Quanto Vive Un Pesce Betta?

Quanto Vive Un Pesce Betta
Mensen zoeken ook naar Koi 25 – 35 jaar Betta Siamese kempvis: 2 – 5 jaar Pauwoogcichlide 10 – 20 jaar

Quanto vive un Betta in acquario?

Re: Vita media betta La media per un betta è di due/tre anni. A volte arrivano anche a quattro, ma si tratta di eccezioni.

Quanto dura il pesce Betta?

Qual è l’aspettativa di vita di un pesce combattente – I Betta vivono all’incirca tre anni, ma potrebbero anche vivere più a lungo con delle cure adeguate. I betta maschi possono avere all’incirca sull’anno di vita quando vengono venduti nei negozi, un’età idonea al loro sviluppo di colori e pinne. Le Betta femmine invece hanno in genere circa sei mesi di vita quando vengono vendute.

Come si fa a capire l’età di un Betta?

Come Determinare l’Età di un Pesce Betta: 5 Passaggi Il pesce betta, chiamato anche pesce siamese combattente, è noto per i suoi colori eleganti e le pinne a velo. È molto probabile che tu lo abbia acquistato in un negozio di animali e che non abbia idea della sua età.

  1. 1 Controlla le pinne. Quelle dei pesci adulti sono belle e fluttuanti; di conseguenza, se il tuo animale soddisfa questo requisito, probabilmente è già adulto. Se sono sottili, potrebbe trattarsi di un pesce giovane o nato da poco; gli esemplari anziani hanno pinne usurate con alcune piccole lacerazioni.
    • Accertati di conoscerne il sesso. Dovrebbe essere riportato sul contenitore con cui porti a casa il pesce dal negozio di animali.
  2. 2 Ispeziona gli occhi. Se sono neri e difficili da individuare, il pesce betta è adulto. Pubblicità
  1. 1 Osserva i colori. Gli animali giovani hanno una livrea vivace, quelli di “mezza età” hanno colori leggermente sbiaditi, mentre gli esemplari anziani hanno un aspetto “meno accattivante” in generale; il colore delle scaglie di un pesce vecchio è opaco.
  2. 2 Prendi nota dei segnali tipici di invecchiamento:
    • La parte dorsale è ingobbita.
    • Il pesce si muove e sfoggia la livrea in maniera molto meno vivace rispetto al solito; con il passare degli anni l’animale perde entusiasmo.
    • Controlla gli occhi: gli esemplari di una certa età hanno la “cataratta”, una pellicola opaca che li ricopre; si tratta di un evento normale che si sviluppa indipendentemente dalle dimensioni dell’acquario o dal livello di pulizia dell’acqua.
    • Sebbene un pesce adulto nuoti vigorosamente nell’acquario, quando è vecchio tende a nascondersi dietro le piante e le decorazioni muovendosi pigramente.
    • Quando gli dai da mangiare, presta attenzione se individua rapidamente il cibo. I pesci anziani potrebbero nuotare lentamente fino al mangime e perfino non vederlo per un paio di volte prima di riuscire a prenderlo con la bocca; potresti anche accorgerti che a ogni pasto l’animale diventa più pallido e magro. Sono tutti chiari segnali di invecchiamento.

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  • Se te ne prendi cura nel modo corretto, il pesce betta può vivere fino a cinque anni.
  • Assicurati di conoscerne il sesso, gli esemplari femmina non sempre hanno lunghe pinne fluttuanti.
  • Aumenta la frequenza dei cambi d’acqua man mano che il pesce invecchia.

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Perché il pesce Betta sta sempre sul fondo?

Salute e benessere – Il pesce combattente non è una razza di pesce molto longeva, ma nel loro arco di vita dai 3 ai 5 anni non sono colpiti spesso dalle tipiche patologie dei pesci, Un pericolo maggiore è invece rappresentato dalle infezioni fungine e batteriche, che possono verificarsi qualora il filtro dell’acquario non sia efficace abbastanza.

I filtri possono però essere da parte loro una fonte di stress, che può portare ugualmente all’insorgere di malattie. Per mantenere il pesce combattente sempre in salute, è importante pulire regolarmente il fondale dell’acquario da escrementi, sporcizia e resti di cibo. Il campanello d’allarme sulla salute del pesce combattente deve suonare quando resta sul fondo e si comporta in modo apatico.

Questo comportamento può essere indice di stress o di una malattia. Un altro motivo potrebbe essere anche la temperatura troppo bassa dell’acqua. Un pesce combattente in salute pattuglia regolarmente a nuoto il proprio territorio, ed è quindi attivo per tutto l’acquario.

Durante le sue nuotate, tiene la coda e le pinne ben tese. Le squame sono lisce e pulite. Nell’allevamento del pesce combattente è sempre importante fare attenzione al ricambio dell’acqua e alla sua temperatura quando il pesce non mangia, è inattivo o nuota contro altri oggetti. Lo stesso discorso vale quando ci accorgiamo di cambiamenti nel suo colore o di un’attività ridotta delle sue pinne: occhi gonfi e branchie semiaperte sono un altro importante motivo per rivolgerci a un negozio specializzato e chiedere il consulto al veterinario di fiducia.

Oltre a infezioni fungine e batteriche, le malattie dei pesci più diffuse sono il deterioramento di coda e pinne e l’idropsia. In caso di idropsia, il ventre del pesce si ingrossa visibilmente e le squame sono rialzate. Purtroppo non esiste alcun medicinale sperimentato contro questa patologia.

Altrettanto difficile da curare è la malattia del velluto, che fa assumere al pesce un colorito rosa o dorato con una specie di velo. Questo cambiamento nel suo aspetto esteriore è riconducibile alla presenza di un parassita. Per curare il Betta è necessario isolarlo per un periodo di tempo dagli altri pesci e somministrargli medicinali come gli antibiotici.

Una terapia di questo tipo può richiedere fino a quattro settimane. © Fluky / stock.adobe.com

Quante volte si da da mangiare al Betta?

Come Nutrire un Pesce Betta: 11 Passaggi (con Immagini) I pesci Betta sono degli esemplari perfetti per l’acquario di casa o dell’ufficio. Non è difficile prendersene cura, sono più attivi della maggior parte delle altre specie e sono belli. Si tratta di animali carnivori che devono essere nutriti con prodotti a base di carne e non con i mangimi secchi, in granuli e vegetali che vengono dati generalmente ai pesci.

  1. 1 Prendi una quantità grande come l’occhio del pesce. Le dimensioni del suo stomaco sono simili a quelle del suo bulbo oculare e non dovresti offrirgli porzioni maggiori in una volta sola. Questo significa che puoi dargli 3 vermi Glycera o artemie a ogni pasto; se hai optato per il cibo in granuli, la porzione equivale a 2-3 pellet ammorbiditi. Il pesce Betta deve mangiare questa razione una o due volte al giorno.
    • Se usi il cibo secco (come il pellet), si consiglia di metterlo a bagno prima di nutrire il pesce. Alcuni di questi prodotti, se lasciati secchi, potrebbero espandersi nello stomaco del pesce.
  2. 2 Riduci le dosi se non mangia affatto. Se il pesce non consuma tutto il suo cibo, offrigliene di meno. Se in genere metti nella vasca 4 pellet per ogni esemplare, prova a passare a 3 per un po’; se ti accorgi che riprende a mangiare molto velocemente, torna alla vecchia razione.
  3. 3 Raccogli gli avanzi. Il cibo che non è stato mangiato favorisce lo sviluppo di batteri nocivi per gli animali; se il tuo piccolo amico consuma dei residui contaminati, potrebbero sorgere gravi problemi.
    • Utilizza il retino che usi in genere per raccogliere gli escrementi e per trasferire i pesci in un altro recipiente.
  4. 4 Nutrilo regolarmente. Un pesce Betta dovrebbe mangiare ogni giorno o quasi. Se lo tieni in ufficio e non puoi occuparti di lui durante i fine settimana, non dovrebbero esserci problemi fintanto che gli dai da mangiare negli altri cinque giorni.
    • Questi animali impiegano due settimane a morire di fame; se ti accorgi quindi che il tuo non mangia per un paio di giorni a causa di una malattia o mentre si adatta a un nuovo acquario, non farti prendere dal panico.
  5. 5 Garantiscigli un po’ di varietà. In natura questo pesce preda diversi animali più piccoli; offrirgli sempre lo stesso tipo di alimento per parecchio tempo nuoce al suo sistema immunitario e riduce il suo appetito.
    • Puoi variare la dieta con la frequenza che desideri; prova a dargli un prodotto diverso dal solito almeno una volta a settimana.

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  1. 1 Dagli dei vermi. Le diverse specie di piccoli vermi acquatici rappresentano il cardine dell’alimentazione di un pesce Betta che vive in natura. La più comune è quella dei Glycera che puoi acquistare vivi, liofilizzati, congelati o sotto forma di gel nei negozi di animali.
    • Puoi anche offrirgli dei che vengono venduti congelati; quelli vivi sono spesso contaminati da parassiti o batteri e dovresti evitarli.
    • I migliori da offrire vivi al pesce Betta sono: Enchytraeus buchholzi, Enchytraeus albidus e Lumbriculus variegatus.
    • Puoi trovarli in quasi tutti i negozi di animali meglio forniti.
  2. 2 Nutrilo con insetti. Puoi utilizzare quelli vivi o congelati, considera le pulci d’acqua (daphnia) e i moscerini della frutta.
    • Vengono venduti in quasi tutti i negozi di animali.
  3. 3 Prova altri prodotti. Esistono diversi tipi di carne che il pesce Betta può mangiare, come le artemie, le Mysidae o il cuore congelato di manzo; anche in questo caso, sono alimenti in vendita nei negozi per animali.
    • Cibi come il cuore di manzo possono sporcare l’acqua con oli e proteine, quindi dovrebbero essere dati raramente.

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  1. 1 Non esagerare con il mangime secco. Questo significa non dare al pesce troppi pellet, fiocchi o cibi liofilizzati. Alcuni prodotti riportano sulla confezione che sono adatti ai pesci Betta, ma in realtà possono causare problemi gastrointestinali, perché contengono riempitivi indigesti e sono poveri di umidità.
    • Questi pellet assorbono l’acqua e si dilatano nello stomaco del pesce, raddoppiando o triplicando il proprio volume; alcuni esemplari manifestano reazioni avverse arrivando a soffrire di problemi, quali stitichezza e disturbi vescicali.
  2. 2 Metti i pellet secchi in ammollo. Se hai a disposizione solo dei mangimi secchi, lasciali in un bicchiere d’acqua per alcuni minuti prima di darli al pesce; in questo modo, si dilatano completamente prima che l’animale li mangi.
    • Non offrirgli razioni eccessive e riduci le dosi se noti gonfiore addominale; se il pesce soffre costantemente di gas intestinale, dovresti passare a prede vive.
  3. 3 Non seguire sempre le indicazioni presenti sulle confezioni dei mangimi. Potresti trovare a volte dei prodotti sulla cui etichetta puoi leggere: “dai al pesce tutto il cibo che può mangiare in cinque minuti oppure finché non smette di mangiare”. Questa regola non è valida per i Betta; il loro istinto naturale li spinge a mangiare quanto più possibile perché non sanno quando potranno farlo di nuovo.
    • Troppo cibo danneggia anche la qualità dell’acqua e può portare all’obesità.

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Co-redatto da: Esperto di Pesci e Acquari Questo articolo è stato co-redatto da, Craig Morton è l’amministratore delegato di Aquarium Doctor Inc., un’attività che si trova ad Huntington Beach, in California, e che offre i propri servizi nelle zone di Orange County, Los Angeles County e Inland Empire.

  1. Con oltre 30 anni di esperienza nel settore degli acquari, Craig è specializzato nella creazione di progetti su misura, offrendo anche installazione e assistenza.
  2. Aquarium Doctor lavora con fabbricanti e prodotti come Clear for Life, Sea Clear, Bubble Magus, Tropic Marine Centre, Salifert, ReeFlo, Little Giant, Coralife e Kent Marine.

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Dove tenere un Betta?

Come prendersi cura – Rispetto ai classici pesci rossi, il pesce combattente vive molto meno. Va tenuto isolato o con altre femmine della sua specie ma solo se l’acquario è di dimensioni adeguate, Eventuali piante (preferibilmente vere), ghiaino scuro sul fondo, e rocce, possono essere usate dal pesce combattente come rifugio per nascondersi in caso di bisogno.

Cosa mettere con Betta?

Specie compatibili con i pesci Combattenti – Abbiamo visto le esigenze di base di questa specie di pesci e le specie con cui non può convivere. Ora potrai completare l’acquario con pesci che invece sono compatibili con il pesce Combattente:

I pesci che restano sul fondale, come gli Ancistrus.Pesci passivi, come gli Hemigrammus Rhodostomus.Specie invertebrate, come le cozze d’acqua dolce o le lumachePesci tranquilli, come i Corydoras o i Kuhlii.Colonie de alimenti vivi di cui si cibano i pesci Combattenti, come la Daphnia, detta anche pulce d’acqua.Le femmine di pesce Betta. Varie femmine vanno d’accordo con un maschio e, inoltre, farli accoppiare sarà più facile.

Qualsiasi compagno tu abbia scelto per il pesce Combattente, ricorda che devono sentirsi a loro agio nel nuovo habitat, per cui dovrai conoscere bene le caratteristiche di ciascuna specie prima di inserirla nell’acquario per ingrandire la famiglia di pesci. Se desideri leggere altri articoli simili a Pesci compatibili con il pesce Combattente, ti consigliamo di visitare la nostra categoria Cosa devi sapere,

Quanti tipi di Betta ci sono?

Il genere Betta comprende attualmente più di 70 specie diverse, alcune descritte molto recentemente, e in questo grande numero di specie ci sono evidentemente specie che si somigliano di più e altre di meno, ed altre ancora molto diverse

Quanti figli fa un Betta?

Consigli –

  • Prima di tentare di far riprodurre qualsiasi animale, assicurati di avere il necessario per accudire i piccoli. I Betta splendens possono generare più di 500 avannotti con un accoppiamento, quindi assicurati di avere posto per tutti.
  • Non dare mai da mangiare mangime in scagliette o in pellet agli avannotti poiché questo cibo è troppo grande per loro, e comunque ignorano il cibo non vivo. Gli avannotti morirebbero di fame o verrebbero uccisi da una infezione batterica causata dal cibo non consumato.
  • Fai molte ricerche prima di cominciare ad allevare. Ci sono molte ottime fonti di informazioni su Internet, oppure puoi parlare con un allevatore locale o un esperto di acquari.
  • Alcune coppie non funzionano proprio, perché i due esemplari possono non piacersi o perché uno non è adatto alla riproduzione. Non farti scoraggiare e prova di nuovo con coppie differenti.
  • Alcuni allevatori forniscono ai maschi qualcosa sotto cui costruire il nido, come una cupola di polistirolo, un pezzo di insalata o un altro oggetto che galleggi.
  • Rimuovi sempre il cibo morto non consumato dalla vasca degli avannotti, altrimenti si decomporrà causando un’infezione batterica.
  • Avannotti di buona qualità provengono da genitori di buona qualità. Se intendi vendere i tuoi avannotti, vale la pena investire in coppie da riproduzione di qualità.
  • Usa sempre retine da scimmie di mare per prendere i pesci combattenti. Le reti normali possono impigliarsi e rovinare le loro pinne delicate.
  • Se riesci a creare una linea genetica stabile ed originale, da’ un nome alla tua varietà per un riconoscimento successivo.
  • Un acquario da 40 litri con (fino a) 4 divisori può servire per separare i maschi che stanno crescendo. Questo consente l’utilizzo di un calorifero e di un filtro, che forniscono un ambiente molto più salutare e una soluzione molto più pratica rispetto all’utilizzo di molti acquari e vasi singoli.
  • Alcuni allevatori preferiscono usare acquari anche solo da 7,5 litri per l’accoppiamento. Sebbene questo possa velocizzare il processo del corteggiamento (c’è meno spazio dove la femmina possa scappare e nascondersi), usare un acquario del genere significa dover spostare gli avannotti in una vasca più grande ad una più giovane età, il che può essere rischioso e potrebbe determinare la morte di alcuni o tutti gli avannotti se non eseguito con attenzione.
  • Potresti dover fare delle dure scelte in caso nascano dei pesciolini con deformità gravi. Se stanno soffrendo, dovresti prendere in considerazione l’idea di sopprimerli – è la soluzione più umana. Non provare mai a far riprodurre pesci con deformazioni come spine storte e pinne deformi.

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Come dorme il pesce combattente?

Come si fa a capire se il pesce sta dormendo? – Essendo sprovvisti di palpebre i pesci non hanno mai gli occhi chiusi, per cui non sperate riconoscere un pesce d’acquario addormentato facendo caso a questi ultimi. Un segnale da osservare è la sua andatura, se è flemmatica e l’animale è quasi fermo con tutta probabilità starà dormendo; idem se diventa meno sensibile agli stimoli esterni,

Fate una prova con il vostro e provate a dargli del mangime quando è fermo sul fondo dietro ad una decorazione: con molta probabilità avrà i riflessi più lenti e non si getterà a capofitto sul cibo! La lentezza degli spostamenti e il battito cardiaco ridotto indicano che il suo metabolismo si è ridotto e che di conseguenza sta risparmiando energia per far riposare il corpo.

Alcuni pesci, come il tonno e gli squali, continuano a nuotare nonostante stiano dormendo, poiché questa è l’unica maniera per fare in modo che l’acqua passi attraverso le branchie e possano quindi continuare a respirare. In linea di massima tutti i pesci che vivono negli di casa tendono a giacere immobili sul fondo o vicino alla superficie dell’acqua e a dormire di giorno.

Quanto deve essere grande un acquario per un Betta?

Acquario per betta splendens: dimensioni – Partiamo con una considerazione: in Italia, in alcuni comuni è vietato dalla legge detenere un animale in cattività in acquari più piccoli di 30 litri. Preso atto di questa cosa, il mio consiglio è proprio questo: l’ ideale per un Betta pesce è un acquario di 30 litri,

Perché? Ci sono molte diatribe sul web: c’è chi pensa che stia meglio in litraggi più bassi come ad esempio, 10 o 20 litri, chi al contrario sostiene sia meglio fornirgli un, Io vi parlo per esperienza personale: un acquario da 30 litri è più che sufficiente considerando che non è possibile in nessun modo inserire più di un betta splendens,

Attenzione: spesso, con questi litraggi troviamo in commercio molte varietà di cubi. Questa tipologia di vasca non sarebbe l’ideale in quanto contiene una colonna di acqua molto alta, grossomodo sui 25-30 cm. Una colonna d’acqua così alta rende difficoltoso per un Betta (specialmente per i betta con le pinne più sviluppate) risalire per respirare ossigeno.

L’ideale sarebbe una vasca da 30 litri sviluppata in lunghezza piuttosto che in altezza. Ad ogni modo, sarebbe bene che la colonna d’acqua non superasse i 20 cm. In secondo luogo non può mai- e dico mai- mancare un coperchio. Il coperchio ha una doppia funzionalità: impedisce al pesce di saltare fuori dalla vasca (sono abili saltatori, non dimentichiamolo!) e permette all’aria presente sopra al pelo dell’acqua di mantenersi ad una temperatura costante abbastanza calda.

Vi ricordate abbiamo parlato dell’organo labirinto ? Quello che permette al pesce betta di respirare ossigeno atmosferico? Ebbene, l’ossigeno deve essere abbastanza caldo, altrimenti se respirasse aria fredda, il pesciolino correrebbe dei rischi molto pericolosi per lui.

Come si chiama Betta?

Il pesce combattente o pesce siamese combattente ( Betta splendens Regan, 1910) è un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia Osphronemidae. Betta splendens.

Come leggere il tassobox Pesce combattente
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Anabantoidei
Famiglia Osphronemidae

Come riconoscere un Betta maschio?

Plakat – Short Fin – Questa varietà di pinna è quella che ricorda più da vicino il Betta Splendens selvatico, Le code lunghe sono state selezionate grazie ad un allevamento selettivo. Questi pesci sono spesso scambiati per Betta femmina, che generalmente hanno pinne più corte rispetto ai maschi, ma questa è una varietà a sé di betta,

Come si chiama la Betta?

Betta splendens, conosciuto meglio come ” pesce combattente “, è un pesce d’acqua dolce endemico del Sud-est asiatico, comune in Thailandia, Cambogia e Laos. Le dimensioni variano dai 5 cm delle femmine fino ai 6–8 cm dei maschi, a seconda dell’estensione delle pinne. Esemplare di Betta splendens multicolore con coda “Half-moon”. Fonte,

Quanti pesci Betta possono stare in un acquario?

Pesce combattente (Betta splendens) | VIRIDEA Skip to content Un intero mondo dedicato alla natura, al giardino, alla casa e agli animali, che cambia al mutare delle stagioni e si tinge dei colori più diversi. Il Pesce combattente è un pesce d’acqua dolce proveniente dall’Indocina. Si caratterizza per le bellissime colorazioni. Nome scientifico: Betta splendens Famiglia: Osfronemidi Origine Geografica: I Betta fanno parte della famiglia degli Ospheronemidae, e come tutti i componenti di questo gruppo sono in grado di assumere ossigeno atmosferico grazie a un organo “speciale”, il labirinto.

Infatti, originari della Thailandia, in natura vivono in risaie e acque stagnanti dove l’ossigeno disciolto in acqua (e che potrebbero assumere attraverso le branchie) è veramente scarso. Per cui fate molta attenzione perché se il pesce non potrà affiorare in superficie, annegherà letteralmente! Lunghezza: 5-7 cm, la femmina è più piccola del maschio Descrizione: Un vero gioiello per l’acquario L’affascinante pesce combattente si può trovare oggi in una enorme varietà di colori e forme: i colori virano dal rosso al blu, dal bianco al viola, alcuni brillano come fossero metallizzati, a tinta unita o marmorizzati Code a velo, corte, doppie, delta, super-delta, crown Non è un pesce difficile, ma ha delle esigenze che devono essere rispettate.

Alimentazione: In natura sono predatori e si nutrono di piccoli insetti, vermi, crostacei e zooplancton. In acquario si potranno somministrare alimenti specifici per Betta a scaglie, granulati, liofilizzati o in gel alternando i diversi prodotti. Convivenza: I maschi sono territoriali e aggressivi tra loro (meglio introdurne uno con alcune femmine).

L’acquario sarà preferibilmente ricco di piante (Vallisnerie, Cryptocoryne, Anubias) e corredato di qualche anforetta o tana in cui i Betta amano rifugiarsi. Come compagni di vasca potremo tenere gruppi di pesci pacifici e pesci pulitori (Corydoras e Loricaridi). Convive con altre specie piccole e pacifiche.

Habitat: In acquario potremo mettere solo 1 maschio, in un 60 litri ben piantumato potremo ospitare una coppia: il nome “combattente” rende bene l’idea della sua territorialità! Le femmine invece si riescono a tenerle in gruppo ma in genere sono meno appariscenti per forma e colore.

Amano acquari non troppo alti e non troppo grandi, per un maschio un 20-30 litri è ottimale. L’acqua sarà leggermente acida, ma ben si adattano anche a pH neutri. E’ importante trattare l’acqua di rubinetto con un biocondizionatore specifico per eliminare sostanze aggressive che danneggerebbero pinnaggio e livrea del nostro Betta (Tetra Betta AquaSafe).

Attenzione alla temperatura che dovrà mantenersi tra i 26 e i 28 °C. Meglio acquari coperti cosi da mantenere calda anche l’aria sovrastante e per evitare salti inopportuni. Gli acquari di acqua dolce ricreano le condizioni di habitat ” freddi o temperati ” oppure ” tropicali “.

  • Vastissima è la disponibilità di pesci tropicali e si potrà dedicare loro un acquario di comunità, con specie che popolano i diversi livelli della vasca.
  • Nello scegliere le piante e i pesci, ci si assicuri che abbiano esigenze simili per acqua, temperatura, illuminazione e cibo; inoltre, dovranno avere comportamenti che assicurano una convivenza pacifica.

Valutate bene il numero di individui per ciascuna specie, a seconda che abbiano o meno abitudini gregarie. Si potrà anche dedicare l’acquario a una sola specie o a una sola famiglia, oppure farlo tipo “biotopo”, che cioè riproduca le caratteristiche di un ambiente naturale tipico.

  • Riproduzione: La riproduzione non è difficile.
  • Il maschio costruisce un nido di bolle in superficie in cui vengono deposte le uova.
  • Solo lui curerà la prole.
  • Sarà possibile spostare il nido in modo da curare più facilmente i piccoli e quando gli avannotti inizieranno a nuotare andranno alimentati con artemia viva.

A 2 mesi dalla nascita i maschi però andranno divisi perché inizieranno i primi combattimenti. Forse ti interessa anche × Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Utilizzando il nostro sito web acconsenti a tutti i cookie in conformità con la nostra policy per i cookie.

Quanti pesci Betta possono stare insieme?

Un acquario a misura di Betta di Ilaria Tarquini Articolo pubblicato su Aquariophylia 8-133, numero monografico dedicato ai Betta Impossibile entrare in un negozio di acquari e non rimanere affascinati dai colori e dall’eleganza nei movimenti dei Betta splendens selezionati.

  • Tanto che, spesso, si decide di “adottarne” uno ma come dovrebbe essere un acquario a misura di Betta? Innanzitutto è necessaria una precisazione: in questo articolo parlo di Betta splendens selezionati, le cui esigenze e il cui comportamento, differiscono non poco dai non selezionati.
  • Bisogna tenere presente che i maschi delle varietà selezionate di questa specie, sono caratterizzati da una spiccata aggressività nei confronti dei conspecifici dello stesso sesso, per cui è impossibile tenere due o più maschi in un unico acquario, per quanto grande sia, finirebbero con l’ingaggiare una lotta all’ultimo sangue.

Potrà essere ospitato un solo maschio per ogni acquario. Betta splendens Show Plakat copper maschio in acquario allestito Anche le femmine mostrano un carattere forte, non di rado si assiste a delle scaramucce tra loro e alla presenza di una dominante sulle altre. Tale circostanza consente la convivenza tra più femmine, a patto che vi sia sufficiente spazio e nascondigli. Accoppiamento in acquario allestito, uno dei modi di riprodurre Betta più naturali Da questa breve trattazione, risulta evidente che possiamo scegliere fra tre diverse modalità per allevare il Betta splendens selezionato. Passiamo dunque a indicare delle linee guida per le diverse opzioni.

  1. Un singolo maschio potrà essere ospitato in un acquario dai 30 litri lordi in su, mentre per una coppia (maschio più femmina) o un trio (maschio più 2 femmine), sono necessari almeno 60 litri lordi.
  2. Più l’acquario è ampio, più femmine potremo inserire, considerando almeno 20 litri per ogni esemplare.

Tenendo a mente i tratti caratteriali sopra citati e la tendenza di questa che, a differenza di altre specie, prova ad insinuarsi tra la vegetazione e addirittura sostare su di essa, è evidente che la parola d’ordine per un allestimento ottimale è “una buona piantumazione”.

La vegetazione dovrebbe essere tale da creare una vera e propria giungla sommersa, con gli steli che tagliano la visuale dei pesci, così da non essere costantemente a vista tra di loro, fitti per fornire nascondigli, che arrivano anche sino alla superficie, ove i Betta sono soliti prendere boccate d’aria e costruire il proprio nido di bolle.

La folta vegetazione svolgerà anche una funzione di attenuazione dell’illuminazione, la quale con questa specie non dovrebbe mai essere intensa, così com’è preferibile un fondo scuro per evitare fastidiosi riverberi. Risulteranno efficaci in tal senso e molto apprezzate dai nostri pinnuti, anche le piante galleggianti, che non dovrebbero mai mancare in un acquario dedicato agli anabantidi. Piante galleggianti in una vasca allestita per Betta, si intravede anche la coppia nel momento successivo all’abbraccio I Betta, specialmente i più anziani, hanno l’abitudine di sostare, per un breve riposo, poggiati sul fondo o su piante; quindi, volendo far loro cosa gradita, potremmo predisporre vegetazione a foglia larga e/o cuscini di muschio. L’allestimento potrà essere arricchito e reso più naturale, con l’aggiunta di radici, pigne di ontano e foglie di catappa, quercia o castagno, tutti materiali che doneranno all’acqua un colore ambrato e contribuiranno ad acidificarla. Per quanto riguarda i parametri dell’acqua, i Betta selezionati si sono adattati a vivere in un range abbastanza ampio: 6,5 < PH < 7,5 Acqua tenera o a durezza media. Temperatura tra 24 e 27 °C. Immancabile è un accorgimento strutturale dell'acquario: il coperchio. Questi pesci, oltre ad essere abili saltatori, hanno anche l'abitudine di salire in superficie per prendere boccate d'aria, essendo dotati di un particolare organo, il labirinto, che consente loro di respirare ossigeno direttamente dall'atmosfera. La copertura della vasca avrà, perciò, la duplice funzione di evitare che i Betta saltino fuori e di mantenere caldo lo strato d'aria al di sopra della superficie dell'acqua, onde evitare infezioni alle vie respiratorie del pesce conseguenti all'inalazione di aria fredda. Le piante galleggianti forniscono anche un ottimo supporto per il nido Infine vogliamo produrre una nota sulla possibile convivenza tra Betta selezionati e altri animali. Il nostro beniamino non è un pesce aggressivo nei confronti delle altre specie, purché non abbiano dimensioni talmente contenute da costituire una possibile preda, pesci di 2 cm risultano già idonei.

  1. Dalla mia esperienza, ho però costatato che la condivisione di uno spazio ridotto (30 litri) con altri piccoli pesci, rende spesso il Betta irrequieto e infastidito, non di rado lo si vedrà andare in parata nei confronti dei coinquilini.
  2. Non si tratta di un dogma: molto dipende dal carattere del singolo esemplare ma, personalmente, consiglio un acquario di comunità solo dai 40 litri in su e comunque mai affollato.

L’abbinamento con le caridine il più delle volte finisce con la visione di questi piccoli crostacei in bocca al Betta. Qualche chance in più l’hanno le caridine di grandi dimensioni, come ad esempio le japonica, i cui lunghi baffi attirano comunque l’attenzione del nostro pinnuto, che prima o poi assesta un morso.

Quanto deve essere grande un acquario per un Betta?

Acquario per betta splendens: dimensioni – Partiamo con una considerazione: in Italia, in alcuni comuni è vietato dalla legge detenere un animale in cattività in acquari più piccoli di 30 litri. Preso atto di questa cosa, il mio consiglio è proprio questo: l’ ideale per un Betta pesce è un acquario di 30 litri,

  1. Perché? Ci sono molte diatribe sul web: c’è chi pensa che stia meglio in litraggi più bassi come ad esempio, 10 o 20 litri, chi al contrario sostiene sia meglio fornirgli un,
  2. Io vi parlo per esperienza personale: un acquario da 30 litri è più che sufficiente considerando che non è possibile in nessun modo inserire più di un betta splendens,

Attenzione: spesso, con questi litraggi troviamo in commercio molte varietà di cubi. Questa tipologia di vasca non sarebbe l’ideale in quanto contiene una colonna di acqua molto alta, grossomodo sui 25-30 cm. Una colonna d’acqua così alta rende difficoltoso per un Betta (specialmente per i betta con le pinne più sviluppate) risalire per respirare ossigeno.

L’ideale sarebbe una vasca da 30 litri sviluppata in lunghezza piuttosto che in altezza. Ad ogni modo, sarebbe bene che la colonna d’acqua non superasse i 20 cm. In secondo luogo non può mai- e dico mai- mancare un coperchio. Il coperchio ha una doppia funzionalità: impedisce al pesce di saltare fuori dalla vasca (sono abili saltatori, non dimentichiamolo!) e permette all’aria presente sopra al pelo dell’acqua di mantenersi ad una temperatura costante abbastanza calda.

Vi ricordate abbiamo parlato dell’organo labirinto ? Quello che permette al pesce betta di respirare ossigeno atmosferico? Ebbene, l’ossigeno deve essere abbastanza caldo, altrimenti se respirasse aria fredda, il pesciolino correrebbe dei rischi molto pericolosi per lui.