Quanto Costa Un Pesce Rosso?

Quanto Costa Un Pesce Rosso
Caratteristiche del pesce rosso – I pesci rossi appartengono alla famiglia dei Ciprinidi ed esistono diverse varietà con svariate combinazioni di colori oltre a quella rossastra-arancione che tutti conosciamo. I pesci rossi sono tra gli animali domestici più diffusi.

  1. Tutte sono specie da acquario e ci sono vari allevamenti di pesci rossi: quello della varietà con pinne a velo, ha avuto origine in Cina e in Giappone.
  2. Esistono circa 300 varietà, selezionate negli allevamenti.
  3. Alcune sono molto diffuse, come il tipico pesce rosso da luna park.
  4. Altre invece sono molto rare e richieste (come il “testa di leone”, dall’enorme capo con “criniera”, o il colorato “Oranda Panda”), e possono costare più di 50 euro a esemplare.

Alcuni pesci rossi possono arrivare fino a 35-40 centimetri di lunghezza, alcuni sono talmente grandi da poter vivere solo nei laghetti. Ci sono diverse forme di pinne e corpo ma anche di colori e motivi. In Cina se ne conoscono oltre 350-400 specie. Alcune però non è consentito allevarle, prima dell’acquisto informati sulle specie consentite.

Quanto dura la vita di un pesce rosso?

Pesci Rossi nella Boccia, Attenzione alla Legge Cleo, il pesce rosso dalle lunghe ciglia che nella celebre fiaba di Collodi, Pinocchio, guarda il mondo dalla sua boccia rotonda, è forse l’emblema della condizione in cui i pesci rossi sono stati – e purtroppo spesso sono ancora tutt’oggi – condannati a vivere.

Piccoli animali vittime di una gestione sbagliata, di un’abitudine scorretta quanto – purtroppo – ancora consolidata e diffusa nonostante sia vietata dalla legge. Anche se manca ancora un corpus organico di norme specifiche per il settore dell’acquariologia, sia la comunità europea che le singole Regioni così come le amministrazioni comunali, hanno emanato norme di tutela che riguardano anche la detenzione di pesci.

Tra queste, spicca la legge regionale 17 febbraio 2005 n.5 dell’Emilia Romagna che detta norme a tutela del benessere animale trattando specificatamente anche i pesci d’acquario. Ecco quanto dispone, in particolare, l’articolo 10: “gli animali ornamentali e da acquario devono essere mantenuti, da chiunque li detenga a vario titolo, in acqua sufficiente, con ossigeno e temperatura adeguati alle esigenze della specie”,

Ma quali sono, dunque, i requisiti minimi che deve possedere un acquario per i pesci rossi? ” La vasca – spiega Luca Ceredi, dottore in scienze ambientali, indirizzo marino biotico nonché consulente in acquariologia ed allevatore di carpe koi – deve essere di almeno 45-50 litri per due pesci “. La dimensione dell’acquario è fondamentale per il suo benessere ed influisce direttamente sulle dimensione dell’animale.

“Spazio permettendo – spiega – i pesci rossi raggiungono 25-30 centimetri di lunghezza. Si tratta di pesci ornamentali con una storia di allevamento lunghissima. In questo lungo periodo, sono state selezionate numerose forme, colori e dimensioni che possono dunque variare da pesce a pesce.

Diciamo che più la varietà si discosta dalla specie selvatica più la dimensione rimarrà piccola”. Attenzione però: “In un acquario da 10 lt – chiarisce – il pesce muore non rimane “nano”. Al bando, dunque, non solo le famigerate bocce ma anche vasche troppo piccole e senza filtri che non garantiscono una corretta ossigenazione dell’acqua,

“Ciò che conta – spiega Ceredi – è scegliere acquari che abbiano proporzioni mirate a rispettare il corretto rapporto tra il volume dell’acquario e la superficie libera di contatto dell’acqua con l’aria”. Tale spazio di contatto, infatti, consente non solo l’assorbimento dell’ossigeno ma anche l’allontanamento dell’anidride carbonica emessa dai pesci.

Se correttamente gestiti, queste creature d’acqua hanno una vita lunghissima. Possono infatti “vivere 25-30 anni “. Traguardi, questi, tutt’altro che impossibili da raggiungere se però si assicurano loro le condizioni di vita più consone alla loro natura.Il primo passo, dunque, è garantirgli una “casa” che rispetti quelle che sono le loro caratteristiche ed esigenze.

Anche se non li sentiamo lamentarsi, i pesci non sono esenti da stress e sofferenza e proprio per questo motivo – al pari degli altri membri a quattro zampe della famiglia – se si decide di accoglierli nella propria casa è necessario farlo consci delle loro caratteristiche etologiche.

Anche se non sono di facile decodifica, anche i pesci mostrano tale disagio. “In caso di stress cronico – spiega Ceredi – l’animale va incontro a immunodepressione, malattia e deperimento”. Viceversa, assicurando loro un acquario pulito, ben ossigenato, adeguato rispetto alla sua dimensione ed al numero dei suoi “abitanti”, il pesce avrà una buona condizione di vita.

Del resto, è bene tenere sempre presente che l’acquario per questi esseri viventi è davvero tutto il loro mondo. “Vivono in un fluido, l’acqua appunto – in cui fanno tutto: bevono e al tempo stesso emettono tutti i loro rifiuti fisiologici”. Da ciò si desume facilmente perché un luogo sporco e angusto riduce le aspettative di vita di questi animali.

Quanto Quanto costa un pesce rosso?

Quanto costa un pesce rosso – Come già detto, le varianti di pesce rosso sono molteplici. Proprio per questo motivo il costo può essere molto diverso a seconda della razza e della relativa rarità, Il prezzo, a grandi linee, può partire da un euro fino a 30, spingendosi raramente oltre per le varianti particolarmente pregiate.

Quanto costa un pesce rosso cometa?

Pesce rosso cometa 5-7 cm Astatotilapia burtoni Pesce rosso cometa

  • Famiglia: Cyprinidae
  • Origine : ? Cina
  • Colorazione: rosso con coda lunga

Dimorfismo sessuale: Le differenze sessuali sono quasi inesistenti: la femmina è appena più grande dei maschi e, all’inizio della stagione riproduttiva, mostra il ventre rigonfio di uova, mentre il maschio sviluppa sulla testa e sulle pinne dei piccoli tubercoli, chiamati ?tubercoli nuziali?, che usa per stimolare la femmina sfregandosi continuamente sul suo corpo.

Alimentazione: ? ? E’ fondamentale infatti non sovralimentare i pesci rossi, onde evitare danni al fegato e all’apparato digerente in generale. L’alimentazione deve essere varia, nutriente e distribuita in piccoli pasti lungo tutta la giornata. Gli alimenti commerciali in fiocchi o granuli sono molto indicati, ma dovrebbero essere integrati con cibi freschi o surgelati come Artemia salina, Piccolissimi pezzetti di petto di pollo, Lombrichi, Dafnie, polpa di pesce o di Gamberetto, verdure sbollentate.

Una certa componente vegetale nella dieta è di fondamentale importanza per il benessere del pesce rosso, pertanto è bene fornire anche mangimi in pastiglie o fiocchi per pesci di acquario vegetariani. E’ bene ricordare che le ?classiche? briciole di pane sono un vero e proprio veleno per i carassi, dal momento che questi non possiedono lo stomaco e gli enzimi necessari per digerire gli amidi della farina,

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Comportamento e mantenimento: Il pesce rosso non può essere mantenuto in bocce, vasi o simili recipienti piccoli e privi di filtraggio.L’assenza di filtraggio rende le condizioni dell’acqua molto instabili, per via dell’accumulo delle deiezioni che gli animali producono, le quali acidificando l’acqua in maniera considerevole spesso e volentieri rischiano di provocarne la morte.

Inoltre, l’assenza di movimento superficiale dell’acqua favorisce l’accumularsi di anidride carbonica (pericolosa per i pesci) in alte concentrazioni ed abbassa di conseguenza la quantità di ossigeno disciolto (in parole povere, il pesce può letteralmente soffocare).? La vasca all’aperto o il capiente acquario devono avere un fondo sabbioso o con del ghiaietto piuttosto fine (assolutamente non appuntito) alto fra i 4 e i 7 cm, per consentire ai pesci di scavare, ed un potente filtro.

  1. Valori consigliati per l’acqua:
  2. PH 7,5
  3. kH 8-12
  4. gH 10-16
  5. temperatura 18-23 ?C

Riproduzione: Sono pesci prolifici, che depongono le uova tra i vegetali. La loro riproduzione principalmente ha luogo in primavera quando le femmine, si radunano in grossi bacini non molto profondi e successivamente sono raggiunte dai maschi. Il maschio, una volta scelta la partner, comincia a solleticarle l’addome mediante speciali piccole protuberanze che prendono il nome di tubercoli nuziali.

Il corteggiamento può durare da poche ore a circa tre giorni, alla fine dei quali la femmina espelle le uova, ne può fare trentamila per ogni kilogrammo di peso del suo corpo. Le uova successivamente vengono fecondate del maschio? Dopo circa cinque giorni/una settimana, nascono le “larve” o “avannotti” che si nutriranno per i successivi nove giorni grazie al nutrimento del loro sacco vitellino.

Col passare dei giorni, però, il sacco vitellino si esaurisce e fino a quando gli avannotti non impareranno a nutrirsi da soli, ci sarè un gran numero di morti. I superstiti diventeranno grandi come i genitori dopo circa cinque anni e raggiungeranno la maturit? sessuale a due o tre anni di vita.

Quanto costano un pesce?

I loro prezzi vanno da 1 a 30 euro a pesce. Un pesce rosso da 10 a 20 cm di lunghezza può costare da 1 a circa 20 euro, contenitore escluso.

Cosa succede se liberi un pesce rosso?

PESCI ROSSI DANNOSI PER ECOSISTEMA – I pesci rossi, specialmente quelli che provengono dagli acquari, possono essere portatori di numerose malattie e parassiti che si diffondono rapidamente nell’ambiente, quando vengono liberati. Ecco perché, anche quando il nostro pesce rosso di casa passa a miglior vita, sarebbe bene non gettarlo nel water.

Un fenomeno, quello dei pesci rossi liberati nell’ ecosistema, che non si riesce a circoscrivere con facilità, anche perché questi si spostano velocemente, percorrendo anche 200 km in un anno. Se, dunque non potete più prendervi cura del vostro pesce rosso, non liberatelo in un lago o in un fiume perché fareste più danni di quanti ne immaginiate.

Piuttosto, cercate di regalarlo a qualcuno che lo voglia davvero o chiedete ai negozi di animali, che spesso li riprendono. Ma soprattutto, quando comprate un animale, anche un piccolo pesce rosso, siate sicuri di potervene occupare per tutto il tempo in cui vivrà accanto a voi,

Qual è il pesce più costoso d’Italia?

Storione – Lo storione è il pesce da cui viene prodotto il pregiatissimo caviale, Per prelevare le uova lo storione viene ucciso. Questo negli anni ha rischiato di provocare l’estinzione di alcune specie che ora sono trovabili solo negli allevamenti. Proprio per la rarità di certe specie, è considerato il pesce più costoso,

Qual è il pesce più costoso al mondo?

I pesci più costosi del mondo Si chiama Carpa Koi ed è di fatto il pesce più costoso del mondo. Pensate che un esemplare è stato venduto l’anno scorso all’incredibile cifra di 2 milioni di dollari! Kentaro Sakai è un campione di allevamento, e le sue carpe sono molto apprezzate dai ricchi collezionisti per i loro colori vivaci, i modelli distinti e la pelle lucida. (a video by Great Big Story) CONDIVIDI : I pesci più costosi del mondo

Quanto può costare un pesce pagliaccio?

Dove trovare il Pesce pagliaccio per il mio acquario? – Se dopo aver letto il nostro articolo hai capito che il Pesce pagliaccio è l’animale che fa al caso tuo, rivolgiti a un negozio specializzato in animali e pesci marini, Ti sconsigliamo l’acquisto online, soprattutto per il benessere degli animali.

Cosa deve mangiare un pesce rosso?

Mangime per pesce rosso: l’alimentazione corretta – Cosa dare da mangiare al tuo pesce rosso? In natura, i pesci rossi sono onnivori. Se hai un pesciolino rosso, è bene nutrirlo ogni giorno con scaglie essiccate o cibo in pellet. Una dieta varia migliorerà la salute del tuo piccolo amico.

Una miscela di fiocchi e granuli specifici per pesce rosso è l’ideale per l’alimentazione corretta del tuo pet acquatico. Nutri il tuo pesce rosso 2-3 volte al giorno, È importante evitare la sovralimentazione, in quanto può causare indigestione o contaminare l’acquario. È buona regola somministrare una quantità che il pesce rosso possa consumare in meno di 2 minuti,

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In termini di dimensione del mangime, un fiocco dovrebbe non essere superiore alla grandezza dell’occhio del tuo pesce rosso. I pesci rossi si nutrono a tutti i livelli dell’acquario e accetteranno la maggior parte degli alimenti. I piccoli pellet galleggianti sono i migliori per mantenere pulito l’acquario, poiché il cibo in eccesso può essere facilmente rimosso.

Qual è il pesce più economico?

Quali sono quelli più economici – La categoria di pesce più economico è sicuramente il pesce, Questa categoria comprende soprattutto pesci di piccola taglia, come acciughe, sgombri e sardine. Viste le grosse quantità di pescato costano molto meno al chilo, in genere tra i 4 euro e i 10 euro al massimo.

  1. Vengono anche per questo usati per quelle ricette di “cucina povera”.
  2. Ma anche il merluzzo e il nasello sono pesci dal prezzo più accessibile.
  3. Sempre entro i 10 euro circa, in base alla zona in cui si vive.
  4. Poi per quanto riguarda i molluschi, quello più economico è la cozza.
  5. Soprattutto nel Sud Italia.

Un po’ scomoda da pulire, ma un ottimo rapporto qualità/prezzo. A volte si possono trovare sul banco pescheria anche a 5 euro al chilo. Ecco quali sono i pesci più economici da portare in tavola risparmiando ma senza rinunciare al gusto. Ma ecco anche un altro piccolo consiglio, se si ama un buon spaghetto alle vongole.

Dove si mettono i pesci rossi?

L’HABITAT DEI PESCI ROSSI – Prima di comprare il pesce rosso prepara ed “attiva” l’acquario. Ricordati che quando trasporti un pesce in un ambiente ristretto lo stesso può vivere solo alcune ore, per cui se ancora non hai l’acquario pronto inserisci il pesce comunque in un secchio ampio con acqua trattata con un biocondizionatore.

I pesci rossi in natura amano gli ambienti con poca acqua corrente, come stagni e laghetti ricchi di vegetazione. In acquario è quindi bene inserire qualche pianta e qualche pietra o legn o come decorazione, cercando però di porli ai lati o al centro per lasciare spazio libero affinché possano nuotare.

E’ da preferire piante vere a quelle in plastica in quanto in grado di assorbire parzialmente i nitrati e l’ammoniaca causati dagli escrementi dei pesci e dai residui di mangime, contribuendo al buon ciclo biologico dell’acquario.

Dove si buttano i pesci rossi morti?

3 Modi per Capire se il Pesciolino è Morto Forse il tuo pesce sta galleggiando sul fianco oppure ti sei accorto che è saltato fuori dall’acquario. Sebbene la tua prima reazione possa essere quella di piangere per la sua morte e pensare di smaltirne il corpo, in realtà il pesce potrebbe essere ancora vivo.

  1. 1 Cerca di raccoglierlo con un retino da acquario. Verifica se si divincola dalla rete che lo circonda; se sta semplicemente dormendo, potrebbe svegliarsi e cercare di scappare, ma se non reagisce, potrebbe essere morto o molto malato.
  2. 2 Controlla la respirazione. In quasi tutte le specie devi controllare le branchie; se non si muovono, significa che l’animale non sta respirando. Il pesce Betta e altri labirintici respirano attraverso la bocca; se il tuo esemplare appartiene a queste famiglie, controlla se il suo corpo si muove in su e in giù.
  3. 3 Guarda gli occhi. Osservali nel loro insieme; se sono infossati, il pesce è morto o sta per morire. Verifica se le pupille sono opache, perché sono un altro segno di decesso nella maggior parte dei pesci d’acquario.
    • Se il tuo amico è un pesce palla, un Sander vitreus, un pesce coniglio o un pesce scorpione, è del tutto normale che ogni tanto gli occhi diventino torbidi; tuttavia, contatta il veterinario se questo sintomo persiste per diversi giorni.
  4. 4 Osserva le scaglie. Questo controllo è opportuno quando il pesce salta fuori dall’acquario; presta attenzione alle screpolature della pelle quando lo prendi in mano e tasta il corpo per capire se è asciutto. Sono tutti segni che si manifestano solo su un pesce morto. Pubblicità
  1. 1 Trascorri del tempo con il pesce morente. Controlla i sintomi, per esempio se non è in grado di mangiare o affonda subito dopo aver nuotato sulla superficie dell’acqua. Non è certamente un bello spettacolo, ma dovresti trattare il pesce come qualsiasi altro animale da compagnia; mettiti vicino all’acquario e parlagli, se sei abituato a farlo.
  2. 2 Procedi con l’eutanasia, se sta soffrendo. L’olio di garofano è un sedativo e rappresenta uno dei metodi meno crudeli per porre fine alle sofferenze di un pesce in fin di vita; puoi acquistarlo presso le principali farmacie. Metti l’animale in un contenitore con un solo litro d’acqua e aggiungi 400 mg di olio di garofano; entro 10 minuti il pesce termina l’ossigeno e muore senza dolore.
  3. 3 Togli qualsiasi esemplare morto dall’acquario, se possibile. Usa un retino per raccogliere tutti i cadaveri; tuttavia, se non riesci a trovare il corpo, non preoccuparti, dato che non danneggia gli altri pesci e si decompone naturalmente.
    • I parassiti e le malattie hanno bisogno di esseri vivi; se pensi che il pesciolino sia morto a causa di una malattia, i suoi compagni sono probabilmente già infetti. In questo caso, controlla i sintomi; se non vedi segni di patologie e non si sviluppano disturbi insoliti entro qualche giorno, significa che sono abbastanza forti da riuscire a combattere e superare il problema di salute.
  4. 4 Non buttare il pesce nello scarico del water. Se un esemplare morto entra in un habitat diverso da quello a cui appartiene, può danneggiare le specie marine autoctone. Gettalo invece nel secchio della spazzatura o sotterralo; se è grande, la cosa migliore da fare è seppellirlo. Controlla comunque le normative locali per assicurarti di poterlo fare. Pubblicità
  1. 1 Tratta la costipazione con piselli sbucciati. Questo disturbo porta i pesci a galleggiare su un fianco. I piselli sbucciati (di qualsiasi varietà) contengono abbastanza fibre da ripristinare la regolarità intestinale dell’animale. Se il tuo piccolo amico non ha defecato negli ultimi giorni, dagli quotidianamente due o tre piselli freschi o scongelati; puoi schiacciarli per farne una purea oppure lasciare che galleggino fino a raggiungere il fondo dell’acquario.
    • Non dargli i piselli in scatola perché contengono sodio e spezie potenzialmente nocivi.
    • Ammorbidisci i legumi; puoi farli bollire per un minuto in acqua filtrata, ma aspetta che si raffreddino dopo averli tolti dalla pentola. Non usare il forno a microonde, perché può distruggere le sostanze nutrienti vitali.
    • Togli la buccia con le dita; assicurati però di lavarti prima le mani!
    • Taglia i piselli in pezzetti. Per prima cosa tagliali a metà, se non si sono rotti naturalmente quando li hai sbucciati, poi dividili ancora in due; se il pesce è piccolo, riducili in pezzetti ancora più esigui.
  2. 2 Raziona il cibo, se necessario. Se il pesce non è costipato, potrebbe aver mangiato troppo; la sovralimentazione può provocargli gonfiore di stomaco e portarlo a galleggiare su un fianco. Se è riuscito a defecare di recente, non dargli da mangiare per tre o quattro giorni.
  3. 3 Fai delle ricerche in merito alle sue abitudini del sonno. Un pesce che dorme non si muove. Per esempio, il pesce rosso dorme “sdraiato” sul fondo dell’acquario; a volte i suoi colori sbiadiscono, soprattutto quando spegni le luci della vasca. Fai delle ricerche online e leggi dei libri che spiegano come prendersi cura dei pesci e per conoscere le abitudini del tuo esemplare.
    • Cerca queste informazioni sui siti dedicati agli acquari o rivolgiti al veterinario; vai in biblioteca o presso il negozio per animali per trovare testi che trattano questo tema. Se hai la possibilità di accedere a dei database universitari, puoi cercare questi articoli nelle riviste specializzate di veterinaria.
  4. 4 Purifica l’acqua della vasca. Il cloro, le clorammine e i metalli pesanti presenti nell’acqua del rubinetto possono essere nocivi per i pesci e ucciderli. Aggiungi un prodotto specifico per trattare l’acqua, che puoi acquistare presso i negozi per animali, e attieniti alle indicazioni riportate sulla confezione per quanto riguarda la modalità di applicazione e il dosaggio.
    • Controlla la qualità dell’acqua testando i livelli di queste sostanze prima di aggiungere il prodotto per purificarla. Puoi acquistare un kit presso i negozi per animali; segui le istruzioni riportate sulla confezione per evitare risultati falsi positivi o negativi.
  5. 5 Misura la temperatura all’interno della vasca. Se hai cambiato l’acqua recentemente, qualsiasi improvvisa variazione di temperatura può provocare uno shock al pesce; controllala con un termometro. Se è inferiore a 24-27 °C, aumenta il livello del termostato del riscaldatore; riducilo invece se la temperatura supera questo limite. Non appena l’acqua torna alla temperatura normale, i sintomi dello shock dovrebbero scomparire. Pubblicità
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Non togliere il pesce dall’acquario se non sei assolutamente sicuro che sia morto; la maggior parte delle specie non è in grado di sopravvivere per molto tempo fuori dall’acqua.

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Cosa non fare con i pesci rossi?

4. Attenzione all’acqua – credit Scienze Fanpage Non bisogna tenere il pesce rosso nell’ acqua del rubinetto perché presenta elevate quantità di cloro che risulta dannoso per la sua salute. L’acqua in cui immergere il pesce rosso deve essere trattata con le appropriate sostanze declorinanti e inoltre deve avere una temperatura che si aggira intorno ai 22 °C.

Quante volte al giorno si cambia l’acqua ai pesci rossi?

Come cambiare l’acqua al pesce rosso Quanto Costa Un Pesce Rosso Quanto Costa Un Pesce Rosso La generica denominazione ” pesce rosso ” viene comunemente usata per indicare il Carassio un pesce ornamentale creato dall’uomo con un paziente allevamento selettivo.

Per fare in modo che i pesci rossi si mantengano in buona salute è importante cambiare periodicamente l’acqua della vasca in cui vivono. Quanto Costa Un Pesce Rosso o’ dell’acqua in cui sono stati sino in quel momento lasciandoveli sino a quando l’acqua pulita nella vaschetta non abbia r aggiunto la stessa temperatura,

L’acquario va lavato accuratamente senza l’uso di nessun tipo di sapone e stando attenti a non usare materiali che possano rigarne le pareti.

Terminata la pulizia, la vasca si deve riempire nuovamente d’acqua e solo quando questa avrà raggiunto la giusta temperatura vi si potranno trasferire nuovamente i pesci rossi.

Questa operazione è piuttosto scomoda da eseguire ogni giorno, perciò quando non si ha la necessità di pulire la vaschetta stessa, ma si deve solo rinnovare l’acqua basterà collocarla sotto un rubinetto da cui si lascerà cadere un sottile filo d’acqua che lentamente ricambierà quella del contenitore variandone con gradualità la temperatura.
Si dovrà procedere molto lentamente per evitare bruschi sbalzi di calore, a seconda delle dimensioni del contenitore saranno necessari dai trenta ai sessanta minuti.
Eventuali sedimenti rimasti sul fondo si potranno eliminare con un apposito sifone in vendita nei negozi di acquari.

: Come cambiare l’acqua al pesce rosso

Quanto dura un pesce rosso in casa?

Quanto vivono i pesci rossi? – Se ti stai chiedendo quanto vive un pesce rosso, devi sapere che la vita media di un pesce che vive in un acquario dipende da alcuni fattori, quali:

  • La specie cui appartiene.
  • Il modo in cui vive e ci si prende cura di esso.

In genere, il pesce rosso può arrivare a vivere anche 20 anni o più se curato in maniera adeguata. I più longevi possono vivere addirittura fino ai 40 anni. Ma quelli che teniamo in casa solitamente hanno una durata della vita pari a 10 anni.