In gravidanza si può mangiare pesce azzurro, come alici, sarde e acciughe, sgombro. È il più ricco di Omega 3, ottimo per lo sviluppo di cervello e occhi del feto.
Quale tipo di pesce si può mangiare in gravidanza?
Le quantità di pesce da consumare in gravidanza –
- Una donna in stato di gravidanza può consumare qualsiasi tipo di pesce, non esistono controindicazioni.
- La futura mamma dovrà tuttavia porre molta attenzione alla freschezza del prodotto e alla sua cottura: è infatti di vitale importanza che il pesce sia ben cotto.
- A questo proposito è meglio evitare i crostacei duri, che più facilmente possono essere portatori di batteri, e il pesce in scatola, a causa della massiccia quantità di sale e conservanti che esso contiene.
- Meglio evitare il pesce fritto, molto calorico e difficile da digerire.
Quali sono i pesci da evitare in gravidanza?
Mercurio – Il mercurio è un metallo normalmente presente nell’ambiente. Può essere rilasciato nell’aria dagli scarichi industriali inquinanti. Quando il mercurio contamina gli animali acquatici, i batteri lo trasformano in una forma più pericolosa di quella normale (metilmercurio) che si accumula nei tessuti grassi del pesce.
Tracce di mercurio sono presenti in quasi tutti i tipi di pesce, tuttavia i pesci predatori più grandi, come il pesce spada e lo squalo, ne accumulano una maggior quantità perché si nutrono di pesci più piccoli e vivono più a lungo rispetto alle loro prede (quindi hanno più tempo per accumulare il mercurio).
Le gestanti non dovrebbero consumare pesce ricco di mercurio, come lo squalo, il pesce spada e lo sgombro, ma si consiglia di limitare anche il consumo di tonno. Tra i tipi di pesce ricchi di omega 3 e poveri di mercurio (quindi da preferire) ricordiamo
- salmone,
- aringa,
- acciughe,
- sardine,
- trota.
Seguendo questi consigli, le gestanti possono assicurarsi tutti i vantaggi per la salute garantiti dal pesce, riducendo l’esposizione del bambino al mercurio. L’eccesso di mercurio può danneggiare il feto o il sistema nervoso del neonato che si sta sviluppando.
Che pesce evitare?
Come scegliere però il pesce migliore per la nostra salute? Quali pesci è invece meglio evitare nella nostra dieta? – Una prima netta distinzione per orientare le scelte alimentari è quella tra pesci magri e pesci più grassi, dunque tra quelli più digeribili ed altri meno digeribili.
- Un altro criterio di scelta è l’accumulo di sostanze tossiche,
- I grandi pesci, in cima alla catena alimentare, tendono ad accumulare nella loro carne inquinanti e metalli pesanti (ad esempio il mercurio), ed è bene per questa ragione limitarne l’uso, soprattutto durante la gravidanza e la crescita.
- In base a questi criteri ecco una lista dei pesci più adatti per una dieta equilibrata e di quelli che invece è meglio consumare con moderazione.
I sei pesci consigliati sono il merluzzo, la sogliola, il nasello, l’ orata, alici e sardine, Tutti questi pesci hanno un basso contenuto di lipidi (alcuni anche inferiore all’1 per cento) e alte concentrazioni di sostanze benefiche per il nostro organismo: Omega 3, ferro, fosforo e iodio,
- Questi pesci possono essere mangiati tutte le volte che lo si desidera.
- I sei pesci che consigliamo di limitare, soprattutto in gravidanza e durante la crescita, sono il pesce spada e il tonno (per l’accumulo di metalli pesanti nel loro corpo) e i pesci più grassi (con maggior percentuale lipidica nella carne), come il salmone, lo sgombro, l’ aringa e la verdesca,
Questi pesci non devono essere mangiati più di due volte a settimana. Tags:
Quali sono i molluschi da evitare in gravidanza?
Si possono mangiare i crostacei in gravidanza? – La risposta è sì. Ma solo a certe condizioni. La prima è che i crostacei siano cotti, Quindi il divieto è limitato a tutti quei piatti e quelle ricette che prevedono l’utilizzo del crostaceo crudo, magari semplicemente marinato con un po’ di limone.
- In quel caso è caldamente consigliato evitare e scegliere qualcosa di alternativo dal menù.
- Per quanto riguarda, invece, il consumo di crostacei cotti in gravidanza, non ci sono particolari limitazioni.
- E i molluschi, in gravidanza, si possono mangiare? Anche in questo caso la risposta è affermativa.
Alle stesse condizioni: che siano cotti. Un altro fattore da tenere in considerazione, quando si decide di mangiare molluschi e crostacei in gravidanza, ma il consiglio vale per tutto il pesce in generale, è che se ne conosca la provenienza. Pertanto, se si è in dolce attesa, meglio acquistare i prodotti ittici nelle pescherie controllate e certificate, incluse quelle dei supermercati e ipermercati, o consumarli esclusivamente in ristoranti che possano offrire garanzia di alta qualità e igiene.
Cosa non mangiare in gravidanza lista?
Cosa non mangiare in gravidanza: elenco degli alimenti vietati e motivazioni
Alimento | Rischio |
---|---|
Salsicce fresche e salami freschi | Toxoplasma gondii Salmonella spp. Listeria monocytogenes |
Pesce crudo, poco cotto o marinato | Listeria monocytogenes Anisakis spp. |
Frutti di mare crudi | Salmonella spp. Virus dell’Epatite A Norovirus |
Quali sono i formaggi che non si possono mangiare in gravidanza?
A rischio i formaggi “blu” o a crosta molle – “Anche quando sono prodotti con latte pastorizzato, sono da evitare, inoltre, i formaggi a crosta molle e untuosa, come camembert, brie, roquefort, taleggio, feta, gorgonzola, tome e tomini. Questi prodotti, infatti, contengono molta acqua e, negli ambienti umidi, i batteri tendono a proliferare”, spiega la dottoressa.
Cosa mangiare nei primi 3 mesi di gravidanza?
Cosa mangiare nel primo trimestre di gravidanza? – Nelle prime settimane di gravidanza è importante impostare immediatamente un’alimentazione corretta, prediligendo la dieta mediterranea : carboidrati, meglio se integrali, proteine nobili del pesce e della carne bianca, latticini, frutta e verdura di stagione.
Che frutta non si può mangiare in gravidanza?
Frutta in gravidanza: perché consumarla nelle giuste quantità – Ogni donna in stato interessante potrà fare il pieno di energia ricorrendo al consumo di frutta fresca come spuntino “ammazza fame”. La frutta oltre a garantire all’organismo l’assorbimento di sali minerali e vitamine, dovrà essere consumata in modo equilibrato, senza eccedere in quanto si tratta di un alimento che-seppur salutare- è comunque ricco di fruttosio e che l’organismo assorbe in maniera molto veloce.
- Gli specialisti consigliano il consumo di un frutto a metà mattina ed un altro per lo spuntino pomeridiano: il suggerimento è quello di ricorrere all’uso di frutti non troppo zuccherini, tra cui, quindi, le, le,, mango ed anche avocado.
- Da evitare, per i motivi sopra detti, sono invece frutti ricchi di zuccheri dei quali per esempio fichi o uva.
Pertanto, per avere la certezza di contribuire ad uno stato di salute ottimale del feto, sarebbe opportuno consumare tutti quei frutti con poche calorie e pochi zuccheri.
Cosa non fare durante i primi tre mesi di gravidanza?
Per una donna in dolce attesa come te sono da evitare caffeina, alcol, tabacco e i ‘junk food’, tutti dannosi per la salute tua e del tuo bambino. Evita inoltre le radiografie, gli sforzi eccessivi e i lavori troppo faticosi o pericolosi poiché si tratta di settimane molto delicate e vanno affrontate serenamente.
Quale salmone mangiare in gravidanza?
Salmone in gravidanza – Il salmone in gravidanza rappresenta una fonte ottima di omega 3, Quando possibile, è da preferire quello pescato a quello allevato, poiché contiene una maggiore concentrazione di questi preziosi nutrienti. Come consumarlo però? Può ritenersi sicuro per le donne incinte?
Quanto pesce a settimana in gravidanza?
Quali pesci mangiare in gravidanza Le future mamme si chiedono spesso quali sono gli alimenti consigliati in gravidanza e in particolare quali pesci mangiare in gravidanza. Il pesce azzurro Durante la gravidanza è consigliabile mangiare pesce almeno 2-3 volte a settimana, per un totale di circa 450 g e preferire in genere quello dei nostri mari e non d’importazione.
- Il motivo sta nel fatto che il clima del Mediterraneo è tale che molti dei componenti inquinanti tendono a evaporare e a lasciare meno tracce nei pesci.
- Un altro accorgimento importante è quello di evitare i pesci di grandi dimensioni come il pesce spada, il pangasio, il tonno fresco, che vivono più a lungo, mangiano più pesce e accumulano nelle loro carni maggiori quantità di sostanze inquinanti (il metilmercurio).
Le sarde E’ un pesce azzurro considerato tra i più “poveri” ma il più ricco in proprietà organolettiche come proteine, fosforo, acidi grassi Omega 3, vitamina PP, potassio, magnesio. Queste ultime sono 2 sostanze utili a combattere l’affaticamento della madre, specie nell’ultimo trimestre e per facilitare il parto.
Gli Omega 3, come è noto, sono dei grassi benefici per lo sviluppo del feto che, uniti all’acido folico, favoriscono le capacità intellettive. In particolare sono ottimi per la concentrazione, combattono la dislessia e la depressione, anche quella post parto della madre. In mancanza di questi il bambino potrebbe essere predisposto all’asma, all’iperattività, al disturbo bipolare e alla schizofrenia.
Le alici Sono simili alle sarde ma più magre, contengono quindi meno colesterolo e hanno comunque un apporto proteico molto alto. Durante la gravidanza sono più facilmente digeribili se non vengono fritte. Le alici contengono anche il ferro, che è necessario per non predisporre il bambino all’anemia e per rinforzare l’organismo in vista del parto.
- Contengono anche iodio che è utile all’equilibrio endocrinologico dell’organismo sia del piccolo che della madre, in particolare per il buon funzionamento ghiandolare.
- I minerali come zinco, selenio e fosforo sono indispensabili per lo sviluppo del sistema nervoso, ma anche per prevenire patologie neurologiche e per proteggere durante tutta la vita il sistema cardiovascolare, abbassando la predisposizione a malattie come l’infarto e l’ictus.
L’orata E’ un pesce pregiato e per chi è in gravidanza si consiglia quella di mare e non di allevamento. E’ un pesce molto magro ma in compenso ha un alto contenuto in acidi grassi Omega 3. Ancora una volta gli Omega 3 si rivelano la sostanza più importante che può essere introdotta soprattutto con il pesce.
Il salmone E’ il pesce che fra tutti contiene un alto grado di Omega 3 ma in gravidanza è sconsigliato quello affumicato. Tutti i pesci in realtà che hanno subito dei trattamenti di conservazione (in scatola, sott’olio, sotto sale) o peggio crudi, dovrebbero essere evitati perché potrebbero contenere nel primo caso sostanze chimiche e nel secondo dei parassiti molto pericolosi per la madre e per il bambino.
Il pesce crudo o non completamente cotto in particolare veicola la toxoplasmosi. Il pesce quindi va sempre cotto, preferibilmente al cartoccio, alla griglia o al forno. Per quanto riguarda il salmone è il pesce utile per la costituzione ossea del neonato e quindi servirà per prevenire osteoporosi in età avanzata oltre che a proteggere il cuore.
- La trota E’ un pesce d’acqua dolce che contiene oltre alle vitamine e ai minerali, ancora una volta gli Omega 3, in particolare per la trota salmonata.
- Ricordiamo che gli Omega 3 sono indicati per abbassare la pressione sanguigna che durante la gravidanza tende a salire.
- La trota è un pesce che contrariamente a quello di mare è povero di sodio.
Inoltre le trote sono tra i pesci più sicuri riguardo la loro struttura, in quanto l’allevamento riesce a proteggerle dalle sostanze inquinanti di mercurio presente nei nostri mari.
In commercio si possono trovare anche le trote certificate di produzione biologica. Altri pesci consigliati in gravidanza Oltre a quelli elencati in gravidanza si può consumare anche lo sgombro, il branzino, il nasello, i gamberi, la sogliola.
: Quali pesci mangiare in gravidanza
Cosa non mangiare in gravidanza Ministero della Salute?
Accorgimenti – Per una alimentazione sana in gravidanza è sufficiente rispettare alcuni piccoli accorgimenti:
variare il più possibile le scelte alimentari, garantendo così l’assorbimento di tutti i nutrienti necessari consumare verdura e frutta di stagione ogni giorno, lavata in modo accurato con abbondante acqua corrente consumare carne, pesce e uova ben cotti limitare gli zuccheri semplici, prediligendo carboidrati complessi come pasta, pane e patate limitare il consumo di bevande nervine come caffè e tè, preferendo prodotti decaffeinati e deteinati evitare il consumo di bevande alcoliche
Consulta
Acido folico, un concentrato di protezione per il figlio che verrà Gravidanza
Quale maionese si può mangiare in gravidanza?
Maionese in gravidanza – Sì, è possibile mangiare la maionese in gravidanza, a condizione che le uova usate nella preparazione siano pastorizzate (e che venga mangiata occasionalmente). Con la maionese, il rischio di contrarre la toxoplasmosi è basso.
Perché non si possono mangiare i frutti di mare in gravidanza?
Il mercurio arriva direttamente al cervello del bambino ne può rallentare lo sviluppo cognitivo ed è per questo che in linea di massima sarebbe bene astenersi.
Cosa succede se si mangia pesce spada in gravidanza?
Perché sembrerebbe più opportuno evitare il pesce spada in gravidanza – I cibi in gravidanza servono sia per il sostentamento della mamma, sia per far sì che il feto si sviluppi in maniera sana. In generale, una buona dieta presuppone il consumo di: proteine, quindi carni, pesce, legumi; carboidrati, come cereali, pasta, pane e riso; latte e derivati, ossia i formaggi e frutta e verdura.
- Noi donne, durante la gestazione, necessitiamo di proteine in proporzione alle settimane di gravidanza.
- Bisogno che può essere soddisfatto tramite il consumo di alimenti di origine animale, tra cui il pesce.
- Per questo motivo sì, è consigliato il consumo di pesce quando siamo in dolce attesa, ma è necessario stare attenti alla tipologia e alle quantità.
Il pesce spada in gravidanza è uno di quelli che andrebbero evitati perché, secondo gli studi condotti, contiene alte percentuali di mercurio, un metallo tossico che si rivela pericoloso per lo sviluppo neurologico e comportamentale del bambino. Nel pesce spada, il mercurio è particolarmente elevato perché vive a lungo in mare a contatto con questo metallo.
Cosa mangiare la sera quando si è incinta?
Spuntini salati: quali preferire – La prima regola è: scegliere snack salutari è un modo semplice per fornire più nutrienti al bambino in crescita. Gli spunti i dovranno essere di piccole porzioni, ed equilibrati. Gli spezzafame salati più salutari sono cracker integrali, crostini di pane integrali magari accompagnati da un pezzetto di formaggio, o la frutta secca,
Cosa fa bene al bambino in gravidanza?
IODIO E ACIDO FOLICO – Parliamo di due micronutrienti molto importanti per la donna in gravidanza: lo iodio e l’ acido folico, Lo iodio è fondamentale per il corretto sviluppo del feto: per questo gli specialisti raccomandano una razione maggiore alle donne in gravidanza (dai 150 normali ai 220 microgrammi/al giorno).
Anche in questo caso l’assunzione di iodio dipende dall’alimentazione: ne sono ricchi i pesci e i prodotti della pesca, la verdura e i cereali, L’ acido folico, cioè la forma sintetica della Vitamina B9, viene utilizzato dall’organismo per la riproduzione e la divisione cellulare; per questo è solitamente necessaria un’integrazione di acido folico fin dalle prime settimane dal concepimento.
Una carenza di questo nutriente, infatti, aumenta il rischio di malformazioni neonatali, come ad esempio la formazione della spina bifida. L’acido folico è presente negli ortaggi a foglia verde, nei carciofi, nelle rape, nel lievito di birra, nei cereali – soprattutto integrali – nei l egumi, nel tuorlo d’uovo, nel fegato, nei kiwi e nelle fragole : per assumerlo in maniera corretta è però necessario adottare alcune precauzioni.
In generale i folati – si chiamano così tutti i composti che contengono Vitamina B9 tra cui lo stesso acido folico – sono facilmente deperibili, perdendo in poco tempo il loro potere salutare: temono il calore, la luce, la cottura e la conservazione. Le verdure che li contengono, quindi, vanno consumate fresche e e possibilmente crude o poco cotte.
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Chi è incinta può mangiare la mozzarella?
Mozzarella in gravidanza – La regina dei formaggi è senz’altro ammessa nell’alimentazione di una futura mamma. La mozzarella in gravidanza è infatti uno degli alimenti chiave della dieta: è un formaggio pastorizzato, quindi sicuro per il feto, ed è ricca di calcio e proteine (ben 32gr su 100 gr di prodotto), perfetta per questo motivo per lo sviluppo osseo e muscolare del bambino.
Che tipo di yogurt mangiare in gravidanza?
Quale yogurt mangiare in gravidanza? – Abbiamo detto che lo yogurt in gravidanza fa bene, ma ci sono un paio di indicazioni da tenere in considerazione quando ci si trova davanti al banco frigo e bisogna scegliere quale acquistare.
Durante la gravidanza è meglio scegliere uno yogurt pastorizzato, poiché durante la sua lavorazione raggiunge alte temperature, che distruggono tutti gli agenti patogeni presenti naturalmente nel latte.
Un’altra scelta intelligente è lo yogurt intero : questo tipo di yogurt, infatti, non contiene additivi e mantiene quindi un alto numero di vitamine liposolubili, oltre a presentare un contenuto molto basso di grassi.
Ottimi anche gli yogurt alla frutta, soprattutto se biologici e senza dolcificanti naturali: hanno infatti un numero minore di probiotici al loro interno.
In gravidanza si può tranquillamente consumare anche, che apporta l’organismo molte sostanze nutritive ottime per mamma e bambino: vitamina C, vitamina B12, ferro, proteine, sodio e, naturalmente, calcio.
: Yogurt in gravidanza: si può mangiare oppure no? Ecco la risposta
Chi è incinta può mangiare la ricotta?
Ricotta in gravidanza sì o no? – Si può mangiare la ricotta in gravidanza se questa è stata prodotta con latte pastorizzato, In linea di massima, essendo un latticino ricavato dalla seconda bollitura del siero, la ricotta non rappresenta un pericolo per le gestanti, e non rientra quindi tra i formaggi da evitare in gravidanza.
Tuttavia, considerati gli eventuali rischi per il feto, è opportuno scegliere sempre ricotta proveniente da filiera controllata, sia in fase di produzione che di conservazione. In tutti i casi è preferibile evitare la ricotta se questa è troppo artigianale o se non si è pienamente sicuri delle condizioni igieniche e di conservazione,
Se durante la gravidanza dovesse quindi assalirvi la “voglia” di cannoli cedete pure tranquillamente al desiderio. La crema di ricotta Ricocrem è fatta con ricotta di pecora da siero. Il nostro prodotto segue inoltre un percorso di filiera sicuro, con provenienza italiana garantita e controllo settimanale con analisi microbiologiche su tutti i lotti di produzione.
Quali crostacei si possono mangiare in gravidanza?
Frutti di mare in gravidanza: si possono mangiare senza problemi? I mesi della gravidanza rappresentano un periodo molto speciale nella vita di tutte le donne, un periodo unico e delicato, nel corso del quale bisogna prestare particolare attenzione a diversi aspetti della propria vita quotidiana, tra i quali assume particolare rilievo l’alimentazione.
- Molti alimenti che normalmente non desterebbero particolari preoccupazioni diventano infatti oggetto di dubbi e sospetti, e le informazioni che la futura mamma riceve sono spesso contradditorie e segnate dalle credenze personali e culturali di chi la circonda.
- Uno dei cibi sui quali i pareri sono più controversi sono i frutti di mare, un alimento che molti noi amano e consumano abitualmente.Sussistono infatti pochi dubbi sulla necessità di consumare pesce anche durante la gravidanza, con le uniche raccomandazioni di cuocerlo accuratamente e di evitare le specie al vertice della catena alimentare, ad esempio il tonno o il pesce spada, poichè possono contenere dosi elevate di elementi dannosi come il mercurio, che si accumulano nelle loro carni man mano che si nutrono di esemplari di altre specie.
Per quanto riguarda molluschi e crostacei, tuttavia, la questione è meno chiara ed i pareri sono discordi.Innanzitutto, bisogna escludere assolutamente la possibilità di consumare questi alimenti senza un’adeguata cottura, sia durante il periodo della gestazione sia durante l’allattamento; se infatti l’abitudine di consumare pesce e molluschi crudi richiede l’adozione di alcune precauzioni in qualsiasi condizione, la gravidanza la rende completamente sconsigliabile.
Il rischio in questo caso sarebbe infatti quello di contrarre le consuete malattie trasmissibili per questa via, che tuttavia in questo caso non sarebbero “solo” dannose e fastidiose per la madre, ma potrebbero anche essere trasmesse al feto attraverso la placenta ed avere quindi conseguenze sul nascituro.
Il consumo di crostacei crudi o poco cotti espone ad esempio al rischio di entrare in contatto con il virus dell’epatite A, una malattia che colpisce il fegato. Ciò avviene in quanto i molluschi bivalve come cozze, ostriche, vongole e fasolari si nutrono filtrando l’acqua marina che li circonda; poichè questi animali sono in grado di sopravvivere anche in ambienti molto inquinati, può succedere che vengano in contatto con materie organiche che contengono il virus, “conservandolo” al loro interno e trasmettendolo quindi al consumatore umano finale.
- Allo stesso modo, questi molluschi possono trasmettere virus che causano malattie gastro-intestinali, come ad esempio il Norovirus, responsabile di una fastidiosa forma di gastroenterite con sintomi come nausea, vomito, diarrea, crampi e febbre.
- Durante la gravidanza la donna è poi soggetta a contrarre la listeriosi, una malattia particolarmente insidiosa che colpisce prevalentemente nel corso del terzo trimestre.
Il batterio che la causa, che è stato isolato in molti alimenti tra i quali per l’appunto i molluschi, è infatti resistente anche al congelamento (tradizionalmente il miglior metodo di conservazione degli alimenti dal punto di vista igienico). Le sue conseguenze possono essere molto gravi: se nella madre i sintomi richiamano quelli di una semplice influenza (febbre, dolori muscolari e sintomi gastro-intestinali) il feto rischia la vita, o una nascita segnata da problemi respiratori e meningite.
Altri organismi potenzialmente presente in un alimento crudo, in specie nei frutti di mare, sono i bacilli della Salmonella, responsabili della salmonellosi. Questa malattia, che provoca anch’essa sintomi gastro-intestinali, si risolve in genere spontaneamente nelle persone adulte sane; tuttavia il bacillo della salmonella typhi può trasmettersi al feto attraverso la placenta e provocare conseguenze anche gravi.
Anche la toxoplasmosi, nota malattia potenzialmente molto dannosa per il nascituro e generalmente attribuita al contatto con i gatti, è in realtà trasmissibile anche attraverso il consumo di cibi crudi o poco cotti, ed i frutti di mare non fanno eccezione.
- L’unica specie di mollusco per il cui consumo non sussisterebbero, almeno in linea teorica, rischi per la salute della donna incinta è il riccio di mare; questa specie infatti sopravvive solo in acque non inquinate.
- La prudenza, tuttavia, ci consiglia di rimandare il consumo di queste specie di molluschi di qualche mese, fino alla conclusione della gravidanza o, ancor meglio, fino al termine dell’allattamento.
I molluschi sono infatti spesso indicati come cibi fortemente allergizzanti per il neonato in fase di allattamento, dal momento che il suo sistema digerente non è ancora completamente sviluppato. Il discorso appare leggermente diverso per quanto riguarda altri tipi di frutti di mare il cui consumo non solo non viene in genere particolarmente scoraggiato, ma è anzi consigliato da parte di diverse fonti.
- Gamberi ed aragoste, ad esempio, purchè siano ben cotti non sembrano presentare particolari rischi per la donna incinta, ed anzi rappresentano una buona fonte di proteine e minerali, con un ridotto contenuto di grassi ed una elevata digeribilità.
- Allo stesso modo, seppie, polipi e calamari sono prodotti che, sottoposti ad un’adeguata cottura, possono essere consumati anche durante la gravidanza, ed anzi calamari, gamberi e polpi sono apprezzati per il loro contenuto di calcio.
Qualche anno fa inoltre l’Università di Bristol e l’Istituto Sanitario Nazionale di Bethesda hanno pubblicato degli studi secondo i quali gli acidi grassi Omega 3, generalmente contenuti nel pesce e nei frutti di mare, favorirebbero lo sviluppo intellettivo del bambino e sarebbero addirittura correlati ad una minore incidenza della depressione post partum nella neomamma.
La “Guida ad una gravidanza sana” pubblicata dalla clinica statunitense Mayo, dal canto suo, riprende le direttive della Food & Drug Administration nell’indicare addirittura la necessità di consumare regolarmente fino a tre etti e mezzo di pesce alla settimana durante la gravidanza, includendo nell’elenco dei prodotti del mare consentiti gamberi e granchi.
D’altra parte, alcuni al contrario ne sconsigliano il consumo a causa di un eccessivo contenuto di sodio e colesterolo. Adottare la massima cautela è quindi d’obbligo per le future e le neo mamme, dal momento che i pareri in materia non sono sempre concordi nel considerare sicuri e validi dal punto di vista nutritivo questo tipo di alimenti.
Nel caso in cui non si possa resistere alla tentazione di gustare queste delizie del mare, è consigliabile perciò una certa moderazione nelle quantità e nella frequenza del consumo, nonchè un’elevata attenzione al grado di cottura (che dev’essere la più completa possibile), alla provenienza del prodotto ed alle modalità di conservazione dello stesso.
A questo proposito, per quanto riguarda pesce e frutti di mare il congelamento sembra essere ancora le tecnica più affidabile per eliminare eventuali microrganismi nocivi. Anche in questo caso, tuttavia, il consiglio personalizzato del proprio medico ed il buon senso restano punti di riferimento essenziali.
Che molluschi si possono mangiare in gravidanza?
Via libera anche ai molluschi, purché siano ben cotti. La risposta di Maria Caramelli, direttore generale dell’istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta – PER TROVARE RISPOSTA AI TUOI QUESITI, REGISTRATI AL SITO E COMPILA L’APPOSITO FORM. CLICCA QUI Sono al secondo mese di gravidanza e ho sempre mangiato cozze, ostriche e vongole: in alcuni casi anche crude. Quali precauzioni devo prendere fino al parto? Federica S. (Macerata) PER TROVARE RISPOSTA AI TUOI QUESITI, REGISTRATI AL SITO E COMPILA L’APPOSITO FORM. CLICCA QUI
Quale salmone mangiare in gravidanza?
Salmone in gravidanza – Il salmone in gravidanza rappresenta una fonte ottima di omega 3, Quando possibile, è da preferire quello pescato a quello allevato, poiché contiene una maggiore concentrazione di questi preziosi nutrienti. Come consumarlo però? Può ritenersi sicuro per le donne incinte?
Cosa succede se si mangia pesce spada in gravidanza?
Perché sembrerebbe più opportuno evitare il pesce spada in gravidanza – I cibi in gravidanza servono sia per il sostentamento della mamma, sia per far sì che il feto si sviluppi in maniera sana. In generale, una buona dieta presuppone il consumo di: proteine, quindi carni, pesce, legumi; carboidrati, come cereali, pasta, pane e riso; latte e derivati, ossia i formaggi e frutta e verdura.
Noi donne, durante la gestazione, necessitiamo di proteine in proporzione alle settimane di gravidanza. Bisogno che può essere soddisfatto tramite il consumo di alimenti di origine animale, tra cui il pesce. Per questo motivo sì, è consigliato il consumo di pesce quando siamo in dolce attesa, ma è necessario stare attenti alla tipologia e alle quantità.
Il pesce spada in gravidanza è uno di quelli che andrebbero evitati perché, secondo gli studi condotti, contiene alte percentuali di mercurio, un metallo tossico che si rivela pericoloso per lo sviluppo neurologico e comportamentale del bambino. Nel pesce spada, il mercurio è particolarmente elevato perché vive a lungo in mare a contatto con questo metallo.