Quale Pesce Fare Alla Brace?

Quale pesce da fare alla griglia – La scelta del pesce è, ovviamente, la cosa più importante per preparare una grigliata di pesce con i fiocchi. Per fortuna, esistono diversi tipi di pesce che sono perfetti per la griglia :

  • Gamberi
  • Polpo
  • Pesce spada
  • Scampi
  • Mazzancolle
  • Seppie
  • Calamari
  • Verdesca

Questi sono i migliori pesci per preparare una griglia ricca di gusto, Se vuoi trovare pesce di ottima qualità, scegli i di Pescanova, ricchi di gusto e nutrienti. Infatti, la grigliata di pesce è buona e ricca di benefici : il pesce è un, fondamentale per il benessere e un’alimentazione equilibrata.

Quale pesce cuocere alla brace?

1 – Solo il pesce migliore – Non tutti i pesci sono fatti per finire sulla griglia: alcuni non hanno la giusta consistenza, e finirebbero in pezzi a metà cottura. Prima della brace, prepara la giusta lista della spesa ! Salmone, sgombro, tonno, pesce azzurro in generale e crostacei : saranno loro i protagonisti del tuo BBQ,

Cosa mangiare con la carne alla brace?

Verdure miste alla griglia – Probabilmente si tratta del consiglio più banale, soprattutto per i veri amanti della grigliata. Melanzane, zucchine e peperoni sono le scelte più tradizionali, ma nulla vieta di rendere il tutto ancora più invitante con funghi, pomodori, cipolle e – perché no – anche le carote, per un tocco dolce. Quale Pesce Fare Alla Brace

Come rendere tenera la carne alla brace?

1. Utilizzare il batticarne – Quale Pesce Fare Alla Brace Un metodo semplice e veloce è l’utilizzo del batticarne, Mettete le fettine di carne tra due fogli di pellicola alimentare trasparente, e battetele per rompere le fibre : il movimento del batticarne deve andare dall’interno verso l’esterno. La fettina sarà quindi più sottile e morbida,

La pellicola proteggerà la carne e il piano di lavoro, ma potete non metterla, se preferite. In alternativa al batticarne potete utilizzare la mano : colpite la fetta di carne con il carpo della mano, con un movimento deciso e che vada verso l’esterno. Se volte impanare o friggere la fettina di carne, utilizzate il batticarne con le punte, battendo il pezzo per un paio di minuti su entrambe i lati, così da rompere i tessuti connettivi della carne.

Si tratta di un metodo non adatto però per intenerire bistecche da cuocere in padella o alla griglia, ma solo per fettine da friggere o impanare. leggi anche

Quanto è calda la brace?

LA COMBUSTIONE: l a c o m b u s t i o n e d e l l a l e g n a e d a l t r e b i o m a s s e
LA COMBUSTIONE DEL LEGNO come una bombola di gas
terminata la combustione del gas brucia anche il contenitore, sotto forma di braci
scarsi residui in cenere (utilizzabile come concime o per detersivi)
post combustione
pirometro

/td> La combustione COMPLETA e PULITA della LEGNA non affatto semplice da realizzare. IL LEGNAME DA ARDERE E’ UN COMPOSTO COMPLESSO che necessita di tecnologie avanzate per esprimere il suo completo potenziale termico in condizioni di massima ecologia. LA COMBUSTIONE DELLA LEGNA e di tutte le biomasse E’ INIZIALMENTE COME LA COMBUSTIONE DEL GAS. MENTRE NELLA FASE TERMINALE DI BRACI VIVE E’ COME SE POTESSE BRUCIARE ANCHE LA “BOMBOLA CONTENITRICE DEL GAS”. L’avvio della combustione del legno si sviluppa in presenza di condizioni che la inneschino e favoriscano. 1) L’innesco della combustione della legna un processo detto ENDOTERMICO, inizialmente necessita d’APPORTO d’ENERGIA TERMICA per avviare il processo di combustione. Occorre fornire una sufficiente quantit di calore per innescarla. un accendino o fiammifero che incendia un foglio di giornale, il quale accender delle cortecce, scaglie e rametti piccoli che generando una sufficiente quantit di energia termica accenderanno rami pi grossi e infine si aggiungeranno ceppi pi grandi. 2) occorre che vi sia presenza d’ossigeno. Per rinnovare la presenza d’ossigeno comburente nelle stufe si apre completamente l’aria primaria ed il tiraggio. se non baster si potr tenere socchiusa la portina di carico legna o di scarico cenere per il tempo necessario all’avvio del fuoco. Il buon tiraggio della canna fumaria, aumenta l’afflusso d’aria (e quindi d’ossigeno) nella camera di combustione. La presenza della presa d’aria esterna assicura ossigenazione, buon funzionamento ed elimina i rischi d’ intossicazine da fumo, Il riscaldamento del legno oltre una certa soglia (150C) innesca lo sprigionamento di gas combustibili dalle sue fibre. come aprire la valvola d’una bombola di gas contenente tra l’altro: idrogeno, metano, carbonio. i quali si incendiano a 225C sviluppando temperature sempre pi elevate, fino ad oltre 750C. La prima fase della combustione d’un pezzo di legno difficoltosa perch una parte del calore va perso nell’evaporazione dell’umidit residua ancora contenuta nel legno. di qui deriva l’importanza di bruciare legna ben secca! Al termine dell’emissione di gas combustibili, rimane un pezzo di carbone di legno (carbonio) anch’esso brucia ma senza fiamma, produce una temperatura di 400C e diventa incandescente e luminoso: la brace! La fase di combustione dei gas con la fiamma viva fornisce il doppio del calore rispetto alla succesiva fase di braci (che per dura molto pi a lungo). Oggi esistono prodotti in grado di rendere l’emissione termica molto omogenea e regolare nel tempo! SISTEMI A LEGNA CON OTTIMA REGOLARITA’ NELL’EMISSIONE DEL CALORE accensione prolungata fino ad oltre 30 ore STUFE CON OLTRE 30 ORE DI AUTONOMIA EMISSIONE DI CALORE COSTANTE ADATTO A RISCALDAMENTO DI ABITAZIONI INTERE nessun concorrente ha simili prestazioni. visita il Il legname che brucia sviluppa i gas per l’85% della sua massa, la brace rappresenta solamente il 14% della massa, il restante 1% sar il residuo di cenere (utilizzabile come concime o per fabbricare detersivi biologici). I gas produrranno il 67% del calore nella fase iniziale di combustione con fiamma viva mentre le braci che durano pi a lungo riusciranno ancora a donarci il 33% del calore. Dal momento che la brace sviluppa circa 400C e necessitando di 225C per innescare la combustione dei gas (emessi gi a 150C) si comprende come buttando delle scaglie di legname o cortecce o rametti sulle braci roventi il fuoco si re-inneschi con facilit: pi facile ravvivare il fuoco che accenderne uno da capo a stufa fredda. Attenzione perch non si potr mai pretendere d’incendiare un grosso ceppo con poche braci. anzich portare il ceppo a 225C saranno le braci che cedendo troppo calore rischieranno di spegnersi. Vedi anche la sezione sul Legname da ardere, per approfondimenti. Piccola cronistoria di che cos il legno Il legno una materia prima talmente familiare che risulta scontato e banale dargli una definizione. Il legno prodotto da un vastissimo gruppo di organismi vegetali detti appunto vegetali legnosi (gli alberi e gli arbusti). Da un punto di vista biologico il legno un tessuto molto complesso, composto da diversi elementi (vasi, fibre, cellule parenchimatiche). La legna come ogni altro tessuto vegetale deriva in ultima analisi dalla fotosintesi che utilizza: lenergia luminosa prodotta dal sole, lacqua ed i sali minerali, presenti nel terreno, lanidride carbonica (CO 2 ) presente nellatmosfera. LA POSTCOMBUSTIONE o COMBUSTIONE SECONDARIA della legna: Grazie a studi tecnici ed esperimenti si compreso che i fumi residui scaturiti dalla combustione della legna possono essere ricombusti generando ancora una buona quantit di calore. In pi dalla loro post combustione si ottengono fumi meno inquinanti e si ottiene un forte abbattimento della quantit di monossido di carbonio.

I fumi devono essere molto caldi per essere ricombusti, devono superare i 600C e devono ricevere una sufficiente quantit d’aria calda ben ossigenata. Esistono noti marchi produttori di stufe e focolari che hanno scelto d’inserire nella camera di post combustione un catalizzatore in grado di diminuire la temperatura necessaria da 600C a soli 300C.

Questo elemento innesca una buona post combustione, piulisce i fumi e genera calore. Questo interessante sistema garantisce migliori rendimenti e minor inquinamento anche ad andature minime quando risulterebbe impossibile raggiungere i 600C. Queste stufe sono anche dotate di pirometro per controllare l’andamento della combustione. tripla combustione catalizzata: combustione primaria, post combustione e combustione catalizzata Una valida tecnologia alternativa avviene nei nuovi focolari in grado di mantenere temperature all’interno del focolare anche superiori ai 1100C con combustioni eccezionali in presenza di minori quantit d’aria comburente, anche ad andature medio-moderate. tecnologia evoluta di combustione legname ad alta temperatura La combustione COMPLETA E PULITA del legname da ardere non affatto semplice da realizzare. pochi apparati riescono a fornire la comodit di una combustione lenta e lunga fino ad oltre 30 ore VISITA IL NOSTRO NEGOZIO di STUFE VERAMENTE ADATTE PER LUNGA AUTONOMIA ! IL PIROMETRO: E’ uno strumento di misura, un “termometro della temperatura di combustione”. Pu esser utile a regolare e tenere d’occhio le temperature di combustione. PIROMETRO MAGNETICO: e’ un termometro esterno magnetico che si potr applicare in una zona esterna del focolare esposta alla fiamma e ci dar indicazioni delle temperature superficiali del metallo. la temperatura interna sar pi elevata di quella superficiale, l’indicazione seppure MOLTO UTILE non sar mai precisa.

Spesso il pirometro viene applicato alla canale da fumo (metallica). In USCITA FUMI leggiamo la temperatura superficiale del metallo, se inferiore a 200C pu ridurre il tiraggio mentre se supera i 300C tende a ridurre il rendimento per eccesso di dispersioni di calore nei fumi. attenzione che la temperatura interna dei fumi quasi il doppio della temperatura del metallo indicata dal pirometro.

Attenzione perch nelle stufe generiche una temperatura indicata di 250C pu corrispondere a fumi realmente con 400 o 500C corrispondenti a fughe e perdite di calore veramente molto elevate. solo gli apparati evoluti possono recuperare il calore senza perderlo eccessivamente dal camino!

Come aromatizzare la brace?

Organizzare un barbeque sembra una cosa molto semplice, ma quali sono i segreti per preparare cibi buonissimi e sorprendere gli ospiti? Tanti sono gli interrogativi, è meglio il barbecue a gas, elettrico o a legna? quanto e come deve cuocere la carne? che tipo di spezie devo usare? quali sono le migliori? Cerchiamo insieme di risolvere questi interrogativi al fine di poter preparare un gustose ed allegro BBQ! Il BBQ è diventato un “must” anche per noi italiani, che con l’arrivo della bella stagione, diamo libero sfogo alla nostra passione per la cucina all’aria aperta, invitando parenti e amici per assaggiare le nostre specialità alla griglia.

Per prima cosa occorre scegliere un luogo idoneo dove posizionare la griglia (soprattutto le griglie portatili). Serve un posto in giardino piuttosto che sul terrazzo di casa, in una posizione piana e stabile e protetta dal vento al fine di evitare cadute involontarie o disperisioni di calore. Va bene qualsiasi tipo di griglia anche se, una tra le migliori, resta quella a legna, che dona alla carne un tipico gusto leggermente affumicato, davvero delizioso. Per chi predilige la legna, è sconsigliato l’uso di legne resinose come il pino o il larice, mentre è indicato l’uso di legna forte come ulivo, quercia o fassino. Per aromatizzare le braci e quindi dare migliore sapore alla carne, si possono mettere a bruciare insieme alla legna qualche rametto di rosmarino o foglie di alloro. Il BBQ va acceso con un discreto anticipo in modo da ottenere una buona brace che farà cuocere la carne in modo uniforme e omogeneo. Il consiglio è quello di accenderlo circa 45 minuti prima di posizionarvi la carne sopra. Per ottenere bistecche morbide e gustose, si consiglia di togliere la carne dal frigo circa 30 minuti prima, al fine di evitare il classico “shock termico” freddo/caldo a cui viene sottoposta. Per questo motivo è consigliabile marinarla e lasciarla riposare fuori dal frigorifero, a temperatura ambiente. Per quanto riguarda le spezie potete dare libero sfogo alla fantasia e al vostro gusto personale. In linea generale sono consigliate spezie come cumino, rosmarino, chili, miscele di spezie piccanti o dolci, spezie affumicate, sali arricchiti con aromi vari, dai petali di rosa al limone. La marinatura deve essere sempre fatta prima, ovvero a carne cruda e lasciata riposare un po’ prima di cuocere, cosi da poter dare alla carne il tempo giusto per trattenere gli aromi. Ricordiamo di non usare molto olio per la marinatura, oppure di asciugare bene la carne prima di metterla sulla griglia. Un altro segreto sta nel tipo di calore e nel tempo di cottura da adottare. A seconda degli alimenti da cuocere, il calore dovrebbe essere inversamente proporzionale rispetto alle dimensioni del cibo. Anche i tempi di cottura dipendono molto da questo. Cibi di grosse dimensioni devono essere cotti lentamente, utilizzando un calore basso, mentre quelli piccoli è meglio cuocerli a calore elevato e per poco tempo. Per tale motivo è meglio scegliere pezzi di dimensioni simile da posizionare sula griglia tutti insieme al fine di cuocerli uniformemente. Il pesce e le verdure hanno tempi di cottura inferiori rispetto alla carne e se ne consiglia la cottura con la pelle al fine di evitare sfaldamenti e rotture. Altra regola fondamentale sono le fiamme. In qualsiasi tipo di BBQ le fiamme non ci devono mai essere poichè brucerebbero i cibi senza cuocerli. La carne, il pesce o le verdure infatti, devono cuocersi lentamente con il calore della brace.

Ora non vi resta che invitare amici e parenti e apparecchiare una bella tavola all’aperto per guastarvi i frutti del vostro lavoro! Buon appetito! Silvia

Come rendere tenera la carne alla brace?

1. Utilizzare il batticarne – Quale Pesce Fare Alla Brace Un metodo semplice e veloce è l’utilizzo del batticarne, Mettete le fettine di carne tra due fogli di pellicola alimentare trasparente, e battetele per rompere le fibre : il movimento del batticarne deve andare dall’interno verso l’esterno. La fettina sarà quindi più sottile e morbida,

La pellicola proteggerà la carne e il piano di lavoro, ma potete non metterla, se preferite. In alternativa al batticarne potete utilizzare la mano : colpite la fetta di carne con il carpo della mano, con un movimento deciso e che vada verso l’esterno. Se volte impanare o friggere la fettina di carne, utilizzate il batticarne con le punte, battendo il pezzo per un paio di minuti su entrambe i lati, così da rompere i tessuti connettivi della carne.

Si tratta di un metodo non adatto però per intenerire bistecche da cuocere in padella o alla griglia, ma solo per fettine da friggere o impanare. leggi anche

Come aromatizzare la brace?

Organizzare un barbeque sembra una cosa molto semplice, ma quali sono i segreti per preparare cibi buonissimi e sorprendere gli ospiti? Tanti sono gli interrogativi, è meglio il barbecue a gas, elettrico o a legna? quanto e come deve cuocere la carne? che tipo di spezie devo usare? quali sono le migliori? Cerchiamo insieme di risolvere questi interrogativi al fine di poter preparare un gustose ed allegro BBQ! Il BBQ è diventato un “must” anche per noi italiani, che con l’arrivo della bella stagione, diamo libero sfogo alla nostra passione per la cucina all’aria aperta, invitando parenti e amici per assaggiare le nostre specialità alla griglia.

Per prima cosa occorre scegliere un luogo idoneo dove posizionare la griglia (soprattutto le griglie portatili). Serve un posto in giardino piuttosto che sul terrazzo di casa, in una posizione piana e stabile e protetta dal vento al fine di evitare cadute involontarie o disperisioni di calore. Va bene qualsiasi tipo di griglia anche se, una tra le migliori, resta quella a legna, che dona alla carne un tipico gusto leggermente affumicato, davvero delizioso. Per chi predilige la legna, è sconsigliato l’uso di legne resinose come il pino o il larice, mentre è indicato l’uso di legna forte come ulivo, quercia o fassino. Per aromatizzare le braci e quindi dare migliore sapore alla carne, si possono mettere a bruciare insieme alla legna qualche rametto di rosmarino o foglie di alloro. Il BBQ va acceso con un discreto anticipo in modo da ottenere una buona brace che farà cuocere la carne in modo uniforme e omogeneo. Il consiglio è quello di accenderlo circa 45 minuti prima di posizionarvi la carne sopra. Per ottenere bistecche morbide e gustose, si consiglia di togliere la carne dal frigo circa 30 minuti prima, al fine di evitare il classico “shock termico” freddo/caldo a cui viene sottoposta. Per questo motivo è consigliabile marinarla e lasciarla riposare fuori dal frigorifero, a temperatura ambiente. Per quanto riguarda le spezie potete dare libero sfogo alla fantasia e al vostro gusto personale. In linea generale sono consigliate spezie come cumino, rosmarino, chili, miscele di spezie piccanti o dolci, spezie affumicate, sali arricchiti con aromi vari, dai petali di rosa al limone. La marinatura deve essere sempre fatta prima, ovvero a carne cruda e lasciata riposare un po’ prima di cuocere, cosi da poter dare alla carne il tempo giusto per trattenere gli aromi. Ricordiamo di non usare molto olio per la marinatura, oppure di asciugare bene la carne prima di metterla sulla griglia. Un altro segreto sta nel tipo di calore e nel tempo di cottura da adottare. A seconda degli alimenti da cuocere, il calore dovrebbe essere inversamente proporzionale rispetto alle dimensioni del cibo. Anche i tempi di cottura dipendono molto da questo. Cibi di grosse dimensioni devono essere cotti lentamente, utilizzando un calore basso, mentre quelli piccoli è meglio cuocerli a calore elevato e per poco tempo. Per tale motivo è meglio scegliere pezzi di dimensioni simile da posizionare sula griglia tutti insieme al fine di cuocerli uniformemente. Il pesce e le verdure hanno tempi di cottura inferiori rispetto alla carne e se ne consiglia la cottura con la pelle al fine di evitare sfaldamenti e rotture. Altra regola fondamentale sono le fiamme. In qualsiasi tipo di BBQ le fiamme non ci devono mai essere poichè brucerebbero i cibi senza cuocerli. La carne, il pesce o le verdure infatti, devono cuocersi lentamente con il calore della brace.

Ora non vi resta che invitare amici e parenti e apparecchiare una bella tavola all’aperto per guastarvi i frutti del vostro lavoro! Buon appetito! Silvia

Quanti gradi è la brace?

LA COMBUSTIONE: l a c o m b u s t i o n e d e l l a l e g n a e d a l t r e b i o m a s s e
LA COMBUSTIONE DEL LEGNO come una bombola di gas
terminata la combustione del gas brucia anche il contenitore, sotto forma di braci
scarsi residui in cenere (utilizzabile come concime o per detersivi)
post combustione
pirometro

/td> La combustione COMPLETA e PULITA della LEGNA non affatto semplice da realizzare. IL LEGNAME DA ARDERE E’ UN COMPOSTO COMPLESSO che necessita di tecnologie avanzate per esprimere il suo completo potenziale termico in condizioni di massima ecologia. LA COMBUSTIONE DELLA LEGNA e di tutte le biomasse E’ INIZIALMENTE COME LA COMBUSTIONE DEL GAS. MENTRE NELLA FASE TERMINALE DI BRACI VIVE E’ COME SE POTESSE BRUCIARE ANCHE LA “BOMBOLA CONTENITRICE DEL GAS”. L’avvio della combustione del legno si sviluppa in presenza di condizioni che la inneschino e favoriscano. 1) L’innesco della combustione della legna un processo detto ENDOTERMICO, inizialmente necessita d’APPORTO d’ENERGIA TERMICA per avviare il processo di combustione. Occorre fornire una sufficiente quantit di calore per innescarla. un accendino o fiammifero che incendia un foglio di giornale, il quale accender delle cortecce, scaglie e rametti piccoli che generando una sufficiente quantit di energia termica accenderanno rami pi grossi e infine si aggiungeranno ceppi pi grandi. 2) occorre che vi sia presenza d’ossigeno. Per rinnovare la presenza d’ossigeno comburente nelle stufe si apre completamente l’aria primaria ed il tiraggio. se non baster si potr tenere socchiusa la portina di carico legna o di scarico cenere per il tempo necessario all’avvio del fuoco. Il buon tiraggio della canna fumaria, aumenta l’afflusso d’aria (e quindi d’ossigeno) nella camera di combustione. La presenza della presa d’aria esterna assicura ossigenazione, buon funzionamento ed elimina i rischi d’ intossicazine da fumo, Il riscaldamento del legno oltre una certa soglia (150C) innesca lo sprigionamento di gas combustibili dalle sue fibre. come aprire la valvola d’una bombola di gas contenente tra l’altro: idrogeno, metano, carbonio. i quali si incendiano a 225C sviluppando temperature sempre pi elevate, fino ad oltre 750C. La prima fase della combustione d’un pezzo di legno difficoltosa perch una parte del calore va perso nell’evaporazione dell’umidit residua ancora contenuta nel legno. di qui deriva l’importanza di bruciare legna ben secca! Al termine dell’emissione di gas combustibili, rimane un pezzo di carbone di legno (carbonio) anch’esso brucia ma senza fiamma, produce una temperatura di 400C e diventa incandescente e luminoso: la brace! La fase di combustione dei gas con la fiamma viva fornisce il doppio del calore rispetto alla succesiva fase di braci (che per dura molto pi a lungo). Oggi esistono prodotti in grado di rendere l’emissione termica molto omogenea e regolare nel tempo! SISTEMI A LEGNA CON OTTIMA REGOLARITA’ NELL’EMISSIONE DEL CALORE accensione prolungata fino ad oltre 30 ore STUFE CON OLTRE 30 ORE DI AUTONOMIA EMISSIONE DI CALORE COSTANTE ADATTO A RISCALDAMENTO DI ABITAZIONI INTERE nessun concorrente ha simili prestazioni. visita il Il legname che brucia sviluppa i gas per l’85% della sua massa, la brace rappresenta solamente il 14% della massa, il restante 1% sar il residuo di cenere (utilizzabile come concime o per fabbricare detersivi biologici). I gas produrranno il 67% del calore nella fase iniziale di combustione con fiamma viva mentre le braci che durano pi a lungo riusciranno ancora a donarci il 33% del calore. Dal momento che la brace sviluppa circa 400C e necessitando di 225C per innescare la combustione dei gas (emessi gi a 150C) si comprende come buttando delle scaglie di legname o cortecce o rametti sulle braci roventi il fuoco si re-inneschi con facilit: pi facile ravvivare il fuoco che accenderne uno da capo a stufa fredda. Attenzione perch non si potr mai pretendere d’incendiare un grosso ceppo con poche braci. anzich portare il ceppo a 225C saranno le braci che cedendo troppo calore rischieranno di spegnersi. Vedi anche la sezione sul Legname da ardere, per approfondimenti. Piccola cronistoria di che cos il legno Il legno una materia prima talmente familiare che risulta scontato e banale dargli una definizione. Il legno prodotto da un vastissimo gruppo di organismi vegetali detti appunto vegetali legnosi (gli alberi e gli arbusti). Da un punto di vista biologico il legno un tessuto molto complesso, composto da diversi elementi (vasi, fibre, cellule parenchimatiche). La legna come ogni altro tessuto vegetale deriva in ultima analisi dalla fotosintesi che utilizza: lenergia luminosa prodotta dal sole, lacqua ed i sali minerali, presenti nel terreno, lanidride carbonica (CO 2 ) presente nellatmosfera. LA POSTCOMBUSTIONE o COMBUSTIONE SECONDARIA della legna: Grazie a studi tecnici ed esperimenti si compreso che i fumi residui scaturiti dalla combustione della legna possono essere ricombusti generando ancora una buona quantit di calore. In pi dalla loro post combustione si ottengono fumi meno inquinanti e si ottiene un forte abbattimento della quantit di monossido di carbonio.

I fumi devono essere molto caldi per essere ricombusti, devono superare i 600C e devono ricevere una sufficiente quantit d’aria calda ben ossigenata. Esistono noti marchi produttori di stufe e focolari che hanno scelto d’inserire nella camera di post combustione un catalizzatore in grado di diminuire la temperatura necessaria da 600C a soli 300C.

Questo elemento innesca una buona post combustione, piulisce i fumi e genera calore. Questo interessante sistema garantisce migliori rendimenti e minor inquinamento anche ad andature minime quando risulterebbe impossibile raggiungere i 600C. Queste stufe sono anche dotate di pirometro per controllare l’andamento della combustione. tripla combustione catalizzata: combustione primaria, post combustione e combustione catalizzata Una valida tecnologia alternativa avviene nei nuovi focolari in grado di mantenere temperature all’interno del focolare anche superiori ai 1100C con combustioni eccezionali in presenza di minori quantit d’aria comburente, anche ad andature medio-moderate. tecnologia evoluta di combustione legname ad alta temperatura La combustione COMPLETA E PULITA del legname da ardere non affatto semplice da realizzare. pochi apparati riescono a fornire la comodit di una combustione lenta e lunga fino ad oltre 30 ore VISITA IL NOSTRO NEGOZIO di STUFE VERAMENTE ADATTE PER LUNGA AUTONOMIA ! IL PIROMETRO: E’ uno strumento di misura, un “termometro della temperatura di combustione”. Pu esser utile a regolare e tenere d’occhio le temperature di combustione. PIROMETRO MAGNETICO: e’ un termometro esterno magnetico che si potr applicare in una zona esterna del focolare esposta alla fiamma e ci dar indicazioni delle temperature superficiali del metallo. la temperatura interna sar pi elevata di quella superficiale, l’indicazione seppure MOLTO UTILE non sar mai precisa.

Spesso il pirometro viene applicato alla canale da fumo (metallica). In USCITA FUMI leggiamo la temperatura superficiale del metallo, se inferiore a 200C pu ridurre il tiraggio mentre se supera i 300C tende a ridurre il rendimento per eccesso di dispersioni di calore nei fumi. attenzione che la temperatura interna dei fumi quasi il doppio della temperatura del metallo indicata dal pirometro.

Attenzione perch nelle stufe generiche una temperatura indicata di 250C pu corrispondere a fumi realmente con 400 o 500C corrispondenti a fughe e perdite di calore veramente molto elevate. solo gli apparati evoluti possono recuperare il calore senza perderlo eccessivamente dal camino!