato immediatamente dopo la puntura, il si attenua velocemente.

  1. Gli, invece, non sono efficaci, non alleviano il dolore causato dalla puntura di tracina.
  2. Del tutto inutili, seppur originali sono anche rimedi quali spegnere una sigaretta sulla parte in cui si è stati punti, applicare aceto o urinare sulla ferita (l’eventuale sollievo deriva dal fatto che l’urina è calda).

È utile, invece, recarsi da un medico per valutare, in base ai disturbi (sintomi) presenti, la necessità di cure locali o generali, in particolare l’applicazione di o sulla ferita e un’eventuale, Prossimo aggiornamento: 03 Gennaio 2024 : Puntura di tracina: cosa sapere, cosa fare e cosa evitare

Dove si trovano le tracine in Italia?

Di piccole dimensioni, difficile da vedere e velenosa: scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla tracina – La tracina, conosciuta anche come pesce ragno (dal greco traknus =pungente ), è un pesce che appartiene alla famiglia Trachinidae. È molto diffusa nel Mar Ligure ma anche nel resto d’Italia.

Dove si nasconde la tracina?

Le tracine, dette anche pesci-ragno, sono davvero micidiali. Si nascondono sotto la sabbia, sui fondali sabbiosi o fangosi, e se vengono calpestate pungono con aculei molto appuntiti e iniettano un potente veleno.

In che mare si trova il pesce ragno?

29.05.2020 Molto diffuso nei nostri mari, ha ottime carni bianche gustose che si prestano innumerevoli preparazioni culinarie Vai nella sezione “Un mare di salute” e leggi gli speciali a cura di Coldiretti Impresa Pesca Appartenente alla famiglia Trachinidae, il pesce ragno è molto diffuso sui bassi fondali sabbiosi dell’Oceano Pacifico e Atlantico e in tutto il Mar Mediterraneo.

In Italia si può trovare soprattutto nell’Adriatico, ma è presente anche negli altri mari nostrani. Solitamente d’estate preferisce vivere in profondità non troppo elevate, mentre d’inverno migra verso profondità maggiori. Si ciba di piccoli pesci e crostacei che cattura rimanendo nascosto nel fondale sabbioso e lasciando liberi solo occhi e le spine velenifere presenti dietro alla testa e prima della pinna dorsale, in modo da uscire velocemente dal nascondiglio appena avvista la preda.

Non hanno molti predatori poiché appunto la loro puntura è talmente dolorosa che chiunque tenti di divorarla desiste. Il pesce ragno, o tracina, possiede un corpo allungato, basso e compresso sui fianchi e può raggiungere fino ad un massimo di 40 cm di lunghezza.

  1. Molto conosciuto per via del suo veleno contenuto nei raggi delle spine che, pur non essendo mortale, stordisce l’essere umano che ne viene colpito.
  2. Il colore è giallastro nella zona del dorso mentre sui fianchi presenta delle striature diagonali.
  3. La pesca della tracina avviene quasi tutto l’anno solitamente con il metodo dello strascico oppure anche tramite sciabiche e reti da posta.
See also:  Chi Ha Introdotto Il Pesce Siluro In Italia?

La prima cosa da fare appena catturata e portata in superficie è appunto privarla degli spuntoni che contengono il veleno. Sui banchi del pesce questa specie è sempre reperibile, tra l’altro viene annoverata tra il pesce povero nonostante le sue carni siano bianche, delicate e molto apprezzate.

Il prezzo di mercato è piuttosto contenuto. La tracina presenta caratteristiche di freschezza comuni ad altre tipologie di pesce, come ad esempio l’occhio convesso e sporgente, l’odore gradevole, le carni sode e compatte e la colorazione viva e cangiante. Per quanto concerne le proprietà nutrizionali di questa specie, essa è ricca di proteine, grassi Omega-3 e Sali minerali.

Le sue carni, bianche e compatte, sono molto gustose e saporite nonché adatte a molteplici preparazioni culinarie. Difatti il pesce ragno può essere impiegato per la preparazione di zuppe ma anche di antipasti, primi e secondi piatti. Ricetta: Tracine al sugo di pomodorini Ingredienti per 4 persone : 4 tracine di medie dimensioni già pulite 400 gr di pomodori 6 cucchiai di passata a crudo 2 spicchi d’aglio 2 ciuffi di prezzemolo Olio extravergine di oliva q.b.

  • Sale q.b. Peperoncino q.b.
  • Facoltativo) Procedimento Far procedere alla pulizia delle tracine il pescivendolo.
  • Prendere una padella bella capiente e preparare un soffritto con olio, aglio, prezzemolo tritato e peperoncino.
  • Unire i pomodori precedentemente tagliati a pezzetti, la passata e salare.
  • A metà cottura adagiare le tracine nel sughetto facendole cuocere per circa 15 minuti a fuoco lento.

Ogni tanto girare delicatamente il pesce. A cottura ultimata servirlo caldo accompagnato con il suo sughetto. Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l’utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Cosa fare per non farsi pungere da una tracina?

Prevenire è meglio che curare – Per evitare spiacevoli contatti con le tracine, consiglio di indossare delle calzature idonee, quali scarpette o sandali in gomma, prima di entrare in acqua. Imparare a identificarle fa sì che non si tocchino accidentalmente con le mani. Ricordiamo ai bambini di non toccare mai i pesci e gli animali marini in genere, specialmente se appaiono non spaventati da noi, perchè in quel caso significa che sanno adeguatamente difendersi!

Quanto costa la tracina?

La tracina al Mercato – In pescheria il prezzo della tracina varia in base alle dimensioni, dai 4/5 €/kg fino a un massimo di 15/18 €/Kg secondo dimensioni e stagionalità. Dal punto di vista nutrizionale la tracina ha un valore energetico considerevole che si aggira intorno alle 96 Kcal per ogni 100 gr di prodotto.

Quanto fa male una tracina?

Puntura di tracina: cosa sapere, cosa fare e cosa evitare Dettagli Pubblicato: 17 Giugno 2019 – Ultimo aggiornamento: 03 Gennaio 2022 Le tracine, conosciute anche come pesci ragno, appartengono alla famiglia Trachinidae, specie diffuse soprattutto nei mari europei. Si trovano nel Mediterraneo, nel Mar Nero, nell’Oceano Atlantico orientale, nel Mare del Nord e nelle aree costiere europee.

  1. Le tracine vivono esclusivamente in mare, in particolare su fondali sabbiosi e/o fangosi, abitualmente entro i 30 metri di profondità, anche se sono state segnalate a profondità maggiori, sino a 150 metri.
  2. Sul fondo del mare le tracine si mimetizzano perfettamente ed è molto difficile individuarle dalla superficie, anche in acque poco profonde.

Il pericolo si nasconde nelle spine dorsali (da 5 a 7) del pesce che sono robuste e velenose; in condizioni di riposo sono abbassate, ma vengono erette appena la tracina si sente disturbata (ad esempio dall’avvicinarsi di bagnanti) o quando caccia le prede.

  • Le spine dorsali sono collegate ad un tessuto spugnoso che produce veleno.
  • Ll veleno è ancora poco noto, ma contiene una miscela di più sostanze tossiche di natura proteica e, tra queste, la più nota è la dracotossina, una molecola molto instabile che avrebbe una azione emolitica (distrugge le cellule del sangue) ed è sensibile alla temperatura.

Sono presenti anche altre sostanze come la serotonina e l’istamina, che contribuiscono alla reazione alla puntura ma provocano anche reazioni generali come il senso di panico che subentra nelle persone immediatamente dopo essere state punte. Nella maggior parte dei casi, le persone sono punte dalle tracine alle mani e ai piedi.

Il dolore è istantaneo, può durare parecchie ore ed estendersi a tutto l’arto. Nel punto di inoculazione del veleno, si evidenzia arrossamento e gonfiore ma possono comparire anche disturbi (sintomi) più generali come nausea, e, Un buon rimedio da poter utilizzare immediatamente, se si è punti mentre ci si trova in spiaggia, è mettere il piede nella sabbia calda.

See also:  Come Eliminare Il Mercurio Dal Pesce?

Da evitare ghiaccio o acqua fredda che peggiorano le cose (non va bene neanche l’ammoniaca). Se possibile, bisogna immergere immediatamente la parte ferita in acqua molto calda (37-max 40 °C) perché la temperatura inattiva le tossine di natura proteica, che sono termolabili; se il trattamento con il calore viene effettuato immediatamente dopo la puntura, il si attenua velocemente.

  • Gli, invece, non sono efficaci, non alleviano il dolore causato dalla puntura di tracina.
  • Del tutto inutili, seppur originali sono anche rimedi quali spegnere una sigaretta sulla parte in cui si è stati punti, applicare aceto o urinare sulla ferita (l’eventuale sollievo deriva dal fatto che l’urina è calda).

È utile, invece, recarsi da un medico per valutare, in base ai disturbi (sintomi) presenti, la necessità di cure locali o generali, in particolare l’applicazione di o sulla ferita e un’eventuale, Prossimo aggiornamento: 03 Gennaio 2024 : Puntura di tracina: cosa sapere, cosa fare e cosa evitare

Come riconoscere una tracina?

Pesce tracina: caratteristiche – Il pesce tracina è lungo e con degli aculei dietro alla testa e prima della pinna dorsale, possiede circa 5-7 spine. La pinna con i pericolosi aculei si riconosce perché è di colore nero. Quando è a riposo la spina velenifera è sempre abbassata, ma se ci si avvicina troppo il pesce avverte il pericolo e fa fatta scattare la pinna che si apre come un ventaglio.

Quanto è grande una tracina?

Pesce ragno o tracina

  • Il pesce ragno, detto anche raganella, aragna o tracina, è molto diffuso in tutto il Mediterraneo.
  • Tutti lo temono per le sue punture ma in pochi ne conoscono la bontà
  • E’ comunemente annoverato fra i pesci poveri ma la sua carne è bianca, rosata, delicata e compatta.
  • Entra nei più classici brodetti o fritture ma è ottimo anche crudo (previo abbattimento in congelatore) in carpaccio o sottoforma di tartare.
  • In pescheria il prezzo varia in base alle dimensioni, dagli 8 €/kg fino a un massimo di 20 €/Kg

Questo pesce vive bassi fondali sabbiosi di tutto il mar Mediterraneo, Le sue dimensioni variano da 15 a 53 cm. Ha un corpo cilindrico ma appiattito sul ventre, con testa arrotondata, bocca molto grande rivolta verso l’alto e occhi posti molto in alto sulla testa.

  1. Si ciba di piccoli pesci e crostacei.
  2. Non ha molti predatori, poiché la loro puntura dolorosa è un’esperienza terribile per chiunque provi a divorarle
  3. Si dice che i pescatori che si pungevano in antichità venissero legati per evitare che si uccidessero buttandosi a mare.
  4. In caso di puntura per inattivare il veleno, che si distrugge alla temperatura di 50 gradi, bisogna immergere la zona colpita dal pesce ragno in acqua più calda possibile per mezz’ora o un’ora.

Il veleno non è pericoloso per l’uomo e tutto si risolve in fretta. Può accadere che per lo shock doloroso l’organismo reagisca con nausea, vomito, tremori, svenimenti e giramenti di testa. E’ allora opportuno recarsi al pronto soccorso. Noi ce lo facciamo sfilettare dal nostro pescivendolo di fiducia così non rischiamo nulla. Pesce Tracina Dove Si Trova : Pesce ragno o tracina

Cosa fare se ti punge qualcosa in mare?

Per alleviarlo bisogna immergere la parte colpita in acqua calda, la più calda che si riesce a sopportare, per almeno 30 minuti, anche di più. Il calore distrugge il veleno, che è costituito da una tossina sensibile al calore. È meglio lavare prima la parte interessata con acqua dolce.

Cosa c’è sotto la sabbia delle spiagge?

Cosa c’è sotto la sabbia del mare? La sabbia, detta anche rena, è una roccia sedimentaria clastica, costituita da granuli derivati dalla degradazione di rocce preesistenti, Si tratta di piccoli frammenti di minerali, rocce, singoli cristalli, le cui dimensioni variano dai 0,05 mm e i 2 mm.

Cosa non fare se ti punge una medusa?

Cosa Evitare in caso di Puntura di Medusa – Dopo una puntura di medusa, occorre evitare il peggioramento dei sintomi e fare attenzione a non incappare in alcuni comuni errori:

Attenzione al calore eccessivo

Non strofinare la parte colpita con le mani, la sabbia o una pietra tiepida. Le tossine contenute nel veleno rilasciato dalle cnidocisti della medusa sono effettivamente termolabili, cioè vengono inattivate dal calore. Per produrre quest’effetto bisognerebbe raggiungere, tuttavia, una temperatura di circa 50°C, rischiando una scottatura.

Non strofinare o grattare la parte

Dopo la puntura di medusa, cercare di resistere alla tentazione di grattare la parte colpita. Cedere a questa reazione istintiva significa rompere le eventuali cnidocisti residue, liberando ulteriore veleno. In seguito alla puntura di medusa, fare attenzione a non toccare occhi e bocca.

Non affidarsi ai rimedi della nonna, ma applicare un prodotto a base di cloruro di alluminio

See also:  Come Infarinare Il Pesce?

I rimedi della nonna, come ammoniaca, urina, limone, aceto e alcol, potrebbero ulteriormente infiammare la parte colpita dalla puntura di medusa. Per lenire il prurito, è meglio ricorrere ad una crema o un gel a base di cloruro di alluminio, meglio se ad una concentrazione del 5%,

Questo prodotto è reperibile in farmacia e serve a lenire il prurito ed a bloccare la diffusione delle tossine. Quando gli effetti della puntura di medusa sono localizzati, è meglio non ricorrere alle creme contenenti cortisone o antistaminico, poiché entrano in azione solo dopo circa 30 minuti dall’applicazione, cioè quando la reazione è già naturalmente esaurita.

Questi principi attivi possono invece andare bene per via orale, nel caso di lesioni diffuse o disturbi generali, previa indicazione del medico.

Attenzione all’ esposizione al sole

Nelle settimane successive alla puntura di medusa, l’arrossamento lascia il posto ad un’iperpigmentazione che potrebbe essere resa duratura dai raggi ultravioletti, Pertanto, per evitare la comparsa di macchie cutanee scure, la parte colpita dalla puntura di medusa andrebbe coperta fino alla completa guarigione; in alternativa, è possibile ricorrere all’applicazione di una protezione a filtro totale ( SPF 50+).

Come riconoscere una tracina?

Pesce tracina: caratteristiche – Il pesce tracina è lungo e con degli aculei dietro alla testa e prima della pinna dorsale, possiede circa 5-7 spine. La pinna con i pericolosi aculei si riconosce perché è di colore nero. Quando è a riposo la spina velenifera è sempre abbassata, ma se ci si avvicina troppo il pesce avverte il pericolo e fa fatta scattare la pinna che si apre come un ventaglio.

Dove vive il pesce Passera?

La passera, nome scientifico Platichthys flesus, è un pesce di mare e acque salmastre con caratteristiche fisiche ed organolettiche molto simili a quelle del rombo di mare. È infatti anch’esso un pesce piatto, particolarmente ricercato per la bontà delle sue carni e i suoi valori nutrizionali, che la rendono una specie adatta per il consumo a tutte le età.

  • Originaria e diffusa nelle zone più fredde e dissalate dell’oceano Atlantico del Nord, dal mar Bianco allo stretto di Gibilterra, compresi il mar Baltico occidentale ed il mar del Nord, è molto diffusa anche nell’alto Adriatico e nel mar Nero.
  • Vive su fondi sabbiosi e fangosi, a basse profondità, confondendosi grazie alle sue notevoli capacità mimetiche.

Si trova anche nelle lagune e può risalire i fiumi per diversi chilometri, soprattutto in estate ( diffusione della passera ). LE CARATTERISTICHE DELLA PASSERA: MOLTO SIMILI A QUELLE DEL ROMBO La passera è un pesce della famiglia dei Pleuronettidi di taglia media (circa 40/50 cm), dal corpo piatto.

La struttura ovale e appiattita del corpo, simile a quella del rombo, presenta un corpo liscio e viscido al tatto, totalmente mancante di squame. Gli occhi si trovano tutti e due sullo stesso lato della testa, il lato destro. Il colore della pelle si presenta molto scuro, con macchie più chiare tendenti al giallo o arancione pallido sul ventre e sul dorso.

La pancia, ovvero la parte che aderisce ai fondali, è completamente bianca ( caratteristiche della passera ). COME SI PESCA LA PASSERA: IL PESCE MIMETICO La passera viene pescata soprattutto con reti a strascico e reti da posta ( piccola pesca artigianale ), maggiormente in Alto Adriatico.

  1. Essendo un pesce piatto, che vive su fondali sabbiosi poco profondi, spesso finisce anche nei rapidi, cioè in quegli attrezzi da pesca che vengono usati principalmente per la cattura delle sogliole ( pesca della passera ).
  2. I VALORI NUTRIZIONALI DELLA PASSERA: TANTI NUTRIENTI E POCHE CALORIE La passera presenta carni magre e digeribili ad elevato contenuto proteico e ridotto apporto calorico.

È una buona fonte di fosforo, iodio, selenio e vitamine del gruppo B, con bassi livelli di sodio e colesterolo. Fra gli acidi grassi si evidenzia una buona percentuale di acidi grassi omega-3. ( valori nutrizionali della passera ). QUANDO COMPRARE LA PASSERA: MEGLIO NEI MESI ESTIVI La passera si riproduce nei mesi invernali, in particolare tra ottobre e dicembre.

  • In questi mesi dell’anno si raccomanda di non acquistarlo.
  • Riguardo alla stagionalità dell’acquisto, meglio effettuarlo nei mesi primaverili ed estivi, quando viene pescato maggiormente ed è fuori dal periodo di riproduzione.
  • Riguardo al rischio specie, nonostante la carenza di dati, l’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) dichiara che la specie non è soggetta a rischi imminenti, sia per la sua presunta distribuzione, sia perché non vi sarebbero evidenze di declino o minacce specifiche.

( guida all’acquisto della passera ). LA PASSERA IN CUCINA: CARNI DELICATE E GUSTOSE La passera è una specie particolarmente ricercata per la qualità delle sue carni, bianche e delicate. La passera di mare è un pesce molto delicato, che deve essere consumato o congelato il prima possibile.